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[10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Qualche giorno fa è arrivata in redazione la review copy di Call of Duty, il nuovo shooter bellico di Activision sviluppato dalla Infinity Ward. Senza voler anticipare alcunchè della recensione, senza voler nulla togliere alla qualità del gioco (anzi), vi devo confessare che dopo il tutorial e metà della prima missione ho deciso che non l'avrei più toccato. E, ribadisco, non perchè non sia bello, al contrario: una volta paracadutato oltre le linee nemiche, con i proiettili che ti fischiano sulla testa, il rumore dei cannoni in lontananza, i traccianti che illuminano la notte, la sensazione di trovarsi in Normandia è quantomai forte.
Mi rendo conto che il terreno su cui mi sto inerpicando è piuttosto spinoso, e finisce col toccare argomenti estremamente personali: che cosa ci si aspetta da un videogioco? Puro divertimento? Svago per la mente? O magari si cerca un maggiore coinvolgimento, anche mentale, un'esperienza che ci permetta di comprendere meglio alcuni eventi? Domande che calzano alla perfezione anche nel cinema, nei fumetti e nella musica. "Salvate il soldato Ryan", "La sottile linea rossa": grandi film, ma non credo che li rivedrò tanto presto, e il motivo è lo stesso. Un simile coinvolgimento (supportato da una descrizione molto realistica) in eventi così drammatici non rientra, attualmente, in quello che io personalmente considero "videogioco". Leggero, forse superficiale, oggi sono così.
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Citazione:
keiser ha scritto lun, 10 novembre 2003 alle 10:35
Qualche giorno fa è arrivata in redazione la review copy di
Call of Duty, il nuovo shooter bellico di Activision sviluppato dalla Infinity Ward. Senza voler anticipare alcunchè della recensione, senza voler nulla togliere alla qualità del gioco (anzi), vi devo confessare che dopo il tutorial e metà della prima missione ho deciso che non l'avrei più toccato. E, ribadisco, non perchè non sia bello, al contrario: una volta paracadutato oltre le linee nemiche, con i proiettili che ti fischiano sulla testa, il rumore dei cannoni in lontananza, i traccianti che illuminano la notte, la sensazione di trovarsi in Normandia è quantomai
forte.
Mi rendo conto che il terreno su cui mi sto inerpicando è piuttosto spinoso, e finisce col toccare argomenti estremamente personali: che cosa ci si aspetta da un videogioco? Puro divertimento? Svago per la mente? O magari si cerca un maggiore coinvolgimento, anche mentale, un'esperienza che ci permetta di comprendere meglio alcuni eventi? Domande che calzano alla perfezione anche nel cinema, nei fumetti e nella musica. "Salvate il soldato Ryan", "La sottile linea rossa": grandi film, ma non credo che li rivedrò tanto presto, e il motivo è lo stesso. Un simile coinvolgimento (supportato da una descrizione molto realistica) in eventi così drammatici non rientra, attualmente, in quello che io
personalmente considero "videogioco". Leggero, forse superficiale, oggi sono così.
Sensazioni simili le provai quando dopo l'attacco all'Iraq ripresi per breve tempo America's Army e se non sbaglio giocavo il demo di Vietcong. Mi sembrava di stare facendo qualcosa di sbagliato.
Dunque non mi sento di considerarti una persona superficiale. Direi 'sensibile'. E non è un demerito.
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
La stessa cosa che ho provato in medal of Honor durante lo sbarco in omaha beach.
Francamente non so cosa pensare, certo non è piu' videoludo, però si corre pure il rischio di dimenticare (francamente la scuola è sterile sotto questo punto di vista, io ho sempre visto la "grande guerra" come un dato di fatto cronologico e' stato piu' istruttivo il cinema).
C'è da domandarsi chi le esperienze le ha vissute dal vivo cosa pensa vedere qualcuno che "gioca" su quei giorni che gli hanno cambiato la vita.
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Non ho capito se ti infastidisce il realismo della riproduzione, oppure l'inopportuno uso di eventi così drammatici per farne un videogioco (film, libro, ecc).
Io penso che non riuscirei a giocare un titolo come call of duty se non fosse coinvolgente e realistico.
Del resto l'obiettivo di film e videogiochi del genere è quello di gettare l'osservatore in un mondo il più realistico possibile.
Per troppo tempo il cinema ha dipinto la guerra come una cosa onorevole, dove l'eroe di turno si gettava a capofitto in situazioni assurde col sorriso sulle labbra.
Poi qualcuno ha pensato di rendere i film di guerra più realistici:
ammetto che la mia prima visione di salvate il soldato ryan mi ha lasciato un po' scosso, ma poi ho letto libri, biografie e resoconti, e mi sono reso conto che spielberg è stato tutto sommato clemente.
per quanto riguarda i videogiochi, ognuno ha i suoi gusti.
ci sono persone che in un gioco di corse vogliono un approccio arcade , altri una simulazione , nei giochi di guerra c'è gente che vuole il realismo a tutti i costi, altri vogliono poter impersonare rambo
Ad ognuno il suo
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Io trovo che giocare su simili eventi non sia affatto un sintomo di poca sensibilità. Anzi, tutta la campagna russa del suddetto gioco m'ha fatto, quantomeno, "intuire" cosa dovesse essere la seconda guerra mondiale, quali strazi e quali tragedie si fossero compiute.
Per noi "figli della bambagia" è anzi un'occasione per ricordare e, seppure ludicamente, rivivere le difficoltà e la crudeltà della guerra. Ed anche per ringraziare i nostri nonni per quello che hanno fatto, per cosa ci hanno portato ad avere rischiando la loro stessa vita.
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Citazione:
Quote:
Un simile coinvolgimento (supportato da una descrizione molto realistica) in eventi così drammatici non rientra, attualmente, in quello che io personalmente considero "videogioco". Leggero, forse superficiale, oggi sono così.
per carità superficiale non direi. l'opposto.
è difficile rispondere con sicurezza alle domande che hai fatto.
partiamo dal presupposto che le software house sviluppano giochi di guerra xkè hanno capito che vanno per la maggiore...e fin qui ci siamo...
ora...xke si preferiscono giochi di guerra? per il maggiore realismo suppongo. non a caso operation flashpoint è stato osannato per questo, non certo per il motore grafico.
faccio due considerazioni:
-la prima è che può capitare che il coinvolgimento sia cosi tanto che si finisca per non divertirsi..anzi..si ripudia il gioco. è quello che è successo al keiser ed è quello che succede anche in altri giochi, dove i ritmi sono eccessivamente "forti" (e parlo anche di titoli come resident evil o peggio ancora silent hill)
-la seconda è che lentamente - molto lentamente - il concetto stesso di videogioco si sta deformando, sta prendendo una piega diversa. non a caso un pò di tempo fa lessi una notizia riguardo un gioco -che dovrebbe uscire in tempi non troppo lunghi- nel quale lo scopo principale è quello di fare fotografie ad ho chi min o a non ricordo quale città orientale. praticamente dovete portare le prove di barbarie, razzie e quant'altro. divertimento non c'è ovviamente e un vg del genere può solo servire a farci "capire", ad informarci.
non so se call of duty possa rientrare in quest'ultima categoria..però effettivamente ho provato il demo e la cosa che mi ha sconcertato di più è stato proprio il realismo ancora migliorato rispetto a MOHAA e compagnia bella.
Citazione:
Quote:
Per noi "figli della bambagia" è anzi un'occasione per ricordare e, seppure ludicamente, rivivere le difficoltà e la crudeltà della guerra. Ed anche per ringraziare i nostri nonni per quello che hanno fatto, per cosa ci hanno portato ad avere rischiando la loro stessa vita.
spero che sia sempre cosi anche se a volte in un vg si ha poco tempo per analizzare e "ricordare", presi dalla frenesia della missione da completare.
Citazione:
Quote:
La stessa cosa che ho provato in medal of Honor durante lo sbarco in omaha beach.
quella parte è incredibile...
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Quindi ne devo dedurre che hai giocato a GTA3 solo per 10 minuti visto che lì non si fa altro che uccidere gente inerme che passeggia per strada...
Citazione:
keiser ha scritto lun, 10 novembre 2003 alle 10:35
Leggero, forse superficiale, oggi sono così.
Eggià...
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Citazione:
uakiki ha scritto lun, 10 novembre 2003 alle 12:31
Quindi ne devo dedurre che hai giocato a GTA3 solo per 10 minuti visto che lì non si fa altro che uccidere gente inerme che passeggia per strada...
MI sa che non hai compreso bene il quibuz.. in GTA è ovvio (tranne x 2 deficienti di 14anni in USA) che si tratta di un qualcosa di divertente, non è il discorso di uccidere e' il discorso di progresso nei videogiochi. Anche Op. Flashpoint era incredibilmente realistico (memorabili certe missioni!) ma non è mai accaduto, c'era pur sempre un distacco preciso dalla realtà, in Call of Duty sembra davvero di esserci in qualocosa che per fortuna non ho mai vissuto ma mio nonno purtroppo si!
e a quanto vedo non è una impressione isolata, insomma se è vero che la strada verso il realismo è bella (penso ad un simulatore di F1, sentire le emozioni di Schumacher senza il rischio di ammazzarsi è fantastico, ma ripetere l'orrore, la paura l'impressione di immagini che i nostri nonni non vogliono che noi viviamo e' giusto si o no?
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Parlando con amici spesso entriamo nel discorso "mi piacciono giochi realistici" perchè mi danno la sensazione di vivere veramente la storia nei suoi sviluppi.
E' vero che giocare alla saga di Commandos piuttosto che a quella di soldier of fortune ci immedesima, nel bene o nel male, nel personaggio perchè siamo portati a pensare a come potrebbe essere una guerra (io non ho fatto il militare) a volte un headshot mi fa venire i brividi perchè penso che ci sono persone al mondo che vivono veramente con la guerra e quindi con la morte.
Penso che giochi di guerra come MOHAA o Vietcong o Ghost recon siano dei bellissimi giochi dove una dose di tattica si mescola alla violenza pura e ATROCE, ma cerco invano di nascondere in me il sentimento di tristezza che deriva dal pensiero che certe cose succedono davvero.
E' anche per questo che io adoro i giochi di fantascienza per chè così la mia fantasia lavora in campi meno tristidove i cadaveri da me sparpagliati nelle mappe non hanno un alterego nella realtà...
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Leggevo tutti i post qui dentro e riflettevo:
"Ma che potenza hanno i videogiochi ?"
Nel senso che (concordo appieno con il senso di ansia - almeno nella maggior parte delle situazioni del gioco) a me ha fatto veramente lo stesso effetto che ho provato durante "Salvate il soldato Ryan" mentre erano sbarcati sulla spiaggia.
Il mio pensiero forse non dà tanto contributo alla questione, ma pensavo : "E se finalmente i giochi fossero utilizzati per diffondere VERA cultura ?"
Io credo che un'emozione del genere (ovviamente agli occhi di una persona sana di mente) vale più di mille documentari !
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
...Ma si parla di videogiochi no?!...
...E se son realistici e trasportano _virtualmente_ chi ci gioca ,in eventi realmente accaduti anche se molto crudi e sanguinari, non vedo cosa ci sia di male...
...in ogni caso quegli avvenimenti ci son stati , e ,farne un videogioco o un film o un libro,non cambia niente, al massimo puo' aiutare chi non c'era a farsi un'idea di quello che e' una parte della nostra storia, in un modo un po' fuori dagli schemi classici della scuola, che molto spesso son noiosi, e fanno perdere interesse verso queste cose...
..Cmq...Sai che bello se tutte le guerre le facessero davvero soltanto su PC....
Vabbe' ,ma quanto scrivo oggi...basta basta.. http://forumtgmonline.futuregamer.it.../icon_cool.gif http://forumtgmonline.futuregamer.it.../icon_dead.gif
Ciau! http://forumtgmonline.futuregamer.it.../icon_wink.gif
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
non mi pare ci siam molto da riflettere...se non ce la si sente di giocarci, non lo si fa.
Viceversa...viceversa.
E anche un'eventuale discussione su cosa erano, cosa sono e cosa diverrano i videogiochi mi sembra alquanto sterile. I giochi prima erano semplice divertimento, perchè il coinvolgimento era difficile da provocare (vi sfido a dire che vi siete sentiti terrorizzati dai fantasmini di pac-man). Ora i giochi sono divertimento, coinvolgimento o entrambe le cose assieme.
Alcuni ci fanno sorridere e passare ore spensierate, altri ci attraggono per le emozioni che comunicano.
Mentre gioco a Medal of honor non ho alcuno scrupolo, visto che non sto' uccidendo gente vera, non sto offendendo alcuna delle persone che hanno vissuto quegli eventi.
E non è nemmeno questione di sensibilità, chi ci gioca cmq non significa che sia insensibile, ma potrebbe aver semplicemente accettato razionalmente un dato di fatto: "quello che ha davanti è un VG. Non la realtà."
Se poi il gioco comporta una riflessione sulle vere guerre...ben venga.
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Citazione:
BluEdoG ha scritto lun, 10 novembre 2003 alle 12:58
Citazione:
uakiki ha scritto lun, 10 novembre 2003 alle 12:31
Quindi ne devo dedurre che hai giocato a GTA3 solo per 10 minuti visto che lì non si fa altro che uccidere gente inerme che passeggia per strada...
MI sa che non hai compreso bene il quibuz.. in GTA è ovvio (tranne x 2 deficienti di 14anni in USA) che si tratta di un qualcosa di divertente, non è il discorso di uccidere e' il discorso di progresso nei videogiochi.
eh no...qui ti sbagli, a prescindere dal fatto che sono dell'idea che giochi come GTA non siano un "male nella società" (meglio spiegare sennò va a finire che mi si accusa di essere uno di quei bigotti sensazionalisti alla ricerca di capro espiatorio), perchè il discorso dovrebbe essere diverso?
Cos'è? Una sensibilità selettiva?
Siccome mio nonno ha partecipato alla guerra allora sono sensibile alla guerra, mi sembra un'ipocrisia (bada non sto' dicendo che tu sia ipocrita, sto parlando dell'idea di base).
Mentre in GTA uccidi gente inerme, nella realtà ci sono persone che uccidono gente inerme.
Dove stà la differenza? Nel fatto che quegli eventi hanno minor rilievo? Nel fatto che non stanno sui libri di storia o nei raconti degli anziani?
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Citazione:
Mithrandir81 ha scritto lun, 10 novembre 2003 alle 13:30
perchè il discorso dovrebbe essere diverso?
guarda, ti rispondo per quanto mi riguarda (anche perchè non potrei fare altro).
GTA mi diverte e mi appassiona. CoD no.
entrambi simulano la realtà, ma per quanto mi riguarda sono estremamente diversi. la differenza sta nel modo in cui la simulano.
CoD si propone di essere quanto più possibile fedele agli eventi storici accaduti. GTA vuole rappresentare un mondo "eccessivo", alla Quentin Tarantino, per intenderci. o così almeno la vedo io.
in secondo luogo, GTA raffigura un mondo realistico, ma non necessariamente reale. CoD descrive e ripropone eventi che sappiamo essere accaduti.
è proprio questa differenza a farmi preferire GTA a CoD. poi, de gustibus, come si diceva qui sopra. il nocciolo della questione sta tutto in quello che noi cerchiamo dal videogioco. e rivivere la Seconda Guerra Mondiale non è quello che io, oggi, cerco.
ciauciau
cla
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Beh, una cosa è certa, fanno pensare. E anche molto.
Penso che questo si una bene se lo analizziamo sul fatto che nn bisogna dimenticarsi di catastrofi di questo calibro, ma nn so se utilizzarle per il divertimento sia un bene...
Certo ho finito Call of duty, ma mi sono fermato moltissime volte a riflettere sul fatto che quegli eventi sono successi veramente... Sono stato quasi male durante la prima missione della campagna russa, dove i soldati venivano sacrificati... per la patria.
http://forumtgmonline.futuregamer.it...s/icon_sad.gif http://forumtgmonline.futuregamer.it...s/icon_sad.gif
...
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Citazione:
keiser ha scritto lun, 10 novembre 2003 alle 13:36
CoD si propone di essere quanto più possibile fedele agli eventi storici accaduti. GTA vuole rappresentare un mondo "eccessivo", alla Quentin Tarantino, per intenderci. o così almeno la vedo io.
in secondo luogo, GTA raffigura un mondo realistico, ma non necessariamente reale. CoD descrive e ripropone eventi che sappiamo essere accaduti.
è proprio questa differenza a farmi preferire GTA a CoD. poi, de gustibus, come si diceva qui sopra. il nocciolo della questione sta tutto in quello che noi cerchiamo dal videogioco. e rivivere la Seconda Guerra Mondiale non è quello che io, oggi, cerco.
ciauciau
cla
perfetto, se mi riconduci la cosa ad un fattore soggettivo, il discorso è coerente, infatti non criticavo la tua personale opinione, ma il post in cui si dava la diversità oggettiva di GTA come un dato di fatto. Il chè non è vero.
Tant'è che ritornando ad una questione di gusti, io preferisco giocare ad un Medal piuttosto che ad un GTA.
E il punto, come hai detto, sta in cosa uno cerca. Il problema, però, non si pone, l'incredibile varietà di VG esistente ha proprio questo scopo, accontentare tutti i palati.
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Citazione:
alphax86 ha scritto lun, 10 novembre 2003 alle 13:47
ma nn so se utilizzarle per il divertimento sia un bene...
perchè no?
Dipende dal concetto di divertimento del singolo individuo.
E qual è il male nel divertirsi ad un gioco del genere?
Fa riflettere, perfetto, ha raggiunto un obiettivo in più.
Il concetto di bene e male è quanto di più relativo possa esistere, l'unica cosa certa è che se io danneggio in qualche modo un altro individuo, quell'individuo considera male la mia azione.
Ma qui non si danneggia nessuno, è solo questione di dire:
No, non mi va.
Si, mi va.
Niente di più semplice.
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Credo che tutto ruoti intorno al concetto di "sensazione di esserci", che oramai i Videogiochi, con la V maiuscola, fanno provare. Intendiamoci, la crudezza della situazione, il saper generare ansia, terrore o altra sensazione forte è propria di un prodotto adulto, rivolto ad un pubblico adulto che sceglie liberamente se fruirlo o no. In questo senso che il prodotto sia un film, un libro, un reportage, una rappresentazione teatrale, un quadro, una testimonianza orale, un fumetto o un videogioco, non ha importanza. Perciò, a mio parere, ben vengano giochi come Cod, ma allo stesso tempo comprendo la posizione del Keiser al riguardo. Non penso che il realismo possa uccidere il divertimento, anzi, se non sconfina nel cattivo gusto, può solo esaltarlo. Un piccolo accenno al citato GTA3, che non ho giocato, ma di cui ho letto quasi tutte le recensioni disponibili in rete e pubblicate. Senza scivolare su facili moralismi, ritengo, quantomeno discutibile andare in giro ad uccidere o commettere reati possa essere educativo, ma basta tenerlo lontano dai minorenni ed esplicitarne, in maniera chiara, il contenuto sulla confezione.
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Ecco come la penso io...
come diceva sopra il Keiser,il discorso Gta e Call of Duty è molto semplice:il primo simula una realtà mai avvenuta,nel senso che il mondo è quello,le persone sono quelle,ma i fatti narrati probabilmente non accadranno mai,e noi ci divertiamo su questo.Diverso il discorso per Cod.
Cod ripropone un mondo reale,certo,ma ci fà "divertire" sulle imprese compiute da eroi,quali i soldati che ci hanno tirato fuori da una guerra mondiale;riproponendo un realismo forse esagerato.Lo sbarco in Normandia del primo Mohaa a mio avviso,fa molto pensare...
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Ecco come la penso io...
come diceva sopra il Keiser,il discorso Gta e Call of Duty è molto semplice:il primo simula una realtà mai avvenuta,nel senso che il mondo è quello,le persone sono quelle,ma i fatti narrati probabilmente non accadranno mai,e noi ci divertiamo su questo.Diverso il discorso per Cod.
Cod ripropone un mondo reale,certo,ma ci fà "divertire" sulle imprese compiute da eroi,quali i soldati che ci hanno tirato fuori da una guerra mondiale;riproponendo un realismo forse esagerato.Lo sbarco in Normandia del primo Mohaa a mio avviso,fa molto pensare,così come farà pensare l'assalto a Stalingardo di Call of Duty...
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Citazione:
Mithrandir81 ha scritto lun, 10 novembre 2003 alle 13:24
I giochi prima erano semplice divertimento, perchè il coinvolgimento era difficile da provocare (vi sfido a dire che vi siete sentiti terrorizzati dai fantasmini di pac-man). Ora i giochi sono divertimento, coinvolgimento o entrambe le cose assieme.
Ottimo.
I videogiochi non sono divertimento! I videogiochi sono INTRATTENIMENTO! Quindi possono intrattenere divertendo, terrorizzando, facendo riflettere ecc. Esattamente come accade nel cinema. Voi andate a vedere solo i film che vi divertono? O cercate in un film anche qualcosa di diverso e più profondo? La bellezza di una storia, la tensione, anche la paura...
Io credo che dall'intrattenimento si cerchino degli stimoli e se un videogioco riesce a darli ben venga! Se poi gli stimoli che dà non ti piacciono per vari motivi... amen! È una cosa personale: non a tutti piacciono gli stessi film...
PS: ho espresso una mia opinione, se non siete d'accordo replicate pure ma per favore non iniziate il post dicendo "Mi sa che non hai capito..." perché non c'è nulla da capire qui, solo da ragionare. E chi si arroga il diritto di dire che gli altri non hanno capito... non ha capito un bel niente di come si discute!
Ciaps!
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Citazione:
Quote:
E anche un'eventuale discussione su cosa erano, cosa sono e cosa diverrano i videogiochi mi sembra alquanto sterile. I giochi prima erano semplice divertimento, perchè il coinvolgimento era difficile da provocare (vi sfido a dire che vi siete sentiti terrorizzati dai fantasmini di pac-man). Ora i giochi sono divertimento, coinvolgimento o entrambe le cose assieme.
i videogiochi sono stati via via modificati in forme diverse. nessuno mette in discussione il divertimento e il coinvolgimento, ma è chiaro che non siamo più di fronte a pacman. questo cambiamento - da noi stessi voluto - è un dato di fatto e ovviamente rientra nel discorso, xkè IMHO il mercato si è orientato verso una percentuale di realismo sempre maggiore...
Citazione:
Quote:
Io credo che dall'intrattenimento si cerchino degli stimoli e se un videogioco riesce a darli ben venga! Se poi gli stimoli che dà non ti piacciono per vari motivi... amen! È una cosa personale: non a tutti piacciono gli stessi film..
infatti il discorso è proprio quello cioè come si recepiscono (se si è disposti a recepirli) gli stimoli di un Call of Duty o di un Medal of Honour.
se mi permetti però il film lo vedo come qualcosa di un pochino pochino diverso. non xkè non ci siano stimoli ma xkè questi sono diciamo "indiretti" rispetto a un videogame. nel videogame interagisci e, ad esempio, una visuale in soggettiva ti immerge di più di un dolby a 6 canali.
secondo me c'è un'immersione più profonda.
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Citazione:
maxpay ha scritto lun, 10 novembre 2003 alle 16:27
Citazione:
Quote:
E anche un'eventuale discussione su cosa erano, cosa sono e cosa diverrano i videogiochi mi sembra alquanto sterile. I giochi prima erano semplice divertimento, perchè il coinvolgimento era difficile da provocare (vi sfido a dire che vi siete sentiti terrorizzati dai fantasmini di pac-man). Ora i giochi sono divertimento, coinvolgimento o entrambe le cose assieme.
i videogiochi sono stati via via modificati in forme diverse. nessuno mette in discussione il divertimento e il coinvolgimento, ma è chiaro che non siamo più di fronte a pacman. questo cambiamento - da noi stessi voluto - è un dato di fatto e ovviamente rientra nel discorso, xkè IMHO il mercato si è orientato verso una percentuale di realismo sempre maggiore...
non credo di aver afferrato il senso di questa risposta...cosa vuoi dire?
(a parte ovviamente che il mercato si sta orientando verso il realismo?)
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Sono d'accordo che si tratti di argomenti molto personali!!
Ma in fin dei conti i film di denuncia che ricordano episodi veri sono diventati riccorrenti e spesso riscuotono un notevole successo!
Penso che questo sia positivo!
Salvate il soldato Rayan da una visione della guerra più realistica di famosi film del passato (il grande uno rosso, il giorno più lungo ecc..) che facevano ancora parte di una forma (anche se involontaria) di propaganda, nella quale mai si mettevano in evidenza le incongruenze e le assurdità della guerra!!
Questo discorso vale ancora di più per guerre come quella del Vietnam dove le motivazioni erano più deboli e gli orrori più grandi!!
I VG solo ora stanno allineandosi con questa "nuova" visione della guerra!
In questi giorni stò "giocando" a Vietcong che risulta un'esperienza snervante, dato che la norma è immedesimarsi ..... mi trovo tra paludi, trappole, imboscate ecc senza sapere bene chi stò combattendo e se riuscirò a raggiungere il prossimo riparo senza essere centrato, c'è solo un imperativo ... sopravvivere!
Quindi capisco i dubbi del keiser a volte mi chiedo se mi piaccia o se mi abbatta questo tipo di esperienza ... ma devo ammettere che mai nessun film o documentario mi aveva fatto sentire in questo modo l'assurdità della guerra!
Decisamente esperienze forti da prendersi a piccole dosi!!
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
gran bel editoriale Claudio.. http://forumtgmonline.futuregamer.it.../icon_wink.gif
anche io sono messo come te..
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Perdonatemi se risulto polemico, ma di realismo in un videogioco non ho la benchè minima idea di cosa ci sia, tanto più a proposito di un'esperienza, purchè vissuta, sconvolgente e coinvolgente come la guerra.
Una città può essere caratterizzata in tutto e per tutto, gli scontri possono essere curati al massimo, dalla casse puoi anche sentire il rumore del nemico con cui devi contenderti un cortile, il lato di una strada o la sponda del Volga. Mentro dopo metro. Ci si può anche stupire di come le leggi della causalità e della statistica siano state riprodotte al meglio, di come è vero che l'unico modo per non essere costretti al respawn sia zizzagare e stare bassi muovendosi dietro un carro. Ma ad arrivare a stupirmi e pormi degli interrogativi legati al realismo ce ne vuole.
Un videogioco sarà sempre un'avventura, una storia, che, come diceva Sartre, non ha nulla a che fare con la vita o la realtà, perchè la vita non ha avventure che iniziano con la prima pagina e che finiscono con l'ultima. Non esiste un nuovo modo di porsi o una sensazione che ti facci dire "ecco, sta per iniziare qualche cosa". Nelle vicende dei videogiochi ci capiti dentro, e quello che puoi fare è partecipare ad una narrazione, non viverla.
Se questa spiegazione strutturale non vi va bene allora riduciamoci alle congiunture; se il problema è la quantità, allora, posso solo dire che non rischi la pelle in CoD, che puoi avere tutte le emozioni che vuoi, ma il panico al massimo è inquietudine, la gioia sarà solo esaltazione, e la fortuna sarà solo quello che resta del precedente salvataggio. E che il problema posto dal keiser, per me, non s'è ancora posto.
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
nhà.
alien contro predator giocato con il marine mi dava il mal di testa.
giocare senza patch e senza poter salvare fino alla fine era terrificante.
il primo livello, non so se lo ricordate, era deserto. per tutto il tempo non succedeva quasi nulla, solo il bip del radar. nell'ultimo tratto l'assalto dell'alieno.
ho perso 10 anni di vita e altrettanti al primo face hugger.
ma da qui a dire che i videogiochi sono realistici ce ne passa.
male che vada in un gioco mi alzo e spengo (ah quante volte ...) nel mondo reale, alla peggio, non puoi staccare.
parlate di guerre.... ma sapete cosa sono ?
in guerra il fucile pesa, lo senti che è freddo, senti il tuo alito e il puzzo del sangue, senti la polvere delle macerie, senti la morte sul collo, se un proiettile ti sfiora, ti pisci nei pantaloni (e non in senso figurato). se un proiettile ti colpisce il mondo si colora di bianco e il dolore è un urlo senza suono che esce da dentro.
un videogioco è un videogioco. potete giocare a vietcong quanto volete ma chiedete ai soldati americani in iraq cosìè la guerra, chiedetegli che cosa significa camminare in un vicolo dove SAI che c'è un cecchino, chiedetelo agli israeliani e ai palestinesi, chiedetelo a chi nasce e muore con la morte che ogni giorno ti dice <<OGGI POTRESTI ESSERE TU (stampatello non per gridare ma perchè la morte sul disco parla così)>>
ragazzi datemi retta, siete a un passo dai dementi americani che per giocare a gta3 hanno ammazzato uno . o quelli di bowling a columbine.
spegnete i pc e fatevi una scopata o, al limite, una 53ga .
mamma mia come siamo messi male.
ma poi kaiser.... pure tu, alla tua età, l'artereosclerosi galoppa eh?
scusate ma secondo me siete tutti scemi.
resident evil faceva paura? si ma se vedevo uno zombie e stavo a tocchi mica pensavo oddio muoio, al massimo cavolo non ho la memory card se muoio devo rigiocare (a tale proposito un saluto a picchie e sase con cui abbiamo finito re senza salvare perchè non avevamo i soldi per una memory card).
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Citazione:
x3n0n ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 00:01
parlate di guerre.... ma sapete cosa sono ?
in guerra il fucile pesa, lo senti che è freddo, senti il tuo alito e il puzzo del sangue, senti la polvere delle macerie, senti la morte sul collo, se un proiettile ti sfiora, ti pisci nei pantaloni (e non in senso figurato). se un proiettile ti colpisce il mondo si colora di bianco e il dolore è un urlo senza suono che esce da dentro.
immagino che invece tu ne sappia MOLTO più di noi. immagino che il semplice scrivere qualche frasettina d'effetto ti renda più sensibile e cosciente di noi del problema guerra. è così?
Citazione:
x3n0n ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 00:01
ragazzi datemi retta, siete a un passo dai dementi americani che per giocare a gta3 hanno ammazzato uno . o quelli di bowling a columbine.
spegnete i pc e fatevi una scopata o, al limite, una 53ga .
mamma mia come siamo messi male.
ma poi kaiser.... pure tu, alla tua età, l'artereosclerosi galoppa eh?
non capisco proprio quale sia il tuo problema.
si sta discettando (fino a prima del tuo intervento anche in maniera civile) della sensibilità personale di ciascuno nei confronti delle esperienze offerte dal cosiddetto intrattenimento. personalmente ho detto che mi angoscia giocare ad un titolo realistico ambientato nella Seconda Guerra Mondiale, così come mi ha angosciato (senza negarne la bellezza, anzi) Salvate il Soldato Ryan; adesso come adesso da un videogioco cerco qualcosa di più "leggero" e meno angosciante, e quindi a CoD non ci gioco. punto.
Citazione:
x3n0n ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 00:01
scusate ma secondo me siete tutti scemi.
scusa, ma nessuno ti obbliga a stare qui...
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Citazione:
x3n0n ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 00:01
nhà.
parlate di guerre.... ma sapete cosa sono ?
in guerra il fucile pesa, lo senti che è freddo, senti il tuo alito e il puzzo del sangue, senti la polvere delle macerie, senti la morte sul collo, se un proiettile ti sfiora, ti pisci nei pantaloni (e non in senso figurato). se un proiettile ti colpisce il mondo si colora di bianco e il dolore è un urlo senza suono che esce da dentro.
tu lo sai? per parlare così la risposta dovrebbe essere affermativa, o sei capace di mostrare con queste frasi la tua profonda comprensione e illuminazione circa l'intero universo...
Citazione:
x3n0n ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 00:01
ragazzi datemi retta, siete a un passo dai dementi americani che per giocare a gta3 hanno ammazzato uno . o quelli di bowling a columbine.
tu sei ad un passo da farti insultare in malo modo, meno male che sono educato...
Citazione:
x3n0n ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 00:01
spegnete i pc e fatevi una scopata o, al limite, una 53ga .
faccio già con soddisfazione la prima e ciò nonostante il PC lo accendo lo stesso...non credo che questo comporti qualche problema...
Citazione:
x3n0n ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 00:01
mamma mia come siamo messi male.
l'hai detto...
Citazione:
x3n0n ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 00:01
ma poi kaiser.... pure tu, alla tua età, l'artereosclerosi galoppa eh?
no comment...
Citazione:
x3n0n ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 00:01
scusate ma secondo me siete tutti scemi.
oh lo so, io me lo scrivo anche nella sign...ma meglio scemo che http://forumtgmonline.futuregamer.it...s/censored.gif come te...
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_biggrin.gif
molto divertente.
spegnete il pc e prendete una critica come tale.
niente di personale ma ragazzi, datmei retta dibattere sul realismo o meno della riproduzione della battaglia di stalingrado è una cosa assurda a meno di esserci stati.
quanto poi a smetter di giocare del tutto per i motivi di cui sopra... bhè l'arterosclerosi ha già colpito anche altri a quanto pare.
Citazione:
Quote:
tu lo sai? per parlare così la risposta dovrebbe essere affermativa, o sei capace di mostrare con queste frasi la tua profonda comprensione e illuminazione circa l'intero universo...
no, io non lo so
propriò perchè non ho la comprensione del l'intero iuniverso non me la meno con le idiozie di cui sopra.
ribadisco
mamma mia come siamo messi male.
età media? 16?
sono troppo vecchio per sentire ste .. ste.... non so mettere il censored.... cavolate.....
MODIFICA
fico ... ha modificato c4zz4t3 in cavolate.
ok lo riscrivo C4ZZ4+E
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Citazione:
Quote:
Un videogioco sarà sempre un'avventura, una storia, che, come diceva Sartre, non ha nulla a che fare con la vita o la realtà, perchè la vita non ha avventure che iniziano con la prima pagina e che finiscono con l'ultima. Non esiste un nuovo modo di porsi o una sensazione che ti facci dire "ecco, sta per iniziare qualche cosa". Nelle vicende dei videogiochi ci capiti dentro, e quello che puoi fare è partecipare ad una narrazione, non viverla.
semplifichiamo il tutto, ti va? ci sono periodi e periodi. a seconda di come ti senti allora puoi essere disposto - o meno - ad accettare certi stimoli e certe sensazioni.
l'esperienza videoludica di stimoli e sensazioni ne da (specie da quando il realismo è aumentato, ecco cosa volevo dire myth).
se te la senti di accettarle (perchè la tua sensibilità te lo permette) allora le accetti altrimenti no.
Citazione:
Quote:
posso solo dire che non rischi la pelle in CoD, che puoi avere tutte le emozioni che vuoi, ma il panico al massimo è inquietudine, la gioia sarà solo esaltazione, e la fortuna sarà solo quello che resta del precedente salvataggio. E che il problema posto dal keiser, per me, non s'è ancora posto.
è un discorso molto complesso quello che fai. dovresti partire dall'idea che hai di gioia, di panico o di fortuna.
che il videogioco sia finzione lo sappiamo tutti. che sappia darti certe sensazioni è un altro paio di maniche. la maggior parte ci riesce poco. esistono però dei titoli che ti portano qualcosa in più...magari in virtù dell'eccessivo realismo, dell'immedesimazione ecc ecc ecc ecc.... http://forumtgmonline.futuregamer.it...icon_smile.gif
Citazione:
Quote:
spegnete i pc e fatevi una scopata o, al limite, una 53ga .
mi sa che stai più messo male tu di noi...
Citazione:
Quote:
propriò perchè non ho la comprensione del l'intero iuniverso non me la meno con le idiozie di cui sopra.
è quello che hai fatto nel tuo post, cercando di apparire come un veterano del vietnam con una placca sulla testa (che suppongo condizioni molto...)
Citazione:
Quote:
quanto poi a smetter di giocare del tutto per i motivi di cui sopra... bhè l'arterosclerosi ha già colpito anche altri a quanto pare.
deduco che tu abbia compreso ben poco della discussione fatta. ti invito a rileggere i post.
Citazione:
Quote:
età media? 16?
sono troppo vecchio per sentire ste .. ste.... non so mettere il censored.... cavolate.....
evidentemente non hai passato una bella giornata o magari hai i cacchi tuoi per la testa...ma a me personalmente non interessa. quando hai finito di offendere puoi anche fare quello che con grande saggezza ci hai consigliato ovvero spegnere il pc.
un applauso al grande cacciatore bianco...
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
un'aggiunta.
vero nessumo mi obbliga a stare qui.
finchè si aprla di giochi (sai the games machine, la macchina dei giochi... ricordate? non è soldati di ventura... e nuppure salviamo il mondo magazine) la compagnia è adorabile.
quando si critica mamam microsoft sparando ad alzo zero per partito preso... bhè dai ognuno ha le sue fisse....
ma sentire dire dio come mi emoziono con i giochi di guerra, sono troppo sensibile.....
bhà
ecco cosa mi fa arrabbiare.
se fosse stato un gioco chessò di auto e mi aveste detto o caspita è troppo realistico mi viene il mal d'auto avrei scherzato con voi.
qui invece siamo al delirio.
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
per niente divertente...
spegni il PC e impara a vivere con la gente, poi forse potrai dialogare in questo forum...
Citazione:
x3n0n ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 00:26
niente di personale ma ragazzi, datmei retta dibattere sul realismo o meno della riproduzione della battaglia di stalingrado è una cosa assurda a meno di esserci stati.
dove hai letto (cita) qualcuno affermare di sapere cos'è la guerra...a me è parso semplicemente di leggere di persone che si sentono coinvolte e che nonostante si tratti di un VG ricevono un input di riflessione, e nel caso del keiser si tramuta nella malavoglia e nel chiudere il VG...
Citazione:
x3n0n ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 00:26
quanto poi a smetter di giocare del tutto per i motivi di cui sopra... bhè l'arterosclerosi ha già colpito anche altri a quanto pare.
decisamente, nell'altro post ho cancellato e non l'ho scritto, ma questa volta è evidente come tu non sia in grado di discutere...stadio avanzato di decomposizione cerebrale...
Citazione:
x3n0n ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 00:26
Citazione:
Quote:
tu lo sai? per parlare così la risposta dovrebbe essere affermativa, o sei capace di mostrare con queste frasi la tua profonda comprensione e illuminazione circa l'intero universo...
no, io non lo so
propriò perchè non ho la comprensione del l'intero iuniverso non me la meno con le idiozie di cui sopra.
azz... e la tua esaltante descrizione di "attimi di guerra"? L'unico che se l'è menata sei tu, noi abbiamo sempre parlato di coinvolgimento indiretto, troppo stupido per afferrare il concetto? Se ci hai fatto caso anche un altro ha espresso bene o male la tua stessa opinione, ma in modo ben più educato.
Citazione:
x3n0n ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 00:26
ribadisco
mamma mia come siamo messi male.
età media? 16?
ribadisco.
l'hai detto.
età cerebrale? 2?
Citazione:
x3n0n ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 00:26
sono troppo vecchio per sentire ste .. ste.... non so mettere il censored.... cavolate.....
sonno troppo educato per mandarti affanculo (ops...l'ho fatto lo stesso)
scusa keiser, ma non mi sono potuto trattenere...
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Citazione:
x3n0n ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 00:31
ma sentire dire dio come mi emoziono con i giochi di guerra, sono troppo sensibile.....
bhà
ecco cosa mi fa arrabbiare.
qui invece siamo al delirio.
sai, immagino che la cosa ti sia di difficile comprensione, ma al mondo esistono persone e SENSIBILITA' diverse. c'è chi degli horror non riesce neppure a guardare le locandine, chi invece diventa matto e se li mangia a colazione.
allo stesso modo, c'è chi si appassiona con la guerra dipinta in maniera realistica (cito la "willing suspension of disbelief" per BodyKnight), chi invece no. e ancor più che nel caso dell'horror, qui entra in gioco la sensibilità di ognuno, come molti altri hanno sottolineato nei loro interventi.
sensibilità che alcuni dimostrano di possedere in misura nettamente inferiore. tant'è, il mondo è bello perchè è vario...
se poi non sei d'accordo con il mio punto di vista, dillo e basta. che bisogno c'è di tanto astio, di tanta acrimonia, di insultare la gente a questo modo? ti sembra un modo civile di discutere?
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Citazione:
maxpay ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 00:27
Citazione:
Quote:
posso solo dire che non rischi la pelle in CoD, che puoi avere tutte le emozioni che vuoi, ma il panico al massimo è inquietudine, la gioia sarà solo esaltazione, e la fortuna sarà solo quello che resta del precedente salvataggio. E che il problema posto dal keiser, per me, non s'è ancora posto.
è un discorso molto complesso quello che fai. dovresti partire dall'idea che hai di gioia, di panico o di fortuna.
che il videogioco sia finzione lo sappiamo tutti. che sappia darti certe sensazioni è un altro paio di maniche. la maggior parte ci riesce poco. esistono però dei titoli che ti portano qualcosa in più...magari in virtù dell'eccessivo realismo, dell'immedesimazione ecc ecc ecc ecc....
http://forumtgmonline.futuregamer.it...icon_smile.gif
Non perdiamoci in un bicchier d'acqua, ho usato dei termini che sono in chiaro rapporto tra di loro.
Comunque tentare anche solo di ipotizzare che un videogioco di guerra renda anche solo lontanamente l'idea di quello che prova con soldato è pura follia.
E la dimostrazione viene da se: se il videogioco fosse realista non avrebbe il minimo senso di esistere.
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Citazione:
keiser ha scritto lun, 10 novembre 2003 alle 10:35
Mi rendo conto che il terreno su cui mi sto inerpicando è piuttosto spinoso, e finisce col toccare argomenti estremamente personali: che cosa ci si aspetta da un videogioco? Puro divertimento? Svago per la mente? O magari si cerca un maggiore coinvolgimento, anche mentale, un'esperienza che ci permetta di comprendere meglio alcuni eventi? Domande che calzano alla perfezione anche nel cinema, nei fumetti e nella musica. "Salvate il soldato Ryan", "La sottile linea rossa": grandi film, ma non credo che li rivedrò tanto presto, e il motivo è lo stesso. Un simile coinvolgimento (supportato da una descrizione molto realistica) in eventi così drammatici non rientra, attualmente, in quello che io personalmente considero "videogioco". Leggero, forse superficiale, oggi sono così.
La mia opinione personale, che ho espresso piú volte in queste pagine, é quella di mettere in dubbio la liceitá di questi giochi.
Trovo che sarebbe ora di chiedersi se é eticamente lecito divertirsi rivivendo momenti cosí drammatici e realmente accaduti, perché ritengo che con questi giochi si faccia principalmente questo e non un processo di formazione personale sugli orrori della guerra o sulla conoscenza storica.
A differenza di altre persone che si sono espresse precedentemente io sono del parere che ci sia una grossa differenza tra i videogiochi e gli altri mezzi: l'interattivitá. Questa ti porta un coinvolgimento diretto, dal quale si vuole trarre appagamento e divertivento. Proprio per questo credo che in questi giochi il realismo sia subordinato alla giocabilitá, altrimenti non ci sarebbero possibilitá di successo commerciale. Un gioco molto realistico sarebbe ben poco giocabile e quindi un flop, mi domando quante persone lo comprerebbero e/o lo finirebbero in nome del realismo proposto.
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Citazione:
BodyKnight ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 01:07
Citazione:
maxpay ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 00:27
Citazione:
Quote:
posso solo dire che non rischi la pelle in CoD, che puoi avere tutte le emozioni che vuoi, ma il panico al massimo è inquietudine, la gioia sarà solo esaltazione, e la fortuna sarà solo quello che resta del precedente salvataggio. E che il problema posto dal keiser, per me, non s'è ancora posto.
è un discorso molto complesso quello che fai. dovresti partire dall'idea che hai di gioia, di panico o di fortuna.
che il videogioco sia finzione lo sappiamo tutti. che sappia darti certe sensazioni è un altro paio di maniche. la maggior parte ci riesce poco. esistono però dei titoli che ti portano qualcosa in più...magari in virtù dell'eccessivo realismo, dell'immedesimazione ecc ecc ecc ecc....
http://forumtgmonline.futuregamer.it...icon_smile.gif
Non perdiamoci in un bicchier d'acqua, ho usato dei termini che sono in chiaro rapporto tra di loro.
Comunque tentare anche solo di ipotizzare che un videogioco di guerra renda anche solo lontanamente l'idea di quello che prova con soldato è pura follia.
E la dimostrazione viene da se: se il videogioco fosse realista non avrebbe il minimo senso di esistere.
Ovviamente, ma a volte anche l'esperienza indiretta provoca sensazioni, il tutto condito dal livello di sensibilità più o meno alta dell'individuo...che porta una reazione emotiva. Naturalmente imparagonabile alla situazione reale, ma spesso pesantemente sentita.
La mia opinione è come ho già detto, che semplicemente si sceglie o meno di giocare, così come persone scelgono o meno di guardare un film troppo impressionante...
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Citazione:
Lone Wolf MHIML ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 01:13
Trovo che sarebbe ora di chiedersi se é eticamente lecito divertirsi rivivendo momenti cosí drammatici e realmente accaduti, perché ritengo che con questi giochi si faccia principalmente questo e non un processo di formazione personale sugli orrori della guerra o sulla conoscenza storica.
io credo invece di no, innanzitutto perchè in genere questo tipo di VG ispirati alla realtà storica, non tratta il tema in modo offensivo o ironico. L'etica è relativa in certi (io credo in molti) casi, censurare o in qualche modo impedire la nascita di titoli del genere sarebbe una caccia alle streghe inutile...piuttosto selezionare il target. Certamente non presento un titolo del genere ad un bambino di 5 anni.
Citazione:
x3n0n ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 00:26
A differenza di altre persone che si sono espresse precedentemente io sono del parere che ci sia una grossa differenza tra i videogiochi e gli altri mezzi: l'interattivitá.
e io credo che questo sia il loro punto di forza, non di debolezza...l'interattività e il coinvolgimento avvicinano ad una maggiore comprensione, seppur perseguendo l'obiettivo di intrattenere...che come qualcuno ha fatto notare è diverso da divertire.
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
Citazione:
Quote:
Comunque tentare anche solo di ipotizzare che un videogioco di guerra renda anche solo lontanamente l'idea di quello che prova con soldato è pura follia.
E la dimostrazione viene da se: se il videogioco fosse realista non avrebbe il minimo senso di esistere
è un pò un'astrazione ma effettivamente è così http://forumtgmonline.futuregamer.it...icon_smile.gif se il gioco fosse realista al 100% non avrebbe motivo di esistere...anche xkè non sarebbe più gioco. ma questa è teorizzazione pura.
quello che voglio dire è che qui non si sta tanto riflettendo sul realismo di un gioco. il punto è che giocare a un vg suscita cmq delle reazioni emotive, a volte leggere, a volte troppo "forti". sta al soggetto scegliere.
Citazione:
Quote:
Trovo che sarebbe ora di chiedersi se é eticamente lecito divertirsi rivivendo momenti cosí drammatici e realmente accaduti, perché ritengo che con questi giochi si faccia principalmente questo e non un processo di formazione personale sugli orrori della guerra o sulla conoscenza storica.
l'idea di base di un vg non è certo un processo di formazione personale(almeno per il momento). l'idea di base è guadagnare dei soldi...o almeno è l'obiettivo principale di una qualsiasi software house. nella stragrande maggioranza dei casi non c'è volontà di "istruire". tuttavia rimane pur sempre una ricostruzione, a prescindere dal fatto che sia un videogame.
il livello di omaha beach di medal of honour ad esempio ti offre un quadro di cosa successe quel giorno. probabilmente non era l'intento degli sviluppatori ma il risultato è anche quello.
e vedere una ricostruzione cmq ti potrebbe far pensare.
ecco di cosa si sta parlando. delle riflessioni - soggettive - che ognuno di noi potrebbe fare in un mohaa o in un cod che dir si voglia.
personalmente però trovo la tua domanda abbastanza lecita...anche se la risposta potrebbe essere molto sgradevole....
OT: guardo le gif della sign di mythrandir e mi viene in mente una frase di jack nicholson in Batman..."dove li trova quei meravigliosi giocattoli!" http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_biggrin.gif
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Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento
E' una questione di sensibilità, tutto qui. Ho adorato Mafia e GTA, ma Call of Duty non mi attira.
E non perchè non mi piaccia il gioco, semplicamente lo evito, probabilmente per le ragioni addotte dal keiser.
E probabilmente è anche sbagliato cercare una ragione precisa, perchè sono sensazioni che non possono essere razionalizzate.
E il fatto che se ne parli, non vuol dire che siamo dei cerebrolesi che confondono il gioco con la guerra vera e propria (altrimenti organizzeremmo una raccolta di firme per abolirlo, no? http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_biggrin.gif), ma semplicemente che siamo delle persone che hanno degli interessi in comune e che vogliono cercare di condividere le loro sensazioni... come farebbero dei normali esseri umani.
Chi non riesce a capire questo... beh... spero per lui che sia semplicemente in una serata storta.