Almeno QUESTO governo si preoccupa della copertura finanziaria, o qualcuno si è già dimenticato le sparate 2008-2009 dell'opposizione? :asd:
lo so, lo so...
A parte che la legge sulla copertura finanziaria c'era anche prima, non solo con QUESTO governo.
io ridevo perché, da come l'ha scritto aba, sembra che il "meno male" sia riferito al fatto che così il governo non possa fare ulteriori danni. :asd:
26-10-10, 11:27:46
abaper
Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)
mi è appena arrivato il modulo del silenzio assenso per dare 30 euro a quel mangiapane a tradimento di bonanni e al suo socio.
piuttosto li do ai nazisti stalinisti.
26-10-10, 11:35:05
Il Nero
Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)
Citazione:
Originariamente Scritto da Qoelet
Innanzitutto grazie per i dati. Google non mi vuole bene.
Le auto più piccole richiedono meno pezzi per essere assemblate?Non ne sono sicurissimo. O comunque l'incidenza sul numero di operazioni necessarie per l'assemblaggio completo non credo proprio sia il 50% .
In effetti anche io ho qualche dubbio di interpretazione su questo punto, però è anche vero che se dai uno sguardo ai numeri degli impianti VW che ho postato prima, ti ritrovi con produttività spesso inferiori alle 50 auto/addetto/anno.
Citazione:
Ovviamente se ho problemi con una fabbrica, delocalizzo le produzioni sensibili e remunerative su altri impianti: il fatto che tu hai riportato può essere letto in entrambi i modi.
Tieni presente che la fabbrica di Pomigliano era originariamente dell'Alfa Romeo e ha sempre prodotto solo auto Alfa Romeo. Siccome il marchio Alfa Romeo, almeno fino all'introduzione della MiTo, vendeva pochissimo, Pomigliano vendeva pochissimo. La scelta strategica è a monte ed è stata quella di trascurare il marchio Alfa Romeo.
Riguardo al discorso "auto di merda", non parlo di failure rate, ma di quell'insieme di qualità che concretamente ti permettono di vendere l'auto. FIAT ha un market share credibile soltanto nei segmenti A e B, dove peraltro si concentra tutta la gamma (Punto, 500, Panda, MiTo, Y, Musa, Idea), mentre le segmento C sono state per ora dei fallimenti commerciali (Stilo, Bravo, Delta), si spera che la Giulietta non segua la stessa sorte, negli altri segmenti la FIAT è praticamente inesistente.
Il problema di FIAT è semplice a spiegarsi, e si chiama sovradimensionamento degli impianti, ed è un problema comune sia dei produttori di auto (perché è un mercato saturo) sia degli ex carrozzoni patastatali (perché venivano costruiti impianti inutili per "dare lavoro").
Quello che la FIAT ha fatto finora (da ben prima di Marchionne) è stato prendere il negro di turno (Melfi, Brasile, Tychy), fargli fare orari di lavoro ridicoli con stipendi ridicoli (rispetto alle già ridicole condizioni contrattuali dei metalmeccanici italiani) e con quelli tirare la carretta (o meglio il carrozzone), dato che a queste condizioni si realizzano margini operativi impossibili da ottenere altrimenti.
Tuttavia, aldilà dello sfruttamento dei negri, l'unica soluzione è rilanciare il marchio ed aumentare la quota di mercato, ma faccio osservare che l'unico risultato ottenuto finora dallo "straordinario" Marchionne è stato di riportare l'azienda ai "fasti" che hanno PRECEDUTO la sua gestione, infatti dai dati ACEA risulta che il market share europeo della FIAT per il 2010 è 8,2%, esattamente pari a quello del 2002 ed inferiore al 10-12% del decennio 1990-2000. Infatti la FIAT, dopo un crollo violento nel biennio 2002-2003 (cioè proprio quando Marchionne entra nel CdA), rimane stazionaria nel 2004 e poi cala ancora nel 2005, dal 2006 al 2009 inizia una lenta ripresa che la riporta nel 2009 all'8,8% di quota di mercato, ma quando nella seconda metà 2010 finiscono gli incentivi (che favoriscono largamente i produttori di piccole auto) FIAT fa molto peggio del mercato, la sua quota di mercato si contrae rapidissimamente e l'annuale va all'8,2%, previsto in ulteriore discesa.
L'unica novità introdotta da Marchionne è incolpare i sindacati di un problema aziendale atavico e, dietro la promessa di un piano di investimenti quinquennale (ovviamente ancora tutto da precisare) cercare di trasformare in negri tutti i lavoratori italiani, in modo tale che quando anche i nuovi modelli faranno cagare e il market share rimarrà lo stesso, i margini operativi saranno comunque tali da garantire profitti.
EDIT: Tra l'altro ho trovato una semplice spiegazione ai numeri "magici" di produttività di Tychy: la settimana lavorativa è di 48 (quarantotto) ore. La FIAT delocalizza perchè lo stipendio lordo medio a Tychy è di 600€ con un costo del lavoro al 120%, mentre in Italia lo stipendio lordo medio è di 1400€ con un costo del lavoro del 150% (e l'orario è di 40 ore settimanali). Quindi il lavoro in Polonia costa 3,5 volte meno che in italia che in Italia, e considerando un'incidenza dei salari del 10%, in soldoni significa che producendo in Polonia si ha un margine operativo maggiore del 7%, ma non grazie alle magiche virtù dei lavoratori polacchi, al sistema organizzativo super efficiente o altre minchiate simili, semplicemente perchè li sfruttano come negri.
26-10-10, 11:36:03
Chiwaz
Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)
Citazione:
Originariamente Scritto da Marlborough's
Francamente non capisco il nervosismo, ma sarà una mia impressione.
Non mi dirai che davvero non hai capito chi è?
Niente di personale, ma non ho pazienza per i giochetti o le sciarade, mi dispiace.
Stai parlando di Fini, come suggerisce Moloch ?
26-10-10, 11:36:47
§Revan§
Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)
Citazione:
Originariamente Scritto da abaper
mi è appena arrivato il modulo del silenzio assenso per dare 30 euro a quel mangiapane a tradimento di bonanni e al suo socio.
piuttosto li do ai nazisti stalinisti.
eh? :uhm:
26-10-10, 11:40:14
Chiwaz
Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)
Citazione:
Originariamente Scritto da abaper
mi è appena arrivato il modulo del silenzio assenso per dare 30 euro a quel mangiapane a tradimento di bonanni e al suo socio.
piuttosto li do ai nazisti stalinisti.
Quello dei sindacati ?
Pensa che arriva anche come trattenuta sulla pensione di mia suocera.
26-10-10, 11:42:58
abaper
Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)
Citazione:
Originariamente Scritto da Jaqen
Almeno QUESTO governo si preoccupa della copertura finanziaria, o qualcuno si è già dimenticato le sparate 2008-2009 dell'opposizione? :asd:
guarda che è una vita che non si possono fare leggi senza copertura finanziaria
26-10-10, 11:45:25
Chiwaz
Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)
Scusate, mi scappava di postare questo:
Citazione:
IRRUZIONE DELLA POLIZIA NEL CAMPO NOMADI DI COLTANO, IN PROVINCIA DI PISA
Arrestati 5 rom: avevano rapito una 15enne per farle sposare un coetaneo
I genitori della ragazzina avevano accettato il matrimonio in cambio di denaro e di una vita migliore
MILANO - Tratta di persone, riduzione in schiavitù e violenza sessuale nei confronti di una ragazzina di 15 anni kosovara: queste le pesantissime accuse nei confronti di tre donne e due uomini di etnia rom, tutti imparentati tra loro, che sono stati arrestati dalla polizia nel campo nomadi di Coltano (Pisa).
RAPITA - La giovanissima era stata rapita dal clan famigliare per darla in sposa al proprio primogenito 15enne dopo che i genitori della ragazzina avevano accettato il matrimonio in cambio di denaro e della promessa di una vita migliore, ma a patto che questo venisse celebrato al compimento della maggiore età dei due giovanissimi. Dopo un viaggio allucinante, narcotizzata dopo averle fatto tingere i capelli e con delle lenti a contatto colorate perché assomigliasse alla foto del passaporto falso con cui veniva fatta espatriare, gli zii del ragazzino hanno costretto la 15enne ad indossare un abito da sposa nella toilette di un’area di servizio e poi l’hanno portata nel campo nomadi pisano dove è stato celebrato il «matrimonio».
GLI STUPRI - Nei giorni successivi la ragazza è stata costretta ad un rapporto sessuale con il suo sposino mentre gli anziani della famiglia erano appostati fuori dalla baracca in attesa che l’atto, a cui la giovanissima non voleva sottoporsi, fosse consumato per poi esporre «in pubblico» il lenzuolo macchiato di sangue che comprovasse la perdita della verginità della ragazzina. Secondo quanto riferiscono gli investigatori della Squadra Mobile pisana, da maggio la ragazzina è stata schiavizzata e segregata dalla famiglia dello sposo, che non le permetteva di lasciare il campo. L’indagine è partita dalla denuncia del padre della 15enne che, dal Kosovo, è riuscito con un interprete a parlare con la Questura pisana, dopo aver ricevuto una telefonata disperata della figlia che era riuscita a prendere il telefonino dello zio.
Perchè da noi la riduzione in schiavitù non è punita con l'ergastolo, a proposito? 8-20 anni sono ridicoli :facepalm:.
26-10-10, 12:25:03
Moloch
Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)
qualcuno riposti la sentenza della cassazione sul rispetto della cultura rom, per cortesia :asd:
26-10-10, 12:50:53
Marlborough's
Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)
Citazione:
Originariamente Scritto da Chiwaz
Niente di personale, ma non ho pazienza per i giochetti o le sciarade, mi dispiace.
Stai parlando di Fini, come suggerisce Moloch ?
Ma figurati, tutto apposto.
Però secondo me ti manca il vecchio avatar.
Comunque ja, dell'allampanato di Montecitorio stiamo parlando.
26-10-10, 12:56:30
abaper
Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)
Citazione:
Originariamente Scritto da §Revan§
eh? :uhm:
Citazione:
Originariamente Scritto da Chiwaz
Quello dei sindacati ?
Pensa che arriva anche come trattenuta sulla pensione di mia suocera.
esatto quello dei sindacati. poichè il fugno di pomigliano non era contrattazione programmata, grazie ad un decreto veloce come il fulmine, tutti quelli che non sono iscritti a uil o cisl sono invitati a pagare 30 euro di risarcimento straordinari (per il bel lavoro svolto da bonanni & co.).
Ovviamente il tutto con la tecnica del silenzio assenso. Ergo questo mese ti arriverà un modulo (o devi richiederlo) per non dare i soldi agli infamoni di cui sopra. Tutto ciò solo se sei metalmeccanico
26-10-10, 13:03:07
Chiwaz
Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)
In pratica chiedono il pizzo :asd:
26-10-10, 13:19:25
Qoelet
Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)
Nero, ma sai che non ho capito il punto della questione? Ovvio che FIAT guadagna di più dove il costo del lavoro è inferiore e dove si lavora 6 giorni la settimana anziché 5. Altrettanto ovvio è che l'operaio italiano non è competitivo al confronto e che ci si rimette solo, a mantenere la produzione in Italia. Marchionne sta dicendo che vorrebbe rimetterci un po' meno e mantenere la produzione qui. Dal punto di vista industriale mi pare una logica quasi filantropica: FIAT e indotto sono una quantità enorme di posti di lavoro e trasferire tutta la produzione in Negristan poterebbe gravi danni al tessuto sociale e al mercato dell'auto in Italia: essendo il principale mercato, potrebbe esserci danno economico per FIAT, ma sicuramente i vantaggi di delocalizzare sarebbero maggiori. Se Marchionne ragionasse da kamikaze coreano, avrebbe già trasferito tutta la produzione in Polonia e Brasile. Il fatto di mantenerla qui è di per se il "pagamento" per gli aiuti passati di cui parla.
PS: un metalmeccanico guadagna quanto me, con la differenza che a me non pagano i contributi per la pensione (borsista), sarò a spasso ad Agosto e potrebbero cacciarmi in qualsiasi momento senza preavviso. E ho un PhD in materie scientifiche. Il contratto metalmeccanico, dalle mie parti, è visto come una benedizione.
26-10-10, 13:22:26
dualismo_2000
Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)
Citazione:
Originariamente Scritto da Il Nero
Siccome il marchio Alfa Romeo, almeno fino all'introduzione della MiTo, vendeva pochissimo, Pomigliano vendeva pochissimo. La scelta strategica è a monte ed è stata quella di trascurare il marchio Alfa Romeo.
Riguardo al discorso "auto di merda", non parlo di failure rate, ma di quell'insieme di qualità che concretamente ti permettono di vendere l'auto. FIAT ha un market share credibile soltanto nei segmenti A e B, dove peraltro si concentra tutta la gamma (Punto, 500, Panda, MiTo, Y, Musa, Idea), mentre le segmento C sono state per ora dei fallimenti commerciali (Stilo, Bravo, Delta), si spera che la Giulietta non segua la stessa sorte, negli altri segmenti la FIAT è praticamente inesistente.
io di Delta e Bravo ne vedo in giro un botto, e difatti sono tutt'ora nella top ten del segmento (http://www.unrae.it/datistatistici).
Così come la 147 negli anni passati.
26-10-10, 13:56:51
Edward Green
Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)
Citazione:
Originariamente Scritto da Chiwaz
Vi prego, guardate l'articolo di apertura del Fatto di oggi :asd:
Come valutate un manager che fa perdere un milione di euro al mese alla propria azienda, mentre le concorrenti guadagnano?
Spoiler:
Rai, pubblicità a picco in "zona Tg1" "Da luglio a settembre persi tre milioni" Il telegiornale di Minzolini è il solo a perdere secondi di spot. Ma l'audience è un po' migliorata. Masi annuncia il piano tagli: meno appalti e blocco del turn over
ROMA - Meno 19,5 per cento nel trimestre luglio-settembre, 23 mila secondi invece dei 28 mila dell'anno precedente, quasi 3 milioni di ricavi persi. È la fotografia negativa della raccolta pubblicitaria che ruota intorno alla principale edizione del Tg1, quello delle 20. Sono dati non ufficiali. La Sipra, concessionaria degli spot per la tv pubblica, non fornisce il dettaglio del suo lavoro. Giustamente. Perché non si possono dare elementi di valutazione alla concorrenza. Ma le voci filtrano. Le ha raccolte il responsabile informazione del Pd Matteo Orfini. Ora il senatore Vincenzo Vita annuncia una sua iniziativa: "Chiederò un'audizione dei vertici della Sipra nella commissione di Vigilanza per capire come il conclamato calo dell'ascolto del Tg1 abbia influito sulle entrate pubblicitarie". Di fronte all'organismo di controllo, i manager degli spot dovranno portare le cifre ufficiali.
I mancati ricavi del Tg di Augusto Minzolini sono una goccia nell'oceano del deficit Rai. Mauro Masi sta affrontando il piano industriale in una serie di incontri con i sindacati. Bisogna arginare un rosso che quest'anno si avvicinerà ai 120 milioni di euro, ma che senza un intervento lacrime e sangue può arrivare a 600 milioni nel 2012. Per Viale Mazzini sarebbe il collasso. Ieri il direttore generale ha annunciato una parte della ricetta anti-crisi. Parte subito il taglio del 20 per cento degli appalti esterni, delle consulenze, delle trasferte, delle auto blu. Ancora più doloroso sembra il blocco del turn over e delle retribuzioni. La riunione con i sindacati a Viale Mazzini è durata tre ore. Alla fine le sigle dei lavoratori hanno parlato di una "manovra" molto dura "che richiederà una risposta altrettanto dura".
La goccia del Tg1però marcia insieme con il calo degli ascolti, le polemiche sugli editoriali del suo direttore, la sanzione dell'Agcom per lo squilibrio a favore del centrodestra e di Berlusconi. "Per la Rai, purtroppo, non c'è esclusivamente un problema di credibilità e ascolti, ma anche una conseguente grave perdita di risorse", osserva Orfini. Dalla Sipra giungono indiscrezioni anche sui prossimi listini legati al telegiornale di Raiuno. Dal 1 gennaio la concessionaria sarebbe orientata ad abbassare i prezzi gli spot inseriti nel notiziario delle 20. Sarebbe un altro colpo alle casse dell'azienda. Ma va sottolineato che nell'ultimo mese il Tg1 ha recuperato gli ascolti allontanandosi dai record negativi dei mesi precedenti. Supera stabilmente il Tg5, suo principale concorrente e consolida il suo ruolo di prima fonte informativa del Paese. Oggi viaggia intorno al 27-28 per cento di share. La vendita degli spot da qui a gennaio potrebbe dunque subire un'inversione di tendenza.
Oggi il confronto con gli altri tg Rai è negativo. Secondo Sipra il Tg2 nella sua edizione principale (20,30) guadagna il 9 per cento di secondi pubblicitari venduti. Una crescita in linea con gli ascolti che hanno portato la testata diretta da Mario Orfeo a scavalcare spesso il muro dei 3 milioni di spettatori nel mese di ottobre. Il Tg3 di Bianca Berlinguer guadagna un punto percentuale. I telegiornali dell'emittenti privati hanno gli spot all'interno del notiziario, per quelli Rai invece si vendono gli spazi all'inizio del tg e alla fine. Nel caso della testata di Minzolini si calcola anche la pubblicità che segue l'anticipazione dei titoli in onda alle 19,50. Per l'opposizione la caduta pubblicitaria del Tg1 dimostra che il problema non è solo la linea politica. "Per Reporters sans frontières, addirittura, la libertà di stampa nel nostro Paese è pari a quella del Burkina Faso", sostiene Orfini. Che attacca soprattutto Masi: "Chi dirige la Rai dovrebbe preoccuparsi un po' meno delle ossessioni censorie del presidente del Consiglio e un po' più di questo drammatico calo di credibilità che danneggia, anche economicamente, l'azienda".
Come valutate un manager che fa perdere un milione di euro al mese alla propria azienda, mentre le concorrenti guadagnano?
In questi casi si licenzia il manager e se ne prende uno alla concorrenza. Emilio Fede dirige un TG infarcito di pubblicità ed ha esperienza in RAI, non c'é neanche bisogno di cercarlo...:jfs2:
26-10-10, 14:40:51
dualismo_2000
Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)
Citazione:
Originariamente Scritto da Sarpedon
In questi casi si licenzia il manager e se ne prende uno alla concorrenza. Emilio Fede dirige un TG infarcito di pubblicità ed ha esperienza in RAI, non c'é neanche bisogno di cercarlo...:jfs2:
:asd:
26-10-10, 16:36:27
Il Nero
Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)
Citazione:
Originariamente Scritto da dualismo_2000
io di Delta e Bravo ne vedo in giro un botto, e difatti sono tutt'ora nella top ten del segmento (http://www.unrae.it/datistatistici).
Così come la 147 negli anni passati.
Guarda che fare la top ten del segmento, in Italia, dietro Golf e Focus, per la FIAT significa il flop assoluto dal punto di vista commerciale.
"Successo commerciale" sono la Panda, la 500 o la Punto, che fanno prima posizione surclassando i concorrenti. Ti ricordo che stiamo parlando del mercato nazionale italiano. Se la FIAT fa quei numeri sul mercato italiano, in Europa non vende un cazzo.
Infatti se consulti la top ten europea delle immatricolazioni, vedi che ci sono solo Punto e Panda, che fanno a pezzi i concorrenti più vicini, mentre non appare la 500, che fa a pezzi i concorrenti più vicini ma evidentemente non abbastanza, figuriamoci dunque come si può piazzare la Bravo ... E intanto VW piazza Golf e Polo, Ford piazza Focus e Fiesta, Opel piazza Corsa e Astra ...
Osservando le classifiche, inoltre, notiamo 2 cose:
1) Nessun modello italiano arriva nelle top ten degli altri Paesi europei.
2) In tutti gli altri Paesi europei i produttori nazionali piazzano almeno una segmento C nella top 5, mentre in Italia non ce n'è traccia nemmeno nella top 10.
Tra l'altro questo della scarsa o nulla competitività in fasce superiori alla B è uno dei nodi del problema occupazionale, dato che sulle auto piccole i margini sono minori e quindi le delocalizzazioni diventano più appetibili, se non necessarie, infatti anche parecchi altri marchi europei hanno delocalizzato almeno parzialmente la produzione delle vetture più economiche.
26-10-10, 16:51:34
Ater Rubor
Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)
povero minzo :piange:
26-10-10, 16:58:31
Angels
Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)
Minzolini ha già smentito tutto, chi ha ragione?
26-10-10, 17:08:27
Il Nero
Riferimento: TITANIC (il transatlantico del BS)
Citazione:
Originariamente Scritto da Qoelet
Nero, ma sai che non ho capito il punto della questione? Ovvio che FIAT guadagna di più dove il costo del lavoro è inferiore e dove si lavora 6 giorni la settimana anziché 5. Altrettanto ovvio è che l'operaio italiano non è competitivo al confronto e che ci si rimette solo, a mantenere la produzione in Italia. Marchionne sta dicendo che vorrebbe rimetterci un po' meno e mantenere la produzione qui. Dal punto di vista industriale mi pare una logica quasi filantropica: FIAT e indotto sono una quantità enorme di posti di lavoro e trasferire tutta la produzione in Negristan poterebbe gravi danni al tessuto sociale e al mercato dell'auto in Italia: essendo il principale mercato, potrebbe esserci danno economico per FIAT, ma sicuramente i vantaggi di delocalizzare sarebbero maggiori. Se Marchionne ragionasse da kamikaze coreano, avrebbe già trasferito tutta la produzione in Polonia e Brasile. Il fatto di mantenerla qui è di per se il "pagamento" per gli aiuti passati di cui parla.
PS: un metalmeccanico guadagna quanto me, con la differenza che a me non pagano i contributi per la pensione (borsista), sarò a spasso ad Agosto e potrebbero cacciarmi in qualsiasi momento senza preavviso. E ho un PhD in materie scientifiche. Il contratto metalmeccanico, dalle mie parti, è visto come una benedizione.
Il punto è che
1) Poichè la sussistenza stessa del mercato auto in Italia è garantita dagli incentivi auto pagati con i soldi delle tasse dei cittadini italiani
2) Poichè in Europa 2/3 delle vendite FIAT avvengono in Italia (il Brasile fa un pò storia a sè perché lì in pratica producono e comprano localmente, hanno anche modelli differenziati), e quindi in realtà la FIAT è ancora fondamentalmente una parastatale.
3) Poichè in tutti gli altri Paesi europei le condizioni retributive dei metalmeccanici sono sensibilmente migliori eppure le aziende funzionano.
Allora NO, non c'è proprio un cazzo di filantropico a dire ai lavoratori italiani "dovrete lavorare come negri, ma solo un pò negri, non proprio negrissimi, diciamo negretti", quando resta dimostrato che la cosa non è NECESSARIA (altri lavorano e guadagnano con retribuzioni maggiori) e non è SUFFICIENTE (in quanto se continui a fare auto di merda gli impianti rimarranno inutilizzati anche se i lavoratori li paghi a noccioline). Il tutto poi sparandosi la posa del grande manager e soprattutto nascondendosi dietro il dito dell' "efficienza" e della "produttività" quando l'unico obiettivo (come si deduce dai numeri saltati fuori in questa sede) è lo sfruttamento.
EDIT: Vi invito a leggere tra le altre cose questo intervento: http://www.corriere.it/Media/Foto/20...cembre2009.pdf dello stesso Marchionne in cui si dice:
1) Cassino va benissimo.
2) Pomigliano potrebbe andare benissimo ma le auto non si vendono e quindi sticazzi.
3) Melfi va benissimo.
4) Mirafiori va bene ma abbiamo un piano di investimenti che lo renderà straordinario.
5) Ma per fare tutto questo è necessario chiudere Termini Imerese.
Poi si arriva al 2010 e viene fuori con "senza l'Italia la FIAT farebbe meglio (SìCertoComeNo :rotfl:)".
Questo è un uomo che continuerà a chiedere di più e di più finchè i lavoratori (che sono gli unici che ne hanno il potere) non chiameranno il suo patetico bluff della "FIAT senza Italia".