Originariamente Scritto da
Harry_Lime
Personalmente, come in tutte le forme di intrattenimento che sono poi diventate Arte (il cinema, ma anche la fotografia prima e il teatro ancora prima), trovo nello stile 8 bit quella capacità di semplificare in pochi pixel o in poche battute sonore, un concetto ben più ampio, che è appunto quello ad esempio di un cavaliere che corre a trotto col cavallo o di un ritornello sonoro fatto magari con pochissime variazioni, ma altamente ricordabile.
L'esempio che mi viene subito è quello del gingle del primo turrican sui titoli di testa (per c64), difficile da scordare.
Quello che voglio dire, è che la stilizzazione grafica e sonora nel videogame, frutto dei mezzi inadeguati e dei primi passi che la fantasia muoveva per realizzare un prodotto in movimento dinamico su un monitor, sono un pò l'estensione delle figure rupestri sui muri delle grotte di primitivi di oltre 15000 anni fa.
Ovviamente esistono eccezioni che dimostrano come alcuni prodotti erano davvero privi di stile grafico, audio o di level design, ma trovo nell'era 8bit in particolare, quel fascino dovuto all'uso della fantasia da parte del giocatore, che ora quasi scompare.
Intendiamoci: chi di noi da quei 8 pixel non si è immaginato di vedere chiaramente il cavaliere che sfodera l'elsa e si getta sui nemici incuranti. Chi di noi non si è immaginato da un quadratino visto dall'alto con 4 colori sparsi in giro per la superficie, di non guidare davvero una ferrari in pista a monza?
Dai, la dicotomia storica tra passato e presente è inevitabile, ma non per questo bisogna vedere i videogame ad 8 bit come frutto di malessere visivo.
Ora, si sta sfiorando l'iperrealismo HOPPERIANO, al punto da diventare quasi perturbante un volto in movimento del proprio giocatore. E' come diceva qualcuno nel topic di Alien Isolation; L'Uncanny Valley che avanza e ci disturba la visione rivoltosa della figura umana. Così somigliante a noi, da risultare rivoltante e offensivo per la mente credere che sia falso.