Concordo con Robin, nel futuro sempre più UCAV http://www.janes.com/article/53814/n...-flight-trials
Visualizzazione Stampabile
Concordo con Robin, nel futuro sempre più UCAV http://www.janes.com/article/53814/n...-flight-trials
Eh seh, fake.
Che figo che è.
Ma noi ce l'abbiamo l'infrastruttura di telecomunicazione per il telecontrollo? Satelliti?
No, ma abbiamo il telecomando.
Il nome è oltremodo ridicolo...
cazz non l'avevo notato :rotfl:
tornadrone :rotfl:
qua drone!!! qua!!! tornadrone!!!
:bua:
ahhh
il "nostro"+francesi è il neuron (vedi il link qui http://www.***************.it/forum/...1#post14669842)
vedevo il costo del programma neuron su wiki: mi sembra un cazzo rispetto agli standard amerigani, o no?
M'informerò come fanno gli ammeregani...
Penso che i droni possano operare in abbondante autonomia, i parametri di missione sono caricati offline e non richiedono alcun controllo manuale.
Sarebbero troppo vulnerabili ad essere disturbati con guerra elettronica altrimenti.
Sono dei grossi modellini radiocomandati.
Non c'è nessuna IA capace di svolgere compiti così complessi autonomamente.
Credo che dipenda dalla missione. Se devono bombardare un luogo allora dovrebbero fare tutto abbastanza in autonomia (imposti rotta e bersaglio. booom. ovviamente vanno monitorati costantemente comunque).
Se invece devono far saltare il convoglio di blindati, allora vorrebbero comandati direttamente (almeno una volta arrivati in zona).
Credo.
Dubito fortemente che un drone operi completamente in autonomia. Sono sempre controllati e monitorati, perché metti che all'ultimo devi abortire la missione e non riesci a collegarti che fai? O se non lo tieni sotto controllo e qualcosa nel software/hardware va a meretrici come intervieni se non riesci a collegarti?
C'è sempre qualcuno dietro a uno schermo. L'unica cosa in autonomia saranno (come anche per i voli di linea commerciali), i viaggi dal punto A e B.
Per missioni tattiche da sicario, la supervisione del pilota remoto c'è sempre.
Per quelle di bombardamento strategico... boh! In futuro è probabile una maggiore autonomia, ma è più un problema etico che tecnico, IMHO. Ci saranno in futuro delle regole di ingaggio anche per gli UAV autonomi, caricate come parametri di missione e dipendenti dal link col supervisiore umano.
Inb4 Skynet!
io non so se quel che si vede in un film recente è realistico, ma in certi ambiti la supervisione umana sembra insostituibile e già così il lag fra comando e impatto col bersaglio potrebbe portare ad errori pesanti.
Ho cercato su inernet e ho scoperto che dipende fortemente dallo scenario e dall'aereo.
Negli scenari di guerra asimmetrica tipo afghanistan gli aerei sono pilotati dagli umani, non avendo i talebani strumenti in grado di disturbare una comunicazione diretta con il velivolo.
Al contrario in mezzi più sofisticati come quello psotato, il boeing x47 o l'RQ-170 invece la missione è completamente autonoma.
Infatti gli Iraniani sono riusciti, con tecnologia russa, a far atterrare un rq170 in loro territorio inviando segnali fake al gps di bordo (sebbene usi la navigazione inerziale, questi strumenti vengono ricalibrati con gps, dato che dopo un po' accumulano "errori"), convincendolo di trovarsi in prossimità della sua base di origine (in afghanistan).
Mi sembra na cavolata però.
Se io sto pilotando un drone, dovrei accorgermene a un certo punto se il pallino sulla mappa si sposta tutto d'un tratto.
Mentre un aereo che fa quello che vuole lui tramite un software gli puoi far tirare bombe dove vuole l'haker
Sent from Le balle spaziali!!