Beh a vedere che l'unica azienda italiana che non conosce crisi si è buttata sull'eolico... :bua:
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Beh a vedere che l'unica azienda italiana che non conosce crisi si è buttata sull'eolico... :bua:
invadiamo la Birmania :fag:
proprio l'altro giorno se ne discuteva amabilmente con alcune delle più brillanti menti cinisellesi mentre si sorseggiava un cordiale. oppure era al baretto con peppe e dudù, boh, tendo a confodermi. comunque, la teoria è che le fonti energetiche nel sottosuolo emanino tramite il terreno e quindi nell'aere una qualche sostanza nociva che va a ledere alcune delle funzioni cerebrali atte a definire i tratti tipici del gentiluomo. :snob:Citazione:
Le fonti energetiche in questione sono gas naturale e petrolio, che in comune hanno il fatto di giacere in gran quantità sotto il sederino, di dittatori, teocrazie, regimi autoritari, e tutta quella gente
Il punto di vista di un ufficiale della Finanza sulla storia del peschereccio bersagliato dai libici & more
Citazione:
"Noi finanzieri ostaggi di Tripoli
su quelle navi non vogliamo salire"
La testimonianza di un ufficiale impegnato nei pattugliamenti congiunti: "I libici si comportano come se fossero i padroni. Quello che è successo è incredibile"
dal nostro inviato FRANCESCO VIVIANO
LAMPEDUSA - "Sparare è l'ultima ratio, in casi di enorme pericolo. Ma di certo un peschereccio non poteva rappresentare un pericolo. Volevano bloccarlo? Ci sono tecniche che lo permettono, senza l'uso delle armi. Ma sa qual è la cosa più triste? Mentre i libici sparavano i miei colleghi a bordo erano impotenti. Perché non potevano fare nulla, non potevano intervenire. Abbiamo le mani legate: il nostro unico compito è di insegnare ai militari di Tripoli a governare quelle motovedette di 28 metri che il nostro governo ha ceduto a quello libico. Ho parlato con i miei colleghi a bordo e le posso assicurare che sono, a dir poco, sconcertati e non vedono l'ora di rientrare in Italia. Anche perché nei nostri confronti i libici non si comportano certo bene. Siamo sistemati in un albergo, ma è tutto recintato, è una sorta di prigione dalla quale usciamo soltanto per andare in mare con loro per le attività programmate".
Chi parla è un luogotenente della Guardia di Finanza, 45 anni, oltre la metà trascorsi in mare in servizi di pattugliamento nel Canale di Sicilia. L'ufficiale ha due figli e tante esperienze vissute in mare. Vita dura perché è ancora impegnato nei servizi di respingimento degli extracomunitari che vengono bloccati fuori dalle nostre acque territoriali e ricondotti in Libia. "Quel che è accaduto l'altro ieri è davvero incredibile, purtroppo noi siamo comandati a fare quei servizi e siamo costretti a salire a bordo di quelle imbarcazioni, perché gli accordi tra il governo libico e quello italiano lo prevedono". L'ufficiale racconta che su ognuno di quei mezzi salgono cinque o sei italiani. "Ognuno di noi ha un preciso compito: occuparsi dei sistemi di comunicazione, della condotta della motovedetta, dei propulsori e di altri aspetti tecnici. Non possiamo interferire per nessuna ragione. A bordo, come a terra, i libici si comportano da "padroni", spesso arroganti e scostanti. E noi dobbiamo sopportare. I soldi in più che guadagniamo in queste missioni non valgono proprio il gioco. Soprattutto quando, com'è accaduto l'altro ieri, dobbiamo assistere impotenti a un tentativo di abbordaggio con l'uso delle armi, le nostre armi, contro dei connazionali indifesi. Tutto ciò non si può sopportare".
I finanzieri tentano, quando hanno sentore che si salpa per operazioni particolari, di non salire a bordo. "Proprio per evitare di assistere a episodi come quello di domenica. Ormai i militari libici li conosciamo un po' e sappiamo che quando si salpa verso certe direzioni si va incontro a dei guai. E quando abbiamo qualche dubbio, per un motivo o per un altro, ci rifiutiamo di salire a bordo con loro. L'altro ieri evidentemente i miei colleghi non hanno sospettato nulla". I nostri militari che svolgono servizi di pattugliamento anti immigrazione si trovano tra due fuochi. Da un lato ci sono gli ordini "e gli ordini devono essere, volenti o nolenti, rispettati". Ma da quando la Procura di Siracusa ha indagato alcuni militari della Guardia di Finanza per avere "respinto" in mare extracomunitari intercettati in acque internazionali, sono ancora più in difficoltà.
"Cosa dobbiamo fare? Se non li respingiamo incorriamo in provvedimenti disciplinari, se li respingiamo veniamo indagati. Ed allora come uscirne? Questa storia dei respingimenti è uno dei servizi più crudeli che svolgiamo. E da molti mesi si registrano casi di "ammutinamento" nel senso che molti pattugliatori, che dovevano salpare dai porti liguri o toscani per darci il cambio, non partono proprio. I nostri colleghi, giustamente, si rifiutano di svolgere questo servizio "infame" che non ci fa dormire la notte. Ma per non salpare ci vuole un motivo plausibile e quindi spesso il comandante o qualche ufficiale indispensabile si "ammalano". Oppure sull'imbarcazione si verifica un "problema tecnico"". Anche in mare si trovano delle scorciatoie per non eseguire i "respingimenti". "Questo, come detto, è un servizio 'infame', ed allora ognuno di noi si assume delle responsabilità, dei rischi. Per cui se possiamo appigliarci a qualcosa lo facciamo, trasferendo a bordo gli extracomunitari che incontriamo in mare, per motivi di sicurezza e soprattutto per motivi sanitari. Ma anche questo lavoro non è facile perché molti dei clandestini sono disposti a tutto, hanno paura che li riportiamo in Libia ed allora minacciano di uccidersi davanti a noi. Anche donne con in braccio i loro bambini, che ci pregano di salvarli. Ci dicono che sono pronte a lasciarsi annegare insieme ai figli. Davanti a queste situazioni, cosa fai? Io sono un militare, ma soprattutto un uomo, un padre. E a costo di rischiare provvedimenti disciplinari, non lo farò mai più. Un giorno o l'altro dovrò rendere conto a qualcuno ed io voglio avere la coscienza pulita".
http://www.repubblica.it/cronaca/201...azara-7088107/
possono insegnare a governare MALE :idea:Citazione:
Abbiamo le mani legate: il nostro unico compito è di insegnare ai militari di Tripoli a governare quelle motovedette di 28 metri
Solo per dire che:
grassettato 1- E' 15 anni che Berlusconi (che mi risulta essere di destra ed essere stato votato per ben due volte da maggioranze bulgare, quindi che c'entra la sinistra?) utilizza il nucleare come propaganda facendo la sparata ogni tanto senza poi concludere effettivamente nulla: quindi se non si avvia la costruzione delle centrali prendetevela con lui e non con la sinistra, che è dal referendum che è contraria.
grassettato 2: anche il tanto bistrattato Prodi intratteneva cordiali rapporti con Gheddafi (anzi mi sembra fosse stato proprio lui a riavviare i rapporti nel 1996, ma forse sbaglio), quindi direi che destra e sinistra (a livello di forze politiche) in questo caso c'azzecchino proprio poco e che la politica energetica sia più o meno la stessa.
Comunque vorrei dire che come noi abbiamo bisogno di Gheddafi per comprare le sue risorse naturali, Gheddafi ha bisogno di noi per venderle (soprattutto ha bisogno di noi per vendere tutta il resto che non è risorsa naturale). Capisco intrattenere rapporti diplomatici e commerciali, ma il mettersi a 90 e farsi trattare come sudditi di un emirato islamico mi sembra un pò esagerato, tanto è vero che anche Francia e Germania importano tranquillamente petrolio libico, ma senza sorbirsi nani e ballerine.
Comunque è fantastico vedere che per quelli di destra mettersi a 90° di fronte a Gheddafi va bene, mentre con gli immigrati è sbagliato. Beninteso, lo stesso discorso vale per quelli di sinistra, che si mettono a 90° davanti agli immigrati e protestano per lo spettacolo di Gheddafi.
Mi chiedo se in Italia non sia proprio possibile riuscire a trovare un giusto mezzo, sembra quasi antropologico dell'homo italicus il fatto di contrapporsi fra 2 schieramenti, dove ognuno dice peste e corna dell'altro e quando uno propone o fa una cosa, l'altro deve sempre contestarla o disfarla...persino in un momento di crisi, dove bisognerebbe piu' di tutto essere uniti.
Quello che mi chiedo anche è se siamo proprio noi ad essere cosi', oppure la colpa è più dei politici che infiammano la gente e poi ne cavalcano l'onda?
l'italiano ragiona per esclusione e non riesce a concepire una situazione di applicazione parallela di più concetti, come se si escludessero tutti tra loro, sempre e comunque-
Per la serie, "Italiani Che Ci Rappresentano Nel Mondo":
http://www.repubblica.it/persone/201...rse-7058324/1/
:facepalm:
mmmm....forse c'e' stata un po' di confusione....anch'io auspico una politica tollerante nei confronti degli stranieri, ma non approvo il piegarsi a 90° che certuni propongono come accoglienza (per farti un esempio personale, io sono favorevole alla costruzione di moschee, ma gradirei nel contempo un pugno piu' duro con la delinquenza immigrata).
Come d'altro canto mi puo' anche stare bene stringere accordi economici con la Libia, ma il teatrino delle hostess e dei cavalli mi ha fatto schifo.
Io me la prendevo con certa destra che stringe patti con un dittatorucolo ex (si spera) terrorista e poi pero' se viene fatta la richiesta di una moschea son pronti a far presidi, agitare i forconi.
Certo Gheddafi a bisogno di noi per vendere le sue risorse naturali....:rotfl:
Non per niente le compagnie petrolchimiche di tutta Europa gli hanno fatto la corte per anni...:roll:
Prenditi i dati dell'Istituto del commercio Estero sulla bilancia commerciale Italo Libica negli ultimi anni e vedrai da solo a cosa ha portato la politica italiana.
cvd: le solite anime belle della sinistra:
firmato lega :rotfl:Citazione:
"Alla luce della sparatoria di domenica sera, le scuse del governo Gheddafi non bastano e l'Italia deve pretendere di più"
dite che sono tornati ad essere la costola della sinistra? :jfs2:
hai scritto una serie di considerazioni molto soggettive e non del tutto vere.
primo, le centrali nucleari. sai bene che anche nel pci, all'epoca, il dibattito fu acceso e il partito diede un blando appoggio al referendum.
secondo, le centrali nucleari saranno pure di destra, ma guarda caso tutti i governatori di pdl e lega, neo eletti e riconfermati, hanno subito chiarito la loro posizione con un bel detto francese: "col cazzo che la fate nella mia regione".
forse solo Cota ha dato il consenso, ma piano piano, sotto voce.
terzo: il fatto che il petrolio non lo si possa comprare dagli arabi o dall'africa lo giustifichi con delle motivazioni che adduci a paradigma assoluto, ma che in realtà sono delle boiate buttate là per raccogliere qualche complimento perché sei brillante quando scrivi sul forum.
quarto: non sono uno sprovveduto e capisco le ragioni della realpolitik, ma tanto spesso questa viene usata, con malcelato snobismo, dai cinical chic per zittire ogni possibile discussione sulle politiche (interne e soprattutto estere) di questo governo.
quinto, che è poi la questione principale, alla quale non hai risposto: tutto il resto del mondo che non ha centrali nucleari come cazzo fa?
mi va bene anche una risposta realpolitikese e sincera, del tipo "ci fanno affari come noi (un po' meno di noi, a dire il vero) ma per lo meno hanno il buon gusto di evitare di baciare le chiappe del colonnello anche quando una barca di nostri connazionali viene presa a mitragliate".
Più che altro certi destroidi nostrani hanno la realpolitik selettiva....
Infatti questo atteggiamento iperamichevole in nome della realpolitik verso Gheddafi, non viene riservato stranamente verso gli iraniani (che non ci hanno mai fatto nulla), con i quali siamo il secondo partner commerciale europeo, dietro la francia....
Forse la pecunia iraniana profuma di meno rispetto a quella libica?
Oppure siamo come al solito la provincia imperiale del decadente stato al di là dell'atlantico aiutato dal suo sinistro alleato (Israele)...?
Mi limito a questo aspetto della faccenda.
L'Italia si trova in una posizione abbastanza unica tra i "grandi". Infatti, se andiamo a vedere:
1 ) USA - Politica estera che conosciamo bene + riserve naturali + nucleare.
2 ) Russia - Come sopra.
3 ) Cina - Come sopra.
4 ) Canada - Riserve naturali + Nucleare
5 ) UK - Nucleare + Mare del Nord + Riserve di carbone
6 ) Francia - Tanto nucleare.
7 ) Germania - Riserve naturali di carbone + Nucleare.
8 ) Giappone - Nucleare.
9 ) Spagna - Nucleare + Qualche riserva di carbone.
10 ) Italia - Cerino in mano.
Forse quelli con la situazione più simile alla nostra sono i Giappi (che infatti fanno la corte a regimi ben peggiori di quello libico da decenni, vedi Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti) e gli Spagnoli, su cui non sono molto informato (ma comunque è da notare che hanno un fabbisogno energetico discretamente più basso del nostro).
Questo fermo restando che dover sopportare l'orribile Colonello è una stracciata di palle e la soluzione "decollare e nuclearizzare" è molto più affascinante. :asd:
Oggi mail interna del megadirettore di filiale, riferendosi a un progetto in ballo ha scritto per ben DUE volte "L'asciamo perdere". Stipendio del suddetto: 65.000 annui netti, premi esclusi. :chebotta:
nel frattempo quei kommunisti dei pulotti hanno stabilito che
l figlio Massimo non ha mentito: fu proprio l'ex sindaco di Palermo a scrivere le carte sui rapporti tra mafia e Stato e sugli investimenti di Cosa Nostra a Milano 2. Lo ha stabilito la Polizia scientifica
:asd:
silvio da dove ti sono arrivati i soldini? Lo chiedo solo perchè mi par giusto chiederlo ad uno che afferma che La "legalità" è la "stella polare" dell'azione del Governo (fonte agcom del 27 luglio 2010)
:snob: