Mentre la situazione precipita, Talia Gladys ordina: "Cercate subito l'Impulse e lo Zack!"
"E se li troviamo?"
"Sbattetevene le palle: sparate comunque!".
Fulminato da tanto carisma, l'equipaggio della Love Boat obbedisce.
In tempi antichi, più o meno nel 1979, i mobile suit capaci di rientrare nell'atmosfera erano una rarità; adesso li hanno cani & porci, praticamente li vendono a chili alle bancarelle del mercato. E così, pur con un miserrimo Zack, Athrun riesci a cavarci il posteriore anche stavolta. Quando Shinn arriva a prenderlo (ma lui aveva un Gundam, quindi non c'è niente di strano), il nostro blucrinito eroe si lancia in un discorsetto per avere una fine gloriosa, ma il qualunquista lo smerda al volo, dimostrandogli che non sa una mazza.
Nel frattempo, i pezzi di Junius 7 cadono sulla Terra e vediamo tante belle cose. Per esempio, la vecchina che non vuole muoversi perché tanto morirebbe comunque e invece è l'unica che si salva nel raggio di ottanta chilometri. Oppure i problemi di urbanistica di Roma risolti in una ventina di secondi, con il Colosseo che viene spazzato via in un attimo, insieme a buona parte della capitale. Proprio mentre il Papa stava pregando "Signore, proteggici", un pezzo di Junius 7 cade nel bel mezzo di Piazza San Pietro. I sopravvissuti si toccano selvaggiamente.
Sulla riviera romagnola, Kira, Lacus e le giovanili del Cervia si sono rifugiate in quello che parrebbe essere il sotterraneo di una discoteca. E nel stterraneo di una discoteca romagnola chi vuoi che ci sia, se non lui, l'eroe di grandi & piccini? Ma certo, Little Tony! La censura giapponese sostituisce però la sua canzone con una di Lacus, decisamente meno ispirata. Intanto, è pure caduto un frammento sul Partenone, ma Jabril se ne sbatte.
Mentre Dullindal sta promettendo aiuti agli sfollati, tagli alle tasse e un milione di posti di lavoro, il nostro Vero Malvagio riceve delle foto inviategli da Neo: raffigurano dei Jinn che sabotano Junius 7 per farlo cadere. "E adesso Dullindal se lo becca in quel posto!", sibila l'uomo dal rossetto grigio mentre il ragazzo ottantenne del governo non ci sta capendo più una sega (anche se in realtà non è molto difficile intuire cosa pensi l'omino ambiguo).
Sulla Love Boat, intanto, Cagalli è tutta bella contenta: "Mezzo mondo è stato distrutto da questo casino, ci sono un sacco di morti, ancora più feriti e ancora più sfollati. Tutto ciò è veramente bellissimo! E sai che casino se non distruggevamo Junius 7?". Al che, Shinn ne approfitta per spalarle addosso la solita tonnellata settimanale di merda, ricordandole che adesso tutti i terrestri vorranno appendersi una testa di Coordinator in salotto. E lei gli risponde: "Ma cosa devono appendere, che tanto non hanno più casa?". Colpito dalla linearità del ragionamento, il nostro eroe resta un filino basito.
Talia Gladys informa Cagalli che la Love Boat è diretta verso Orb, che, guarda caso, è una nazione interamente costruita su di un'isola. La balda biondina si fa due conti e pensa che forse è vagamente nella merda.
Contemporaneamente, Athrun si rende conto di quanto bene sballonzola il culo di Lunamaria mentre spara (Lunamaria, non il culo). "Ma che ho perso tempo a fare con Lacus e Cagalli? Questa qui è molto meglio!", pensa tra sé. Ma Lunamaria è anche parecchio impedita, visto che centra una sagoma su mille, mentre, di fianco a lei, Rey colpisce più volte lo stesso buco con vari proiettili. All'arrivo di Athrun, Lunamaria gli propone: "Fammi vedere come usi la pistola". Lui fraintende e spara qualche colpo con un'arma da fuoco. Cagalli, invece, capisce benissimo ed è preoccupata. Sì, però, se si addormenta proprio mentre sono sul più bello (cfr. eps. 5), non è che abbia molto diritto di preoccuparsi, eh...
In Emilia Romagna, Kira e Lacus constatano con amarezza la distruzione dell'edificio del ritiro delle giovanili del Cervia e il nostro eroe dichiara: "In nome di Francesco Gullo e di tutto ciò che è sacro al mondo, giuro che la pagheranno!". Quando Lacus gli chiede "Chi?", lui glissa abilmente spostando la conversasione sul campionato. E quando lei commenta "Pare che ci sarà tempesta", lui le risponde con un emblematico "Se continuiamo a pareggiare, Graziani sarà esonerato".