Originariamente Scritto da
Harry_Lime
Il problema dell'uncanny valley è enorme nel settore videogame in questo momento, perchè ad ogni passo che ci si avvicina al concetto di fotorealismo, il problema del perturbaante recondito inizia a emergere con sempre più prepotenza.
Poniamo un esempio semplice: il modello poligonale e fisico di nathan drake in uncharted 4 è prepotentemente la cosa più avanzata e che avvicina di un altro passettino al fotorealismo umano. Ma a sua volta, l'impressione che suscita a chi lo osserva è sempre più quella di finto, di falso. Questo sintomo del perturbante che avanza, non è percepito da tantissimi e lo sfogo è spesso quello di trovarsi davanti ad un personaggio e paesaggio poligonalmente povero o fisicamente non credibile.
Come dici tu, forse non basterà lamprossima generazione di console per ragfiungere il fotorealismo, ma ho iniziato a pormi l'idea che questa gen sia volutamente poco performante, anche per evitare l'eccessivo effetto uncanny valley di una tecnologia che anche se spinta al massimo, non basterebbe ad evitarlo.
Sono invece abbastanza convinto che la prossima generazione di macchine da gioco, probabilmente l'ultima non in cloud completo, sarà tecnologicamente un passo estremamente elevato che spingerà al fotorealismo e forse riuscirà pure a limitare l'effetto uncanny valley.
Probabilmente con macchine computazionalmente superiori anche di 25 o 30 volte quelle attuali.
So che per molti questo è solo un problema di tecnologia, ma io non credo e anzi, l'effetto maschera di cera, deve essere il principale problema di questa gen.
Io non credo sia affatto un caso se i nuovi videogame di questa gen adottano sempre più facilmente uno stile grafico più vicino al fumetto, all'animazione e al fantasy estremo, dando anche ai personaggi e ai colori cromatici delle location, una conformazione meno realistica e più fantastica.
il reale fa male, ma il limbo che separa l'iperreale dal vero, è troppo vicino per poterlo superare solo in parte.
Serve un salto tecnico e una preparazione artistica e semantica di chi lo crea, enorme.