[Vampire: Victorian Age] Le fauci del conquistatore

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Aprite la sezione "Soundtracks", selezionate Vampire e in seguito la vostra traccia !]


Prologo


"C'est un beau putain de bordel" [trad. è un bel cacchio di casino]
Questo dice a te Commissario il tuo sottoposto e amico di lunga data Jule Giroux, detto da te e da molti altri Giro, mostrandoti la scena del crimine. Svegliarti a quell'ora nel cuore della notte per portarti a vedere cosa?
Una mattanza degna dei tempi bui altroché. Terroristi? Vendetta? Ladri?
Quello che vedi è una carrozza rovesciata su di un lato con cavalli annessi sicuramente morti dalla puzza e dal sangue nerastro che imbratta il pavimento ciottolato. Cerchi con lo sguardo, mentre Giro si leva il cappello per asciugarsi la fronte madida e cadaverica. La portiera della vettura è spalancata e un corpo di donna sporge, c'è molto sangue e non riesci a capire se abbia o no ancora la testa attaccata. Sei ancora troppo lontano. I pochi curiosi che provano ad avvicinarsi sono allontanati da altri tre agenti che ormai hanno delimitato il perimetro. "Fra poco arriverà anche la stampa, questo è certo" gorgoglia il tuo amico "Maître G. il coroner è stato svegliato da non molto, non ho idea di quando sarà qui, ma penso che potrai fartene un'idea discreta anche da solo.


"Ou sont-elles?" intervallo " Dove sono le fauci??" è tuo zio, Dorian, che lo ripete febbrilmente da tutta la notte, incessantemente. Come viceresponsabile dei magazzini del Louvre, che cominciano a riempirsi con le opere d'arte strappate da Bonaparte sembra essersi ficcato in un brutto guaio. "Se mancano le fauci, sicuramente la mia vita varrà meno di un soldo bucato domani." Hai deciso di aiutarlo anche perché la zia non sembrava voler smettere di piangere per la preoccupazione. Ora state girando fra le buie stanze dei magazzini cosparse da geometrici tendoni, opere coperte da pesanti coperte di canapa, con un lume a testa. Ma, diamine, se hai capito cosa state cercando. Ti senti come uno speleologo in grotte sconosciute mentre il tuo lume proietta ombre irreali sui grotteschi e candidi monti.

[...]

Dio, quant'è stata pomposa, grandiosa, eccessiva l'incoronazione dell'Empereur, Nôtre Dame sembrava dover esplodere da un momento all'altro. Quanta bella gente quanta gente. Facce, visi ovunque, e che fasti! Mio dio! (My god, mon dieu...) Un mosaico di lingue diverse si intrecciano nei parlottamenti, nelle esultanze, negli insulti forse nelle lacrime.

Ti sei guardato in giro un sacco Luc in cerca di qualche pollo da spennare (ancora meglio una polla, sinceramente parlando). Finché non hai trovato proprio quella che cercavi.

I francesi, incoronando il loro ennesimo monarca assoluto, legandosi a doppia mandata a valori vecchi come mummie e malgrado da tempo nel mondo la libertà del liberalismo sembra risiedere altrove. E come se non bastasse lo fanno con il consuetto sfarzo e la spocchia di una nazione che crede di essere ancora una grande ma non lo è più.

Questo annota William S. Johnson inviato del Times, in un angolo fumoso, nel dopocerimonia. Mentre scorge un nobile particolarmente impettito nell'atto di rimorchiare una procace quanto volgare bionda fasulla. "Quello è il conte Besson" dice l'azzimato giornalista francese F. De Bâle che hai imparato in fretta a non sopportare "Non si sa chi sia né da di dove sia, ma sicuramente ha stile e piace molto alle donne". Vale la pena di annotare anche questo?

[...]

La cerimonia è finita da tempo però. Ora.

Qualcuno è fra le coperte di una delle più lussuose ville di Montmartre con una petulante ma formosa bionda signora-bene. Che chiede con quel tono stridulo "Encore une fois, Luc, s-il te plait" e tu, in bilico fra la tua spudoratezza e la voglia di rivalsa, rifletti senza guardarla negli immensi occhi azzurri.
Chissà dove si trova suo marito?

Qualcuno invece è ancora sulla via del ritorno verso la locanda, con in mano un taccuino colmo di appunti e di idee che ronzanti come api sbattono fra una tempia e l'altra. "Monsieur Johnson!" una voce ti riporta alla realtà, è Pablo il ragazzino che alla locanda ogni tanto ti porta le dritte interessanti e per te svolge diverse mansioni. "C'è stato un massacre, una cosa grossa, venga! In fretta!"

Bloody Hell, questi francesi... capaci di gesti sublimi e insieme delle peggiori nefandezze. Meglio annotarsi il nome di questo Besson, potrebbe essere un punto di partenza per un articolo sulla decadenza di quel che resta della nobiltà di qua.

Scribacchio un appunto. Rileggo le righe buttate giù pochi istanti prima, e le cancello sbarrandole con una riga.
Napoleòn... sarà stata la cosa giusta? E' lo sbocco naturale di quello in cui abbiamo creduto? Doveva finire così? E' davvero meglio di Londra l'incancrenita?

"Monsieur Johnson! C'è stato un massacre, una cosa grossa, venga! In fretta!".
I miei pensieri svaniscono in un istante. "Un massacro? Dove, Pablo? Andiamo!".

Sì, andiamo Pablo, andiamo, ragazzino. Guidami in questa bolgia.
Questo giornalista da solo ci si perde.

[Luc, conte di Besson]
Chissa` dov'e` suo marito mi chiedo distrattamente. Non che mi importi veramente dell'ennesimo parvenu prodotto dalla "frizzante" societa` francese.
O sotto delle lenzuola o a discutere di politica in qualche stanza fumosa penso con un sorrisetto ironico.
E intanto la sua bella mogliettina e` qui con me cercando per un attimo di sentirsi come Maria Antonietta... Beh forse non proprio esattamente uguale.... Gia` perche` oggi a Parigi nessuno sembra contento di quello che e`. I ricchi ed i potenti bramano tanto la nobilta` da eleggere un nuovo imperatore; e noi i nobili? Bramiamo il potere certo, ma sicuramente di piu` il denaro.
Mi guardo un po` in giro.
Stanotte non sono dell'umore giusto per regalare sogni di nobilta` a qualcuno, ma quel quadro sopra il camino sembra un Jacques-Louis David originale e credo valga un'altro giro di giostra.
Pensando cupamente ai tempi passati, scivolo di nuovo tra le lenzuola di seta.

Maledette fauci! pensai. Oltretutto se non trovo queste fauci mi converebbe scappare con il primo calesse , maledizione da quando sono in questo paese me ne stenno capitando di tutti i tipi!! Prima una tentata rapina per fotuna sventato da uno della gerdarmeria cittadina , poi l'esser guardato male da degli aristocratici che non sanno pulirsi le natiche da soli....mha....e poi....

Venni distratto da uno da un ombra che in apparenza poteva essere una sagoma e saltai!

Maledizione!Odio questo posto e sopratutto con tutte le leggende che mi hanno raccontato sulla Parigi , al solo pensre mi vengono i brividi.

Alzai cautamente il lume e camminai in mezzo alle sculture così splendide ,ma così spaventose in quel momento .

"Merd!"Imprecai .

"Che schifo... quale animale può aver fatto tutto questo. Mah, oramai non mi meraviglio più della ***** che c'è in questa città..."

Faccio qualche passo verso la carrozza e provo a guardare dentro anche se so che non sarà un bello spettacolo, ma questo è il mio lavoro...

(E così il signor W.S Johnson arriva sul luogo del massacre). Mai termine sembrerebbe più appropriato. Una vettura completamente rovesciata su di un lato così come i due destrieri che la trascinavano.
Qualcuno sta spargendo della segatura sul sagrato.
Il giovane Pablo, stomacato gira istantaneamente il viso alla sola vista dei cavalli. Da quello che puoi vedere sono stati orrendamente decapitati e al postiglione la sorte non è stata meno clemente. La cosa sembrerebbe veramente allucinante, chi, come e con cosa avrebbe potuto fare un tale scempio?

[Tiro: check di costituzione(oo) a difficolità (7)= 7,7 passato]

Avanza ancora un poco il nostro reporter, l'aplomb anglosassone non lo tradisce. Un uomo in lontananza, che pare essere il responsabile, forse un ufficiale della gendarmerie sta per sporgersi a controllare la vettura.

"Pardon monsieur, posso farle notare che questa è la scena di un crimine?" un agente di polizia però gli sbarra la strada, prima che possa avvicinarsi troppo.

Ma passiamo Il Commissario che si appresta all'atroce esame.

Si, il corpo che vedevi sporgersi dalla parte della vettura è senza testa. Giudicando dall'abito si trattava di una dama di gran classe.
"Mon dieu" gorgoglia Giro che seguendo il suo superiore sta tentando di fare il coraggioso senza in fin dei conti riuscirci troppo. Dentro la carrozza non c'è nulla a parte strisce di sangue
"Ma dove sta guardando commissario?" è Giro che parla e sulla bocca e sul naso ha un fazzoletto appiccicato stretto stretto. Indica in alto sopra la sua testa, verso una terrazza ad altezza primo piano. C'è un corpo lì, avvinghiato malamente al parapetto, come se vi fosse stato scaraventato.
"Non abbiamo ancora controlatto, commissario, ma pure quello sembra sia stato decapitato.

Ma le teste? Dove sono le teste?

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Dopo il giro infruttuoso, lo zio sembra perdere completamente le speranze. Inizia a piangere sommessamente mentre si siede su di uno sgabello
"Oh Dorian, sono veramente nei guai. Non sai che valore avevano le Fauci! Vengono direttamente dalla campagna di Egitto che il nostro Imperatore ha compiuto con brillante successo. Mi hanno detto che quando le ha viste la prima volta, meravigliate dalla loro fattura le ha volute subito per esporle qui al Louvre. Ha grandi, grandissimi piani per questo posto, per far della Francia lo specchio ideale della migliore umanità possibile. E ora sono sparite! Sono condannato! Sono un traditore della patria"

[Tiro Wits(ooo) + Perception(ooo) difficoltà 8 = 8,4,7,1,10,6 passato]

Un cigolio, forse è la porta all'altro capo della stanza...

Mentre altrove l'unico cigolio percepibile è quello del letto dove il giovane Luc si sta dando da fare per la seconda volta le voglie della padrona di casa, come ogni buon ospite (dotato di riguardo) deve impegnarsi a fare. È una bella donna, se solo non avesse quella voce e quel cervello... Ma per farsi strada, per vivere a Parigi di questi tempi non bisogna certo fare gli schizzinosi, lei lo chiama per nome ma lui si ricorda il suo?

[check intelligenza (ooo) difficoltà 8 = 6,5,5 fallito]

Eppure deve averlo detto almeno una volta.

"Bien sur, monsieur, e io posso farle notare che non sto infrangendo alcuna legge né intralciando le indagini? Sono della stampa. Estera. Times, di Londra, e come forse saprà stiamo facendo molto, per voi, in Inghilterra.
Non vorrà costringermi a spegnere gli entusiasmi dei miei articoli per un piccolo evento di cronaca... mi accompagni, piuttosto, mi tenga d'occhio, sia il mio angelo custode. Un rapido sguardo qui attorno, e vedrà che me andrò in fretta senza disturbare nessuno".

Una leggera pacca sulla spalla, come per incitarlo.
Stordire la gente con le parole è il mio mestiere, mon cher gendarme...

Mi passo una mano sul mento leggermente perplesso...

"Ma che diamine..."

Non mi stupisco più di crimini violenti e altre c.azzate varie, però questo mi piace ancora meno...

"Delle persone probabilmente nobili sono state decapitate... che sia opera di un gruppo di sovversivi? Senza testa non possiamo far molto se non aspettare di vedere chi è scomparso dalla circolazione in questo ultimo periodo... L'unica perplessità è come diavolo è arrivato quel tizio lassù, probabilmente in qualche modo è stato sbalzato dal carro, o colpito da esso... La cosa che non mi quadra è che doveva giù essere devapitato, dubito qualcuno si arrampichi fin la solo per compiere quell'ennesimo scempio..."

Vedendo mio zio in quello stato provai un intenso dolore per lui , vedere un uomo che pur essenso mio zio mi aveva cresciuto ed aiutato sempre nelle difficoltà della vita anche quando passavamo i momenti grigi quando c'era mancanza di denaro , lui aveva sempre il sorriso in faccia.Ed ora vederlo così con le mani intorno alla testa piangente mi sentivo impotente in quel momento.....gli dissi:

"Zio ti prego smettila di piangere, posso fare qualcosa per te?Non può essere che non ci sia un posto, o un luogo o una persona che tu possa aver incontrato o visitato e che tu abbia dimenticato codesto oggetto??"

In quel momento sentii un cigolio ."Forse proviene dall'altro capo della stanza...."
Mi alzai e mi diressi verso d'essa.

Luc, Luc la tizia in questione continua a chiamarmi per nome.
Chissa` come si chiama, potrebbe essere un problema se scoprisse di non essere in cima ai miei pensieri.
La guardo diritta negli occhi, scostandole lentamente una ciocca di capelli.
Non Luc, cara. Stanotte per te io sono Amleto.
Amiamoci dunque o mia cara Giulietta. Perche` sara` una delle ultime volte. Ormai i creditori hanno sguinzagliato i loro sgherri per le strade e presto dovro` lasciare Parigi. Ormai temo per la mia vita.

[Tiro Charisma(ooo) + Subterfuge(ooo) a difficoltà 8: 9,6,8,5,2,9 - tre successi]

Le parole di W.S Johnson, come sempre ponderatissime, sembrano confondere ulteriormente l'agente di polizia che inizia a balbettare "mais... mais..." alla fine decide che la cosa più saggia è portarti dai superiori trovando che effettivamente non ha la minima idea di cosa fare. Lo guardi è decisamente un pivellino sbarbato, con un po' di acne e dagli occhi azzurri sfuggenti come topi di campagna. Ti pare più terrorizzato che altro.

Il Commissario è ancora lì, di fianco a Giro ha appena snocciolato la sua idea dell'accaduto, e i dubbi sono ancora molti sulla dinamica della faccenda. "Certo effettivamente il fatto che sia decapitato complica un po' le cose" aggiunge il collega "Ma forse gli occupanti sono stati uccisi prima dei cavalli e del postiglione, potrebbe essersi trattato di un agguato. È roba che fa veramente impressione, p'tain" si asciuga per l'ennesima volta la fronte, sembra stia cominciando a clamarsi e a razionalizzare. "Dovremmo andare a tirarlo giù da lì mon ami"

E in tanto l'inviato del Times si appresta a incontrare la rappresentanza della gendarmerie. Li vede da lontano "i capi", un uomo alto dai capelli corvini, sta osservando quello che sembra un cadavere appeso ad un balcone, mentre l'altro è bassoccio con i capelli castani. Solo ora il giornalista si rende conto di che razza di diabolico inferno si stia muovendo: la segatura ha rappreso molto sangue e l'odore è ancora nell'aria. Un altro agente sta coprendo con un sudario improvvisato quelli che sembrano i resti di una donna.

Ecce Homo!

"Mnsr. le Commissaire, signor Giroux... Questo è il signor? È della stampa, dice di venire da Londra..." Giro devia uno sguardo al Commissario come per dire "te l'avevo detto"

[se volete descrivervi, oh bei giuocatori, fatelo ora o lasciate a me il compito :asd: già mi sono un po' inventato il look di Blacko]

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"Un oggetto? Sono ben due!" fra un singhiozzo e l'altro tuo zio inizia a parlare "Le fauci sono una coppia di pugnali gemelli, vedessi che meraviglia! Proprio domani l'Imperatore avrebbe voluto vedere tutto il corredo delle opere d'arte egiziane... Come fare?" e riprende a piangere disperato.
Senti il cigolio e ti muovi verso la porta. Chissà come mai senti sui polmoni un fardello pesante, come un presagio di sventura. Arrivi in prossimità della porta per accorgerti che effettivamente è spalancata! Nel buio del magazzino filtra il lieve candore proveniente dagli ampi lucernari del corridoio. Sulla porta stanno cinque uomini imbacuccati vestiti con abiti dalle fogge bizzarre, forse mediorientali.

[Tiro Wits(sconosciuto) + Perception (sconosciuto): 3 successi]

Si sono accorti della presenza di Dorian, sembrano borbottare qualcosa poi uno di loro ti urla: "Ehi tu, fermo!"
Stanno per muoversi verso di te!


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[Tiro Manipulation (ooo) + Subterfuge (oo) a difficoltà 7:2,8,1,6,9 - 3 successi]

"Ma come Luc! Ehm Amleto... Creditori? Cosa dici?" si alza seduta sul letto guardando fissa gli occhi grigi di Monsieur Besson senza preoccuparsi di coprire le forme che cadono sconfitte, morbide e armoniose come corsi d'acqua su un lieve pendio agreste. "Stai ancora scherzando?" l'espressione su quel viso scolpito ad arte dal trucco appare sincero, quasi dolorosamente sincero. "Ora che ho trovato un amante come te non lo lascerò certo scappare così... Farei qualsiasi cosa per aiutarti." e un accenno di lacrima inizia a sbeccare il pesante disegno di mascara sui suoi occhi.

Mentre guardo le prime lacrime colare sul trucco pesante non provo il minimo accenno di soddisfazione o compiacimento.
C'è stato un tempo in cui i miei talenti e la mia cultura avrebbero potuto salvare, al tavolo di qualche ambasciatore, la mia nazione dalla guerra. Invece ora eccomi qui come un volgare truffatore. Come siamo caduti in basso Luc.. CONTE di Besson.
Le mani mi tremano leggermente, mentre un lampo di collera verso il mondo e me stesso attraversa i miei occhi.
Ma i soldi servono e sicuramente lei non ne accorgerà neppure.
Come mille altre volte inizio a raccontare una storia, la mia storia. Ormai talmente rimaneggiata in momenti diversi che neppure io potrei dire cosa è accaduto davvero e cosa sia finzione.
I debitori mi cercano e....

[OT]parole ponderatissime :sisi: [/OT]

Il commissario si trova di fronte un uomo vagamente elegante, i cui abiti sono di palese taglio inglese. Altezza media, tratti delicati, capelli scuri piuttosto corti, pelle diafana e occhi chiari ("ma nei giorni di pioggia sono più grigi del Tamigi!", diceva una sua amante). Una camicia candida con il collo ampio e tirato su, una giacca scura di velluto.

E una voce insospettabilmente roca mentre investe di parole il commissario e il suo aiutante.
"Ben trovati, monsieurs, mi chiamo Johnson, dal Times di Londra, ma questo l'ha già detto il valido gendarme, qui. E forse abbiamo già avuto occasione di incontrarci: sono in città da tempo, per trattare di quello che potete immaginare. In termini favorevoli, tra l'altro, ma ora questo non c'entra con quello che è accaduto qui. Ecco, a proposito, cos'è accaduto? Chi erano questi uomini e - mon dieu - queste donne?"

[qui introduco il personagio de L'inquisitore]

Quando i soldi possono comprare tutto.
Come questo appartamento, situato al primo piano di un posto dimenticato da dio; da addobbare, maneggiare, rintuzzare per la massima funzionalità possibile, per dedicarsi anima e corpo al proprio personale gusto e piacere. Questa per l'ormai non più giovanissimo Jean Baptiste è una serata veramente di quelle sublimi.

La catena fissata all'alto soffitto cigola lievemente mentre il corpo che vi è appeso dondola ritmico. Solo la luce di candele illuminano i diversi locali che compongono questa piccola torre d'avorio, unica nel suo genere; situata nel belmezzo di quell'oasi che è Parigi.

Il giovane adolescente, dalla cute cerulea, di nome Baptiste era l'ultimo fortunato teste di una delle più estreme sedute del supremo piacere, arduo comprendere quanto possa aver appreso dalla sua ultima lezione. Dieux, qualcuno dovrebbe scrivere un trattato su questo argomento.

Dopo la toeletta rituale, finito il piacevole travaglio, il nobile "ricercatore" si accorge che fuori, in strada un borbottante sottofondo sostituisce il consueto silenzio assoluto.

Squadro il giornalista che mi si para davanti con aria severa

"Il mio nome è Jean, e sono il commissario qui, mi spiace signore ma non ho tempo per le chiacchiere, questa è una situazione delicata. Quindi se ha delle domande che siano veloci e concise..."

Distolgo la mia attenzione dal giornalista e ritorno ad esaminare la scena con lo sguardo tenendomi a mente le mie osservazioni

"E' ancora troppo presto per dirlo, l'ipotesi di un'imboscata per ora è la più probabile e dovremo lavorare sull'identificazione delle povere vittime..."

"Ahh... che spettacolo della natura... che raffinatezza di lineamenti... che suprema dolcezza in questo cadere mollemente..."
<<SCRASCJASD!!>>
"Cosa sono questi rumori? Sicuramente rumori di morte...
ma non posso allontanarmi da qui, non posso lasciare un'opera incompiuta..."

Finisco di abbozzare i lineamenti del giovinetto sulla tela da disegno accanto a me... più tardi tornerò per dare colore al dipinto...
Mi affaccio dalla finestra per vedere cosa è successo...

"Le domande sono quelle canoniche, monsieur le commissaire: da quanto è accaduto, qualcuno ha visto qualcosa, quanti erano, di chi sospettate. Le può immaginare facilmente. Vedo una carrozza ribaltata, e begli abiti nobili. Corpi sbalzati ovunque. E decapitati.
Non può essere stata una persona sola. Un gruppo di orfani della rivoluzione, forse? Possibile che nessuno abbia visto o sentito nulla? Non dev'essere stata una cosa troppo rapida..."

"Chi sono quelle persone?""E che cosa ci fanno quì?" Erano le prime due domande che apparsero nella mia mente non appena vidi quelle strane figure dirigersi verso di me .....non era il tempo di pensare , era il momento di agire così tentai di scappare.....

"Per ora monsieur Englais non abbiamo ancora interrogato nessuno, perché di testimoni pare che non ce ne siano. Questa è una zona abbastanza isolata, perlopiù ci sono case di nobili medio-bassi o borghesotti della provincia, capita che stiano completamente vuote anche per stagioni." risponde al giornalista l'altro uomo che pare essere l'assistente del commissario, il tono è neutro non è scocciato, ma forse un po' arido "Piuttosto commissario, andiamo a recuperare l'appeso?"

Che diavolo c'è li fuori, cosa disturba il signor De La Loire nei suoi mestieri? Diamine! C'è una carrozza rovesciata! Una folla (seppur non molto corposa), addiruttura la polizia! Forse non è prudente spioncellare così, non vorrà mica farsi vedere da quei tre che sembrano già rivolti in questa direzione?

[Tiro Wits(ooo)+Perception(ooo) a difficoltà 8= 9,8,4,1,3,1 -> 2 successi
+Tiro Wits(oooo)+Perception(oo) a difficoltà 8= 3,6,6,1,8,3 ->1 successo
+Tiro Wits(sconosciuto)+Perception(sconosciuto) a difficoltà 8-> 2 successi
vs Tiro Wits(oo)+Perception(ooo) a difficoltà 8= 8,2,10,8,10 -> 4 successi (tiro della madonna! :sisi: bonux PE :sisi:)]

Mentre i tre guardano verso la posizione sopraelevata da una finestra che nei pressi dal balcone incriminato per un istante saetta uno spiraglio di luce nebulosa. "L'avete vista vero?" sospira Giro "Forse lì dentro c'è il nostro unico testimone ed è comunque l'unica via verso il corpo senza dover sfondare porte scomode come queste"

Merde, giusto in tempo! L'omino grasso di fianco allo spilungone (che dovrebbe proprio essere il commissario), ha fatto cenno verso la sua finestra, o sommo artigiano del piacere! Bisogna inventarsi qualcosa, e in fretta!

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[Tiro Manipulation(ooo)+Subterfuge(ooo) a difficoltà 6=1,5,4,6,9,6, -> 3 successi]


"Oh, per dio, non parlare più, non parlare più! Quanti soldi hai bisogno? è tanto urgente?" è come se l' inganno del nobile decaduto fosse un paio di mani caldissime e controllo di se della procace e libertina padrona di casa del burro di finissima panna. Si sfilla un anello con quello che pare essere un rubino. "Ti prego, prendilo servirà per placare quei cani malvagi e così tu potrai tornare ancora qui..." il suo volto sembra tranquillizzarsi dopo queste premesse.

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[Tiro Dextrity(oo) + Stamina (ooo) a difficoltà 7= 1,2,3,4,8 -> 1 successo
vs Tiro Dextrity(sconosciuto) + Stamina (sconosciuto) a difficoltà 7-> 0 successi]

Dorian, non così un cattivo atleta al college, scatta prontamente e la masnada, ovviamente lo segue a ruota libera. Il percorso è irto di ostacoli e la visibilità scarsissima, ma il giovane più o meno il percorso se lo ricorda, mentre gli inseguitori per nulla. Uno di loro inciampa in un capitello intabarrato facendo cascare anche gli altri con lui. Sembra una scena comica di quelle che mettono in scena nelle operette nei teatri di terza categoria. Corri fino ad arrivare a tuo zio. Rincuorato ti acorgi che non piange più.
Ma non si muove nemmeno più.
Attorno a lui una macchia di liquido scuro, che riflette poco la luce si sta allargando. Ha la gola tagliata, orrendamente. Te ne accorgi solo ora.
C'è una figura in piedi dietro di lui, l'ombra la abbraccia e la lambisce, non riesci a percepirne chiaramente i tratti somatici.
Alla fine, ironia della sorte, è stata una delle fauci a trovarlo...

Allungo la mano a prendere l'inestimabile gioiello. Mi fermo per un secondo, come valutando il da farsi. Poi sempre senza togliere lo sguardo dai suoi occhi, me lo infilo al dito sorridendo mesto.
Grazie sussurro e accarezzandole i capelli le bisbiglio mondi futuri che non si realizzeranno mai.
Sogni. Sogni ed illusioni pagati con solido oro.
Alla fine, dopo un'eternita` di vite raccontate, mi discosto leggermente.
Passerei piu` di una notte qui con te, ma forse proprio ora quei bruti stanno picchiando qualche mio amico nel tentativo di trovarmi. Forse e` meglio che vada a pagare i miei debiti.
Ricorda, pero`, e` solo un prestito. Appena potro` ti rinfondero` tutto.
Non proprio una bugia... Appena potro`. Cioe` mai.
Poi, senza quasi alzare lo sguardo da terra, mi preparo per uscire nelle tenebre della notte.

"Dannazione! Si stanno muovendo in questa direzione... rovineranno tutto! Giorni di preparazione per quest'opera buttate al vento! Doveva essere il mio miglior soggetto maschile: Il Napoleone Incoronato! Ma non posso lasciare tutto qua, la gendarmeria stolta ed insipiente non capirebbe..."

Mi fiondo alla porta per chiuderla a chiave, dopodichè stacco il giovane corpo dalle catene...

"Saresti stato un capolavoro, mio caro..."

Metto velocemente in ordine la casa, che non è assolutamente nello stato più accogliente...
E poi la cosa più importante: metto in ordine me stesso... l'immagine è essenziale per fare una buona impressione... dopo tutto ho un bell'aspetto, capelli biondi e ricci, lunghi ma non troppo, una pelle candida, lineamenti dolci, che hanno attirato nella mia dimora numerose donne in cerca di amore... e soprattutto un abito splendido, intessuto dai migliori sarti di Parigi: d'altra parte coi soldi guadagnati dalla vendita delle mie preziosissime opere posso permettermi la mia casa, i miei vestiti e molto altro... mi siedo in poltrona, ad osservare la strada dalla finestra, attendendo l'arrivo della gendarmeria...

Quando vidi mio zio in quelle condizioni ed il suo carnefice che si faceva beffa di lui sentii il mio cuore battere all'impazzata ed la stanza intorno a me si fece più grande e mi sentii impotente in quel momento .Guardai il carnefice negli occhi e colmo di rabbia dissi:

Bastardo cos'hai fatto a mio zio??!! La pagherai per questo!!

Le mie gambe iniziarono a tremare ed iniziai a dirigermi a fatica verso l'assassino ed a ogni passo che compievo mi sentivo le gambe sempre più pesanti come se il panico iniziasse a prendere il controllo della mia mente.....

"Commissario, se permette verrei con lei. D'altra parte, non vedo come potrebbe non volere, dato che da persona intelligente quale è sa benissimo che non mi fermerò certo a guardare questi corpi decapitati senza chiedermi il perché, e trattenermi o impedirmelo non farebbe che acuire il mio desiderio di verità - e le assicuro che non le farebbe piacere. Quindi, come dire, andiamo. Anzi, seguitemi, vi faccio strada, non vorrei incappaste in brutte sorprese".

Cosa ti prende, William? Cos'è questa frenesia dentro di te? Cos'è quest'adrenalina che ti pervade? Attento, è giocare con il fuoco, e lo sai benissimo anche tu...

"Lei, dove pensa di andare?!? E va bene, ci segua, ma stia dietro, le ricordo che è sempre in una scena del crimine!"

Mi dirigo verso il palazzo che abbiamo di fronte

C'è chi entra nella notte, come il giovane Luc, che strizza l'occhio al gioello appena conquistato maneggiandolo con cura, quasi vergognandosi di ungerlo con gli olii lenitori della sua menzognera esistenza. L'aria è fresca questa mattina e ha l'odore aspro e frizzante che punge chiunque sia appena stato svezzato da una notte d'amore.
Il ciottolato regolare è appena bagnato nella rugiada e i lampioni illuminano in maniera irregolare la via, tetra, mentre un sole pallido comincia a mandare i primi raggi in una giornata che si presenta sin d'ora parecchio nuvolosa. Assorto nei suoi pensieri, pochissimi passi da casa, il Conte di Besson incappa per caso in due figuri che gli sbarrano subitaneamente la strada. "Oh là là, non è questo le Compte de Besson?"

"Pagare... Pagare..." sussurra la figura assassina del parente di Dorian "Con cosa potrai tu farmi pagare, con quel tuo debole corpo mortale?" vedi che le ombre attorno a lui vorticano e si scuotono come dannati maledetti, vivi sì ma nel dolore. Leggero come l'aria l'interlocutore sale in piedi sul corpo di tuo zio, ora è in equilibrio su di una gamba sola sulla sua testa, il corpo però sembra non risentire minimamente del suo peso, come se effittvametne fosse fatto d'aria. "Sarebbe cosa crudele separare lo zio e il nipote uno nell'aldilà e l'altro no, vieni vieni... venito,sacer puer, ad necandum"

*Toc Toc Toc*

Bussano alla porta, ed è proprio la gendarmerie sulla soglia.
Quello alto con i capelli corvini, non ha la divisa ma si atteggia da ufficiale, quello basso e tozzo in divisa, quello che ti ha notato, un agente semplice impersonale come una giacca color fumo di Londra e un'altro tizio che non sembra affatto essere della polizia, con sé porta un taccuino.

"Bonsoir monsieur, o forse sarebbe meglio dire bonjour vista l'ora tarda. Ma vorremmo parlare con lei e, se possibile, abusare del suo balcone per una questione della massima importanza." è quello tozzo che parla.

[Inquisitore dovresti darci un'idea di come hai arrangiato le cose nella tuo appartamento! Spero di non farvi soffrire con l'interplay ma a me sembra divertente :asd:]

Buongiorno signori dico inchinandomi e facendo svolazzare il mio mantello.
Nel frattempo ne approffitto per osservare attentamente i due loschi figuri e la strada circostante.
La situazione non sembra delle migliori penso. Mi rialzo e con un caldo sorriso chiedo: In cosa posso servirvi?

[ah, vedo che hai due pallini in melee, se vuoi la spada, ti è concessa] :sisi:

Come poteva farlo?Stavo sognando , è l'unica spiegazione possibile non poteva essere vero......sentii il mio cuore pietrificato davanti a un essere che non pareva neanche umano.Ma che cos'era allora?
Abbassai gli occhi a terra e balbettando dissi :

"C-c-che c-c-c-cosa sei?" "C-c-c-cosa v-v-vuoi da me?"

Non riuscivo a parlare mi sentivo impotente davanti a quell'essere sovraumano.

Mi rivolgo verso Giro

"Potresti cominciare tu a raccogliere informazioni dal monsieur, sempre se lui è d'accordo? Io vorrei esaminare il corpo al balcone..."

Vado ad aprire la porta con lenta compostezza...
una volta entrati, i gendarmi possono vedere la mia dimora: un ordinato salottino, in cui li ricevo in questo momento, arredato secondo l'ultima moda, una camera da letto piuttosto spaziosa e soprattutto il mio studio da pittore. Lo studio, interamente in legno, sarebbe piuttosto spaziosose non fosse per la grande quantità di scaffali pieni di colori e pennelli. Dal soffitto, già piuttosto basso di per sé, pendono ceste piene di pennelli e fogli arrotolati.
***
Su un tavolino al centro del salotto, è appoggiata una bottiglia di vino, aperta di recente, con accanto un calice riempito per metà.
"Bonsoir, signori! A cosa devo l'onore della vostra visita?"

Entro dopo il commissario e l'altro individuo, e lascio parlare loro. Mi aggiro per la stanza guardando in giro per vedere se qualcosa attira la mia attenzione - oggetti particolari, ritagli, libri. Lentamente mi avvicino al balcone.


[ricomincio a vivere giovedì, in questi giorni è già tanto se ci passo, sul forum, scusate]

"Buongiorno a lei Conte di Besson" risponde con cortesia uno dei due a Luc. Ad osservarli bene, i loro tratti somatici non potrebbero essere che definiti "anonimi", sono proprio quel tipo di persona che non ci si ricorderebbe per nemmeno centomila franchi. E questo è forse più un difetto che un pregio, in certe situazioni. "Siamo qui, perché vorremmo discutere di certi affarucci con lei, ci risulta che ha un sacco di debiti, corrisponde a verità quest'informazione che ci è giunta alle orecchie con tanta dovizia?"

"Io sono il peggiore di questi incubi, ora, sono uno dei due Re di Parigi, insettuccio mio..." fa per avvicinarsi con la lunga lama ricurva, pronto a farti raggiungere tuo zio più velocemente della luce. Solleva il pugnale, poi, ad un tratto si ritare. Stanno sopraggiungendo i tizi imbacuccati che Dorian aveva abilmente seminato pocanzi. Gli occhi blù scuri, profondi come pozzi galleggianti fra le ombre ti fissano per un attimo inesistente. Poi la fredda punta dell'arma maledetta ti morde le viscere con violenza [sono 6 danni aggravati, praticamente sei moribondo], ti tocchi la pancia e la senti calda e umida. Il dolore è solo un attimo, poi è quasi gioia e fremiti vari. Crolli al suolo ancora cosciente ma incapace di muoverti. Vedi il tuo carnefice svanire fra le ombre, mentre i tuoi inseguitori finalmente ti raggiungono, sembrano increduli di fronte alla scena. Ha ancora forza per parlare, Dorian, mentre boccheggia quell'aria che sembra sempre più avara.

"Mi dica un po' chi è lei, signore, e da quanto abita qui. Ha sentito dei rumori particolari questa sera, sa dirci qualcosa riguarda ai suoi vicini? " L'uomo tozzo interroga monsieur de La Loire. Sono domande semplici, di routine, Giro è cauto, forse troppo. Non vorrebbe mai mettere una parola fuori posto. Nel mentre il Commissario si sporge dalla finestra appena spalancata. Una folata di secca brezza mattutina lo schiaffeggia lieve, come un'amante tisica, mentre si sporge sul balcone. Può vedere chiaramente il cadavere da lì, ed ovviamene è, come gli altri decapitato... Però questo sembra avvinghiato al parapetto in maniera innaturale, come se ci fosse stato annodato. I suoi arti sono incastrati o forse meglio, intrecciati, fra le sbarre orizzontali che compongono il balcone. L'agente semplice che ha dato solo una fugace vista all'appartamento di De La Loire, si sporge anch'egli e dice "Non è proprio normale, vero commissario?". Ma anche il buon reporter Johson, cittadino di sua maestà sta facendo del suo meglio, analizza la casa, gli occhi cascano un po' ovunque.

[Tiro Investigation(oo)+Perception(oo) a difficoltà 7=8,8,4,7]

Quest'uomo è un artista, dunque, si, certamente. E questo è il suo atelier. Si ma se è artista, dove sono i suoi quadri? Dov'è la tela? Strange, isn't it...

Osservo attentamente i due loschi figuri mentre parlo gentilemente
Dipende, signori. Non e' mia abitudine parlare di affari per stada, ma neppure non pagare il dovuto. Ditemi chi vi manda e se mi e' creditore ne parleremo comodamente in casa mia. Altrimenti mi vedo costretto a chiedervi di lasciarmi passare.

"mmm... i miei vicini... sinceramente non ho mai avuto problemi con i miei vicini... sempre molto discreti..."
Appoggio al tavolino il bicchiere di vino.
"Quanto ai rumori, ne ho sentiti alcuni agghiaccianti, poco fa. Ma purtroppo per voi ero occupato a disegnare schizzi preparatori per un mio quadro, quindi non ho visto la scena direttamente..."


[scusate se c'ho messo tanto, ma ultimamente non ho praticametavuto una vita sociale :D]