18 anni sono tanti eh. Comunque io mi riferivo al post di nextman, ed era una battuta la mia :)
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18 anni sono tanti eh. Comunque io mi riferivo al post di nextman, ed era una battuta la mia :)
18 sono tanti?
Eppure gli esempi anche qua dentro dove "30 non sono abbastanza" ce ne sono a bizzeffe eh :chebotta:
io a 18 anni di cinema sapevo meno di zero, non che ora ne sappia poi molto eh :asd:
tu sei pro. Io ero troppo preso a studiare programmazione alle superiori :facepalm:
1. Basta tormentare Kepper con la storia che scrive male. Può anche essere vero, ma non serve ripeterla ad ogni post
2. Ho bisogno di un fottuto caffè.
Povero. Che gusto ci sia a prendere in giro gli utenti del forum, non lo capirò mai :bua:
te regalo mille lire èh? :rotfl:
http://www.youtube.com/watch?v=pQkKdM3gh3Y&feature=related
UDINE – Prende ufficialmente il via lunedì 15 febbraio la campagna accrediti per Far East Film 12, il grande festival organizzato dal Centro Espressioni Cinematografiche di Udine.Due le tipologie di accredito sottoscrivibili: White Tiger e Black Dragon. Il White Tiger (acquistabile, solo fino al 28 febbraio, a soli 30 euro) garantisce l’accesso a tutti i film fino ad esaurimento dei posti in sala, la borsa griffata FEFF 12 e il coupon di 7 euro valido per l’acquisto del catalogo. L’accredito Black Dragon, nato a titolo di donazione,è invece acquistabile al costo di 120 euro e comprende l’accesso a tutte le proiezioni con posto nominativo riservato a scelta dell’accreditato, la borsa, il catalogo e un volume monografico. Gli accrediti sono acquistabili on-line (accedendo al sito www.fareastfilm.com) oppure alle casse del Visionario.
Attesissimo, a Udine, dal 23 aprile al 1° maggio, Far East Film si conferma anche quest’anno come imperdibile appuntamento per scoprire il grande cinema orientale: in 9 giornate verranno presentate oltre 60 pellicole provenienti da Cina, Hong Kong, Corea del Sud, Giappone, Thailandia, Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore e Taiwan, a testimonianza di un panorama cinematografico più che mai prolifico e vitale. Avamposto europeo d’eccezione per il mercato asiatico e trampolino di lancio per film come Departures (Audience Award al Far East Film 11, quindi Oscar 2009 come migliore film straniero e di prossima uscita sugli schermi italiani grazie alla Tucker Film), il Far East Film Festival accoglierà ancora una volta migliaia di spettatori tra accreditati, giornalisti, addetti ai lavori, o semplici appassionati.
Due le retrospettive in programma: la prima, volta al passato, è dedicata alla Shin–Toho, casa di produzione di genere made in Japan attiva tra i ‘50 e i ‘60 di cui verranno presentate ben 15 opere (tra queste, molte mai viste in Occidente!); la seconda, celebra il cinema di Hong Kong con un focus sul controverso Patrick Lung Kong, precursore della New Wave degli anni Ottanta e modello per generazioni di registi e attori (il capolavoro A Better Tomorrow del grande Maestro John Woo - Leone d’oro 2010 - è il remake di un suo film iperrealista del 1967, Story Of The Discarged Prisoner).
:alesisi:
Il link è sbagliato. Manda a www.fareastfilmfestival.com :sisi:
Alle due di notte a fare fotocopie di documenti da consegnare allo SStato.
Dannata burocrazia :grrrrr:
Berlinale :rullezza:
fa molto last days
E' quella scena, quella della finestra, a quanto pare esiste questo altro shot dall'alto che non è stato inserito nel montaggio finale :o
Ho appena sentito alla radio che Scorsese vorrebbe fare un remake di taxi driver, attore ancora De Niro, e alla regia lo affiancherebbe Lars Von Trier :VVV
spero sia una banfa colossale
Tutte le inquadrature/scene che compongono questo film hanno un potere ipnotico. Senti che vorresti staccartene ed uscire, eppure rimani lì a guardarle fino alla fine aspettandoti qualcosa che sembra non venire mai. Poi, quando il film finisce, te ne esci dalla sala (lo vidi al cinema), o dalla stanza pensando che forse è successo tanto ma non capisci cosa esattamente.
Insomma, film malato, malsano per chi gode nel vedere bel cinema.
La trilogia di Van Sant (Elephant - Last Days - Paranoid Park) penso rappresenti una delle punti più lucide e splendenti del cinema "del nuovo millennio" capaci di tagliare e menomare lo spettatore come pochissimi altri prodotti.
Personalmente Elephant lo ritengo prettamente perfetto.
Elephant rappresenta un paradigma. L'estetica contenutistica di Van Sant è roba stravecchia ma la trilogia citata da Nevade spinge l'asticella verso l'alto. Vedo in Last Days la piena maturità nell'utilizzo del terzo occhio registico; film che racconta e talvolta spiega la vitamorte di un personaggio conosciuto, abbracciando il tema della solitudine in modo totale e spiazzante, irriproducibile. Forse anche in ambito emozionale (le scelte di sonoro ambientale goduto in sala spiegano quanto e più delle poche - importanti - parole dette). Paranoid Park è incisione sulla calce del panorama cinematografico odierno, fonda su quanto costruito e suggella la degna chiusura.