Vendola ha già fatto capire che "fa squadra" con Bersani per non far vincere Renzi.
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Vendola ha già fatto capire che "fa squadra" con Bersani per non far vincere Renzi.
Esatto, e con lui tutto il resto del vecchio gruppo dirigente del PDS, vedi le mosse di Veltroni & D'Alema oggi e ieri.
mi pare ovvio, essendo Renzi il candidato meno "di sinistra" dei tre.
Domanda sui vari Veltroni, D'alema ed altri che (sembra) non abbiano intenzione di ricandidarsi: non è che in questo modo puntano ad ottenere qualche carica di prestigio come ministeri, presidenza camera/senato,quirinale...?
può essere. Oltre al fatto che, come già detto, serve a smontare Renzi
D'Alema è un veccho volpone, un po' come Fini
edit:
un articolo al riguardo
http://www.corriere.it/politica/12_o...75fb3e23.shtml
:rotfl:Citazione:
Pd: rottamazione, idea fascistoide
C’è differenza tra rinnovamento e rottamazione. Ogni leader politico non può mutare i modelli dell’organizzazione che guida senza imporre anche un visibile cambiamento di uomini. Nuove culture annunciano sempre l’apparizione di diversi gruppi dirigenti che si cementano nel cuore di una lotta aperta. È nella battaglia delle idee che i portatori della discontinuità hanno il modo di farsi apprezzare. Non è così quando l’immissione di nuove leve di comando non è associata a una cesura culturale ma a un’operazione punitiva e di marketing.
per leggere oltre bisogna pagare, quindi 'stoca. in radio stamattina ne ho sentito qualche passaggio in più. e ho sentito l'intervista a fioroni e ad uno dei 100 sindaci che han comprato una pagina sempre sull'unità per sostenere quello che non si vuole candidare. :rotfl:
Sentito anche io da Milan :asd:
Per essere presidenti di una camera dovrebbero essere eletti. Ad un ministero potrebbero anche ambire, ma ci vorrebbe una faccia da culo fuori dal comune anche per un politico a fare il ministro dopo essersi chiamati fuori dalla scena elettorale. Il PdR invece non credo perché sono tutti troppo schierati.
In compenso ci sono tante belle fondazioni ed altre mangiatoie pubbliche, prive di qualsiasi utilità ma economicamente allettanti, in cui riciclarsi.
Piuttosto, se non erro lo statuto del PD prevede che di norma il tesserato non sia ricandidabile quando è in Parlamento da almeno tre mandati, e tra i big sono parecchi quelli che sforano ampiamente questo termine, che tra l'altro dovrebbe già essere stato esteso a 15 anni (altrimenti chi ha fatto parte della legislatura di Prodi ci avrebbe rimesso tre anni :roll: ).
Veltroni non so, ma la "scelta" di D'Alema a leggere l'articolo sembra più un "Vediamo se mi volete o avete davvero il coraggio di mandarmi via" rivolto a Bersani, e nell'assai probabile caso in cui Bersani deroghi alla norma tornerà con ancora più potere di prima nel PD.
Bersani ha già detto che non lo vuole ricandidare, mossa che di sicuro gli guadagnerà qualche voto :asd:
Non è così, Bersani ha detto che fosse per lui non lo ricandiderebbe ma che non ne ha il potere, perchè è la direzione nazionale che decide.
E considerando che D'Alema è un pò come Berlusconi, nel senso che ha lacchè ovunque, l'esito mi pare scontato...
Se non lo ricandida D'Alema si porterà il PD a fondo con lui
Comunque anche Bersani si salva dalla regola statutaria del massimo di tre legislature giusto per l'interpretazione ad personam (15 anni anziché tre legislature) che ne è stata data apposta per favorire lui, altrimenti a norma di Statuto non poteva più ricandidarsi nemmeno lui :legge:
Ma queste non sono norme nuove, è lo Statuto, l'hanno fatto al momento della fondazione. Potevano immaginarsi che sarebbero invecchiati con il trascorrere degli anni :asd3:
Ho scoperto che ci sono elettori del Pd che difendono ancora D'Alema. Il mondo è bello perchè è vario. Si.
Se ci sono ancora sostenitori di Berlusconi, non vedo perché non debbano esserci le controparti dalebane... :snob:
Inviato dal mio GT-I8150 usando Tapatalk
ripresa da Obama :asd:
http://www.adessomatteorenzi.it/programma.htm
non era fatta dai democratici su Romney? :uhm:
Sì appunto :asd:.
Mi sa che stiamo dicendo la stessa cosa, ma invertivamo soggetto ed oggetto nella nostra semantica :asd:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012...nomico/386007/
Intanto Renzi si fa dei nuovi amici nelle alte sfere...
I capitali se ne fregano, sono scappati con berlusconi che in teoria doveva agevolarli, figuriamoci con la sinistra. Con la tobin tax e la patrimoniale non ci resterà nessuno a fare finanza in italia :asd:
Poi i banchieri faranno la fila alle primarie, ma sono capitalisti d'accatto che sono legati alla politica come passera, profumo etc....
ieri so stato a sentire il giovane renzi :asd:
Comunque D'Alema si riconferma quello più genio (del male) a sinistra...
In pratica ha detto: se votate Bersani io me ne vado, se votate Renzi non solo rimango ma mi candido a guidare l'opposizione interna al Renzi stesso. :asd:
Quindi se mi volete rottamare cari rottamatori votate Bersani :asd:
Eeeeh se ne deve mangiare di salamelle alla Festa dell'Unità Renzi per competere con il Lìder Maximo :sisi:
Se a te sembra una cosa sensata.... Praticamente sta dicendo da giorni, in lungo ed in largo, a tutto l'elettorato del pd, che "oooh, le primarie devono finire come decido io, perchè se non fate vincere il candidato che appoggiamo noi faremo in modo che non contino un cazzo".
Incluso il "se vince Renzi lo appoggerò dopo le primarie? Non so, vedremo".
In realtà esce fuori il solito D'Alema, quello piacione e gigioneggiante.
Fai il paio con il "se vince Bersani mi metterò a disposizione, ovviamente" di Renzi, e vedi chi ne esce meglio.
Se lo giudichi furbo....
Molto più probabilmente Bersani lo sta usando come picchiatore, assieme all'unità, per fare il lavoro sporco al posto suo.
A me pare che abbia colpito proprio il punto debole dei Rottamatori (ossia rottamare D'Alema) ponendogli un dubbio mica male :asd:
e hom'è he 'n ci parli di tutto e di più?
in questo momento ci sono giannino, boldrin & co. che parlano al quirino.
m'ero segnato per andare a spulciare :sisi:
ovviamente le guinness di ieri sera hanno compromesso il piano :caffe:
comunque, http://www.fermareildeclino.it/video...nto-in-diretta
In realtà mi chiamo Nicòla e di mestiere faccio il governatore della Puglia :snob:
Se vince Renzi D'Alema è meglio che si cerchi un lavoro, altro che opposizione :sisi:
si ma D'Alema che dice che se vince Renzi è la fine, che lui farà guerra ecc. ecc. dimostra grande rispetto per l'elettorato.
Sempre un gran signore il baffetto, "cari elettori, votate pure chi vi pare, ma se non è quello che voglio io vi faccio un culo tanto..."
Devono andarci cauti. Stan tutti mantenendo un basso profilo. Perché se si scannano alle primarie corrono il rischio di perder voti alle elezioni che contano
lo sapevo che l'uscita di bersani su renzi amico dei finanzieri cattivi non avrebbe portato per niente bene, roba del tipo bovino che da del cornuto all'equino:
Primarie, Renzi: “Bersani parla di Cayman? Pensi anche a Monte Paschi e Telecom”
Il sindaco di Firenze: "Ci sono meccanismi della politica che non hanno funzionato, da Mps a Banca 121 e Antonveneta. E poi l'operazione della compagnia telefonica: il segretario era ministro". Passera: "Serra? Persona di grande qualità". Boccia: "Ha deciso di votare alle primarie?". Bazoli: "Rottamare è un termine indegno"
Bersani parla delle Cayman? Pensi piuttosto all’affare Monte dei Paschi e ai “capitani coraggiosi” di Telecom. Alla fine Matteo Renzi ci arriva. Agli attacchi dei giorni scorsi dopo la cena milanese di finanziamento alla campagna elettorale per le primarie il sindaco di Firenze risponde attraverso il Secolo XIX: “Ho semplicemente degli esempi di meccanismi della politica che… diciamo che non hanno funzionato: dal Monte dei Paschi e Banca 121 ad Antonveneta. E poi ricordo la vicenda dei ‘capitani coraggiosi’ (Colaninno, ndr) che acquisirono Telecom: un’operazione molto discutibile fatta ai tempi in cui D’Alema era al governo e Bersani ministro“.
Ne aveva già parlato ieri pomeriggio senza però approfondire e puntando su altri aspetti più politici (“Il mio Pd è al 40%, il loro al 25″). E anche a questo giro la lista sembra buttata giù en passant, ma quei nomi assomigliano molto a palle di cannone. Sul legame tra Pd e Monte dei Paschi non serve soffermarsi molto. La politica a Siena si basa su questo asse. Tanto che anche su queste dinamiche è caduta una giunta comunale. E intanto Mps è sull’orlo del fallimento, al punto che i corposi aiuti di Stato che sfiorano i 4 miliardi di euro la magistratura è al lavoro da tempo per indagare le dinamiche che hanno portato l’istituto senese all’epoca guidato da Giuseppe Mussari a rilevare Banca Antonveneta per una cifra stratosferica. Sull’affare Banca 121 si può sentire il parere dei risparmiatori traditi dalle polizze vendute dalla ex Banca del Salento, guidata dal direttore generale Vincenzo De Bustis, legato in particolare a Massimo D’Alema, che fu acquisita da Monte Paschi. Il solo nome di Antonveneta, poi, evoca anche il caso Unipol-Bnl (l’unico nome che Renzi non ha pronunciato) con l’ “Abbiamo una banca” di Piero Fassino.
Infine i capitani coraggiosi della Telecom. La definizione fu dell’allora capo del governo D’Alema che applaudì alla cordata guidata da Roberto Colaninno e Emilio Gnutti. Quella che riuscì ad unire Unipol, Mps, Fininvest e altre centinaia di imprenditori in Hopa, la società che acquisterà Olivetti e poi lancerà la cosiddetta “madre di tutte le scalate”, cioè l’offerta pubblica d’acquisto su Telecom. A debito.
Bersani doveva aspettarselo. Fino a ora Renzi aveva spiegato che comunque bisogna confrontarsi con chi compra i nostri titoli di Stato. Ma “l’esperienza americana – aveva avvertito Arturo Parisi – ci insegna che neppure là le primarie sono un pranzo di gala. La speranza di non farle e la paura di farle da noi le ha rinviate oltre ogni prudenza. E’ così che siamo finiti nelle Isole Cayman. Vedrà le altre isole che verranno ora fuori, con contorno di Unipol, merchant bank e a chi più ne ha più ne metta. Sarebbe meglio per tutti trovare temi più seri”.
Così Renzi prende coraggio e insiste: “Stiamo parlando di un fondo che ha sede in Inghilterra e che utilizza il diritto delle Cayman allo scopo di pagare le tasse solo in Inghilterra. Una procedura che chi conosce le regole del gioco della finanza sa che è normale, non parliamo dei paradisi fiscali di chi evade. Anche il ministro Passera ha definito Serra una persona di grande qualità”. “Alle Cayman – prosegue parlando al Secolo XIX - hanno sede l’80% dei fondi internazionali che devono comprare il nostro debito pubblico e non credo che Bersani abbia fatto una bella figura: sono gli stessi a cui magari tra qualche mese dovrà andare a chiedere di comprare i titoli pubblici italiani. Io mi fermerei qui con questa polemica, se poi lui vuole continuare noi ci siamo. Ma per ora mi fermo”.
Il rottamatore di Rignano quindi accenna agli “esempi di meccanismi della politica” che “non hanno funzionato: dal Monte dei Paschi e Banca 121 ad Antonveneta. E poi ricordo la vicenda dei ‘capitani coraggiosi’ che acquisirono Telecom: un’operazione molto discutibile fatta ai tempi in cui D’Alema era al governo e Bersani ministro”. Sostenuto da reazioni così che hanno dato il destro a Renzi per andare in surplace: “Credo che il segretario del mio partito abbia detto delle parole di troppo su Serra e farebbe bene a scusarsi”.
Dunque: scontro frontale. Renzi, peraltro, è forte anche di un intervento del ministro dello Sviluppo Corrado Passera che ha definito Davide Serra, il giovane manager che ha organizzato la serata di Milano per Renzi ed era stato additato come legato a una società fondata appunto nell’arcipelago-paradiso fiscale, ”una persona di grandissima qualità, non soltanto professionale, ma anche personale”. E comunque, ha aggiunto il ministro, così “come non si può generalizzare in politica non si può generalizzare neanche in finanza. C’è un sacco di gente che fa bene il proprio mestiere”. Un intervento che non è stato commentato da Bersani, ma che ha suscitato comunque la reazione di Francesco Boccia: “L’intervento di Passera è sorprendente: per caso ha deciso di iscriversi alle primarie e di votare Renzi?”.
Anche Algebris, la società al centro dei “sospetti”, è uscita allo scoperto con una puntigliosa nota nella quale si annuncia una querela al Corriere della Sera per l’articolo dal quale si è scatenata l’intera polemica. Lo stesso Serra aveva minacciato querela nei confronti di Bersani. Al centro dello scontro col quotidiano il tema della trasparenza del fondo. Algebris peraltro ha ribadito di pagare regolarmente tutte le tasse nel Regno Unito e di essere stata fondata a Londra nel 2006 e non alle Cayman Islands, come riportato dalla stampa. Ancora, sottolinea il fondo, l’ufficio delle entrate inglese, l’Inland Revenue, ha stabilito che i proventi generati dall’attività di gestione di Algebris sono da considerarsi tassabili in Inghilterra, luogo di residenza dei suoi gestori e partner.
Intanto stasera in provincia di Brescia Bersani sarà presente alla presentazione di un libro dedicato a Mino Martinazzoli e al suo fianco ci sarà un altro big della finanza: Giovanni Bazoli, numero uno del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo e per anni presidente di Passera. Anche Bazoli aveva parlato indirettamente di primarie nel fine settimana: ”In questi giorni si è utilizzato un termine indegno: si parla di rottamazione dei vecchi. Qualcuno pensa che la terza età sia un ostacolo allo sviluppo economico”, ha proseguito il banchiere, e “lo sguardo della società nei confronti dell’anziano segue una logica utilitaristica”.
esticazzi, Bazoli c'ha 80 anni, che volete che dica? :lol: