Oh, ma guardate che bene che va si configura comunque una frode fiscale per Scagli
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Oh, ma guardate che bene che va si configura comunque una frode fiscale per Scagli
D'alema dici qualcosa di sinistraaaaaaaaaaaaaaa:
"SALLUSTI VADA A FARSI FOTTERE!"
L'attesa è stata lunga, ma alla fine ha pagato :sisi:
Ma :rotfl:
"le manderanno qualche signorina!"
http://www.youtube.com/watch?v=njHXHUMTDps
:asd:
tutti e due :facepalm:
Sallusti è il troll del PDL :rotfl:
epic :rotfl:
http://images.corriere.it/Media/Foto...ann620-594.gif
Giannelli delivers :rotfl:
Giannelli :rotfl:
Vitor, sulla libertà di stampa, fammi il piasè va là.
:asd:Citazione:
Il Corriere non sa la differenza fra un dominio e un indirizzo IP
Presto! Non perdetevi il sensazionale articolo di Eva Perasso sul Corriere della Sera online, secondo il quale, udite udite, i domini Internet si esauriranno il 20 settembre 2011.
Qualche perla: "Nella fase di passaggio verso il nuovo standard Ipv6, di cui già da molti anni si parla, il mercato impazzirà e per trovare un dominio libero tra quelli di vecchia generazione si spenderà sempre di più... a furia di registrare domini, le varie combinazioni matematiche che permettevano di accedervi si sono esaurite... Tecnicamente, il codice di un dominio basato su Ipv4 è fatto da 32 bit... i browser sono pronti a riconoscere un sito composto da una stringa numerica più lunga.. "
Il resto è ancora più esilarante nella sua tragipatetica, catastrofista confusione fra dominio e indirizzo IP. Che, per i non addetti ai lavori, è come confondere crema pasticciera e bastoncini di pesce in un articolo di cucina.
Se questo è il modo in cui uno dei più celebri giornali italiani pretende di informare i suoi lettori, non mi sorprende che l'informatica in Italia sia così indietro e che i giornali vendano sempre meno.
Non biasimo la Perasso per la sua manifesta incompetenza informatica: i bit e i byte non sono la sua specialità, e si vede. Pazienza, anche se un po' di dignità, quanto basta per rifiutare un incarico per il quale non si è portati, non avrebbe guastato. La vera colpa è dell'irresponsabile che ha affidato alla giornalista l'incarico di scrivere pubblicamente su un argomento in cui lei è incompetente. E che l'ha pagata per farlo ed è a sua volta stipendiato per assegnare con avvedutezza questi compiti.
Mi chiedo quale sarà il prossimo passo del Corriere verso il baratro della scempiaggine sistematica a pagamento. Rubriche sull'allevamento di dromedari redatte da eschimesi? Articoli di ginecologia scritti da monaci tibetani? Dispense di fisica compilate dal mago Otelma? La pagina delle scienze a cura di Raz Degan e Roberto Giacobbo?
dal sito di Attivissimo, su cui trovate il link all'articolo.
:rotfl: :asd:Citazione:
Foto osè sul pc del senatore Usa
Mike Bennett pizzicato in Aula mentre si stava discutendo una legge. E il video fa il giro della Rete
MILANO – Attenzione ad aprire gli allegati della posta elettronica, gli obiettivi delle telecamere sono sempre in agguato. Lo ha capito a sue spese anche un senatore dello stato della Florida, beccato con le mani nel sacco, impegnato a consultare immagini a luci rosse durante un dibattito parlamentare.
INCIDENTE - Il protagonista dell’imbarazzante sequenza è il senatore della Florida, tale Mike Bennett. E il suo video sta già scalando le classifiche di YouTube, accompagnato da molti commenti che lo deridono. Nell’aula del senato dello stato americano si discute una controversa legge sull’aborto. Il dibattito viene seguito anche dalle telecamere tv. Per qualche secondo l’obiettivo si sofferma sul senatore Bennett, ripreso da dietro le spalle, mentre – seduto sul suo posto, è indaffarato a spulciare le mail. Improvvisamente compare a tutto schermo sul suo pc portatile una foto di quattro avvenenti ragazze in topless su una spiaggia. E il senatore, accortosi dell’immagine alquanto inappropriata, abbassa subito la finestra. «Ero lì annoiato, ho aperto il link di una mail, che pensavo riguardasse il dibattito in corso. Ma di colpo è apparsa questa foto», si è difeso il politico in seguito, secondo quanto riporta il Sunshine State News.
ANNOIATO - Il sito online di notizie ha provveduto a censurare le immagini. Ironia della sorte: proprio in quel momento si sente chiara la voce in sottofondo dell’altro senatore, Dan Gelber, protestare contro il disegno di legge: «Sono contrario, perché manca di rispetto a troppe donne nello stato della Florida». A quanto sembra, la mail incriminata sarebbe stata spedita da una ex dipendente, ma l’entourage del senatore non ha voluto aggiungere dettagli. Ciò nonostante, è evidente che Bennett in quel momento fosse decisamente annoiato; nel filmato infatti il politico apre anche un’altra mail con il video un simpatico cane che esce dall’acqua. Proprio nelle ultime settimane negli Usa ha fatto scandalo la vicenda di alcuni funzionari della Sec, l'autorità americana di controllo sulle Borse, beccati a guardare video porno invece di vigilare. Un'inchiesta ha scoperto almeno 31 casi negli ultimi 2 anni e mezzo.
:rullezza:Citazione:
5 Maggio 1860 - Risorgimento Italiano: partenza della Spedizione dei Mille di Giuseppe Garibaldi da Quarto di Genova su due piroscafi, il "Piemonte" ed il "Lombardo".
Laziogate: condanna a 18 mesi per Storace
"Complimenti, questa è la giustizia italiana"
Inflitti un anno anno e mezzo all'ex presidente della Regione e al suo portavoce Accame.
Nei giorni della campagna elettorale fecero attività di spionaggio ai danni di Alternativa
Sociale. Polemico il primo commento dell'esponente della "Destra"
Dura la reazione della Mussolini: "Peccato che faccia neanche un giorno di galera"
Otto condanne, tra cui quella di Francesco Storace a un anno e mezzo di reclusione e del suo ex portavoce Nicolò Accame a due anni, e un'assoluzione. Si è chiuso, così davanti al tribunale monocratico di Roma, il processo 'Laziogate', relativo all'incursione illecita nella banca dati dell'anagrafe del Comune e all'attività di spionaggio compiuta ai danni di Alternativa Sociale (il movimento guidato da Alessandra Mussolini) che nella primavera del 2005 si presentò alle elezioni regionali.
Il giudice Maria Bonaventura ha inflitto un anno di reclusione all'ex direttore di Laziomatica (ora Lait spa) Mirko Maceri, all'investigatore privato Pierpaolo Pasqua, all'avvocato Romolo Reboa (autore dell'esposto contro As), e a Nicola Santoro, figlio del magistrato della commissione elettorale presso la corte d'appello di Roma che escluse Alternativa Sociale dalle elezioni.
Otto mesi di reclusione per l'allora vicepresidente del consiglio comunale per An, Vincenzo Piso (l'unico per il quale la procura aveva chiesto l'assoluzione), e Tiziana Perreca, ex collaboratrice dello staff di Storace. Assoluzione, invece, con la formula 'per non aver commesso il fatto', per Daniele Caliciotti (difeso da Nicola Capozzoli), l'ex dipendente di Laziomatica, per il quale il pm aveva sollecitato la condanna a un anno. A tutti i condannati sono state concesse le attenuanti generiche, oltre alla sospensione della pena e alla non menzione.
Storace, Reboa, Santoro, Pasqua, Maceri e Accame dovranno risarcire i danni in separata sede alla Lait spa, Accame e Pasqua anche ad Alternativa Sociale. Accame, Pasqua e Maceri sono stati assolti, perchè il fatto non sussiste, dall'accusa di aver violato la legge elettorale con riferimento all'alterazione e alla falsificazione delle firme in calce alla lista della Mussolini. Gli altri reati contestati, a vario titolo, erano quelli di concorso in accesso abusivo in un sistema informatico, di interferenza illecita nella vita privata e favoreggiamento personale.
Storace, all'epoca dei fatti governatore del Lazio e accusato solo del primo reato, secondo la procura, sarebbe stato il promotore o l'istigatore dell'incursione illecita nel sistema informatico del Campidoglio, materialmente attribuita ad Accame, Santoro, Maceri e Caliciotti. L'interferenza illecita nella vita privata era attribuita ad Accame e ai detective privati Pasqua e Gaspare Gallo (che ha già patteggiato la pena a dieci mesi), questi ultimi due materialmente introdottisi il 28 febbraio del 2005 negli uffici romani di Azione Sociale, che aderiva al cartello di Alternativa Sociale, per girare dei filmati non autorizzati.
Secondo l'accusa, Piso avrebbe aiutato Storace a eludere le indagini dei carabinieri per aver detto falsamente che la notte tra il 9 e il 10 marzo del 2005, quando avvenne il blitz informatico, non aveva notato negli uffici della Regione Lazio la presenza di Storace, mentre la Perreca avrebbe detto falsamente di aver ricevuto da persone sconosciute alcuni sms minacciosi affinchè rinunciasse a rendere una deposizione contraria a quanto detto da Dario Pettinelli. Quest'ultimo, ex addetto all'Ufficio comunicazione e relazioni esterne della Regione Lazio, è il grande accusatore di Storace: disse che era negli uffici quando avvenne l'incursione illecita. Pettinelli ha già patteggiato pagando 3.420 euro.
"Complimenti. Questa è la giustizia italiana. ma adesso è presto per parlarne". Così la prima reazione di Francesco Storace alla decisione del giudice. Altrettanto duro il commento del legale del leader della "Destra", l'avvocato Giosuè Bruno Naso. "E' stata emessa una sentenza politica, come purtroppo temevamo che avvenisse. Dopo tre anni e 43 udienze si finisce così. È stato un processo politico quindi è arrivata una sentenza politica. Adesso leggeremo le motivazioni e faremo appello".
Piccata anche la reazione della Mussolini. "La giustizia ha lavorato bene, avevo ragione io, peccato che non si farà neppure un giorno di prigione". "Mi avevano accusato - aggiunge la parlamentare del Pdl - di essermi invetata tutto, è stato uno scandalo a livello mondiale ed eravamo di fronte ad una grave violazione della libertà democratica :rotfl:. E' bene che chi ha compiuto questi fatti riceva una sentenza di condanna, purtroppo però in Italia è così, Storace non andrà in galera. Ma è un monito che questo non capiti mai più".
(05 maggio 2010)
repubblica.it
in pratica nessuno ha torto :rotfl:
Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all'ultima
ora dell'uom fatale;
né sa quando una simile
orma di pie' mortale
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà.
Lui folgorante in solio
vide il mio genio e tacque;
quando, con vece assidua,
cadde, risorse e giacque,
di mille voci al sònito
mista la sua non ha:
vergin di servo encomio
e di codardo oltraggio,
sorge or commosso al sùbito
sparir di tanto raggio;
e scioglie all'urna un cantico
che forse non morrà.
Dall'Alpi alle Piramidi,
dal Manzanarre al Reno,
di quel securo il fulmine
tenea dietro al baleno;
scoppiò da Scilla al Tanai,
dall'uno all'altro mar.
Fu vera gloria? Ai posteri
l'ardua sentenza: nui
chiniam la fronte al Massimo
Fattor, che volle in lui
del creator suo spirito
più vasta orma stampar.
La procellosa e trepida
gioia d'un gran disegno,
l'ansia d'un cor che indocile
serve, pensando al regno;
e il giunge, e tiene un premio
ch'era follia sperar;
tutto ei provò: la gloria
maggior dopo il periglio,
la fuga e la vittoria,
la reggia e il tristo esiglio;
due volte nella polvere,
due volte sull'altar.
Ei si nomò: due secoli,
l'un contro l'altro armato,
sommessi a lui si volsero,
come aspettando il fato;
ei fe' silenzio, ed arbitro
s'assise in mezzo a lor.
E sparve, e i dì nell'ozio
chiuse in sì breve sponda,
segno d'immensa invidia
e di pietà profonda,
d'inestinguibil odio
e d'indomato amor.
Come sul capo al naufrago
l'onda s'avvolve e pesa,
l'onda su cui del misero,
alta pur dianzi e tesa,
scorrea la vista a scernere
prode remote invan;
tal su quell'alma il cumulo
delle memorie scese.
Oh quante volte ai posteri
narrar se stesso imprese,
e sull'eterne pagine
cadde la stanca man!
Oh quante volte, al tacito
morir d'un giorno inerte,
chinati i rai fulminei,
le braccia al sen conserte,
stette, e dei dì che furono
l'assalse il sovvenir!
E ripensò le mobili
tende, e i percossi valli,
e il lampo de' manipoli,
e l'onda dei cavalli,
e il concitato imperio
e il celere ubbidir.
Ahi! forse a tanto strazio
cadde lo spirto anelo,
e disperò; ma valida
venne una man dal cielo,
e in più spirabil aere
pietosa il trasportò;
e l'avvïò, pei floridi
sentier della speranza,
ai campi eterni, al premio
che i desideri avanza,
dov'è silenzio e tenebre
la gloria che passò.
Bella Immortal! benefica
Fede ai trïonfi avvezza!
Scrivi ancor questo, allegrati;
ché più superba altezza
al disonor del Gòlgota
giammai non si chinò.
Tu dalle stanche ceneri
sperdi ogni ria parola:
il Dio che atterra e suscita,
che affanna e che consola,
sulla deserta coltrice
accanto a lui posò.
questa storia delle "sentenze politiche" mi ha veramente rotto. Posso capire che ci possa essere qualche magistrato "borderline-politicizzato" che si accanisce su certi politici, pero' da qui al fatto che ogni volta che un politico viene condannato la risposta è sempre "vogliono farmi fuori", "c'e' un complotto", ecc....basta, sono stati accertati dei fatti? sei condannato? sta' zitto e inkazzati con te stesso
:asd.
è sempre così, che ti aspetti?
Ti riferisci a Storace, vero?
certo, ma sentir parlare di democrazia l'affezionata nipote di un dittatore è involontariamente ironico.
E ma anche lei fa parte dei bandieroni che sventolano a seconda del vento, in fondo l'eredita MSI e' quella :asd:
Un'onta che potrà essere cancellata solo alla settima generazione :roll: