Re: 89°Giro d'Italia / Tour de France
Per me il podio sarà composto da Basso Ullrich e Popovych, non so in che ordine ma me li gioco come i 3 migliori per il tracciato che c'è. Savoldelli lo vedo inferiore all'ucraino.
Edit: mi accodo anche io a chi giudica Armstrong un buono/ottimo corridore per corse a tappe, ma nel complesso uno dei tanti bravi ciclisti della storia.
Re: 89°Giro d'Italia / Tour de France
il primo tour dell'era post-armstrong si annuncia davvero spettacolare!
secondo me:
protagonisti per la classifica generale:
basso
ullrich
vinoukorov
popovich/savoldelli
mayo (è in forte ripresa)
mancebo
rujano (ci credo poco)
cacciatori di tappe
valverde
simoni
boonen
cunego(sempre che partecipi)
zabriskie
peccato per il solito percorso del cavolo...
Re: 89°Giro d'Italia / Tour de France
beh il dire ke armstrong è stato il migliore, è un parere personale per quanto mi riguarda anke in base a quello ke ho visto(seguirò il ciclismo da 10 anni circa). logico ke nn si può comparare armstrong a mercx(o ad un altro grande a caso) perchè c'è troppa differenza di tempo e di tutto quello ke ne comporta.
armstrong avrebbe vinto tutti i giri se partecipava visto ke era il più forte anke in salita e al giro negli ultimi tempi di gente forte nn se ne è vista.
per il discorso tour per me è una faccenda tra basso, ullrich e vinokurov(ma partecipa?? si diceva nn avesse problemi di sponsor mi pare o qualcosa del genere).
Re: 89°Giro d'Italia / Tour de France
Re: 89°Giro d'Italia / Tour de France
leggiti lo stesso articolo su tuttobiciweb...lo ritengo molto più attendibile e completo della gazzetta
bhe..che la cosa finisse in una bolla di sapone la si sapeva...simoni si era inventato tutto? aveva capito male? la squadra ha fatto pressioni perchè tacesse? o la federazione?
cos'è successo per davvero non lo sapremo mai....
Re: 89°Giro d'Italia / Tour de France
Citazione:
Mik3 ha scritto lun, 05 giugno 2006 alle 18:01
beh il dire ke armstrong è stato il migliore, è un parere personale per quanto mi riguarda anke in base a quello ke ho visto(seguirò il ciclismo da 10 anni circa). logico ke nn si può comparare armstrong a mercx(o ad un altro grande a caso) perchè c'è troppa differenza di tempo e di tutto quello ke ne comporta.
armstrong avrebbe vinto tutti i giri se partecipava visto ke era il più forte anke in salita e al giro negli ultimi tempi di gente forte nn se ne è vista.
per il discorso tour per me è una faccenda tra basso, ullrich e vinokurov(ma partecipa?? si diceva nn avesse problemi di sponsor mi pare o qualcosa del genere).
bhe si armstrong fa forte sulle salite...ma non sulle salite eccezionalmente ripide...non ho mai visto armstrong vincere sull'alpe d'huez...cosa normalissima per un ciclista con il suo fisico e le sue caratteristiche
vinokourov, dopo lo scandalo doping che ha portato al ritiro dello sponsor principale della sua squadra (liberty segurous), è stato appoggiato da un gruppo di società kazakhe per l'estrazione di gas e petrolio, che sotto il nome di astanà(la capitale del Kazakhstan) hanno ripreso la sponsorizzazione al team spagnolo (insieme alla wurth...sponsor secondario)
P.S.
fra i favoriti per un posto sul podio aggiungo landis e menchov!
Re: 89°Giro d'Italia / Tour de France
guarda ke armstrong ha vinto all'alpe d'huez e dai nn puoi dire ke nn andava forte sulle salite super-ripide visto ke ha SEMPRE staccato tutti in salita, ora nn so cosa intenda tu per salita molto ripida però sicuramente avrebbe staccato tutti su qualsiasi salita in quegli anni. il fisico era intermedio tra passista e scalatore e in salita andava su come uno scalatore(parlando di stile).
sulle dichiarazioni, si può essere ke sia stato messo tutto a tacere. oramai dopo aver visto quello ke è successo al calcio nn mi stupisco + di niente però resto di quell'idea, cioè ke simoni si sia inventato tutto.
Re: 89°Giro d'Italia / Tour de France
balle? Mah.........soldi..soldi...soldi....smen tite...riise....
Re: 89°Giro d'Italia / Tour de France
da "la stampa"
L’Italia del ciclismo si era divisa in due partiti nel giorno più elettrico del Giro d’Italia. Ricordate? L’arrivo è all’Aprica, Basso chiede a Simoni di non staccarlo nella discesa del Mortirolo poi molla il compagno di fuga in salita. Simoni non digerisce lo sgarbo, il giorno dopo addirittura accusa la Maglia Rosa di avergli chiesto una bella cifra per cedergli il successo. Due partiti molto caldi: poco sportivo e pure avido Basso, bugiardo e/o visionario il trentino? Ufficialmente, da ieri, va sposata la seconda tesi.
Gilberto Simoni è stato ascoltato a Roma dal procuratore federale della Federciclo che vuole chiarire eventuali comportamenti illeciti e ha smentito le dichiarazioni rilasciate quel giorno ai microfoni della tivù, quando minacciò anche di sparare la cifra del mancato accordo. «Ho detto cose sbagliate e non volevo danneggiare Basso», ha fatto retromarcia Gilberto. «E’ stato un malinteso o piuttosto un’ombra, si è trattato soltanto di mancata cavalleria in corsa», ha precisato Giuseppe Napoleone, l’avvocato di Simoni. Domani verrà interrogato anche Basso, che naturalmente confermerà il malinteso. A Simoni verranno tirate le orecchie, andranno al Tour di nuovo amici, i due e le rispettive squadre, Csc e Saunier Duval. E magari Ivan avrà l’occasione sulle strade di Francia di fare a Gilberto quel regalo che al Giro pareva disposto a concedere soltanto a pagamento.
Perché in realtà è andata così, non scandalizziamoci troppo ma non nascondiamoci la verità. Basso era disposto quel giorno a lasciare la vittoria a Simoni, ma il suo capo Bjarne Riis glielo impedì perchè era stufo di fare regali (già due, nelle tappe precedenti). La Maglia Rosa pensò di cavarsela rifondendo i compagni di squadra del mancato guadagno. Chiese denaro non per ingordigia, ma Simoni non accettò il baratto. Chi fu testimone della vicenda ricorda l’imbarazzo di Basso (non lo sdegno!) di fronte alle accuse; chi conosce Simoni sa che un uomo di montagna come lui non è un visionario. Il ciclismo è pieno di queste storie...
Re: 89°Giro d'Italia / Tour de France
Citazione:
Mik3 ha scritto lun, 05 giugno 2006 alle 20:01
guarda ke armstrong ha vinto all'alpe d'huez e dai nn puoi dire ke nn andava forte sulle salite super-ripide visto ke ha SEMPRE staccato tutti in salita, ora nn so cosa intenda tu per salita molto ripida però sicuramente avrebbe staccato tutti su qualsiasi salita in quegli anni. il fisico era intermedio tra passista e scalatore e in salita andava su come uno scalatore(parlando di stile).
si,ma resta il fatto che l'avrei voluto vedere correre almeno in due grandi corse a tappe in un anno.troppo facile quando gli altri arrivano all'ultimo appuntamento stagionale sfiancati da un'intera stagione di corse.poi,aò,può darsi che avrebbe spopolato anche al giro,ma non ne abbiamo la controprova,al contrario dei veri grandi,l'ultimo secondo me è stato pantani.armstrong mi sa troppo di corsa calcolata,scientifica,ben lontana dal mito del ciclista leggendario,che corre con la passione di chi ama questo sport.
Re: 89°Giro d'Italia / Tour de France
si sta correndo il criterium du dauphine libre...il banco di prova per gli atleti che vogliono puntare al tour
bhe...ci sono interessanti novità:
zabriskie si conferma uno dei cronoman più forti del mondo,se non il più forte, vincendo il cronoprologo e la crono (43km)
alle sue spalle altri tre americani: leipheimer,hincapi e landis
più indietro vinokourov staccato di ben 2 primi e 40 secondi
bravissimo pinotti sesto
ieri c'era il primo arrivo in salita (sul mont ventoux)...a vincere è stato il russo menchov battendo in volata moreau
leipheimer terzo a 15 secondi, azevedo a 29, mancebo a 1.04, valverde e hincapie a 3.13, popovych a 5.12, mayo a 10.35 e vinokourvo a 13.45!!!
bravi caucchioli( a 1.19) e piepoli (a 2.31)
di solito il delfinato è un test importante per gli atleti che vogliono vincere il tour (mancano solo basso e ullrich che hanno fatto il giro...)
i grandi sconfitti sono landis(il primo a staccarsi...e dovrebbe vincere il tour?)popovych (non va ne a crono ne in salita) hincapie (ha dimostrato che in salita non vale i migliori)mancebo (sta salendo di condizione) vinokourov (problemi in squadra o condizione ritardata troppo?) e valverde (al tour dovrà attacare in salita per recuperare il tempo perso a cono)
si confermano invece lehipeimer (affezionato avventore del tour), menchov (vincitore della vuelta 2005), azevedo (in attesa di savoldelli..)e un bravo a moreau
vedremo...
Re: 89°Giro d'Italia / Tour de France
solo per amore della chiarezza ecco le dichiarazione post-questura di gilberto simoni
«Non ho mai detto di aver sbagliato». Gilberto Simoni non lo dice, ma il passare per codardo agli occhi dei più, gli fa ancora più male di tutto il resto, tutto quello che è successo nella tappa dell'Aprica. Fa male al suo orgoglio di uomo schietto e senza filtro che, sempre, è innegabile, quando ha ritenuto di dover parlare non le ha mai mandate a dire senza fare calcoli di convenienza. Gli fa male, aver dovuto perdere la faccia così, e soprattutto non gli va giù: «Con l'avvocato abbiamo ritrattato, ma io non ho mai detto di aver sbagliato a fare quello che ho fatto». Marcia indietro forzata, di facciata, quella insomma cui bastava ai vertici federali. Pentimento, quello no. Al sole del giardino di casa, con al suo fianco la moglie Arianna in dolce attesa e la piccola Sofia, Gilberto si sta godendo un po' di riposo. Dall'arrivo di viale Venezia a Milano in poi, tra circuiti, audizioni e incontri per discutere del suo 2007, ieri per Simoni è stato il primo vero giorno di nuovo in famiglia. E per la prima volta dopo l'ultima corsa rosa, non senza parlare anche del suo futuro e della nuova paternità imminente, ha raccontato, analizzato, ripercorso questo suo Giro. E partire dall'infuocato epilogo, è inevitabile. La polemica con Ivan Basso «Non ho mai detto di aver sbagliato. L'ho letto su tanti giornali, del resto quelli mi avevano già condannato appena avevo parlato, quindi non aspettavano altro che di poterne avere conferma, di poterlo ribadire. Ma io, con l'avvocato (più l'avvocato che Gilberto in verità, stando alle ricostruzioni della deposizione di lunedì, ndr) ho semplicemente ritrattato quello che è stato detto quel giorno. Per la precisione, io al procuratore ho detto che devo ancora capirci qualche cosa in questa storia. Perché quel giorno è stato tutto un parlare fin dalla partenza, senza che io avessi mai chiesto niente a nessuno. Ovvio che io poi ora dopo ora, dopo una tappa fatta tutta assieme avessi immaginato un certo finale. Poi altre parole, prima dell'accelerazione. Si, forse devo ancora capire bene. Questo gli ho detto. Di aver sbagliato, come ho letto, no. E quello che più mi ha lasciato perplesso dopo le mie dichiarazioni è stato l'atteggiamento del nostro mondo: mi sarei aspettato un cadere dalle nuvole, un non può essere successo. Invece tutti mi hanno attaccato solo perché avrei dovuto stare zitto. Anche certa stampa mi ha colpito: tutti a difendere l'onesta del ciclismo. Giusto, ma poi sono i primi a sguazzare con i casi di doping e attaccare lo stesso ciclismo. Lo si difende e lo si attacca in base a cosa faccia più comodo. C'è tanta ipocrisia, ma ormai lo so da un pezzo». Il Giro d'Italia Ora che non devi più cercare stimoli per continuare a pedalare e lottare, ce lo puoi confessare. Quando hai capito che per la vittoria non c'era più niente da fare? «Dopo la Maielletta. Rimasi impressionatissimo dalla prestazione di Basso, e soprattutto dei suoi compagni. Tutta gente che poteva essere nei dieci finali, volendo. Ricordo che alla sera, nella riunione di squadra, ci dicevano che il Giro era ancora lungo. Io risposi che era ancora lungo anche per noi, che Basso dovevamo scordarcelo, che il Giro avrebbe solo potuto regalarlo lui, se si fosse fermato su un paracarro come l'anno prima. E che dovevamo pensare solo agli altri, a tenerci dietro tutti gli altri, di lì in avanti. Ed è stato lì che ho detto a Piepoli che non avrebbe più dovuto aspettarmi (com'era successo il giorno prima a Saltara, ndr), perché non sarebbe servito a niente. Di provarci ogni giorno per i successi di tappa, che per curare la generale ci avrei pensato io. Abbiamo fatto bene. Certo che uno come Piepoli, in forma così, mi sarebbe servito l'anno scorso. Attaccando così, un anno fa sarebbe stata tutta un'altra cosa. Quest'anno no, c'era chi andava più forte». E Gutierrez Catalana? Quando hai compreso che non sarebbe stato un fuoco di paglia? Fin dalla tappa della Maielletta avevo capito che era un cagnaccio, duro a morire. Che ho realizzato in pieno che sarebbe durato, è stato sul San Carlo». Le tappe chiave, Gilberto. Iniziamo dal Bondone. L'ambizione del Bondone Era una bella ambizione, quella di vincere in casa. Purtroppo però quel giorno ho ragionato pensando al Basso del 2005. Ed ero convinto di potergli restare attaccato. Invece quel Basso non esiste più. Ce n'è un altro molto più forte al suo posto. E non ci sono stati santi. Quando vedi che uno si mangia un panino a tre chilometri dall'arrivo, che io sarei morto dalla fatica se solo avessi provato a mangiare in quel momento, capisci che quello sta bene e non c'è niente da fare». Il totem mancato Plan de Corones. «(sbuffa) Bisogna chiederlo a Savoldelli che ne pensa. Alla partenza ricordo chiese come mai non si sarebbe fatto l'Erbe, che sotto l'acqua o peggio si è sempre corso. Eh, han fatto di tutto quel giorno per non partire. Magari sarei arrivato anch'io congelato sul passo Erbe, e mi sarei chiuso in qualche baita, ma chi lo sa come sarebbe andata». La Pordenone - San Pellegrino? Con i fuggitivi che hanno mandato in porto il tentativo? «Alla partenza avevo detto ai miei: non dobbiamo lasciar andar via più di sette - otto corridori. Se ne sono andati in 23, vedi tu… Il problema è che in quella situazione avessi fatto tirare a tutta i miei compagni per ricucire, a Milano della squadra saremmo arrivati in tre. Piepoli ha fatto un gran lavoro, ma era tardi ormai. Il giorno dopo nel tappone finale l'ordine è stato di non lasciare andar via nessuna fuga, e poi di far lavorare gli altri (la Csc) in salita. Tutto riuscito, poi alla fine…». Il Tour non lo voglio fare «Il Tour non lo voglio fare. La benzina in corpo non è eterna, potrebbe finire. Ecco, avessi una moto, andrei a tutta, fino a quando il pistone non diventa nero, e poi lo pulisco e riparto, come facevo da ragazzo con il Califfone. Ma invece non sono una moto, e vorrei fare anche un bel finale di stagione. E poi, c'è la famiglia: dopo il parto potrei stare qui a casa appena una settimana. Poco davvero. Vedremo, fosse per me non ci andrei. La squadra del 2007 «Non lo so se prolungherò con la Saunier: quello che è certo è che con loro sto benissimo e mi piacerebbe, ma niente è scontato. Io e il mio procuratore Alex Carera ci siamo incontrati martedì con Mauro Gianetti, c'è ancora qualche cosina da sistemare perché vorrebbero ridurre leggermente il compenso. Vedremo». E dietro l'angolo, nel caso di rottura, sono pronte sia la Illes Baleares di Valverde che un'altro team: si parla di Francia, Cofidis o Credit Agricole.
Re: 89°Giro d'Italia /93° Tour de France
Jan Ullrich(T-Mobile Team) ha appena vinto il giro di svizzera su Koldo Gil Perez (Saunier Duval-Prodir) e Jorg Jaksche (Wurth Team)
al tour ne vedremo delle belle...
Re: 89°Giro d'Italia /93° Tour de France
Re: 89°Giro d'Italia /93° Tour de France