Mi sono perso 20 minuti ma per resto ho visto solo i due errori che ho riferito :boh2:
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torniamo a parlare di gea
De Canio `Paparesta? Arbitrare non e` un obbligo`
(AGM-DS) - 07/04/2008 16.39.01 - (AGM-DS) - Milano, 7 aprile - Gigi De Canio e` una persona schietta e decisa. E lo dimostra nel corso di una lunga intervista concessa a Datasport. Il tecnico del Qpr e` ripartito da qualche mese dopo un anno di stop, durante il quale molte voci sono girate sulla sua carriera. Illazioni tipiche di un mondo nel quale molto spesso diffamare una persona e` fin troppo facile. Voci senza fondamento che hanno stancato non poco il manager italiano. Che da Londra di certo non le manda a dire.
Mister, per parlare con lei e di lei in questo momento non si puo` prescindere dalla sua carriera, dal modo in cui e` arrivato qui. Lei e` partito dal basso, dall’Interregionale, poi pian piano si e` guadagnato la Serie A. Sino alla doppia salvezza con il Siena. E li` tutto si interrompe. E’ l’estate del 2006, esplode Calciopoli, e lei viene visto come un uomo della Gea. Non viene chiamato e resta fermo per un anno. Come si e` sentito?
‘Le voci che sono circolate non mi hanno mai interessato. Io non ho trovato la panchina per una scelta mia personale. Le offerte non mi sono mancate, come negli anni precedenti. Pero` questa volta avevo fatto delle altre valutazioni. Insomma, se ti offrono una panchina soltanto in base ai soldi che richiedi non e` una cosa seria. Mi spiego meglio. Se mi offrono una cifra bassa perche` tanto c’e` chi si accontenta non va bene. Possono anche non darmi nulla, ma farmi sentire importante. C’e` una differenza sottile tra le due cose, eppure e` una questione importante per me. Di fare l’allenatore non me l’ha ordinato il medico. Devo farlo in certe condizioni. Ed e` per questo che sono qui. Il contratto e` biennale, ma economicamente non e` nulla di eccezionale. Sono venuto all’estero, ho firmato per una squadra che era ultima in Serie B. E l’ho fatto perche` c’e` una societa` con motivazioni importanti, c’e` l’idea di partecipare a un progetto e un’esperienza di vita diversa. Per imparare la lingua, le abitudini e tante altre cose. Poi, certo, anche la possibilita` di trasmettere delle esperienze personali agli altri. Di tutte quelle voci sono stanco di parlare. Sono luoghi comuni. Basta leggere la mia storia. Io con certe persone non c’entro quasi nulla. Ho soltanto avuto un’assistenza legale nella stesura dei contratti. E poi basta, senza alcune pressioni durante l’anno. Quelle persone con me si sono comportate sempre in maniera limpida, abbiamo avuto soltanto un rapporto di natura economica. Dopo aver steso i contratti, non abbiamo piu` avuto contatti. Basta leggere la mia storia per capirlo, non ci vuole tanto’.
Eppure l’ultimo anno a Siena pare diverso.
‘In quella stagione, non per scelta personale ma per necessita` della societa`, abbiamo preso tanti ragazzi dalla Juve. Ma era gente come Paro, Gastaldello, Molinaro e Volpato, ragazzi che hanno i numeri e lo stanno dimostrando. Pero` il discorso era chiaro. Il Siena era in ‘fascia C’, non poteva permettersi di fare acquisti e poteva solo prendere prestiti. Le altre grandi avevano gia` fatto le loro scelte e l’unica a darci disponibilita` e` stata la Juventus. Ci fossero state altre condizioni quei giocatori li avremmo potuti anche comperare in comproprieta`, per dare un futuro alla societa`. Ma tra Juve e Siena non c’era nulla di piu`. Non c’erano commistioni e sono legami normali nel mondo del calcio. E lo si vede perche` anche quest’anno c’e` gente come De Ceglie, l’anno scorso c’era Konko. Anzi, il primo anno a Siena c’erano due giocatori della Gea e li aveva portati Simoni, uno che non aveva certo legami con quel tipo di societa`. E io a Reggio Calabria avevo messo fuori squadra Vargas, che era proprio della Gea. Io di pressioni, insomma, non ne ho mai avute. La Gea a me non ha mai fatto una telefonata per consigliarmi giocatori. Mai. Poi non ho avuto mai rapporti, non sono mai andato a cene e altro. Cosa c’entro io? E tutti quei giocatori che erano della Gea? Adesso cosa sono, delinquenti? No, non lo sono io come non lo sono loro. Io ho avuto la necessita` di farmi seguire nella stesura dei contratti da un avvocato che poi faceva parte della Gea, ma era anche un professionista indipendente. Poi che cosa posso farci io se si scopre che certe persone andavano a intimidire altre persone? Questo io non lo sapevo e poi riguarda la loro coscienza. Se hanno delle responsabilita` e` giusto che paghino. Che cosa ne posso sapere io se Moggi chiudeva negli spogliatoi un arbitro, scusatemi’.
Quella e` ancora un’altra vicenda...
‘Si`, ma e` paradossale. Si dice che De Canio faceva parte della Gea, pero` oggi l’arbitro Paparesta torna ad arbitrare. Uno che dice che se non avesse aiutato qualcuno non avrebbe arbitrato piu`. Io mi chiedo, ma come puo` essere? Chi gliel’ha detto che deve per forza arbitrare? Tu non hai l`obbligo di arbitrare, tu devi essere una persona onesta. E` come se un giudice dicesse che ha fatto delle cose illegali perche` era costretto. Non lo puoi fare, devi rassegnare le dimissioni e basta. Anche perche` un arbitro non e` un professionista, lui e` un commercialista e ha anche un altro mestiere con cui andare avanti. E oggi nessuno si indigna. Mi scusi lo sfogo, ma io ne ho piene le tasche di certe questioni. Posso capire che qualcuno abbia evitato di offrirmi un contratto per evitare illazioni, ma peggio per loro. E io non posso spiegare sempre certe questioni. Basta leggere la mia storia per capire che sono sempre stato fuori da certe vicende’.
a verbale! 8)
Ho i brividi, non voglio sapere chi abbiamo dato come contropartita tecnicaCitazione:
Palermo Amauri 'In trio con Del Piero e Trezeguet? Il sogno di chiunque'
22:29 del 07 aprile
Amauri ha parlato ai microfoni di SKY in occasione della partita di addio al calcio di De Franceschi e Maniero: "Del Piero? E’ un campione, per me è un onore giocare con lui. Comunque stasera era solo divertimento. Un tridente Amauri-Del Piero-Trezeguet? Sono due campioni, penso che sarebbe il sogno di qualsiasi giocatore, perché non quello di Amauri?”. Ma l’affare è ormai concluso? "“Ci sono queste voci, ma le cose si vedranno alla fine. Sono contento di quello che sto facendo. Sarebbe il sogno di qualsiasi calciatore giocare nella Juve.”
Zamparini ha fatto intendere al brogesso che gli interessa mezza Juve :fag:
Sinceramente se venisse al Cesano, squadra di prima categoria, sarei cmq indignato. :asd:
Poi c'ha il piede "molliccio"....guardate quando crossa o passa.....dopo averlo calciato gli vibra con un effetto gelatina per 3 ore.....odio chi gioca con il piede "mollo". :P
A me fa ridere su MP ogni volta che c'è castagner a commentare la partita....poverello si vede che prova tanta tenerezza per molinaro....ogni volta dice "eh ma quanti cross sbaglia sto ragazzo, sempre così, ci mette tanta voglia, corre corre, ma sbaglia troppi cross...", lo ripete praticamente ad ogni azione.....
Articolo di Moggi che fotografa abbastanza bene la situazione della Juve.Citazione:
Il Punto sul Campionato di Calcio - Svanisce l'illusione scudetto della Juve, l'Inter ritrova gli 'aiutini'
di Luciano Moggi
07/04/08
Ho visto una Juve sontuosa nel secondo tempo, tradita da una conclusione impietosa nel finale. Il Palermo ha centrato un gol imprendibile e bellissimo e per i bianconeri è stata notte fonda. Misteri e brutture (per chi le subisce) di un calcio senza cuore che ha annichilito la squadra di Ranieri nel momento in cui aveva dato l'impressione di dar corpo finanche alla grande illusione di riuscire a battersi per il titolo in questo finale di stagione. Il risveglio è pesante. L'illusione non c'è più e diventa irreale anche l'assalto al secondo posto della Roma che, più del miraggio scudetto, appariva percorribile. Quel sinistro terribile di Cassani da 26 metri, che ha lasciato di ghiaccio Buffon, ha cancellato i sogni ma ha tracciato anche il cammino più immediato: riscatto con il Milan sabato e nessuna incertezza nel successivo recupero con il Parma. La Fiorentina è tornata ad avvicinarsi e dovrà essere tenuta a distanza per difendere il terzo posto senza che l'impegno diventi angoscioso dopo che, forse, non è stato adeguatamente apprezzato. E' stata una Juve poco convincente nel primo tempo, schiaffeggiata da due prodezze di Amauri, e via via salita in cattedra dopo il riposo, con un Del Piero ispiratissimo, che ha pareggiato i due gol del Palermo, con l'aggiunta di un palo su un calcio di punizione dei suoi, ma alla fine alla squadra non rimane niente se non la rabbia repressa e la cocente delusione. Anche il pari avrebbe lasciato rammarico. La Juve, inconsapevolmente, aveva dato ulteriori motivi al bomber del Palermo per sbalordire ("lo seguiamo, ci interessa") e Amauri ha risposto come da tempo non gli accadeva, ringraziando "il Signore che l'aveva illuminato". La giornata delle combinazioni e dei sogni impossibili è trascorsa come un getto violento di acqua gelida. Nelle mire bianconere avrebbero dovuto pagar dazio Inter e Roma, o una delle due. Entrambe hanno invece tenuto, dando continuità al campionato a due che stanno combattendo dall'inizio. E' andata male in sostanza solo alla Juve, unica sconfitta tra le prime sei della classifica. In un niente, tutto lo scenario è cambiato e, detto brutalmente, ha riportato i bianconeri sulla terra, con a disposizione però il terzo posto, che è cosa di gran conto rispetto alle previsioni dell'estate. Un tifoso esperto come Giampiero Mughini, poi, ha dato l'aggettivo giusto all'ipotesi-scudetto per la Juve: un'illusione. Tra Inter e Roma, intanto, non è mutato niente all'apparenza, ma la giornata trascorsa, una giornata in meno da qui alla fine del campionato, avvantaggia Mancini. L'allenatore dell'Inter ha riacquistato l'umore di una volta, gli è tornato intorno il sereno e anche una buona spanna di sicurezza. Gli è tornato anche l'"aiutino" importante nel momento più topico. Mancini, che è uomo scaltro, ha difeso strenuamente il gol di Vieira, ma quel gol doveva essere annullato. Troppo evidente, anche ad occhio nudo, l'appoggio con il braccio dell'ottimo Patrick (tornato quasi ai suoi livelli, e mi fa piacere) sulla spalla, e segnatamente sul collo dell'avversario. L'Inter avrebbe avuto diritto ad un rigore e forse anche a due, ma nel prosieguo della gara, e ciò conferma l'assunto di prima, che l'importante è il momento in cui l'aiutino ti avvantaggia. Ciò nulla toglie ai meriti dei nerazzurri, ma conferma anche i troppi guai degli arbitraggi di quest'anno, come l'errore macroscopico sul gol annullato al Livorno (ed ha avuto ragione Spinelli a lamentarsi, seppur calcando molto i toni) e il mancato rigore alla Reggina contro la Fiorentina quando Makinwa è stato atterrato in area. Risparmio gli altri abbagli per tornare al tema di un' Inter più vicina allo scudetto, svegliatasi in tempo utile nella giornata più difficile, rilanciata da uno dei suoi fattori vincenti, la ritrovata fisicità della squadra, con Vieira e Cambiasso e anche il giovanissimo Balotelli, una solidità e una capacità sotto rete che va ben oltre la sua età. A Mancini è riuscita la giusta contraria al dinamismo e all'insidiosità di Christian Doni, uomo simbolo dell'Atalanta nel cui raggio d'azione si è posto Javier Zanetti, e l'atalantino ne ha sofferto al punto che alla fine, per un'ammonizione, gli sono saltati i nervi contro l'arbitro e quel giallo è diventato rosso. E in quanto al titolo, al Mancio è tornata anche la voglia di dare lezioni a chi secondo lui non sa: gli scudetti - ha sostenuto - si vincono abitualmente con uno o due punti di scarto e un campionato come l'anno scorso si ha ogni 50 anni. Non è proprio vero. Un campionato come l'anno scorso non si ha mai, perché mai si era vista una squadra gareggiare da sola contro nessuno per effetto di una affrettata rivoluzione giustizialista (Juve eliminata, il Milan e le altre con le ali tarpate). L'Inter è più vicina allo scudetto anche per la settimana di tranquillo lavoro che l'aspetta a fronte dello scomodo e temuto Old Trafford che attende mercoledì la Roma. Il Manchester teme per Rio Ferdinand ma è andato puntualmente in gol con i soliti Cristiano Ronaldo e Rooney. La Roma è senza Totti e con il macigno del 2-0 da superare. Di speranze ce ne sono poche ma fa bene Spalletti a spingere i suoi a provarci. L'esito inciderà sul campionato, perché gli umori e i residui della Champions si riflettono sempre sulle cose di casa nostra. Ci sono squadre che restano brillanti, come la Samp che ha ritrovato anche Cassano, regolando il Livorno; altre che con un po' di fatica riemergono da debolezze o paure, come il Milan rilanciato da Kakà e Inzaghi e la Fiorentina, tornata a vincere con la Reggina; ci sono rallentamenti come quelli dell'Udinese bloccata a Siena e della Lazio che ha impattato a Parma, dove però non era facile e dove Cuper temeva di peggio, perché la Lazio gli è stata abitualmente nefasta; ci sono anche exploit da mettere in bacheca come la prima di Zenga a Catania, che ha ridimensionato il Napoli, e l'impresa dell'Empoli a Torino che con Cagni restituito alla panchina ha messo nelle peste i granata, tornati in zona pericolo. E' un'annata terribile per il Toro, che sbaglia con Di Michele un gol a porta spalancata e subisce quasi immediatamente la beffa di Vannucchi con un assist al bacio di Giovinco, schierato a partita in corsa. Fossi stato in Cagni avrei parlato di buona sorte, più che di vittoria meritata. Per Novellino si profila una settimana di tregenda, con voci di rapporti sempre più difficili tra il tecnico e la squadra. La lotta sul fondo si è fatta drammatica. Ultima è ora la Reggina, e due punti più avanti c'è il terzetto Cagliari, Empoli e Livorno. Un punto più su è il Parma, che deve recuperare la gara di Torino con la Juve. Il Catania con il salto triplo compiuto si è tirato fuori, per il momento, dalle botte più dure, ma la scalata è ancora difficile, e sabato c'è lo scontro con il Palermo al "Barbera".
Ancora, questi pezzenti di giocatori non hanno capito che la squadra non può permettersi il minimo errore e invece, puntualmente, dopo ogni partita vinta, si ricomincia a parlare di scudetto, ci si monta le testa ed ecco che Milan e Fiorentina e sampdoria e Udinese ti sono col fiato sul collo.
E anche la qualificazione alla Champion's League è a rischio.
Pagliacci...
Gazzetta - Juventus, asta per Palladino
Sembrava che dovesse essere la sua partita, ma domenica a Palermo Raffaele Palladino (23) si è accomodato in tribuna, ed il recente prolungamento col contratto perde sempre meno l'aspetto di una conferma se messo al confronto col fatto che non gioca da oltre un mese. La Juventus vorrebbe mandarlo proprio a Palermo, nell'ambito dell'operazione Amauri, ma lui non ne vuol sapere. Da tempo sul giocatore c'è la Fiorentina e nelle ultime ore pare essersi inserito anche il Napoli.
Milan e Juventus vogliono Campagnaro
Hugo Armando Campagnaro (27) è uno dei pezzi pregiati della Sampdoria e le sue brillanti prestazioni stagionali hanno fatto venire l'acquolina in bocca a diverse squadre. In prima fila ci sono Milan a Juventus, entrambe bisognose di accaparrarsi un giocatore con le sue caratteristiche. Campagnaro, infatti, può giocare sia come centrale che come esterno di difesa. L'argentino, out per infortunio da un paio di mesi, molto probabilmente, tornerà a disposizione di Mazzarri la prossima settimana. Il difensore blucerchiato è stato portato in Italia dal Piacenza, squadra con la quale ha disputato quattro campionati.
Carlo Nesti: "Ci fosse stato Giovinco..."
http://www.tuttomercatoweb.com/stora...sti_carlo.jpeg Il secondo posto, a 10 punti dalla Roma, nonostante il recupero contro il Parma, diventa impossibile. Di bello e di buono, ci sono la doppietta di Del Piero dedicata a Donadoni, l'ambientamento dello straripante Sissoko, e la prospettiva di appropriarsi dell'Amauri fantastico di ieri. Di brutto e di cattivo, c'è la necessità di aspettare sempre 45' prima di carburare, salvo poi travolgere gli avversari nella ripresa. Complimenti al Palermo, ma domenica era la Juve che meritava di raccogliere i 3 punti: con Giovinco al posto di Nedved, sarebbe finita almeno 4-2.
Se la prossima rimette Moliladro e Nocecoso chi viene con me a spaccare le rotule a Ranieri??? Reri hai da fare la settimana prossima??? :sisi:
Kaiman, credo che Molinaro lo vedremo titolare almeno fino alla fine del campionato.
E nota che ho scritto 'almeno'...
Kaiman sempre al tuo fianco, lo sai.
Comunque ha ragione han su molinaro, mo ce lo freghi ranieri che sposta chiellini dal centro o azzarda altre volte grygera a sinistra.
Su nocerino però ormai non si può più transigere: rivoglio tiago in versione john rambo!
A proposito del portoghese: sarà lento come una lumaca, ogni tanto si incaponisce, ma dio cristo c'ha una visione di gioco assurda........vabbè dai sarà che quest'anno di verticalizzazioni se ne saranno viste in tutto tre (tutte by zanetti), che mi sono subito impressionato.....
Cristiano tornaaaaaaaaaaaaaaa!!!!
Comunque appena si parla di scudetto, zac subito si perde.
Bisogna stare zitti e lavorare.
Una piccola considerazione sul possibile arrivo di Amauri.
Chi sarebbe l'attaccante che dovrebbe fargli posto?
Sicuramente non Iaquinta, dato che non è titolare nemmeno ora.
Del Piero non si tocca, o gioca bene(come sta facendo quest'anno) o gioca male, altrimenti scoppia una rivoluzione.
Trezeguet è sempre bene tenerlo in campo.
Quindi, si prospetta la panchina e un impiego a mezzo servizio anche per Amauri.
E il palermo vuole Marchisio, Giovinco, de Ceglie, Marchionni, Palladino e 10 milioni?????????
:asd:
Certo Angels, questi pagliacci non si sono accorti che adesso la Fiorentina è a 2 punti, e Milan e Samp sono a 6 punti.
d'accordo che c'è la partita col Parma da recuperare, ma non è detto che quella partita la vinci, quindi mi sembra il caso di rimboccarsi le maniche e ricominciare a vincere.
Pedalare gente, pedalare.