Concordo, il problema é stabilire a livello legale come comportarsi con mod che incorporano altri mod all'interno. :sisi:
Diciamo che era una buona idea implementata da cani.
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Concordo, il problema é stabilire a livello legale come comportarsi con mod che incorporano altri mod all'interno. :sisi:
Diciamo che era una buona idea implementata da cani.
Avevano tolto anche tutti i link di donazione dalle mod gratuite (sarebbe da controllare se sono tornati), quindi decisamente è stato il "modo" sbagliato su tutta la linea.
E tante altre cose... intanto la fetta per Valve secondo me è totalmente ingiustificata per il servizio offerto (nulla in più rispetto al workshop normale, zero responsabilità di supporto ecc...); una percentuale come quella sulla vendita delle carte ok, il 35% no
Poi anche il fatto che il ricavato fosse in crediti Steam wallet lo trovo quasi un insulto... già gli dai gli spiccioli, così li trasformi direttamente nei "soldini per la merenda", e fai in modo che alla fine ti ritornino di nuovo in tasca a te Valve.
A qualcuno magari faceva pure piacere guadagnare qualcosa giusto per comprarsi un giochino, ma vuoi mettere con una donazione PayPal con cui ci fai, essendo soldi tuoi, un po' quello che ti pare?
ecc.. ecc..
Il tutto poi condito con la presa per il culo di aver fatto un sistema per supportare non le loro tasche, noooo, ma gli appassionati :sisi:
L'utente pagava in wallet e ok, ma il modder riceveva soldi in wallet, sicuro? Anche quelli che vendono già su TF2 e simili vengono pagati in wallet?
Per la storia delle percentuali sapevo 25% al modder il restante a Bethesda e Valve, ma non si sapeva come si spartivano tra di loro il 75%.
Per TF2 non so, ma per il workshop parlava solo di soldi accreditati sul wallet
Lo split era così (fonte: il "boss" del Nexus, coinvolto direttamente da Valve per il motivo più sotto):
25% mod, 40% Bethesda, 35% Valve
In più (e questa, va detto, era una bella pensata), Valve designava per ogni workshop una serie di "Service Providers", ovvero figure che, per il modding del gioco in questione, rappresentano fonte importante di supporto/community/risorse/altro; ogni autore, in maniera autonoma, poteva decidere di elargire una parte della fetta di Valve, a uno o più di questi Provider, quelli che secondo lui avevano contribuito alla buona riuscita del suo lavoro, fino ad un massimo del 5%... in sostanza, come l'8/1000 della dichiarazione dei redditi
A quel punto lo split diventava
25% mod, 40% Bethesda, 30% Valve, 5% diviso tra uno o più Provider
ll Nexus era appunto uno dei Provider designati per Skyrim (cosa che gli ha fruttato a sua volta una bella shitstorm, ma quella IMO ingiustificata... non era una idea sbagliata questa)
Vogliono guadagnare per forza dalle mod? Bene, Bethesda raccolga i migliori 200 mod (e sono pochi, io mi sono fermato per frustrazione a 323), li ripulisca (se ce la fanno, spesso sono stati i modder a ripulirgli il codice, vabbè) e li mettano tutti insieme in un mega paccone "Skyrim from you for you" facendolo pagare 10€ di cui una fetta vada agli autori, una a loro e una a stema come distributore. eualà
Infatti questo toglie la possibilità di trasformare eventualmente un hobby in un'attività redditizia. Magari non è possibile oggi, ma non c'è niente che vieti che avvenga in futuro (cambiando soprattutto le obsolete leggi sul diritto d'autore ect.), ma ricevere soldi spendibili solo su steam di fatto tagliava le gambe fin dall'inizio. In pratica non ti danno mai soldi e il valore di ciò che hai nello steam wallet non è veramente reale. A Valve non costa nulla.
Inoltre trovo già sbagliato che sia Valve o il creatore del gioco prendano una percentuale, anche piccola, qui si era addirittura arrivati ad avere chi creava il contenuto, l'unico a lavorare davvero, che prendeva meno di tutti e in soldi del monopoli, mentre i grassi nullafacenti riscuotevano grana vera senza muovere un dito. Su una cosa hanno avuto ragione "Non avevano capito costa stavano facendo", anche se in realtà è chiaro che sapevano benissimo cosa stavano facendo, speravano solo che passasse con meno resistenza. Quindi ci riproveranno.
Sbagliato no... che Bethesda abbia la sua fetta, è sacrosanto: nel momento in cui tu fai profitto appoggiandoti al loro gioco e alle loro IP, e oltre al gioco loro ti hanno dato pure gli strumenti per il modding, mi pare corretto che ci possa essere un tornaconto anche per loro.
Se non altro è un incentivo ulteriore a scrivere motori il più possibile "aperti", invece che blindarli come in altri casi, e SDK degni di questo nome.
Anche la cagnotta per Valve ci può stare... è il rapporto che era sballato, e la questione del wallet
Ci può stare quel che dici. Però in tal caso andrebbe rivisto il discorso sulla proprietà di ciò che si crea, che al momento non è certo in favore del modder.
Non farei poi un guadagno in percentuale, lo strumento dato a disposizione è sempre quello, quindi la fetta probabilmente avrebbe senso che sia fissa.
Per carità, basta vedere il nuovo Unreal Tournament. Però se lo sai prima, decidi se comprare il gioco o meno.
Inoltre una cosa è fare il giochetto dei mod a pagamento su Unreal Tournament, dove non ci sono incompatibilità tra due mappe, due skin, due armi di due modder differenti.
Su Skyrim la storia è un'altra, tra install order, load order, bashed e merged patches, patch per far funzionare un mod con un altro, incompabitilità insormontabili tra mod, etc. Il tutto da gestire con massimo 24h per chiedere il rimborso e con un blocco di una settimana del community market se avevi il coraggio di chiederlo.
Poi vorrò vedere il modding a pagamento su Fallout 4 o TES 6, con la collaborazione nella community del modding ridotta all'osso, senza tool aggiuntivi, asset condivisi, senza che nessuno scriva patch per far funzionare due mod incompatibili, senza che i modder possano testare la compatibilità di un mod con un altro perchè bisogna pagarlo.
In un modello come questo, che si parli di mod, giochi, libri o qualsiasi altra cosa, la "fetta fissa" ha senso solo quando ci sono solo delle fasce di prezzo prestabilite.
Nel momento in cui ognuno fa il prezzo che gli pare, non c'è assolutamente nulla di male nel fare la fetta in percentuale, è così per quasi tutte le cose al mondo, basta trovare un rapporto equo.
quoto , io avevo pensato a un progetto tipo greenlight per passare una mod free a essere a pagamento tramite più download NON più voti o simili. Io tutte le mod no, perchè se avete visto le trollate capirete, ma quelle che vanno premiate ce li spenderei pure 5 euro. Ma ci sono tanti esempi di mod "mela d'oro" che non meritano davvero 5 euro. Anche la spada fatta bene merita un "donate".
Anche un progetto per passare le mod come questa http://sureai.net/games/enderal/?lang=en a dlc - alla fine credo che sia questo che vogliano alla valve.
Il fatto che sia così da molte altre parti non significa che sia l'unica soluzione, altrimenti non avremmo mai cambiamenti.
Comunque concordo che sia fattibile come dici. Io mi aspetterei però, per natura analoga, qualcosa in linea con le licenze dei motori grafici con il trend attuale: free per uso normale, piccola percentuale del guadagno a chi ha creato il motore (roba sul 5%) oltre una certa quota fissa di guadagno e proprietà dei contenuti al creatore.
Qui invece abbiamo, gioco che si paga, percentuale mastodontica a chi ha creato il gioco e zero controllo sulla proprietà di chi crea il contenuto. In più abbiamo un altro player che è valve che fa da tramite. Avrebbe più senso che Valve e il publisher si spartissero tra di loro la percentuale di cui sopra, alla fine è il publisher ad usufruire di un servizio di Valve, mentre la parte di modding potrebbe tranquillamente essere esterna (come è sempre stato fino ad ora).
Contiamo anche che le pretese economiche di publisher e sviluppatori perdono un po' terreno, come giustificazione, quando contiamo che i mod sono già un traino per il gioco in se, e a questo punto per essere corretti andrebbero ricompensati anche in base a questo. Non sono solo i modder a guadagnarci.
Andando di iperbole, fiutando l'affare chi produce il sistema operativo su cui si gira il prodotto potrebbe chiedere la sua % perché ha sviluppato ciò che ha permesso di realizzare il prodotto e a questo punto non ne usciamo più.
Oppure tutti i tool usati più o meno negli anni da chi i contenuti li ha creati, non è che tutti creano dal nulla e se han potuto farlo è perché non tutti applicano le stesse restrizioni. Insomma si da e si riceve, altrimenti non funziona.
Ci vuole qualcosa di equo e che rispetti tutti.
Ora, la marcia indietro di Valve è un po' oscura. Non sono sprovveduti e ovviamente il comunicato è molto diplomatico. Ci han provato. Le motivazioni date da loro ma soprattutto da Bethesda fanno sorridere. Citando in modo sparso, Bethesda sostiene che voleva incentivare i mod e aiutare la community, che i loro giochi non usano drm ne sul core ne sui dlc (giochi che ad oggi sono usciti solo su steam) e che in passato han perso parecchi soldi per supportare i mod alzando il rating del gioco. Mancava giusto la musichetta strappalacrime.
Se veramente volevano fare ciò che hanno scritto, c'erano modi molto diversi. Per cominciare essendo un po' più seri sulle percentuali di ripartizione dei guadagni. Poi magari tutelando i contenuti creati che ad oggi possono essere rubati non solo da altri modder ma da Bethesda stessa. Come fai a metterti in affari con queste premesse?
Il fatto che ritornino in futuro non è un problema, basta che sia fatto come si deve. La gente contesta il modo in cui è stata creata la cosa. Intanto dal giorno alla notte, senza preavviso, poi con poche garanzia per chi produce e compra.
Quella delle mod è una delle tante zone grige del gaming che "dovrebbe" essere regolarizzata, come qualcuno ha già detto. Un po' come Youtubers che si fanno i milioni filmando giochi altrui, gli Abandonware, le ROM e alla fine anche chi produce e vende cheat. Sono tutti campi in cui non esistono delle vere regole.
Stavo giusto leggendo la question mod su Just Cause 3, per ora niente di certo, però tirano in ballo anche il proprietario del motore grafico.
Spero proprio di no, o almeno non con i "regolamenti" che erano stato integrati ora...
E se succedesse spero che nessuno faccia mod per il/i gioco/hi in questione e rimanga un mega fail...
Perche' intendiamoci, io modder mi spacco il **** e sul totale del venduto delle mod il 25% rimane a me e il restante 75% se lo spartisce valve + casa madre? ma non sta ne in cielo ne in terra sta cosa :asd: :asd: :asd:
No, aspetta, sul serio i modder venivano "pagati" sul wallet? :rotfl:
Quindi la fetta di valve/bethesda non era il 75%, ma sostanzialmente il 100%.
I tuoi soldi son già nel loro conto in banca, tu hai in mano un "buono dal valore X per comprare giochi su steam".
Buono che potresti pure non spendere o spendere fra anni, intanto che quei soldi gli fruttano.
Geniale.
Ehi ma era tutto fatto per supportare i modder, non ci avete capito! :cattivo:
Nel frattempo Bethesda è diventato lo zimbello del web perché nel suo comunicato di facciata ha detto chiaramente che loro sono anti-DRM. Ora gli si chiede di dimostrarlo. Ovviamente al primo post sul loro forum, è scattata la censura.
mica male...
Ehm...ehm....
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