posso andare tranquillamente nei topic di tutte le squadre con l'aummaumma fiscale :asd:
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posso andare tranquillamente nei topic di tutte le squadre con l'aummaumma fiscale :asd:
no fire tranquillo, la mia era ovviamente una frase detta per far capire il mio discorso
Aummaumma fiscale puoi andare dove ti pare, tanto è generalizzato :asd: tra quelli che valutano i giovini millemila milioni di euro per le plusvalenze e i bilanci ci siete anche voi...noi questi problemi non li abbiamo, i nostri bilanci sono sempre uguali (cioè pieni di debiti che nemmeno paperino con zio paperone) :asd:
E adesso il Tottenham
si lancia su Crespo
Incassato il "no" per Adriano, gli Spurs virano sull'argentino che dovrebbe rimanere fuori dalla lista Champions dell'Inter (Samuel invece ci sarà). Gli sviluppi del mercato si intrecciano con le scelte che Mourinho dovrà fare entro gennaio
MILANO, 16 gennaio 2009 - Lo shopping milanese non ha regalato il colpo sperato, ma Harry Redknapp non vuole tornare a Londra a mani vuote.
CRESPO LONDINESE - Incassato il no da Adriano, il manager del Tottenham ha virato su Hernan Crespo. E la pista che porta al 33enne attaccante di Florida potrebbe essere più praticabile. Crespo infatti ha il contratto in scadenza e potrebbe accettare di ritagliarsi un ruolo importante con gli Hotspurs per poi aspettare l’offerta migliore in estate. Il Tottenham (che nei sedicesimi di finale di Coppa Uefa è atteso dalla sfida contro lo Shakthar) tra l’altro offrirebbe a Crespo la possibilità di giocare in quell’Europa che con l’Inter in questa stagione resterebbe una chimera.
LISTA CHAMPIONS - Già escluso dalla lista Champions per la fase a gironi, l’attaccante argentino rischia comunque di restare fuori anche da quella, ben più importante, che José Mourinho dovrà consegnare all’Uefa entro la fine di gennaio. Il regolamento prevede che nell’elenco dei 25 ci siano almeno quattro elementi provenienti dal vivaio nerazzurro (erano e saranno Bolzoni, Mei, Orlandoni e Santon), e quattro di formazione calcistica italiana (Balotelli, Jimenez, Materazzi e Toldo). Restano dunque 17 nomi e per forza di cose si arriverà ad un’esclusione eccellente, visto che qualcuno dovrà fare posto a Walter Samuel, escluso ad agosto perché non aveva ancora recuperato dalla rottura del crociato.
I CERTI - Le certezze sono Julio Cesar, Chivu, Cordoba, Maicon, Maxwell e lo stesso Samuel in difesa; Cambiasso, Figo, Muntari, Stankovic, Vieira e Zanetti a centrocampo; Adriano, Cruz e Ibra in attacco. Quindici giocatori che portano il totale a 23. Restano due posti tra Burdisso, Rivas, Dacourt, Mancini, Quaresma, Obinna e Crespo.
CHI RISCHIA DIETRO - In difesa il ballottaggio è tra Burdisso e Materazzi (ieri pure lui accostato al Manchester City, ma giocatore e Inter smentiscono). Sì, perché il campione del mondo appare favorito, ma non del tutto al riparo per lo status di «formato in Italia». Tra quei quattro, infatti, Mourinho potrebbe anche inserire Muntari (arrivato a Udine nel 2002) e preferire a Matrix l’argentino, più duttile in quanto può ricoprire ogni ruolo difensivo e all’occorrenza fare il vice Cambiasso davanti alla difesa. Quasi nulle le speranze di Rivas, sempre che il colombiano non venga ceduto in prestito prima del 2 febbraio.
CENTROCAMPO - Rischiano anche Mancini e Quaresma, la coppia da 40 milioni fortissimamente voluta da Mourinho in estate per dare corpo al «progetto 4-3-3». I due però non hanno sfruttato le tante occasioni avute a inizio stagione e ora la squadra si è messa a correre con il trequartista (anche se Figo e Jimenez non riescono a garantire la doppia fase e l’infortunio di Stankovic sta pesando più del previsto). Resta però difficile che l’uomo di Setubal rinunci a uomini in cui continua a credere e a uno schema che ha spesso ribadito di ritenere vincente in Champions League. Anche se difficilmente l’Inter affronterà il Manchester United con il tridente, è più facile che a stare fuori siano Dacourt, Obinna e Crespo. La sorpresissima sarebbe l’esclusione di Jimenez, per il quale vale il discorso fatto per Materazzi.
Son proprio disperati al Tottenham :asd:
Anche al City se offrono 5 milioni all'anno per i resti di materazzi
Balotelli, un bel rimpianto
"Vorrei rinascere in Brasile"
Mario racconta su Sportweek, in edicola domani, la sua esperienza a Salvador, tra favelas e bambini di strada. "Lì c'è gente che non ha nulla eppure trova sempre un motivo per sorridere. Con loro posso essere me stesso: mi accettano per quello che sono, un ragazzo di 18 anni"
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Mario Balotelli, 18 anni, insieme ai bambini di Salvador
MILANO, 16 gennaio 2009 - Esistono luoghi dove un uomo si sente più a suo agio che in altri, dove perfino può capitargli di ritrovare se stesso, la serenità perduta. Questo posto, per Mario Balotelliè il Brasile. Non quello del carnevale e delle spiagge infinite, ma delle favelas e della povera gente. "In mezzo a loro, capisco che i miei problemi di uomo e di calciatore sono niente".
A SALVADOR - Una lezione di vita, un salutare bagno di umiltà che l'attaccante dell'Inter si concede da due anni di fila, a Natale, a Salvador, capitale dello Stato di Bahia. Stavolta c'è andato con i fratelli Giovanni e Cristina e un gruppo di amici. Otto persone in tutto, che hanno dormito sui pagliericci di una casa-famiglia gestita da una Onlus umanitaria e trascorso le loro giornate con ragazze madri, bambini di strada e povera gente, condividendo le fatiche dei volontari che li assistono.
RIMPIANTO - Sportweek, il supplemento della Gazzetta dello Sport, in edicola domani col quotidiano, ospita la testimonianza, anche fotografica, di questa esperienza. Balotelli racconta delle sue sfide a calcio a piedi nudi coi ragazzini, dello sconcerto provato davanti a madri bambine "che non sanno cosa chiedere alla vita". Soprattutto, rivela un rimpianto: "Non essere nato qui, fra persone che hanno niente eppure trovano sempre un motivo per sorridere. Con loro posso essere me stesso, spontaneo e naturale: mi accettano per quello che sono, un ragazzo di 18 anni. In Italia, la mia condizione di personaggio pubblico mi costringe a trattenere parole e comportamenti. Passo il tempo a guardarmi intorno per scoprire se sono osservato".
sto ragazzo non è la prima volta che fa cose umili del genere, cioè è allucinante, è altezzoso e umile al tempo stesso :asd:
Bah
Grande Rimpiantelli Brasilelli!!!
è anche vero che quando sai di avere il futuro garantito economicamente è anche più facile, comunque certi gesti fanno sempre bene se fatti col cuore e non soltanto per ridisegnare sè stessi nei confronti dell'opinione pubblica...
a me basta che torni a giocare e faccia gol :asd:
bravo balotelli!;)
oggi, tra l'altro, si dice che abbia lavorato con più impegno rispetto alle ultime volte in allenamento. speriamo che continui così:sisi:
anche perchè è l'unico modo per rientrare nelle grazie di Mourinho :asd:
Minchia che tamarro che è diventato :asd:
Balotelli resta fuori
"Ma mi sta piacendo"
Mourinho esclude Mario dai convocati per Atalanta-Inter, sottolineando: "Sono soddisfatto di quello che ha fatto negli ultimi giorni. Mi ha detto che non vuole più andare via". In tribuna anche Mancini e Quaresma
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Mario Balotelli, 18 anni, non gioca da Siena-Inter. Lapresse
APPIANO GENTILE (Como), 17 gennaio 2009 - Un piccolo miglioramento, una schiarita dopo tante nuvole. Mario Balotelli non è stato convocato per la sfida di Bergamo contro l'Altalanta, ma almeno incassa parole di stima da Josè Mourinho. "Sono soddisfatto di quello che ha fatto negli ultimi giorni, è stato chiaro con me per la prima volta nelle ultime settimane: non pensa più al prestito, sa che la porta è chiusa e vuole rimanere a lavorare, a fare di tutto per adattarsi al nostro modo di pensare il calcio. È un passo importante, però la squadra ha giocato una buona partita contro il Genoa con Crespo, Adriano e Obinna, quindi mi sembra giusto rinnovare la fiducia a dei ragazzi che hanno fatto bene. Non posso convocare nove attaccanti, mi dispiace anche per Mario, come per Quaresma e Mancini, anche loro non convocati, però il lavoro di un allenatore non è facile".
FANTAMERCATO - A proposito delle voci che arrivano dall'Inghilterra sui possibili acquisti Jenas e Bale del Tottenham, Josè Mourinho fa chiarezza e spiega l'origine delle sue parole rilasciate alla stampa inglese. "Questa è una storia interessante, perché il "Daily Telegraph" a luglio scorso ha fatto il suo fantacalcio, mi hanno fatto un contratto per partecipare e mi hanno pagato: io nella mia squadra ideale avevo messo Jenas e Bale e anche altri. Ma a luglio. Adesso, sei mesi dopo, riapre il mercato e viene fuori che a me piacciono quei giocatori. È vero, mi piacciono altrimenti non li avrei messi nella mia squadra, ma questo è un mercato senza regole. Mi sembra che qualcuno voglia un giocatore dell'Inter - conclude Mourinho - e visto che sa che a me piace un altro giocatore, ha tirato fuori questa storia...".
CONTRATTO - Il portoghese ha commentato anche le voci rimbalzate dalla Gran Bretagna sul presunto assalto del Manchester City. Lo hanno definito il "Kakà degli allenatori", ma Mourinho non ci casca. "Il mio contratto è qui all'Inter: sto bene e fino a quando il presidente Moratti e la società saranno felici per me non esiste un problema. Non si può parlare con i se: sono storie, tutti sanno qual è la mia situazione, ho un contratto fino al 2011, sono contento, faccio il mio lavoro. Se un giorno non sarò più felice lo dirò subito e credo che il presidente farà lo stesso".