La risposta è ovvia: entrambe le cose! :asd:
Che vuol dire teoricamente?
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Gli stili giapponesi nascono da quelli cinesi, quindi la Cina ha una conoscenza più vasta nelle arti marziali. Gli stili giapponesi diciamo che, tipo il Jujitsu, possono essere appresi in un tempo minore rispetto alla maggior parte degli stili di Kung Fu, i quali sono accompagnati da una pratica davvero costante, sono meno complessi delle arti marziali cinesi, hanno una parte atletica più leggera. Certamente come difesa personale sono meglio fin da subito: un praticante di Kung Fu all'inizio può essere meno utile di un jujitsuka all'inizio. Ma ad alti livelli credo che un praticante di Kung Fu sia più temibile di un praticante di stili giapponesi dello stesso livello.
L'uso del Qi porta le tecniche nelle arti marziali cinesi a livelli altissimi, creando stili che utilizzano solo quello. I giapponesi lo abbinano comunque a tecniche fisiche. I Maestri cinesi hanno portato i propri stili in Giappone. L'Aikido ha una ottima difesa contro attacchi classici, ma contro quelli scorretti, come la testata, ha difficoltà. Un istruttore di Valetudo mi ha raccontato che da giovane praticava Aikido, ma ha poi cambiato perchè un tizio qualunque che aveva trovato nella sua auto che gli stava rubando l'autoradio lo ha steso con una sola testata. Giusto, la colpa sta in chi pratica non nello stile, ma certe arti marziali affrontano anche casi di colpi scorretti.
La mia tigre aspetta il thailandese...
per leggere parti dal presupposto che io adoro il kung fu, detto questo:
che nascono da quelli tibetani/indiani
tutto da dimostrare tutto avvolto da leggenda
ovvero è la codifica che è si è spostata dall'india al tibet alla cina al giappone all'indocina, etc ...
tutti i popoli avevano i loro modi di combattere e sono nati in modo nativo indipendentemente, non è che i giappi non hanno mai fatto guerra/combattimento prima di andare in cina e vedere il kung fu
esistono stili di combattimento in africa da prima che i cinesi nascessero
bha di sicuro ha una "varietà di stili di sicuro superiore a qualsiasi altra nazione (basta guardare quanto è grande e quanta gente ha) ma almeno metà di questi stili sono delle schifezze che prendono stili classici e li rimastruzzano a modo loro
questo non crea conoscenza, ma confusione
hai preso l'esempio sbagliato però
che boiata, qualsiasi arte ha necessità della stessa pratica costante
meno complessi? boiata n2, spesso meno acrobatici, ma meno complessi proprio no, prova a fare kung fu wing tsun e vediamo quanto è complesso
dipende da fattori che spesso nulla hanno a vedere con l'a.m. praticata
hai visto troppe volte fearless
no seriamente a qualsiasi livello dipende da quanto uno è capace, preparato, e capace di combattere (il che dipende da diversi fattori del carattere di una persona)
??? tipo? che usa solo il "chi" mi risulta essere il chi kung che non è una a.m., tutte le altre prevedono la combianazione di "chi" e "colpi" però potrei dimenticarmi qualcosa
mi riswultava che i cinesi non hanno mai esportato ai "non cinesi" il kung fu se non dopo la seconda guerra mondiale, sono i giapponesi che andando in cina hanno carpito le codifiche del kung fu
poi qualche scambio ci sarà anche stato, ma i cinesi sono sempre stati gelosissimi di non tramandare i loro stili, talvolta all'interno della cina stessa (quando era compeltamente divisa)
con questa frase ti sei risposto, ora visto che in kenpo, jujitsu, e anche aikido esistono difese da colpi agli occhi, alla gola, ai genitali, coltelli, bottiglie rotte, etc..., la colpa non è nello stile
tra l'altro in kenpo e jujitsu esistono tecniche specifiche per le testate, mi sembra strano che in aikido se ne siano dimenticati, però o può essere
a me sembra che lui si sia fatto prendere alla sprovvista e ha cercato uno s.d.c. che lo aiutasse ad aumentare la sua "aggressività" (cosa che l'aikido di certo non fa) ed è andato sul valetudo
mi chiedo perchè nell'ufc non ci sia traccia di stili cinesi
auguri, no scherzo, teon è buono come il pane, magari c'è l'occasione di incontrarlo durante uno stage che forse organizza
Anche i brontosauri che prendevano a codate i tirannosauri avevano uno stile, ma quelli cinesi sono i primi codificati. Mai pensato che i cinesi siano stati i primi a combattere.Citazione:
che nascono da quelli tibetani/indiani
tutto da dimostrare tutto avvolto da leggenda
ovvero è la codifica che è si è spostata dall'india al tibet alla cina al giappone all'indocina, etc ...
tutti i popoli avevano i loro modi di combattere e sono nati in modo nativo indipendentemente, non è che i giappi non hanno mai fatto guerra/combattimento prima di andare in cina e vedere il kung fu
esistono stili di combattimento in africa da prima che i cinesi nascessero
Il mutamento dello stile ha prove certe, il fatto che siano delle schifezze no. Molti stili cambiando hanno accresciuto la loro utilità, praticità, potenza.Citazione:
bha di sicuro ha una "varietà di stili di sicuro superiore a qualsiasi altra nazione (basta guardare quanto è grande e quanta gente ha) ma almeno metà di questi stili sono delle schifezze che prendono stili classici e li rimastruzzano a modo loro
questo non crea conoscenza, ma confusione
Il Jujitsu si basa su tecniche messe in pratica fin dalla prima lezione, più veloci da apprendere di quelle del Kung Fu proprio perchè adottate in un contesto di utilizzo immediato. Il tempo di pratica è minore. Lo approfondisco avanti.Citazione:
hai preso l'esempio sbagliato però
Non è una boiata perchè la pratica del Kung Fu non è la stessa di quella del Jujitsu. Il Kung Fu parte dalle forme che il praticante studia lontano dalla loro attuazione, cosa che moltiplica il tempo da dedicarle. Nel Judo anche alla prima lezione le tecniche vengono subito attuate con un compagno anche solo per fare vedere come si fanno. Il loro allenamento, cioè utilizzare la tecnica in un contesto di simulazione della realtà con la presenza di una persona, permette di mostare subito l'efficacia di quello che si sta facendo. Chi va alle prime lezioni di Judo vede che impara cose che prova subito, di cui nota l'utilità, avendo un'entusiasmo maggiore che lo porta a seguire meglio le lezioni. Chi va alle prime lezioni di Kung Fu deve fare una serie di movimenti che non comprende, difficili da fare, scomodi. Deve farli tanto per ricordarseli, poi deve spremersi per la ginnastica, sudare per l'acrobazia. La volta dopo stessa cosa. La persona indecisa, oltre a stancarsi, si annoia: cosa gli serve il braccio in quel modo? Ma quel movimento quando va fatto in combattimento? La possibilità di capire che quei movimenti sono interni al combattimento, il praticante di Kung Fu all'inizio non la ha, mentre tutti gli altri si.Citazione:
che boiata, qualsiasi arte ha necessità della stessa pratica costante
La pratica del Kung Fu, cioè ripetere cose che non sembra servano a una mazza perchè bisogna farlo, non si riscontra altrove, a parte nel Karate, ma che mostra più potenza che complessità. Le arti marziali giapponesi allenano le tecniche subito, vedono gli effetti che hanno su un'altra persona, le reazioni, il praticante vede dove colpire. Il Kung Fu fa tutto solo dicendo che un giorno capirà come usare quello che impara. L'allenamento arriva dopo. La pratica continua, pratica pura, assegna il primo posto al Kung Fu.
Come se un calciatore si mettesse a calciare l'aria senza mai toccare un pallone.
Di nuovo non è una boiata. Il Wing Chun nasce proprio con l'intento della pulizia di movimenti, caratterizzandosi in quel modo. Ma quella è la sua peculiarità. Altri stili sono complessisimi, più di quelli giapponesi. Allora dato che il brasilian jujitsu prende delle tecniche del Jujitsu per metterle a terra, chi dice che le arti marziali giapponesi non stanno tutte a terra direbbe una boiata seconde te.Citazione:
meno complessi? boiata n2, spesso meno acrobatici, ma meno complessi proprio no, prova a fare kung fu wing tsun e vediamo quanto è complesso
Ma ci sono arti marziali che sono migliori di altre in certe situazioni. Come se chi fa Karate si lamentasse che non riesce a difendersi bene da chi usa un coltello. L'Aikido è valido restando all'interno dell'ambito dei colpi dai quali nasce per difendersi. Chi pratica Aikido non sarà mai bravo quanto un praticante di Kali a difendersi da un attacco con un coltello, il che non significa che lui sia un incapace. L'Aikido non è solo valido, punto. Ha la sua validità nel suo ambito, ma non universalmente, cioè in teoria è valido, la teoria secondo la quale la maggior parte degli attacchi che si portano in strada sono quelli, l'Aikido li neutralizza, perciò sembra un ottimo metodo di difesa. Ma la pratica è diversa. La testata fa da esempio.Citazione:
dipende da fattori che spesso nulla hanno a vedere con l'a.m. praticata
Mai visto. Di cosa parla?Citazione:
hai visto troppe volte fearless
Il Qi permette a quel colpo, di solito privo di grande utilità, di attivare una potenza che il colpo di suo non ha. Da quello che ho sentito l'Aikido usa il Qi, ma sono i movimenti in se a fare tutto. Togli il Qi agli stili cinesi basati sul suo uso, non ci fai più una mazza.Citazione:
??? tipo? che usa solo il "chi" mi risulta essere il chi kung che non è una a.m., tutte le altre prevedono la combianazione di "chi" e "colpi" però potrei dimenticarmi qualcosa
La base in Cina la denomina come lo stato dal quale tutto parte. I cinesi hanno più abitudine alle arti marziali, cosa che li rende più importanti degli altri, altrimenti i giapponesi non avrebbero imparato da loro. Il significato mi sembra chiaro.Citazione:
mi riswultava che i cinesi non hanno mai esportato ai "non cinesi" il kung fu se non dopo la seconda guerra mondiale, sono i giapponesi che andando in cina hanno carpito le codifiche del kung fu
poi qualche scambio ci sarà anche stato, ma i cinesi sono sempre stati gelosissimi di non tramandare i loro stili, talvolta all'interno della cina stessa (quando era compeltamente divisa)
Ma certi stili sono meglio di altri per la difesa contro qualcosa.Citazione:
ora visto che in kenpo, jujitsu, e anche aikido esistono difese da colpi agli occhi, alla gola, ai genitali, coltelli, bottiglie rotte, etc..., la colpa non è nello stile
tra l'altro in kenpo e jujitsu esistono tecniche specifiche per le testate, mi sembra strano che in aikido se ne siano dimenticati, però o può essere
Si dovrebbe praticare tutto.
Ma non si impara.
Mario, il cognome non lo ricordo. Dovrebbe aver vinto un paio di volte il campionato del mondo di Valetudo. Il mio istruttore di Kali, dove lo praticavo, lo ha portato una volta in palestra, lui allievo dell'altro.Citazione:
Per curiosità, ha mollato l'aikido per uno stile cinese da usare nelle mma? (è noto questo istruttore? magari lo conosciamo)
ripeto i primi secondo la leggenda sono indiani/tibetani e questi monaci sono andati in cina insegnando a quelli che sarebbero stati poi i fondatori di shaolin e wutang e cmq avevi detto che è una cosa diversa
tolto che non sono parole mie, ma lette da interviste a maestri vari di vari stili di kung fu, certo che alcuni sono migliorativi, ma (molti) altri sono peggiorativi, ed in effetti destinati all'oblio
ho i miei dubbi, la fisicità di contatto richiesta nel corpo a corpo è parecchio difficile da coordinare con i colpi e le parate, più che imparare un kata (o un lu),te lo posso assicurare avendo fatto entrambe le cose
concordo sul fatto che lo studio delle forme può sembrare astratto rispetto allo studio in applicazione e di conseguenza uno ci mette più tempo a capire cosa serve a cosa
ma è questo che non esiste, la pratica continua c'è sia che uno faccia forme, sia che uno faccia applicazione, non c'è differenza, in entrambe ci vuole la stessa pratica costante, sono solo due logiche di approccio differenti
una quella cinese predilige prima lo studio delle forme e solo in seguito lo studio dell'applicazione, la seconda lo studio contemporaneo di entrambe, ma la costanza della pratica è identica
come tu hai tirato in ballo il jujitsu io ho tirato in ballo il wing tsun per dimostrare come sia limitato ed inutile dire questo è più o meno complesso di quello in senso generale, dipende dai casi singoli delle a.m.
di questa non ho capito il senso, intendo proprio la grammatica, ma va bè
ma per carità è come dire che il difetto di un pugile è che non sa usare i calci, ciò non toglie che se vuole un tyson di apre in due ugualmente anche se hai un fucile a pompa
la testata è solo l'esempio che finchè si sta in un ambiente controllato di allenamento serve "quasi solo la pratica", mentre in un ambito fuori controllo serve ben altro che la pratica, un ottimo praticante di aikido che si fa sorprendere da una testata significa che o fa pietà come praticante o non è adatto allo stress nervoso di un confronto reale, o che l'altro è più bravo di te a combattere
ci sono cose che uno non impara con le a.m. e basta, guarda caso i sistemi di combattimento militare sono molto incentrati sul saper affrontare lo stress e le situazioni inaspettate usando le tecniche più semplici possibili
un bel film di wu shu e di come fu utilizzato da un uomo per risollevare l'immagine della cina, finisce dimostrando come l'onore del combattente prevalga sulla abilità dello stesso (e non ti spoilero nulla)
secondo me mischi le cose, una cosa è l'utilizzo della tecnica, un'altra apportare l'uso di chi a quelle tecniche (tolto che ho visto un botto di praticanti di a.m. italiani e orientali, e gente che poteva asserire un uso di chi reale erano 3 o 4 (tolto che anche qua ci sarebbe tanto da discutere)
mi citi questi stili? (per pura conoscenza mia)
tolto che anche qua la grammatica l'ho capita mica tanto, questa frase è come dire che senza i cinesi non esisterebbero le a.m. il che è falso e bon
a proposito Teon ti piace la mia nuova signa? è un raduno di grappler femmine all'oktoberfest
:sisi:
Ammazza. con cambio di avatar e signa non ti avevo riconosciuto, gaul :pippotto:
Comunque, senza intromettermi in tutto questo discorso (piano coi wall of text che poi crasha il forum :snob: ), così molto personalmente tenderei a separare alla grande arti marziali tipo kung fu e karate dalla difesa personale.
Giusto per ricordare come vanno i combattimenti boxe vs gente che sa usare le gambe:
http://www.youtube.com/watch?v=aCWHcuXCLRo
:asd:
Scandaloso Inoki :asd: chi ha vinto poi?
Beh, io l'ho sempre vista così: ci sono le arti marziali, gli sport da combattimento, le tecniche di autodifesa.
Ci sono alcune arti marziali, come il Kali, che possono essere anche per l'autodifesa, ma sono eccezioni.
In linea di massima, conoscere il karate, o il kung fu, non ti aiuta quasi per niente in uno scontro da strada.
Il semplice fatto, ad esempio, che in queste AM non ci si colpisca è un grave handicap di suo, perchè non ti abitua ad incassare un colpo. Parlo ovviamente nel caso in cui si finisca a doversi colpire per forza, so bene che in teoria la migliora cosa da fare è tagliare la corda.
Poi si, fai karate, magari hai dei buoni riflessi, ma se ti trovi contro un tizio che è abituato a far rissa, oppure ti trovi davanti ad una lama, hai poco da improvvisare. Idem per kung fu e associati.
Il discorso poi secondo me è un pò diverso per il grappling, che è meno diffuso e conosciuto, per cui tu che fai jujitsu potresti comunque "neutralizzare" un avversario per il semplice fatto che lui non ha idea di come liberarsi da una chiusura alla gola.
Rimane comunque il fatto che esistono le "tecniche di autodifesa", che ti insegnano come difenderti dalle situazioni più disparate, in maniera rapida, efficace e soprattutto semplice e istintiva. Non coi calci rotanti :asd:
Per inciso, abito nella bergamasca, se qualcuno è nei dintorni probabilmente conoscerà un certo istruttore di karate abbastanza noto, che secondo me è un buffone, che allena ragazzi e che gli spiega che, siccome loro sono veloci, davanti ad una pistola potrebbero semplicemente scattare e strapparla di mano "ai cattivi". Sticazzi, qui la cosa diventa addirittura pericolosa. Ecco perchè in genere quando leggo di corsi di autodifesa basati su uno degli stili di karate o sul kung fu divento scettico.
Spero non crashi il forum per il wall of text :caffe:
EDIT: tutto il discorso sopra senza scomodare il fatto che in strada ci sono anche i colpi "scorretti" (testate, colpi alla nuca, colpi agli occhi, colpi nelle palle) e fattori psicologici di pressione non indifferenti. Non sto a parlarne perchè altrimenti mi dilungo troppo e poi cado nello scontato.. ^^'
Secondo me l'ansia dell'autodifesa è il virus che provoca i deliri più ossessivi nei praticanti di arti marziali :asd:
Io sono abbastanza allergico ai discorsi di difesa personale, trovo fastidioso pensare di dovermi allenare per anni in palestra tutti i caz.zo di giorni perchè uno stron.zo, un giorno, mi punterà un coltello alla gola. Non solo quello mi va a rovinare la giornata, non solo mette a rischio la mia vita, ma mi leva pure centianaia di ore che io vado a dedicare a un allenamento fantascientifico in tutti gli anni precedenti? :asd:
Fantascientifico perchè dopo che sono diventato campione del mondo di MMA il bastardo mi infila un dito nell'occhio. Nelle MMA non si può. E allora faccio lo stile del dito nell'occhio e imparo a schivarli e infilarli io. Allora lui mi tira la bottigliata, e io imparo la tecnica malata della rottura del vetro. Solo allora cercherà di stirarmi con la macchina, e allora vedrò bene di imparare a saltare sul marciapiede con la zampata del ghepardo indocoreano.
Personalmente faccio brazilian jiu jitsu non perchè penso di mettermi in mezza guardia in discoteca quando il primo scemo guarda la mia ragazza, ma perchè mi diverte come sport, mi piacciono le competizioni, mi costringe a seguire diete, stare sempre in forma.
Dall'esperienza però ho imparato che di tutte le tecniche che provo a lezione, poche mi vengono agevolmente nello sparring, e solo dopo tanto sparring. E di tutte le tecniche che mi vengono agevolmente in sparring, poche mi vengono allo stesso modo in gara, dove c'è più stress. E di tutte quelle che mi vengono in gara, pochissime mi verranno in strada.
Però se proprio un rompicog.lioni deve menarmi, due cazz.ate le so fare bene, perchè le ho allenate fino a vomitare. Non è che la cosa mi faccia sentire tranquillo, ma non vedo perchè dovrei essere tranquillo quando uno vuole ammazzarmi o ferirmi :nono:
Se una tecnica l'ho vista a lezione di autodifesa, e non c'è sparring al 100%, non ci sono anni di pratica e di gare, mi chiedo cosa riuscirei ad applicare in strada. Io, conoscendomi, zero. x(
Ti quoto duro Never, per quello che penso che se uno vuole sentirsi sicuro, ha problemi di ansia quando è per strada e simili, l'unica soluzione è un corso di autodifesa vera e propria, che copre un sacco di situazioni e, spesso, non richiede nemmeno moltissimo tempo.
Sicuramente non faccio boxe per stare più tranquillo quando torno a piedi la notte tardi, come non farei karate o sambo. Piuttosto mi faccio krav maga lite e sono a posto (relativamente).
Certo il fatto di fare uno sport da combattimento o un'arte marziale può metterti nell'ottica che "se tutto va storto, me la cavo meglio dello s*****o medio", che è un pelo consolante.
Ma tutto qui :sisi:
No sono cagate, si parte da questi falsi miti perche' la media dei pugili e' piu' preparata della media dei kick/thaiboxer.
A parita' di bravura e forma fisica vince ovviamente quello che ha piu' armi a disposizione.
Senza contare che chiudere la distanza in Thai boxe per un pugile e' un suicidio, clinch e ginocchiate a un pugile che e' abituato a legare per riprendere fiato ???
beh bisogna anche dire comunque che molte arti marziali hanno già in sè stesse tecniche di autodifesa, essendo cmq discipline derivate da arti utilizzate in guerra e quindi devono comprendere necessariamente anche efficaci tecniche sia di attacco che di difesa..ad esempio, come già specificai tempo fa il Judo è stato codificato in 2 parti complementari e necessarie che il fondatore voleva si studiassero entrambe approfonditamente ed in ugual misura: il randori waza (le tecniche di proiezione, strangolamento e leve articolari che si usano in un contesto di combattimento sportivo (benchè si possano usare anche in un contesto di difesa personale)) e lo shinken shobu waza(le tecniche di combattimento reale, che prevedono colpi di qualsiasi genere anche dita negli occhi testate ecc.., che prevede la difesa da coltelli bastoni e pistole, lo studio dei punti vitali sino ad arrivare persino al kigo de kugegi, cioè alle tecniche d'attacco e difesa con oggetti vari, seggiole bottiglie ecc..)..il problema però è come detto varie volte sempre il solito, cioè l'occidentalizzazione e la sportivizzazione, che ha portato i maestri a concentrare quasi esclusivamente le loro lezioni solo sulla prima parte, in questo caso sul randori waza..ci può essere addirittura gente diventata cintura nera per meriti sportivi senza aver quasi mai studiato lo shinken shobu waza..discorso analogo penso si possa fare per il Karate..alla fine tutto dipende dal metodo, dalla durezza e dalla completezza attrraverso i quali alleni la tua arte marziale e se ne studi tutte le sue componenti o ne tralasci delle parti..(oltre che dalle tue abilità personali naturalmente)
Per quanto riguarda i corsi di difesa personale sinceramente non so quanto possano essere efficaci..mi vien da pensare che cmq si tratta sempre di "simulazione", nel senso che simuli delle tecniche con un partner che acconsente nell'essere attaccato e nel subire la tua tecnica..alla fine quindi come si fa a sapere se le tecniche che ti hanno insegnato le applichi realmente con efficacia o se addirittura sono esse stesse efficaci..da qui la necessità di uno sparring duro che non penso i corsi di difesa personale possano attuare..
Questa cosa non ha alcun fondamento logico...
Ad alti livelli la differenza la fa tutta il praticante.Citazione:
Ma ad alti livelli credo che un praticante di Kung Fu sia più temibile di un praticante di stili giapponesi dello stesso livello.
Eh, ma ho praticato taekwondo e stendo i tirannosauri con le onde energetiche, c'ho il Kaiohken ed il Supersaiyan a 5 livelli di potenza, come d'altronde Chuck Norris e chiunque altro abbia praticato TKD. Quindi il Ch'i mi fa una sega, lo riconverto a livello quantico, lo assorbo, e divento Tengen Toppa Gurren Lagann.Citazione:
L'uso del Qi porta le tecniche nelle arti marziali cinesi a livelli altissimi, creando stili che utilizzano solo quello.
L'importante è crederci :sisi:
Ma il Qi/chi è ciò che penso io?
L'energia interiore wtf? :uhoh:
Ma i primi stili complessi, lo studio fra tecniche, il cercare altre discipline, sono comparsi però in Cina alla luce del sole. La documentazione parte dal periodo cinese. Chiaro, anche il primo uomo moderno si dice che sia comparso in una data epoca in un certo posto, ma chi dice che sia così? Ci si può attenere a quello che viene proposto o pensare altro.Citazione:
ripeto i primi secondo la leggenda sono indiani/tibetani e questi monaci sono andati in cina insegnando a quelli che sarebbero stati poi i fondatori di shaolin e wutang
Allora, se per cambiare vogliamo dire prendere uno stile privandolo delle sue difficoltà per permettere a gente di qualunque tipo di praticarlo, lo stile diventa una schifezza. Gli stili moderni sono stati cambiati per questo motivo; per poterli sportivizzare; per togliere alcune cose inutili in una difesa personale. Cambiarli dopo uno studio parallelo di un altro stile per condividerne gli aspetti migliori porta positività.Citazione:
tolto che non sono parole mie, ma lette da interviste a maestri vari di vari stili di kung fu, certo che alcuni sono migliorativi, ma (molti) altri sono peggiorativi, ed in effetti destinati all'oblio
Ma non ho detto che è facile, che non sia pratica anche quello, che io chiamo allenamento, ho detto che un'arte marziale che parte subito dall'allenamento a coppie da più l'idea di praticare qualcosa di utile, di funzionale. Per l'occidentale che vuole qualcosa di più efficace da subito, l'approccio giapponese porta più gente in palestra. Quando ho provato lo shorinji kempo mi divertivo di più ad andare, dato che ci allenavamo a coppie dalla prima lezione. Il Kung Fu mi piace, lo pratico tutti i giorni, la vedo come la mia arte marziale, ma la lezione la considero più come una dimostrazione a me stesso del fatto che la possa praticare, più che un divertimento, una cosa che mi torna utile.Citazione:
ho i miei dubbi, la fisicità di contatto richiesta nel corpo a corpo è parecchio difficile da coordinare con i colpi e le parate, più che imparare un kata (o un lu),te lo posso assicurare avendo fatto entrambe le cose
La mia frase sul Wing Chun diceva: tu dici che il Wing Chun è semplice, per questo tutte le arti marziali cinesi sono semplici. Allora ho risposto: dato che la Valetudo usa delle tecniche del Jujitsu a terra, allora tu dovresti dire che tutte le arti marziali giapponesi sono a terra, perchè dici che basta una sola arte marziale a caratterizzare tutte le altre. Ma dato che questo non è vero, non è vero nemmeno che le arti marziali cinesi sono semplici come il Wing Chun. Lo abbiamo chiarito, discorso chiuso.
Lo so, ma un'arte marziale che insegna a difendersi da un attacco particolare permette al praticante che non ha una grande bravura di suo di potersi difendere comunque. Il praticante ha la colpa fino a un certo punto.Citazione:
la testata è solo l'esempio che finchè si sta in un ambiente controllato di allenamento serve "quasi solo la pratica", mentre in un ambito fuori controllo serve ben altro che la pratica, un ottimo praticante di aikido che si fa sorprendere da una testata significa che o fa pietà come praticante o non è adatto allo stress nervoso di un confronto reale, o che l'altro è più bravo di te a combattere
ci sono cose che uno non impara con le a.m. e basta, guarda caso i sistemi di combattimento militare sono molto incentrati sul saper affrontare lo stress e le situazioni inaspettate usando le tecniche più semplici possibili
Il Pakua ha movimenti che usano una forza minima, il Qi fa tutto. Togliendolo, usare solo i movimenti con la forza che si allena non fa male manco a una mosca.Citazione:
secondo me mischi le cose, una cosa è l'utilizzo della tecnica, un'altra apportare l'uso di chi a quelle tecniche (tolto che ho visto un botto di praticanti di a.m. italiani e orientali, e gente che poteva asserire un uso di chi reale erano 3 o 4 (tolto che anche qua ci sarebbe tanto da discutere)
mi citi questi stili? (per pura conoscenza mia)
Il Qi permette di colpire.
Le arti marziali non raggiungerebbero livelli tanto alti, senza di loro. Ma se la Cina non fosse esistita, la gente a combattere ci andava lo stesso, la mia affermazione includeva questa idea.Citazione:
tolto che anche qua la grammatica l'ho capita mica tanto, questa frase è come dire che senza i cinesi non esisterebbero le a.m. il che è falso e bon
Io ho sempre detto che la boxe per la difesa personale ha più utilità dei corsi di autodifesa.
Kanjar, la cina ha una conoscenza più ampia nelle arti marziali, perchè hanno un'abitudine maggiore a quel tipo di conoscenza. Il ragazzo cresciuto in una famiglia colta ha una cultura maggiore di un ragazzo con lo stesso titolo di studio, intelligenza, metodo di studio, nato in una famiglia meno acculturata.
La differnza alti livelli/bassi livelli si vede in media. Il fenomeno anche all'inizio ha una capacità superiore. Un praticante di Kung Fu medio che arriva ad alti livelli ha una capacità di combattere migliore del praticante medio di arti marziali giapponesi ad alti livelli. Il praticante mediocre di Kung Fu che arriva ad alti livelli dopo tanto tempo avrà difficoltà con il praticante medio di arti marziali giapponesi allo stesso livello. I poli hanno una valutazione diversa.
Hai mai giocato a Dead Or Alive 4? Li un tirannosauro viene abbattuto proprio così! Da allora io vado in giro per la strada urlando ai tirannosauri di uscire fuori. Uno di quelli che ho eliminato si trova nel museo della mia città! Io e te dobbiamo combattere Kanjar!
Si.Citazione:
Ma il Qi/chi è ciò che penso io?
L'energia interiore wtf?