sgrizzo ha scritto mer, 12 gennaio 2005 alle 23:22
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Karat45 ha scritto mer, 12 gennaio 2005 alle 14:50
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sgrizzo ha scritto mer, 12 gennaio 2005 alle 13:44
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Karat45 ha scritto mer, 12 gennaio 2005 alle 13:24
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sgrizzo ha scritto mer, 12 gennaio 2005 alle 13:02
non lo so, ma ho fatto un sillogismo.
karat è infinitamente saggio.
il pubblico del codice è ignorante.
karat non ha letto il codice.
sei arrivato a pagina 60?
prendi la vita in maniera più rilassata.
fare un'analisi sociologica del consumatore può essere interessante.
mettere le etichette invece è solo un'attività inutile e superficiale.
di certo non l'ho comprato, questi sì (me lo sono fatto prestare, visto che lo hanno preso alcuni amici, così evitiamo ogni ulteriore risata senza aver nemmeno aspettato una risposta, vero Unkle). Caro Sgrizzo, Karat non è infinitamente saggio, ci mancherebbe, è anzi piuttosto sciocco e superficiale... il problema è una certa mancanza di argomentazioni (inizialmente anche da parte mia, poi penso di essermi ripreso) e il continuare ad affermare "mi piace e basta" battendo i piedi come ragazzini. Quando riceverò argomentazioni contrarie alle mie che siano quantomeno sensate e motivate forse si potrà cambiare direzione (mi sembra di non aver aggredito Mithrandir dopo il suo lungo e interessante post, che non condivido ma che mi è comunque piaciuto). I libri, come i film, come un quadro, come un palazzo ecc. sono "oggetti" complessi che meritano sempre e comunque un approfondimento. Chi rifiuta l'approfondimento è un lettore mediocre, tutto qui. Io sono un "lettore" mediocre di palazzi, li guardo, mi piacciono o meno, ma sono conscio di non capirli pienamente perché mi mancano gli strumenti adatti. Stesso discorso potrei farlo per la scultura, di cui ho solo qualche nozione superficiale e potrei continuare per altri mille ambiti. Pretendere di conoscere le cose per grazia ricevuta, quasi disinteressandosene, è un comportamento di un'arroganza mostruosa. E' come leggere un solo libro nella vita e considerarlo il miglior libro mai scritto. L'operazione è fattibile, ma a una prospettiva del genere manca sicuramente il punto di fuga.
scusa karat, ma delle persone che in questo forum hanno letto il libro e ne sono rimaste soddisfatte (compreso me), come fai a sapere chi ha letto solo quello nella propria vita o è solo uno dei tanti?
il problema è che anche tu hai affermato che il libro è roba per ignoranti e hai battuto i piedi come i ragazzini. oppure hai portato avanti l'accusa del libro che si finge di essere storico e invece è una bufala.
vogliamo dire che il libro non è stato scritto da un mostro della letteratura: sono d'accordo.
che il libro è di facile consumo: sono d'accordo.
ma questo non mi impedisce di dire che l'ho trovato appassionante e ricco di spunti sui quali informarsi. come ho già detto all'inizio del topic, l'interpretazione del cenacolo è tutt'altro che banale e campata in aria.
Quella del solo libro letto era una metafora. Il fatto che il libro abbia degli spunti interessanti cosa significa? è la rielaborazione di alcune falsità comprovate che già in passato avevano generato attenzioni più o meno distorte e che avevano generato ideologie (o parti di ideologie) mostruose... Che poi si possa "fantasticare" quando si scrive un romanzo è lecito oltre che, spesso, necessario... il discorso è sempre quello di porsi in modo non oracolare...
bruciamo la bibbia allora.
il corano.
il capitale.
bruciamo tutto ciò che è stato passibile di interpretazioni deleterie per l'umanità.
karat a queste baggianate non ci credi nemmeno tu.
ma purtroppo la diretta conseguenza del tuo discorso è proprio questa.
un'altra cosa.
sto priorato di sion sarà pure una montatura, ma lo gnosticismo è esistito (una delle prime cosiddette "eresie" del cristianesimo) ed esiste ancora. non solo. se sei erudito saprai anche che era fortemente diffuso (insieme all'esoterismo e all'alchimia) soprattutto nelle classi alte, che poi erano quelle che commissionavano le opere ai grandi artisti che tutti conosciamo.
che leonardo condividesse idee simili a quelle riportate nel libro non deve scandalizzare nessuno. tanto più che il suo cenacolo non costituirebbe un unicum perchè esistono altre rappresentazioni dell'ultima cena in cui gesù e affiancato da una donna.
la misura divina non è una sciocchezza.
come non è una sciocchezza l'interessante accostamento tra il dio sole e gesù che brown ha attribuito a costantino.
tu, che non sei direttamente coinvolto (almeno così mi sembra), per quale motivo dovresti ritenere i vangeli apocrifi più falsi o più veri del vangelo? non ci sono elementi oggettivi per dirlo. certo, se vai sul sito dell'opus dei sapranno certamente dirti la loro verità, ma non mi sembra sufficiente a bocciare in toto chi dice il contrario.
diciamocelo.
primo, un libro va letto per intero.
secondo, un romanzo è un romanzo.
terzo, prima di dire che sono tutte scemenze informiamoci.
poi se il problema è la forma, è un altro discorso.