Guarda che in america sono seri, mica come qui da noi che finisce sempre a tarallucci e vino :asd:
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Cesarino, ma non vai in ferie?
Lambo station, no dico, altro che Paolo Noise :sisi:
:uhm:
:facepalm::facepalm:Citazione:
Bergamo, sindaco contro il calciobalilla un'ordinanza per vietare il gioco Per il sindaco leghista
il calciobalilla
disturba la quiete pubblica
MILANO - Calciobalilla vietati, dopo le dieci di sera, nel paese in cui si producono i calciobalilla. È l'assurda guerra di Villa d'Ogna, paesotto dell'alta Val Seriana, provincia di Bergamo, scoppiata tra il sindaco leghista antirumore, Angelo Bosatelli, deciso a difendere la quieta pubblica da rullate vigorose e gol poco felpati, e villeggianti e appassionati del locale campionato, decisi a difendere il diritto a divertirsi almeno al bar. Lo scontro, ironia della sorte, proprio nel paese dove ha sede una delle quattro più importanti aziende italiane che producono calciobalilla, la Fas, attiva da 45 anni, che esporta in tutto il mondo e dà lavoro a una trentina di dipendenti.
Severissima l'ordinanza al riguardo: "Preso atto delle numerose segnalazioni pervenute... vista la legge sull'inquinamento acustico... visto l'articolo 659 del codice penale ("disturbo delle occupazioni e riposo delle persone")... il sindaco ordina il divieto assoluto di utilizzo del calciobalilla dopo le ore 22 da lunedì a giovedì e dopo le 24 da venerdì a domenica". E "vieta l'istallazione di calciobalilla all'esterno dei locali".
Donatella Pendezza, amministratore della Fas, esprime "stupore, meraviglia e preoccupazione" per l'ordinanza: "È una decisione punitiva che arriva in un momento in cui l'azienda sta facendo degli sforzi per non diminuire il livello occupazionale. Un'ordinanza che va contro un gioco di aggregazione che nasce negli oratori e ora sta diventando uno sport. Al punto che si vorrebbe riconoscerlo come sport olimpico".
Al Bich Bar, in località Biciocca, sede del locale campionato di calcetto e luogo di raduno di numerosi villeggianti che passano qui le vacanze d'agosto, è già partita una raccolta di firme perché il sindaco ritiri al più presto il provvedimento. Ma Angelo Bosatelli non vuole sentire ragioni e rilancia, chiedendo invece ai produttori di inventare calcetti meno rumorosi: "Questa vicenda potrebbe essere l'occasione per trovare finalmente una soluzione alla rumorosità dei calciobalilla, utilizzando magari dei materiali diversi".
(06 agosto 2010)
A molti sindaci sta partendo il cervello.Fra l'altra bisogna citare anche il divieto di "assembramento" del caro sindaco leghista di Novara o quello di bere alcolici in giro, quindi anche nei parchi, di altri sindaci leghisti.
Andando avanti così sarà solo consentito bere l'aperitivo in modo silenzioso in appositi locali, salvo poi rientrare a casa subito per guardare la tv.....
da noi una sindachessa non leghista ha emanato un'odrinanza in cui fa divieto di praticare attività ludico-sportive su tutto il territorio comunale se non in aree apposite...
in pratica niente jogging, camminate, biciletta, calcio, nascondino o qualsiasi cosa d'altro...
Siamo alla sindrome di legiferare sulle peggio stronzate, limitando così la libertà altrui.
Pensa che in alcuni comuni certe leggi (alcool, assembramenti) le hanno fatte per colpire gli immigrati....:facepalm: Solo pagliacciate sanno proporre questa massa di incompetenti....
Ordine ci vuole, ordine e disciplina!
Teon, questa l'avevi già commentata? :fag:
Citazione:
Non solo cordoglio per il brutale assassinio, ma proposte da parte delle istituzioni. Ombretta Colli, senatrice del Pdl, chiede una "perizia psicologica per chi svolge sport di contatto" (come ha fatto anche il consigliere provinciale del Pd Roberto Caputo) mentre Guido Podestà, presidente della Provincia di Milano, ricorda la necessità di "supportare anche in agosto le vittime di violenza e stalking".
Sono d'accordo con la repressione di ogni forma di "movida" :asd:
Tra l'altro l'aperitivo è davvero un mangiare da c******i.
Mah, io con 3-4 euro bevo e mangio abbastanza da non cenare, solitamente in mezzo a grappoli di figa :asd: vedi tu chi è il c******e
Mangi roba di merda seduto scomodo in mezzo a gente orrenda. Fai te :/
Seduto scomodo e mangiando merda? Mi spiace per i locali che fanno aperitivo dalle tue parti, qui si sta da dio.
edit: Ostia, zona sul mare di Roma.
Anche se caotico pure sul lungotevere si sta da dio :rullezza:
Quanto è snob 'sto articolo? :V
Citazione:
Bossi, il dito medio con la laurea
Repubblica — 07 agosto 2010 pagina 1 sezione: PRIMA PAGINA
NON vuole premiare Umberto Bossi con il dito medio d' argento, ma vuole che l' università lo laurei honoris causa. La ministra Gelmini, definitivamente rivelandosi come la principessa del Parnaso, propone all' Accademia italiana di dare il tocco e la toga all' efficacia della volgarità nel linguaggio politico, di maritare il Sapere con l' indecenza grammaticale, di adottare l' insulto come forma di comunicazione colta. Emette le mani avanti. Prima ancora di spiegare si difende: «Voglio proprio vedere chi avrà il coraggio di mettere in dubbio il buon diritto di Umberto Bossi, che è parte della storia di questo paese, a ricevere una laurea honoris causa ». Caso classico di excusatio non petita («scusa non richiesta» lo traduciamo per Bossi e la Gelmini) questa dichiarazione è un evidente segno di cattiva coscienza. La Gelmini ha infatti tutto il diritto di sventolare Bossi come bandiera ideale, di esaltarlo come padre della patria padana, di rimanere incantata dinanzi alle sue ruvidezze. Ma per queste ragioni potrebbe al massimo certificargli il celodurismo assegnandoli il "priapo di cera" o magari insignirlo di uno speciale "premio Omero" come inventore di nuovi miti, vate del dio Po e dell' ampolla. Le è invece venuta di l' idea di fargli conferire dal Senato accademico di Varese (ci vuole l' unanimità) una laurea che se davvero gli fosse assegnata confermerebbe la fenomenale levitazione dell' asino che diventa aquila ma intanto immensamente illumina l' aureola sapienziale di questa nostra Minerva. Ricordo che nello studio di Quintino Cataudella, già vecchio e malato, un' intera parete era tappezzata dai titoli che le università di ogni parte del mondo gli avevano conferito e non si capiva se erano quelle ad onorarloo se era lui ad onorare quelle.È vero che oggi una laurea non si nega a nessuno ed è probabilmente giusto che questo genere di "onore" abbia perso la sacralità di una volta. Ma Bossi dottore non è neppure uno sproposito, è una caricatura, un bel copione per Corrado Guzzanti. E basti pensare alla lectio magistralis che dovrebbe tenere nell' aula magna e all' anello che gli verrebbe donato per sposarlo con la Scienza. Chissà, potrebbe partire da lì il movimento delle "dislauree" ad honorem, dottori che vengono sdottorati per non meritare quel che ha meritato Bossi... Eppure questa notizia spiritosissima è proprio vera: la signora che amministrae governa la cultura italiana sta seriamente cercando di celebrare il suo ispiratore politico, il suo capo, il suo leader con quello che di meglio si ritrova tra le mani, non un titolo nobiliare ma accademico, non un marchesato ma una laurea. Al fondo c' è l' arrogante certezza che il sapere non sia fatica di libri, che la cultura non sia un traguardo da raggiungere ma un omaggio che si ottiene per raccomandazione. E, come tutti capiscono, non c' è migliore raccomandazione di quella del ministro. È insomma della Gelmini che parla la proposta di laurea molto più che di Bossi: asinus asinum fricat (e questa non la traduciamo per non fargliela capire). Ma ascoltiamola ancora e, per un attimo, prendiamola pure sul serio: «Se c' è uno che la merita è lui». È evidente che, trattandosi di Scienza della Comunicazione, la Gelmini non può riferirsi ai programmi di Bossi, al federalismo o alla secessione, alla rivolta contro Roma, al rifiuto di pagare le tasse, alla difesa dell' etnia padana contro gli stranieri, i meridionali, i neri, gli omosessuali e i mussulmani. La Gelmini non può insomma proporre di laureare honoris causa un progetto politico. Sono invece gli strumenti, le forme, gli slogan, la parlata, il codice, il gergo e lo slang che, secondo la Gelmini, meritano l' alloro. Di sicuro a molti altri italiani Bossi è apparso autentico, simpatico e sanguigno, ma la Gelmini vuole dargli la laurea perché prometteva «pallottole», definiva i rivali degli altri partiti «lumache bavose», con la bandiera «si puliva il culo», proponeva di «impiccare» gli avversari politici, mettere «l' anello al naso dei meridionali» , schedare gli extracomunitari «con le impronte dei piedi», «buttare nel cesso il tricolore»e intanto propalava corbellerie storiche su Federico Barbarossa, Alberto da Giussano, Cattaneo... Bossi è un repertorio infinito di parole rozze, di slogan violenti, di trivialità strampalate. Di sicuro ci si può laureare in Scienza della Comunicazione studiando Bossi ma non si può laureare Bossi in Scienza della Comunicazione. Ci si può laureare studiando il potere e il valore della pernacchia e dell' esibizione del dito medio, ma non si possono laureare la pernacchia e il dito medio. A meno che la Gelmini, nota latinorumista di Brescia, vedendo Bossi all' opera non sia si ricordata che in medio stat virtus
La gente che fa aperitivo o happy hour (c'è differenza?) mi irrita un casino :asd:
Una volta tornavo dalla visione all'Oberdan di Madre e figlio di Sokurov, e mentre passavo accanto alle orde che riempivano i tavoli all'esterno dei locali li guardavo con una supponenza incredibile :tsk: