li c'è VERAMENTE poco da ridere èhh! Comunque, fate vos.
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li c'è VERAMENTE poco da ridere èhh! Comunque, fate vos.
grasse risate no di certo, ma il ghigno malefico :vendetta: in certi momenti, probabile.
:sbav:Citazione:
LEZIONE DI CINEMA CON GIORGIO DIRITTI AL CINEMA ANTEO
GIOVEDI' 21 GENNAIO 2010 ore 15,30
Anteo spazioCinema
invita il suo gentile pubblico alla LEZIONE DI CINEMA con GIORGIO DIRITTI
Il regista parlerà della sua esperienza cinematografica intervistato dal giornalista e critico Paolo Mereghetti ( :sbav: ), un'occasione unica per approfondire l'idea di cinema del regista di L'UOMO CHE VERRA' vincitore di diversi Premi all'ultima Festa del Cinema di Roma e del film IL VENTO FA IL SUO GIRO, che nella passata stagione ha fatto registrare il record di presenze e tenitura nei cinema oltre un anno e mezzo.
Alle ore 17,30, dopo l’incontro, verrà proiettato
l'ultimo attesissimo film L'UOMO CHE VERRA' Biglietto € 4,50
LA PARTECIPAZIONE ALL’INCONTRO E’ GRATUITA PREVIA PRENOTAZIONE AL N. 02 43912769 – int. 3- Orari: 10.00-13.00/15.00-17.00 - LA PROIEZIONE INVECE PREVEDE UN BIGLIETTO A € 4,50
L'UOMO CHE VERRA'
Il film
Inverno, 1943. Martina ha 8 anni, vive alle pendici di Monte Sole, non lontano da Bologna, è l'unica figlia di una famiglia di contadini che, come tante, fatica a sopravvivere. Anni prima ha perso un fratellino di pochi giorni e da allora ha smesso di parlare.Nel dicembre la mamma rimane nuovamente incinta.I mesi passano, il bambino cresce nella pancia della madre e Martina vive nell'attesa del bimbo che nascerà mentre la guerra man mano si avvicina e la vita diventa sempre più difficile. Nella notte tra il 28 e il 29 settembre 1944 il piccolo viene finalmente alla luce.Quasi contemporaneamente le SS scatenano nella zona un rastrellamento senza precedenti, che passerà alla storia come la strage di Marzabotto.
Chi viene?
Gran brava persona Giorgio.
Ho trascorso più volte il tempo in piacevoli chiacchiare con lui e tutte le volte mi ha sorpreso per la sua lucidità ed il suo senso morale vagamente (ma non troppo), Olmiano, anche se ammetto che ogni volta che si discuteva del mio esordio al lungometraggio, fosse per lui dovrei dirigere il mio primo film a 45 anni, come a lui accaduto. Io credo invece che uno dei grossi tappi che comprimono il cinema italiano, è proprio la tarda età con cui si inizia a dare importanza e peso alle sceneggiature dei "giovani" autori, che in realtà giovani non lo sono più.
Se riesci vai a sentirlo e vediti il film. Non un capolavoro; soffre come il precedente di un certo abbandono degli attori in alcune situazioni, ma la regia umile e mai spettacolare proprio come "il vento fa il suo giro", sono una garanzia per godersi la storia.
per Fiducia - Intesa Sanpaolo
tre nuovi corti di giovani registi di talento...
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Già visti tanto tempo fa.
Quello di Massimiliano è proprio bello. C'è poco da fare.
Gli altri, nella media, ma sempre e comunque al di sopra di quello di Olmi.
si in effetti l'ape e il vento è il migliore.
Elio Germano è bravissimo.
si si.
pensavo che questa cosa dei corti di intesa sanpaolo è una bella iniziativa, voglio dire, a differenza di tanti altri istituti di credito che si perdono in spot ridicoli e per nulla mirati al settore cultura, almeno qui c'è un'idea di fondo di un certo valore no? Mi faccio pubblicità si, però mi avvalgo di un mezzo che stimola, incentiva (si spera per quanto possibile) e fa conoscere alla gente bei lavori, è un po' come i vecchi spot delle sigarette parisienne.
Ma oltre sul tubo non esiste una qualche bella raccolta da avere? Sfigurerebbe mica!
Direttamente dall'ufficio stampa...
Citazione:
23 aprile/1°maggio 2010 - Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” e Visionario
FAR EAST FILM12
Tutti i riflettori internazionali stanno per riaccendersi sull’atteso festival udinese!
L’edizione 2010 si aprirà venerdì 23 aprile, presentando una sessantina di titoli e due grandi retrospettive: una sulla gloriosa Shin-Toho - che sta al cinema giapponese come la factory di Roger Corman sta a quello americano - e l’altra su Patrick Lung Kong ispiratore del capolavoro di John Woo (Leone d’oro 2010) A Better Tomorrow.
comunicato stampa del 20 gennaio 2010
con preghiera di pubblicazione / diffusione
UDINE – 9 giornate di programmazione, dal 23 aprile al 1° maggio, e oltre 60 pellicole in arrivo da Cina, Hong Kong, Corea del Sud, Giappone, Thailandia, Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore e Taiwan: sta per tornare Far East Film, il grande festival (anzi: la grande festa) con cui il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine indaga gli spazi visivi e gli stili dell’Estremo Oriente!
Undici edizioni felicemente archiviate, il titolo di maggiore avamposto asiatico d’Europa meritatamente conquistato sul campo e, appunto, il Capitolo n.12 che si appresta ad entusiasmare l’affezionatissimo pubblico. Un pubblico vasto, come confermano i 50.000 spettatori del 2009, e vario, come testimonia la consueta folla di accreditati, giornalisti, addetti ai lavori. Basti pensare che produttori e distributori orientali contano sulla vetrina udinese per collocare i propri titoli sul mercato occidentale, forti anche del successo planetario di Departures (presentato in anteprima a Far East Film 11, subito dopo l’Oscar come migliore film straniero, e a breve, dal prossimo 9 aprile, atteso nelle sale italiane grazie alla Tucker Film emanazione del Centro Espressioni Cinematografiche di Udine insieme a Cinemazero di Pordenone).
Qualche anticipazione sul 2010? Gli organizzatori hanno messo a punto un cartellone denso e articolatissimo, ancora una volta in perfetto equilibrio tra presente e passato, dove si alterneranno preview, cult, riscoperte, incontri con gli ospiti (attori, registi, dive), senza dimenticare il ritorno delle grandi retrospettive.
La prima sarà dedicata a una delle più famose case di produzione giapponese, la Shin–Toho, che potremmo paragonare alla celeberrima factory di Roger Corman. Specializzata in film di genere, producendo noir crime thriller cruciali per la sintassi del cinema popolare nipponico, la Shin–Toho sarà analizzata a Udine attraverso 15 opere mai viste fuori dal Giappone e prodotte a cavallo tra gli Cinquanta e Sessanta.
La seconda retrospettiva vedrà continuare il percorso di ricerca e di approfondimento nella storia recente del cinema di Hong Kong: un focus incentrato sul cinema di Patrick Lung Kong, autore politicamente non allineato, figura chiave e regista di rifermento che anticipò nell’Ex Colonia Britannica la New Wave degli anni Ottanta diventando imprescindibile per registi e attori della nuova generazione. A Better Tomorrow, il capolavoro noir metropolitano di John Woo (prossimo Leone d’Oro alla Carriera a Venezia), è il remake di un suo film iperrealista del 1967, Story Of The Discarged Prisoner.
Ho appena visto il vento fa il suo giro e l'ho trovato splendido, alla faccia dei soliti per cui il cinema italiano è solo Accorsi e simili. Non ho trovato quei difetti di direzione degli attori che dici, e la regia l'ho trovata tutt'altro che umile, in senso assolutamente positivo: se ricordo bene c'è pure un rallenti alla wong kar wai nella sequenza finale dell'uscita del "fantasma" dal cimitero :o
Oddio, del primo film di Diritti si può adorare tutto, ma di certo non la recitazione degli attori non professionisti (che nel suo cercare il realismo a tutti i costi, gli attori improvvisati, divengono macchiette di loro stessi).
Per quanto riguarda la regia, tu confondi l'umiltà con la povertà. Una regia povera è una regia frivola e minimamente indispensabile al suo scopo.
Una regia umile è invece una regia pensata per rivolgersi alla moralità stessa delle immagini e lasciare che lo sviluppo narrativo prenda il sopravvento.
Tra le due, la seconda è indubbiamente una definizione di "bella" regia.
Che poi, ormai è chiaro che tu hai delle difficoltà a capire quando un attore recita bene oppure recita male, mi sembra ovvio, dato che non distingui nemmeno i bravi attori in The Mist. :asd:
sarà dura riprendermi dal flop agli oscar di baaria...
baaria escluso ufficialmente, godo.
:o e chi l'avrebbe mai detto.
:asd:
Offro da bere a tutti! :asd:
Per umile pensavo intendessi una regia invisibile, alla gomorra.
Non ho trovato personaggi macchiettistici, anche perché quelli che hanno maggior spazio sono Fausto e il sindaco, che non sono certo sopra le righe. Ma da uno che apprezza quella faccia da pesce lesso di thomas jane...
Oggi ho visto l'uomo che verrà, l'ho trovato un po' meno interessante del vento fa il suo giro.
Piccolo OT :asd:
VIsto che sei di bologna, bestemmio un po' con te il cinema Odeon. Lì ci ho visto in condizioni pessime a single man: non solo la tenda laterale continuava a restare mezza aperta facendo entrare la luce, non solo a un certo punto c'è stato un rumore fisso di fondo, come di statica, ma il quadro è rimasto leggermente sballato per tutto il film, anche dopo che sono uscito per far presente il problema :|