Deus :asd:
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Deus :asd:
Eh, ma la trollata veniva bene solo scrivendo "tredicesimo".
Diversamente sarebbe stata meno immediata :asd: .
Un talento sprecato cosi..... :no:
Che delusione
se avete occasione guardatevi il numero che ha fatto Pogba in nazionale contro l'Armenia, altissima scuola, che giocatore
leggendo le notizie su internet mi sono reso conto che sia Giovinco sia Lichsteiner chiedono 3 milioni per rinnovare. Uno dei due non ha davvero alcun ritegno :bua:
Davvero... Lo svizzero dovrebbe darsi una calmata, dentro e fuori dal campo.
:asd:
Dai Deus facci sognare :alesisi:
Ma anche no :asd:
Piada_squacquerone&rucola™
Guarda il puntino bianco :asd:
Piada_squacquerone&rucola™
Bon, se è vera la notizia, la juventus ha deciso di non passare attraverso le multiproprietà di Tavecchio e LotitoCitazione:
Idea Juve: avere un club in Portogallo
Extracomunitari liberi, ingaggi minimi, seconde squadre. Ecco i motivi e i retroscena del progetto bianconero
http://cdn.tuttosport.com//images/20..._ts673_400.jpg© LaPresse
TORINO - Può venir voglia a tutti di acquistare una società portoghese, dal momento che possono bastare anche solo 500 euro per mettere le mani sul 51% del capitale di un club lusitano. E’ la storia del Clube de Futebol Os Belenenses, sede in Lisbona, serie A portoghese, la Primeira Liga. Stiamo parlando di una società che ha conquistato 4 volte il titolo nazionale prima della Seconda guerra mondiale e 3 coppe del Portogallo, non proprio un’inezia. Per quattro soldi è passata di mano negli anni scorsi e oggi è nella parte sinistra della classifica. Ma se avete più soldi in tasca, allora potete mettere nel mirino anche un club più famoso. Come il Boavista, società di Oporto, una polisportiva con 111 anni di storia, che appena 13 anni fa vinceva il campionato. E nel 2003 disputava le semifinali di Coppa Uefa. Con un milione di euro, massimo due, la trattativa può andare a buon fine. Difatti è uno dei club più chiacchierati, quando si disquisisce di possibile compravendite in Portogallo. E acquisire una società in quel Paese è un’idea che si sta allargando sempre più nel panorama italiano. D’altra parte nostri connazionali che lavorano lì, come manager o presidenti, ci sono già, e sono spuntati proprio in questi anni: da Igor Campedelli (Olhanense) a Omar Scafuro (Beira-Mar), delle cui avventure si narra a fianco.
Pista calda - Ma non sono i prezzi di saldo ai quali si può acquistare un club a rappresentare il primo motivo per cui il calcio italiano sta guardando con interesse al Portogallo. Alla base di tutto c’è la possibilità di ingaggiare un numero illimitato di extracomunitari. Da far sbarcare in Europa e poi seguire nel percorso di crescita, per poi tradurre i migliori in Italia, verso le società di riferimento. O per realizzare lusinghiere plusvalenze sul mercato pure con società “terze”. Anche la Juventus sta analizzando questa pista, difatti. Chiamatele strategie ad ampio raggio e lungo termine, su scala internazionale e con le ramificazioni principali tra l’Europa e il Sud America. La società bianconera finora ha lavorato in tandem soprattutto con club amici o satelliti, minori, in Italia come all’estero. Un modo di arare il calciomercato (condividendo degli obiettivi e gestendone assieme la crescita) che può andare di passi passo con la gestione diretta di un club all’estero. E, oggi come oggi, il Portogallo non rappresenta l’Eldorado (basti pensare al pesante indebitamento collettivo del calcio lusitano), ma indubbiamente costituisce una delle nazioni più interessanti: per tutta una serie di motivi sociali, economici e sportivi.
Pure Pozzo ci ha pensato - Anche l’Udinese ci aveva fatto più di un pensierino, in questi ultimi anni, salvo continuare a gestire il Granada in Spagna e il Watford in Inghilterra, senza aggiungere una terza consorella. Da almeno un paio di mesi i vertici della Juventus stanno esplorando il pianeta calcistico lusitano per verificare l’effettiva realizzabilità del progetto e la sua bontà. Costi di acquisto, spese di gestione, controllo delle posizioni debitorie, benefici, club sul mercato: è un’analisi complessa. Nella sede di corso Galileo Ferraris si sono dati anche una prima scadenza virtuale: se effettivamente la Juventus deciderà di espandersi, l’operazione potrà attecchire già nella prossima estate.
Beh, è il calcio degli onesti.
topa :snob:
Cambiando discorso, si vocifera di un accordo per 20 milioni a stagione tra Roma e Samsung. Se così fosse, ringraziamo la proprietà per l'estremo atto di generosità nel rinnovare lo sponsor della Juventus alle cifre stabilite dalla Fiat.