Silvione sempre in forma :asd:
http://video.corriere.it/ultima-silv...8-70e5ca927ebb
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Silvione sempre in forma :asd:
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LAGNE POSTWEEKEND:
"No, no ma...vedete, a noi vanno bene due risultati su tre-h!
Capite che storia grossa?
Due su tre!
E poi ch'abbiamo il morale alto, la carica giusta, le maglie stirate meglio e il pene grosso e...insomma partiamo favoriti dai!"
...
...
Mavvaffanchiurlovà :facepalm:.
-----------------------
"Uoo-oh! Bella lì, dai!
A Jerez son sempre andato fo-oh-rte!
Tutti in piedi sul divano e speriamo che non mi venga il braccino!"
Dopo tot giri: "Ma dove cazz'è finito Stoner?...E perchè Rossi è tredicesimo?"...
...
Marivattene cortesemente a fare dove sai :facepalm:.
ti dico la verità, non saprei neanche dove cominciare!
spoilero così metto un po' di foto (fatte col cellulare, non avevo con me la macchina fotografica perché mai avrei pensato di stare così vicino :facepalm: ) ed evito casini per chi deve ancora vederlo. anche se di innovazioni rispetto allo spettacolo standard ce ne sono pochine
Spoiler:
Su Amazon hanno aggiunto gli elettrodomestici da cucina!
Lo sapevo che una buona notizia questo Lunedi l'avrebbe portata!
:alesisi:
Dio quanto voglio bene a Roger :cattivo:
I cantieri per la Metro C mi hanno VERAMENTE rotto i coglioni.
Vitor, ma lo sai che qua dentro s'aggira un tuo sosia, si?
O è un tuo fake?
credo sia un sosia :asd:
Sto bestemmiando in urdu col Tempio del male elementale, maledetti tutti quelli che me lo hanno suggerito.
:bua:
E pensa quando arriverai a fine gioco e scoprirai che non hanno avuto tempo di finirlo. Io ci son rimasto di cacca, però mi è piaciuto lo stesso, quel bastardissimo gioco :asd:
In che senso non lo hanno finito?
:uhm:
Non so voi ma io personalmente ne sentivo davvero il bisogno.Citazione:
POTREBBERO ANCHE MANTENERE L'ORDINE PUBBLICO SU ORDINE DEL PRESIDENTE REGIONALE
La Lega: un esercito per ogni regione
Il Carroccio presenta una proposta di legge per istituire delle milizie sul modello della Guardia nazionale Usa
(Ansa) MILANO - Un esercito per ogni regione. E' questo l'obiettivo che si propone di raggiungere la Lega se venisse approvata la proposta di legge presentata alla Camera che prevede di costituire degli eserciti regionali, sul modello della Guardia nazionale americana, che siano pronti a intervenire in caso di calamità naturali, di gravi attentati, di incidenti alle infrastrutture o ai siti produttivi e per mantenere l'ordine pubblico qualora il consiglio dei ministri o i governatori regionali lo deliberino.
LE MILIZIE - Il provvedimento, che porta la firma di tutti i componenti del gruppo del Carroccio (ad eccezione del capogruppo Marco Reguzzoni) prevede che le «milizie» siano composte, tra l'altro, da cittadini italiani volontari cessati dal servizio senza demerito con età inferiore ai 40 anni.
Redazione online
P.S. sarebbe una manna per il cardine della politica leghista, il caro vecchio assistenzialismo.
Eserciti regionali :asd:
Ci ridiamo su, ma queste sarebbero le fondamenta per la secessione fra 20? 30 anni?
D'altro canto se son fallite le ronde non penso proprio che la guardie regionali padane funzionerebbero. Contando poi che fra gli Alpini oggi c'e' un gran numero di meridionali....
vista la sproporzione geografica all'interno delle forze armate direi che li riconquistiamo in venti secondi :asd:
perchè non una milizia comunale a questo punto? La Sassari sarebbe già pronta :asd:
It's a joke?Citazione:
Alemanno-Della Valle. Si sono venduti il Colosseo. 25 milioni per restaurarlo e per 15 anni di “esclusiva” dell’immagine
ROMA – Si sono venduti il Colosseo? Il punto interrogativo ha resistito fino alla pubblicazione da parte dell’Agenzia Ansa del testo dell’accordo con lo sponsor del restauro, l’imprenditore Diego Della Valle, quello delle Tod’s. Poi è caduto e la risposta è sì, si sono venduti il Colosseo o almeno la sua immagine: per 25 milioni e per 15 anni. Dice l’accrdo, nero su bianco, che lo sponsor reasturatore acquisisce in esclusiva i diritti sull’immagine del Colosseo che non potranno esser concessi in nessun modo a “terzi”. Altro che Thomas Di Benedetto, futuro patron della Roma, che al ministro La Russa, interista e italianista convinto, ricorda Totò che cerca di vendere la fontana di Trevi. I panni di Totò che vende monumenti sembrano stare molto meglio addosso al sindaco Alemanno, compagno di partito di La Russa, che non truffa uno sprovveduto straniero ma fa di peggio svendendo niente meno che il Colosseo.
La vicenda, nota e già foriera di mille polemiche, è quella del restauro del Colosseo, simbolo di Roma e verosimilmente monumento più famoso del mondo. Il restauro, affidato a privati con una gara d’appalto prima andata buca e poi con un solo nome in lizza, sarà sponsorizzato da Diego Della Valle con 25 milioni di euro. Grande atto di mecenatismo, un bel gesto da parte dell’industriale fiorentino e un grande successo per Roma e per l’anfiteatro flavio che da anni versa in condizioni pietose e necessita quindi di un corposo restauro. Ma non è tutto oro quello che luccica.
Lasciando da parte le polemiche nate per la gestione e l’assegnazione dell’appalto la questione ora è un’altra: Della Valle non è solo un mecenate privo d’interessi con a cuore solo la cultura e Alemanno non è solo un bravo amministratore che è riuscito là dove altri prima di lui avevano fallito ma, come si dice a Roma, sotto c’è una “sola”, che non vuol dire una persona isolata ma una confezionata patacca. L’intesa tra il Comune di Roma e l’imprenditore toscano prevede infatti l’uso in esclusiva dell’immagine del monumento in favore del signor Tod’s. Roma non ha fatto un grande affare perché, se 25 milioni di euro sono una fortuna se spesi per restaurare il Colosseo senza nessun ritorno se non quello dell’immagine di un imprenditore che ha a cuore il patrimonio artistico italiano, sono una miseria per lo sfruttamento in esclusiva dell’immagine del monumento stesso. Alemanno dunque, più che Totò indossa i panni dell’ingenuo che compra la fontana di Trevi. Il sindaco ha accettato 25 milioni di euro per cedere i diritti d’immagine del simbolo di Roma, davvero un buon prezzo ma non per lui e non per la collettività.
Il caso è esploso dopo la richiesta fatta da una casa automobilistica tedesca di poter utilizzare il Colosseo, la sua immagine, a fini pubblicitari. Richiesta negata perché l’immagine del Colosseo non è più disponibile. Il sindaco di Roma, e non potrebbe fare altrimenti, si è affrettato a smentire più che altro minimizzare: “tutto è stato fatto nella massima trasparenza e gestito dai massimi vertici dei Beni culturali. Lasciate che il Colosseo venga restaurato senza dire sempre di no a tutto. C’è voluto quasi un anno a perfezionare la procedura che ha permesso al gruppo di Della Valle di concedere questa sponsorizzazione di 25 milioni per il restauro, ora spero che nessuno crei ostacoli ad un’operazione che Roma attende da almeno trenta anni”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro: “il Colosseo va tutelato non mercificato, come in modo surreale finiscono per fare i critici dell’accordo con Della Valle”.
Ma oltre al solito Pd che, come dice Alemanno, dice sempre no a tutto, critiche e dubbi sull’accordo arrivano dalla Uil, notoriamente non proprio affine al Pd e, cosa ancor più sorprendente, dagli stessi uomini di Alemanno. Se da un lato la segreteria nazionale della Uil Beni e attività culturali ha presentato un esposto denuncia alla procura e alla Corte dei Conti “affinché si faccia luce sulle eventuali responsabilità penali ed erariali dell’accordo segreto”, sono i dubbi espressi dall’ex assessore alla cultura di Alemanno a suscitare preoccupazioni. Secondo Umberto Croppi, tagliato dalla giunta capitolina a gennaio di quest’anno perché finiano, ci sarebbero infatti forti dubbi sulla convenzione. Dubbi certificati da quella notizia d’agenzia che riporta il testo, integrale e inequivoco, dell’accordo.
il dito e la luna :asd:
Avevo letto anche io il tread in questione...Però si diceva che non comportava niente se non la possibilità del finanziatore di usare l'immagine del colosseo vicino al suo logo.
Adesso invece si scopre che se voglio usare l'immagine del colosseo per uno spot pubblicitario, devo pagare sto qua?
http://www.giornalettismo.com/archiv...no-troppi-gay/
L’impero romano è finito perché c’erano troppi gay
:rotfl:
In before prof comunisti che discutevano di come il cattolicesimo etc
Io li capisco.
Dico davvero.
Daltronde, come si fa a non simpatizzare per questi vescovi, timorosi che la diffusione degli omosessuali porti a un drastico calo delle nascite?
E' l'amore per i bambini che li spinge a prendere queste posizioni a volte esecrabili!
pffff... :asd:
prova firma :asd:
A difesa di Kirk (scusate eh, ma essendo fanboy non poso non farlo :asd:) va detto che il tutto è nato da un'intervista fatta dal cantante (sic) dei linea 77 che prima ha chiesto cosa ne pensasse del sistema politico americano ("Non credo più alla politica in america, nè al sistema elettorale. Mi sembra che i due schieramenti in realtà siano la stessa cosa"). Seconda domanda: "Se escludiamo mandolino, pizza, spaghetti, mafia, cosa sapete dell'italia politicamente?" (true story). Risposta "La figura del primo ministro è un concetto estraneo al nosto paese e il concentrarsi il potere nelle mani del primo ministro mi spaventa. Mi spaventa che Berlusconi possa allo stesso tempo possedere i media e guidare il paese. questo evidenzia una situazione di disequilibrio"
Bene, dopo aver fatto il Travaglio della situazione, vi saluto :ciaociao:
Strano che non abbia tirato fuori la nonna che gli raccontava dei fassisti...mi preoccupa 'sta cosa.
Davvero.
O, chessò, non c'hai nonne?
Allora vada per il nonno, la zia Osvalda, il vicino ebreo con la barba bianca che ci dava i cioccolatini a sua nonna sotto la galleria durante i bombardamenti.
Boh, si vede che anche il cantattore si stanca a sparare sempre le solite stronzate.
O forse se n'è scordato.
eh?
è già pronto un dossier del Giornale su Hammett.
:rotfl:Citazione:
L’importante è che diverse persone testimonino che a noi aveva detto che aveva un’età diversa.
Teeeeeeeeeeeeeon
:asd:Citazione:
Un disegno di legge costituzionale che abolisce la XII norma transitoria e finale della Costituzione, quella che vieta "sotto qualsiasi forma, la riorganizzazione del disciolto partito fascista". Lo ha presentato al Senato, lo scorso 29 marzo, il senatore del Pdl Cristano De Eccher (Pdl), cofirmatari i senatori del Pdl Fabrizio Di Stefano, Francesco Bevilacqua, Giorgio Bornacin, Achille Totaro e il senatore Fli Egidio Digilio, che dopo un colloquio con il vicepresidente del suo gruppo Italo Bocchino ha deciso di ritirare la firma. Sulla base di quella norma costituzionale nel 1952 venne introdotto nella cosiddetta legge Scelba il reato di apologia del fascismo.
Il disegno di legge lascia "esterrefatto" anche Renato Schifani. Da ambienti vicini alla presidenza del Senato si è appreso oggi che è rimasto sorpreso dalla notizia della presentazione del ddl costituzionale che, qualora diventasse legge dello Stato, non porrebbe più divieti alla "riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista". Il presidente dell'assemblea di Palazzo Madama, pur nel rispetto delle loro prerogative costituzionali, auspicherebbe che i firmatari della proposta possano rivedere la loro iniziativa.
Durissima la reazione del Partito democratico. "Trovo molto grave e offensivo per la storia del Paese e della Repubblica e per la nostra democrazia che il Pdl voglia abolire, attraverso un disegno di legge, il reato di apologia del fascismo", commenta Anna Finocchiaro.
La presidente del gruppo al Senato aggiunge che "sarebbe l'ennesimo piccolo gesto mirato, sistematico ma molto significativo, che il Pdl sta usando per distruggere i pilastri della nostra Costituzione. Chiediamo che questo atto venga subito ritirato".
Toni aspri anche in una nota del portavoce dell'Italia dei valori Leoluca Orlando: "Fascisti, avete gettato la maschera! Il Pdl sarà costretto a ritirare questa indegna proposta di legge, ma avrà mandato un segnale inquietante ed eversivo agli squadristi che lo sostengono. Ormai è allarme rosso per la democrazia". E ancora: "Dopo le leggi ad personam, dopo la nomina di un ministro indagato per mafia, dopo il disprezzo verso le autorità di controllo, la magistratura e la Costituzione, questa maggioranza dimostra di aver perso i freni inibitori e con questo ddl conferma quanto sia corrotta e pericolosa per la tenuta democratica delle istituzioni".
Per il portavoce nazionale dell'Udc Antonio De Poli "è una proposta di legge vergognosa. Chiediamo al vicepresidente vicario dei senatori del Pdl Gaetano Quagliarello di prendere immediatamente le distanze dal disegno di legge. E' un atto grave, irrispettoso nei confronti della storia del nostro Paese. La Carta Costituzionale non si tocca, dobbiamo difenderla strenuamente".
Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica di Roma, parla di disegno di legge "inquietante" e "scellerato". "Penso che oggi - afferma - in un momento in cui l'Italia sta festeggiando l'unità, sia inquietante il tentativo di voler modificare la costituzione, cominciando da uno dei suoi cardini. Una costituzione che nasce sulle ceneri del fascismo, ma anche delle leggi razziste e della Shoah". Una norma, fa notare Pacifici, che è già fin troppo libera: "Lo dimostra il fatto che in questi anni, sotto forme e simboli contigui, si riesca ad aggirare quell'ostacolo. Non è un mistero che abbiano partecipato alle elezioni politiche, gruppi e partiti politici ispirati alle ideologie di stampo fascista". Per questo, l'esponente della comunità ebraica, auspica che "il reato di apologia di fascismo venga reso ancora più duro".
Per il governo parla il ministro per l'Attuazione del programma di governo, Gianfranco Rotondi: "Non c'è nessuna volontà né del governo né del Pdl di promuovere l'abolizione del reato di apologia del fascismo. Il Pd eviti polemiche strumentali che diano anche solo la sensazione che le forze politiche si dividano anche sull'antifascismo, che è valore fondante della nostra democrazia".
De Eccher invece non commenta, anzi non parla proprio con i giornalisti "per principio". Il primo firmatario del disegno di legge, discendente di nobile famiglia trentina legata al Sacro Romano Impero e responsabile da giovane a Trento del gruppo di Avanguardia Nazionale, fu indagato da Gerardo D'Ambrosio per la strage di piazza Fontana. Mentre lascia la commissione Istruzione del Senato gli viene chesto se intende accogliere l'invito di Schifani a ritirarlo, si limita a rispondere: "Siccome non l'ho ricevuto in forma diretta..." e se ne va.
In seguito arriva una nota in cui i firmatari del disegno di legge difendono la loro iniziativa: "Nessuna battaglia ideologica" ma invece la volontà di rendere coerente l'ordinamento che ha abolito i reati di opinione, ponendo fine a una norma costituzionale che il legislatore costituente stesso ha previsto come 'divieto temporaneo'. "Nessuno di noi - scrivono - ha mai pensato di avviare una battaglia di tipo ideologico fuori dal tempo e dalla storia. Il nostro ddl, infatti, si prefigge di intervenire su una norma transitoria che per sua stessa natura era quindi destinata, secondo la volontà dei padri costituenti, a valere per un tempo limitato. L'intendimento è semplicemente quello di intervenire su reati di opinione, tra l'altro non più attuali, in conformità a quanto già proposto da tanti parlamentari liberali e antifascisti in tempi nei quali le passioni ideologiche erano assai più vive di oggi".