si volevo dire avvocato...:bua:
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si volevo dire avvocato...:bua:
c'è differenza fra essere scorretti ed essere mafiosi, resta il fatto che alcune pratiche erano tipiche anche di boniperti, peccato che nessuno se accorga.
E comunque l'esclusione dalla rosa, le decisioni di vendere ad una squadra piuttosto che a un'altra non nascono certo con moggi.
il problema è ciò che afferma: orecchino, tatuaggi, fatto restare in pullman, lasciato in tribuna etc etc. Dove sono le violenze, le minacce, le intimidazioni, la carriera stroncata sul nascere etc etc?Citazione:
Che poi miccoli sia scarso, brutto, piccolo, nero e che vi stia sul caz.zo perchè ha detto e fatto qualcosa contro la juve è un altro conto.
Al benfica non l'hanno più voluto, alla fiorentina hanno pagato due lire per cercare di riprenderselo, al palermo non gioca con continuità: sarà che sia più facile incolpare qualcun altro che prendersela con se stessi?
processo sportivo: sicuramente. :sisi:Citazione:
E' tutto un gomblotto, vero fire?
Il resto dei processi sono in corso, ma essere processati non significa aver commesso automaticamente qualcosa. Oppure tutti coloro che finiscono sotto processo sono automaticamente colpevoli? ;)
finendo il sillogismo se ne deduce che l'imporre delle regole in un ambiente lavorativo sia un atteggiamento mafioso.
Inutile sottolineare come questi accostamenti alla mafia disonorino le vittime della stessa, ma penso che spiegarlo sia altrettanto disonorevole. :sisi:
forse ti sfugge che il lavaggio del cervello è stato fatto in senso inverso ossia sulla colpevolezza assoluta di moggi e giraudo, non certo il contrario.
massì cosa vuoi che sia la correttezza di un procedimento volto a ristabilire legalità e credibilità alla società :jfs2:Citazione:
Bravo, si può discutere poi della correttezza della vicenda calciopoli, ma almeno ammettere ste cose come fai tu è un ottima cosa
accusare qualcuno di illeciti impossibili da compiere è perfettamente normale, basta che coincida con le proprie idee accusatorie. il resto è noia :sisi:
Beh, sono tornato nella casetta bruxellese va...ma vedo che il topic e' sempre frequentato da gentaccia come i Trans che cercano sempre nuovi "buchi"... :asd:
S'è lamentato anche Blanchard...pare che nessuno gli dava fiducia :no:
ma facciamo un summit delle testimonianze:
Processo Gea: media reticenti
http://83.224.70.2/www.ju29ro.comm/i...rie/stampa.jpg
Dato che nessuno sembra disposto a offrire al pubblico un diverso punto di vista,
Delle udienze del processo in corso a Roma sulla Gea World, infatti, gli organi di cosiddetta informazione stanno fornendo come al solito un resoconto deformato e completamente appiattito sulle tesi dell'accusa.
Eppure, fino a questo momento, tra personaggi poco raccomandabili, concorrenti invidiosi, campioni mancati e icone antijuventine non solo non emerge nulla d'illegale, ma il quadro che si sta componendo è quello di un procedimento penale completamente campato in aria, se non addirittura capovolto.
Ecco un sommario delle deposizioni più significative, divise per tipologia e corredate dalla data dell'udienza.
Per ultima, quella più inquietante.
1) Procuratori di dubbia fama
Marco Trabucchi (27-02-08 ): Di origini russe, accusa la Gea di essere ricorsa alle maniere forti (albergo in Via Veneto e Mercedes Classe A a disposizione) pur di togliergli la procura di Ruslan Nigmatullin, già portiere di Verona e Salernitana. Un dettaglio sconosciuto ai più, che nessuno scrive: questo Trabucchi risulterebbe legato alla "brigata Izmailovskaya", organizzazione criminale che faceva capo al faccendiere ubzeko Alimzhan Tokhtakhounov considerato dall’FBI uno dei cinque padrini più pericolosi di Mosca.
Antonio Caliendo (03-03-08 ): Altro concorrente Gea, cade ripetutamente in contraddizione, sbagliando date e numeri, tanto che il presidente Fiasconaro arriva a minacciare l'incriminazione per falsa testimonianza.
2) Campioni mancati
Salvatore Fresi (27-02-08 ). Uno degli acquisti più inutili della gestione Triade (per fortuna ce ne furono pochi). Per l'accusa, sarebbe poi stato ceduto al Perugia come forma di ritorsione per non aver dato la sua procura alla Gea. Peccato che, incalzato dal giudice, alla fine abbia dovuto ammettere di aver festeggiato quella cessione a champagne, insieme al suo procuratore non-Gea, dato che gli fruttò un bel contrattino miliardario. Di vere minacce a suo carico, nessuna traccia.
Nick Amoruso (03-03-08 ): RAI24 per definire la sua parentesi juventina sceglie un'immagine sobria: una "discesa agli inferi". Ma chi si ricorda le sue imprese in maglia bianconera sa che, molto più semplicemente, non si dimostrò all'altezza di Del Piero, Inzaghi, Trezeguet e Kovacevic. Per questo venne ceduto a una squadra minore, in grado comunque di garantirgli un contratto miliardario. Come ha poi ricordato Moggi all'uscita dall'udienza: "è come quelli che si lamentano e fanno le vittime, quando vittima è chi non arriva a guadagnare neppure 1000 euro al mese".
Ciccio Grabbi (04-03-08 ): Cerca di contrabbandare per minacce i rilievi che il Direttore gli faceva su certe sue movimentate seratine. Come Amoruso e Fresi, usa il fatto di non aver dato procura alla Gea come scusa per non essere riuscito a sfondare nella Juve.
Marco Rigoni (04-03-08 ): Secondo l'accusa fu venduto a una squadra minore per punizione, avendo revocato la procura alla Gea. Gli organi della cosiddetta informazione hanno però omesso di parlare dell'incidente stradale che gli stroncò la carriera ad alti livelli, nonché della vicinanza che la Juve di Moggi gli manifestò in seguito al sinistro. Per fortuna in aula se ne è parlato.
3) Boomerang dell'accusa
)David Trezeguet (27-02-08 ): Contrariamente ai titoli che l'hanno preceduta, la sua è stata una testimonianza platealmente scagionante: «Con la società Gea non c’è stato alcun contratto. Ho incontrato Alessandro Moggi nella sede della Juventus a Torino e ho parlato con lui della mia situazione contrattuale presso la Juve, ma non ci sono state mai minacce. Non mi sono mai stati posti ostacoli per il fatto che non avevo accettato di affidarmi alla Gea. In uno degli incontri con Alessandro Moggi e un’altra persona mi fu detto che la Gea, così come era organizzata aveva maggiori possibilità per risolvere i miei problemi contrattuali con la Juventus». Il calciatore si è poi soffermato sui contatti avuti con Alessandro Moggi ribadendo che non fu mai invogliato, dietro minacce, ad affidare i suoi interessi alla Gea.
Christian Molinaro (04-03-08): Il Corriere dello Sport dedica alla sua deposizione solo due righe, e ciò di per sé è sufficiente a farci intuire che anche la sua testimonianza scagiona Moggi e la Gea.
Marcello Lippi (01-04-08): Nemmeno convocato in aula, viene comunque citata la sua audizione in fase istruttoria, in cui confermò che Moggi non effettuò pressioni per farlo diventare CT della Nazionale, né tanto meno ne fece per fargli convocare determinati giocatori juventini. Per tentare di spingerlo a parlar male di Moggi e Giraudo, il pm Palamara arrivò a sottoporgli un'intercettazione in cui i dirigenti bianconeri, nell'estate 2004, si compiacciono di averlo sostituito con Capello. Ma il Marcello nazionale non si fa condizionare, anzi: "Sono convinto che loro abbiano una stima sicuramente diversa e tuttora positiva rispetto a quella che appare quando si parla di barche, donne e motori, tra di noi c’è un ottimo rapporto". Infine, ricostruì la carriera del figlio Davide nella Gea, rivendicando il fatto di non aver mai interferito nella sua attività.
Davide Baiocco (01-04-08): Ora al Catania, ha dichiarato: "Non ho mai subito pressioni né dalla Gea né da Moggi". Ha spiegato di aver cambiato procuratore da Allegrini ad Alessandro Moggi perché non era soddisfatto (durante Farsopoli, un'intercettazione nella quale Moggi parlava di una trattativa in corso su di lui, venne manipolata dai media per far credere che l'ex DG facesse plusvalenze fasulle
Riccardo Allegretti (01-04-08): Ora alla Triestina. Vedi Baiocco.
4) Icone antijuventine
Zdenek Zeman (25-03-08 ) : Con tutta evidenza chiamato a testimoniare solo per la sua fama di acerrimo nemico della Triade bianconera, ripaga il pm Palamara con una testimonianza fatta unicamente di banalità e sentito dire: calciatori che affidavano la procura a chi garantisce "più vantaggi" e procuratori concorrenti che lo usavano per sfogarsi per presunte trasgressioni deontologiche della Gea senza specificare a quali regole facessero riferimento.
Franco Baldini (31-03-08 ): La sola presenza in aula di un Lucianone da battaglia lo turba al punto da spingere il presidente a comminare all'ex DG juventino un'ammonizione mirata. Le cronache ufficiali cercano di spacciare il suo racconto di un confuso battibecco con Moggi risalente alla stagione 2001-2002 per chissà quale episodio chiave. La realtà è che, quando alla Roma non riusciva a tesserare i giocatori che Capello gli chiedeva, accampava scuse parlando male della Gea. L'esempio più indicativo della pochezza delle sue argomentazioni lo si ha quando si lamenta del fatto che un procuratore possa consigliare a una giovane promessa come Chiellini una squadretta come la Juventus, invece di indirizzarlo all'armata giallorossa. Di lui, Lucianone non si esimerà dal sottolineare una certa scaltrezza con i documenti, ricordando che fu deferito dalla procura della Figc per aver procurato a Recoba il famoso passaporto che costò ad alcuni dirigenti interisti dei problemucci a livello penale. Poi c'è la questione Auricchio...
Attilio Auricchio (01-04-08 ): Maggiore dei Carabinieri ed estensore delle informative per la procura di Napoli che nell'estate 2006 vennero usate per imbastire Farsopoli. Riporta alcune cifre che smentiscono la leggenda del monopolio: nel 2004 la Gea "procurava" 154 calciatori, di cui 99 di serie A e B, e 5 allenatori. Dunque, considerato che tra A e B le squadre sono 42, con una rosa media di 20 calciatori, quelli disponibili "sulla piazza" sarebbero 840. Tradotto in percentuale, la GEA ne gestiva l'11,8%, una quota ben lontana dall'indicare un monopolio. E non è finita: tira in ballo il quadro normativo in vigore all'epoca, sostanzialmente ammettendo che la GEA operava in assoluta legittimità.
Ma il bello viene durante il controesame degli avvocati difensori: si scopre che tra lui e Franco Baldini intercorrono da anni rapporti di amicizia. "Rapporti che datavano da una denuncia fatta dalla As Roma e da Baldini per un presunto ricatto dopo la vicenda delle false fidejussioni."
Per quanto ancora si vorrà far finta di non capire?
ch è auricchio? quello del formaggio?
Se io potrei lo farei
http://83.224.70.2/www.ju29ro.comm/i...ri/miccoli.jpg
E ti pareva.
Ieri a Roma è stato il turno di Fabrizio Miccoli. Non si hanno notizie di camion spargi-liquami, come capitò di vedere alcuni anni fa in occasione della manifestazione di protesta degli agricoltori per la questione delle quote latte, ma la puzza di sterco si sente fortissima lo stesso anche oggi.
Complice la solita stampetta di casa nostra (compresa quella di Casa nostra, casa con la "C" maiuscola, naturalmente), il messaggio del 4 aprile 2008, nel programma di aggiornamento sui misfatti di calciopoli e della GEA, taciuti solo quando non sono pruriginosamente avversi a Moggi & C., è il seguente: se non facevi quello che ti dicevano, erano guai. Urca.
Senza addentrarmi troppo nelle considerazioni del bomber in miniatura, mi piacerebbe sapere quali terribili reati o vessazioni si celerebbero dietro al divieto di portare un orecchino da tamarro grande quanto un dvd; a farlo restare sul pullman della squadra senza consentirgli di partecipare al ricevimento-scudetto dal sindaco di Pinzolo; a trattarlo male dopo che, in un'intervista degna di Tafazzi, il nostro aveva affermato di non volere tornare alla Juve (dal prestito alla Fiorentina) per non dovere incontrare Luciano Moggi, con il quale non voleva più avere a che fare (invece tornò, e a Pinzolo rimase appunto sul pullman).
Forse la minuscola vittima del mobbing Moggiano non sa che, quando lui non era nemmeno nato o - tuttalpiù - era ancora piccolo come adesso, un certo Boniperti scrollava a muso duro i calciatori della Juventus per molto meno. Ricordo ancora che Rui Barros (si vede che alla Juventus ci dev'essere qualcosa che non funziona con quelli sotto il metro e mezzo), appena sbarcato a Torino, prima di essere accompagnato in sede per firmare il nuovo contratto fu dirottato dal barbiere per ridurre sensibilmente il cespuglio che aveva in testa.
Forse la minuscola vittima del mobbing Moggiano non ricorda neppure il particolare più importante, il più significativo. E cioè che, per non mettere il dvd appeso all'orecchio e sentirsi emarginato dal resto della truppa, la segreteria della Juventus gli versava, regolarmente, un ingaggio da circa 150.000 euro al mese.
A chi pensa che questi siano solo dettagli, domandando sdegnato il classico "che c'entra?", rispondo con questo articoloche scrissi, in tempi non sospetti, lo scorso 17 luglio 2007. Perché niente mi fa incazzare più del piagnisteo dei lavoratori incompresi quando, a farlo, sono i miliardari per caso dell'universo pallonaro, come amo definirli io. Si chiamino essi Miccoli, Del Piero, Buffon o Pizzaballa.Spoiler:
Non mi risulta che qualcuno di loro, per colpa della GEA, abbia dovuto o debba spremersi le meningi per trovare il modo di sbarcare il lunario, e con l'aria che tira per noi comuni mortali non è affatto un particolare da poco. Non scordiamoci mai che la maggior parte di coloro che sfileranno davanti al giudice per rispondere alle domande del mitico pm Palamara, insieme agli aneddoti strappalacrime sui maltrattamenti subiti, potrà già vantare, a ridosso dei trent'anni, un futuro senza punti interrogativi per sè e per i propri figli, con il sedere parcheggiato sopra a tanti soldi quanti la maggior parte degli esseri umani di questo mondo non sarebbero in grado di contare nemmeno campando (e lavorando) tre vite.
Francamente non mi importa un fico secco di Moggi, di suo figlio, degli altri componenti della Gea (compresi quelli della prima ora, tra i quali la figlia di un certo Cesare Geronzi, Chiara, oggi sempre più brutta ed impettita conduttrice del TG5), né di cosa si credano di trovare i magistrati di Roma una volta che saranno arrivati in fondo a questo processo.
Mi importa invece, e molto, sapere chi tra Roma, Milan, Inter, Fiorentina, Lazio o chi vi pare, sia mai stato penalizzato, nel comporre la propria rosa, dai veti made in GEA imposti a suon di minacce e intimidazioni. Nomi, cognomi, date, prove. Cioè le uniche cose che contano quando si parla di giustizia vera, altro che orecchini.
A tutti i Miccoli del futuro, invece, suggerisco un po' meno pallone e un po' più di tempo in compagnia di qualche buona lettura. A patto che non diventino come il super manager http://www.youtube.com/watch?v=D5FSE_m3OOU
Se io potrei lo farei.
Il Supermanager è ormai un meme da un po' di giorni...:rotfl: