io ci credo ancora :sisi:
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io ci credo ancora :sisi:
:snob:
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Ranking UEFA, Milan prima squadra italiana: rossoneri all’undicesimo posto, primo il Real Madrid di Ancelotti
29.05.2014 19:00 di Enrico Ferrazzi Twitter: @enricoferrazzi articolo letto 9572 volte
La stagione 2013-2014 è terminata da pochi giorni e la UEFA ha stilato la classifica dei club in base al ranking Uefa: la prima squadra italiana è il Milan, che si trova all’11° posto, mentre Inter e Juventus sono rispettivamente in 13^ e 16^ posizione. La graduatoria è dominata dal Real Madrid Campione d’Europa, seguito da Barcellona, Bayern Monaco, Chelsea e Benfica.
Possiamo scriverlo sulle magliette, prima squadra italiana nel ranking :V
E' tutto così epic...arrivare a pari punti ed essere usciti per quel gol al 96' oltre il recupero contro l'Atalanta!
LADRIII!
quanto mi dispiace per Cassano :caffe:
godo come un porco ma solo per cassano. per il parma e i suoi tifosi mi dispiace un botto.
http://www.milannews.it/l-editoriale...-gialla-145872
Un articolo che ha già molto più senso di quello di ComunqueMilanNight :snob:Citazione:
Si pensava che dopo Arrigo Sacchi fosse impossibile fare meglio. Poi Fabio Capello vinse 4 scudetti e fece 3 finali di Champions in 5 anni. Si pensava che dopo di lui fosse impossibile fare meglio, poi Alberto Zaccheroni vinse lo scudetto al suo primo anno con una squadra da 4° posto ad andar bene. Si pensava che fosse impossibile fare meglio poi Carlo Ancelotti vinse scudetto, 2 Champions, 2 Supercoppe europee, la Coppa Italia dopo una vita e mezza, il Mondiale per club. Infine è arrivato Clarence Seedorf che con il peggior Milan degli ultimi 30 anni, nel solo girone di ritorno in proporzione ha fatto più punti di Sacchi alla sua prima stagione.
Al meglio come al peggio non sembra esserci limite. Dopo le bugie sulla cessione di Kakà nel 2009 si pensava fosse stato toccato il fondo, poi arrivarono quelle sulle cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva. Dopo le cene ad Arcore per salvare la testa di Allegri e fare felice il commercialista, arrivò quella per discutere della liquidazione di Adriano Galliani al quale per la pensione non bastano 100 milioni. Allora venne la cena di famiglia in cui Barbara esplose: “Adesso basta, cambiamo registro”, ma suo padre impotente allargò le braccia scuotendo il capo: “Non posso farci niente”. Dopo l’umiliazione di Sassuolo i Berlusconi provarono la mossa Seedorf, corteggiato per un anno e mezzo, allo scopo di coltivare un allenatore e un dirigente attraverso la stessa persona: “Vai a Milanello, comanda tu, parla soltanto con noi di famiglia”. Esattamente quello che l’allenatore ha fatto. Ingenui, i Berlusconi. E ingenuo Seedorf. Un gioco da ragazzi, in un mese e mezzo soltanto a prescindere dai risultati, aizzargli contro la “squadra”, lo staff, la stampa, i camerieri degli hotel, i cuochi, gli addetti al servizio in camera, gli scrittori dei dossier. Tutti come legati insieme e imbavagliati da un’unica corda gialla simile a una cravatta con cui l’uomo nero olandese è rimasto impiccato da subito. Avrebbe potuto anche vincere tutte le partite e portare la squadra in Champions: il suo destino era segnato lo stesso giorno in cui ha firmato il contratto.
Tutti come legati insieme, tranne i tifosi. Loro hanno capito benissimo che le uova a colazione, le assenze agli allenamenti di scarico o di rifinitura, lo psicologo nell’armadio, i panchinari trogloditi permalosi e i modi autoritari di Clarence, colpevole di aver eseguito alla lettera gli ordini del presidente, sono una gigantesca balla, l’ultima farsa che ha umiliato un’altra icona della storia rossonera, strozzato da una cravatta sin dal primo giorno in cui ha (ri)messo piede a Milanello. Come lo sono state le voci sparse ad arte che starnazzavano del ritorno di Ancelotti, o l’ingaggio dell’allenatore del Siviglia, o quello del Benfica, o quello… Quello che costa di meno, altro che balle, così Fininvest non può opporsi all’esonero di Seedorf come invece era accaduto per quello di Allegri, salvato più volte esclusivamente dalla sua stessa liquidazione e dall’ingaggio del suo successore.
La storia del Milan ormai da tempo la fanno i commercialisti, i camerieri (nel vero senso della parola), i bottegai, i parcheggiatori, i cuochi... Certamente non i Berlusconi, il padre impegnato mentalmente e fisicamente su ben altri fronti e ben altre sconfitte, costretto a bersi le menzogne su un allenatore scelto e prescelto da lui, la figlia imbavagliata da qualcuno che può comportarsi come se fosse il padrone del club senza esserlo. La stessa corda gialla simile a una cravatta che strozza Seedorf, la stessa che ora trascina sul patibolo Pippo Inzaghi. (Il quale di mestiere fa l’allenatore. Quindi se gli offrono la panchina del Milan ovviamente la accetta. Quindi prima di accusarlo di egoismo o di manicheismo fateci almeno un pensierino, nonostante lo sport nazionale italiano sia di essere froci con il culo degli altri).
Molte volte in questi ultimi 28 anni qualcuno ha pensato che fosse impossibile per il Milan superare se stesso. Non sembra impossibile invece, nel bene e nel male. Con questa triste verità comincia l’ennesima estate di passione al mercatino dell’usato. Più o meno rigorosamente a parametro zero.
altra perla di Serafini
rilancio
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Ho visto maglie rossonere segnare il gol della vittoria a due minuti dalla fine ed alzare una Coppa davanti a quarantamila tifosi in festa. No, non è stato un sogno. Ero a Wembley, nell’ultimo week end, per gustarmi il match decisivo dei play off di Championship tra il Derby County e il QPR. Sono proprio i londinesi a usare, come seconda maglia, quella rossonera ma a strisce orizzontali, con Joe Jordan in panchina come assistente di Redknapp. Pomeriggio fantastico per la correttezza, per l'educazione, per la civiltà del pubblico. Un errore dell’arbitro viene accompagnato da un breve “BUUUUUHHHH!” di disapprovazione, con un “What are you doing ?” “Che cosa stai facendo“ lanciato dalle tribune. Ottantaduemila gli spettatori, dei quali trentasettemila appassionati venuti da Derby.Trentamila invece quelli del QPR, che percorrono le cinque miglia dal Loftus Road a Wembley, in una lunga e festosa colonna. Allo stadio le due tifoserie sono divise da un spazio largo cinque metri con una fila di steward a fare da immaginario cordone. Eppure nulla è successo. Solo cori, canti, tanto tifo, con la presenza di bambini dai due ai dieci anni, sorridenti e estasiati, vedendo sventolare migliaia di bandiere. Uno spettacolo splendido ed indimenticabile. Il primo augurio al Milan ed ai suoi tifosi, e quindi anche a me, è proprio quello di poter vivere presto emozioni così forti, così sane, che esulano dal risultato finale. Questo prologo nelle ore che vedono delinearsi il nuovo organigramma tecnico del Milan 2014-2015. In panchina Pippo Inzaghi e Mauro Tassotti. Preparatore dei portieri Beniamino Abate e, nel ruolo di “tattici”, Andrea Maldera e Nicola Matteucci. Così ha deciso Silvio Berlusconi. Più di una volta, su queste pagine, avevo espresso qualche perplessità sulla scelta di Superpippo come nuovo tecnico milanista. Solo per un motivo. Perché lo ammiro, perché gli sono amico, perché non volevo che le sue gesta in maglia rossonera venissero anche solo leggermente offuscate da qualche difficoltà come nuova giovane guida tecnica. E’ stato sufficiente però un breve colloquio telefonico per capire che Pippo Inzaghi possa veramente essere la persona giusta per riportare il Milan, almeno in Italia, nel ruolo che blasone e storia pretendono, per riunire una tifoseria divisa in troppe fazioni . Superpippo sente forte l’orgoglio di appartenere ad un Club, al quale ha regalato dieci anni della sua vita professionale. Una vita seria, una vita equilibrata e metodica, una vita che ha sempre rappresentato un esempio per i bambini, che lo hanno follemente amato. Ed i bambini raramente si lasciano ingannare quanto a sensazioni, quanto a sentimenti, capendo subito dove alberghi il buono. Qualcuno sta già temendo una campagna in tono minore, condotta dal sig.”Cinquanta Milioni”, cioè da Silvio Berlusconi, l’uomo che ogni anno, da ventotto stagioni, ripiana i debiti del Club, anche se molti fingono di ignorarlo o preferiscono non ricordarlo. Una estate dunque che, sul piano del rafforzamento, non possa aiutare Inzaghi nei suoi propositi e nelle sue ambizioni. Io non sono preoccupato. In Europa è arrivata in finale una squadra, l’Atletico Madrid che, pur priva di tanti nomi di straordinario appeal, grazie allo spirito di sacrificio, all’unità di intenti, alla voglia di lottare su ogni palla, alla organizzazione, alla corsa, ha sfiorato la grande impresa internazionale, raggiungendo un formidabile risultato in Spagna. Se Superpippo riuscirà a trasmettere questi valori, che sono i suoi valori, il Milan potrà ritornare a inseguire lo Scudetto numero diciannove, fin dalle prime partite di campionato. Basta inseguimenti, per carità, ve ne prego! Inzaghi, l’uomo della seconda stella, Inzaghi, l’uomo dei nuovi trionfi mondiali, perché non sperarlo? Una volta, in una telecronaca, ho esclamato, ho urlato: “Pippo può tutto, Pippo può tutto!“. Prima in campo, ora, ne sono certo, in panchina!
cos'è che diceva marcello marchesi della dignità? :asd:
Galliani ladro.
:sisi:
e questa storia di "mr 50 milioni" , il povero miliardario costretto a "ripianare i debiti del club" causati da noi tifosi ingrati :sad:
o forse è colpa del geometra che gestisce il club? naaa
ma non sono nemmeno soldi veri cazzo, lui dice 50 mln, le cifre uscite dal CDA sono altre, e molto più basse, ma questo non toglie che il budget verrà ulteriormente abbassato, cosa che alla fine Galliani stava anche facendo, ma non sono questi i problemi attuali, i problemi sono che la BB vorrebbe prendere in mano il club, mentre Galliani non vuole andarsene, e sta cazzo di lotta intestina sta provocando tutta sta situazione del cavolo.
Ma questa situazione non è colpa di Galliani ( il Bilancio merita una discussione più approfondita a parte ) è colpa dell'azienda di famiglia, che se avesse messo via i soldi del TFR di uno dei suoi massimi esponenti anno per anno avrebbe potuto mandarlo via senza problemi.
Invece così Galliani tiene per le palle il Milan perchè al momento non possono mandarlo via, e mi fanno ridere i Giornalisti e quelli che lo definiscono ingrato perchè alla fine sono soldi suoi, per quale motivo dovrebbe lasciarli al Milan ? Io non lo farei di sicuro.
Vai con la Raccolta Fondi: http://sostieni.forzaitalia.it/index.php
Peraltro dice 50Mln, ma pare siano 12Mln ed indovinate un po? Anche nell'ultimo Bilancio manca la voce: "Diritti TV Mediaset"...:roll::roll::roll:
e io che pensavo che i problem del Milan fossero tipo avere abate invece che bale
come se l'avessimo già presi :sisi:
Stiamo già dando la colpa a Inzaghi del non riscatto di Rami ? Prendiamo Alex :asd:
E comunque non è POSSIBILE :tsk: Rami è già stato riscattato :tsk:
Ora però leggo che è una news di tuttsport, Hellvis :no:
anche 'sta storia della doyen è agghiacciante
chi ?!?
il fondo di investimenti che compra i cartellini dei giocatori e ne rivende un "pezzo" alle squadre.
pare che galliani, per il secondo anno di seguito, sia in contatto con questi loschi figuri.