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Contro il regime per la libertà
Centrodestra in piazza contro Prodi
Gli organizzatori: "Siamo oltre un milione"
Forza Italia, Alleanza nazionale e Lega scendono in piazza a Roma contro la Finanziaria e contro "il regime". In mattinata la manifestazione dei giovani, poi nel pomeriggio tre cortei che stanno confluendo a piazza San Giovanni dove i leader pronunceranno i loro discorsi. Grande attesa per Berlusconi dopo il malore di Montecatini. Non sarà a Roma l'Udc che ha organizzato una manifetazione a Palermo.
Lo apro io....
Non c'è nessuno su BS, tutti a manifestare? :D
Trovo eccessivo definire "Regime" la coalizione colaBrodi di Prodi, trovo eccessivi alcuni slogan (Prodi boia, luxuria è la tua *****), ma dopo anni di monopoli della sinistra è anche giusto che vi sia una manifestazione oceanica del centrodestra. Tra l'altro questa finanziaria è stata una porcata....
Ora parla silvio :D
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Re: Contro il regime per la libertà
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Re: Contro il regime per la libertà
Giuro, non pensavo che il centrodestra riuscisse a portare in piazza così tanta gente, anche perché la piazza, si sà, è sempre stata a sinistra :shock:
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Re: Contro il regime per la libertà
stupendo lo speciale su la7.
Vedono 2 bandiere dell'udc, ovviamente, chiedono ai tizi se sono dell'udc e loro rispondono "no.Ce le hanno regalate e ci hanno detto di portarle in piazza" :rotfl:
ma 2 un pò più furbi non riuscivano a trovarli :asd:
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Re: Contro il regime per la libertà
a me stavano sui coglioni già i girotondi e Cofferati, quindi non vedo perchè cambiare idea per l'ex casa delle libertà...piuttosto lo chiederei ai tanti che ironizzavano sui suddetti girotondi
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Re: Contro il regime per la libertà
usano le masse nella speranza di far cadere il governo. L'hanno detto più volte. Vogliono che questo governo cada ->vogliono tornare al potere. Non che la sinistra quando era all'opposizione si sia comportata diversamente...
Bananai.
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Re: Contro il regime per la libertà
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Re: Contro il regime per la libertà
Citazione:
Originariamente Scritto da
Mental Ray
usano le masse nella speranza di far cadere il governo. L'hanno detto più volte. Vogliono che questo governo cada ->vogliono tornare al potere. Non che la sinistra quando era all'opposizione si sia comportata diversamente...
Bananai.
secondo me lo fanno solo per dimostrare di essere politicamente vivi.
E, ovviamente, per dimostrare (soprattutto a casini?) che mr. B. è ancora il loro capo.
Senz'altro il governo non cadrà per una manifestazione, anzi, secondo me ne uscirà rafforzato
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Re: Contro il regime per la libertà
Odio visceralmente qualsiasi forma di corteo, manifestazione e simili, indipendentemente da quale parte politica la organizzi.
Questi babbuini urlanti tra l'altro mi hanno fatto fare un giro boia per arrivare a casa mia dopo aver staccato dal lavoro.
Impiccati. Tutti.
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Re: Contro il regime per la libertà
Citazione:
"Pontida, ce l'abbiamo duro"
"Prima avevamo la bocca piena, adesso abbiamo le tasche vuote..."
:jfs2:
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Re: Contro il regime per la libertà
Citazione:
Originariamente Scritto da
abaper
stupendo lo speciale su la7.
Vedono 2 bandiere dell'udc, ovviamente, chiedono ai tizi se sono dell'udc e loro rispondono "no.Ce le hanno regalate e ci hanno detto di portarle in piazza" :rotfl:
ma 2 un pò più furbi non riuscivano a trovarli :asd:
saranno due tipi dei centri sociali :asd:
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Re: Contro il regime per la libertà
Citazione:
Originariamente Scritto da
abaper
secondo me lo fanno solo per dimostrare di essere politicamente vivi.
E, ovviamente, per dimostrare (soprattutto a casini?) che mr. B. è ancora il loro capo.
Senz'altro il governo non cadrà per una manifestazione, anzi, secondo me ne uscirà rafforzato
no, no, il governo cadrà e basta. E' solo questione di tempo. Non cadrà per una manifestazione, ma per pura incompetenza dei membri stessi del governo.
Ma l'alternativa non è meglio, chi vuole illudersi s'illuda.
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Re: Contro il regime per la libertà
Citazione:
Originariamente Scritto da
Isola
saranno due tipi dei centri sociali :asd:
FI sezione siciliana :asd:
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Re: Contro il regime per la libertà
Citazione:
Originariamente Scritto da
Mental Ray
no, no, il governo cadrà e basta. E' solo questione di tempo. Non cadrà per una manifestazione, ma per pura incompetenza dei membri stessi del governo.
Ma l'alternativa non è meglio, chi vuole illudersi s'illuda.
e io che ho detto?
Se volevano far cadere il governo avrebbero dovuto portare avanti il tavolo dei volonterosi.
Se non l'hanno fatto un motivo ci sarà (e un'ideuzza ce l'ho)
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Re: Contro il regime per la libertà
Citazione:
Originariamente Scritto da
Mental Ray
no, no, il governo cadrà e basta. E' solo questione di tempo. Non cadrà per una manifestazione, ma per pura incompetenza dei membri stessi del governo.
Ma l'alternativa non è meglio, chi vuole illudersi s'illuda.
io in genere do un paio di anni a un governo poi inizio a valutarlo...di cagate ne han già fatte e lo dice uno di sinistra e penso lo possano confermare molti altri elettori di sinistra (Mastelliani a parte) il punto è che se cade non è che ci vada molto grassa...
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Re: Contro il regime per la libertà
Papa raztinger sta guardando con affetto la manifestazione :D
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Re: Contro il regime per la libertà
Citazione:
"Istria, Fiume, Dalmazia: ritorneremo!"
straloooooooooool :jfs2: :jfs2: :jfs2:
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Re: Contro il regime per la libertà
Citazione:
Originariamente Scritto da
Isola
io in genere do un paio di anni a un governo poi inizio a valutarlo...di cagate ne han già fatte e lo dice uno di sinistra e penso lo possano confermare molti altri elettori di sinistra (Mastelliani a parte) il punto è che se cade non è che ci vada molto grassa...
concordo... :asd: attenti all'alternativa! :terrore:
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Re: Contro il regime per la libertà
fantastici slogan, esempio di tolleranza
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Re: Contro il regime per la libertà
"Prodi infame per te ci sono le lame" (giovani Fi, Lega, An)
carini.
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Re: Contro il regime per la libertà
Citazione:
Originariamente Scritto da
Kuniva
"Prodi infame per te ci sono le lame" (giovani Fi, Lega, An)
carini.
e bhè :asd:
Cmq il discorso di Silvio è stato veramente di basso profilo da imbonitore e basta,quello di Fini era di altra caratura. "lasciatemi concludere con Viva l'Italia e viva la Libertà" ma perchè non "viva la ****" a sto punto..
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Re: Contro il regime per la libertà
Però anche i sinistrorsi più accaniti non potrenno negare l'indifferenza del governo Prodi verso la delicata e attualissima questione di Istria, Fiume e Dalmazia :sisi:
:asd:
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Re: Contro il regime per la libertà
Scusate l' intromissione:
ho visto piu' gente per lo scudetto della Roma, sul serio... :jfs2:
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Re: Contro il regime per la libertà
Citazione:
Originariamente Scritto da
Nockmaar
Scusate l' intromissione:
ho visto piu' gente per lo scudetto della Roma, sul serio... :jfs2:
la più grande manifestazione della storia della repubblica!!!!
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Re: Contro il regime per la libertà
Citazione:
Originariamente Scritto da
Nockmaar
Scusate l' intromissione:
ho visto piu' gente per lo scudetto della Roma, sul serio... :jfs2:
berlusconi parla di due milioni di persone :look:
mentre skynews più di un milione. :boh2: solito strazio: il balletto delle cifre.
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Re: Contro il regime per la libertà
sono curioso di vedere la questura a sto punto, se dimezzerà le cifre come al solito :D
Citazione:
Il cavaliere: "Il popolo sceglie i leader" "Nella nostra concezione, prima vengono gli elettori, le donne, gli uomini e solo dopo i partiti e i loro leader: la nostra idea dei partiti è quella che nascono dai cittadini legati ai valori: è il popolo che sceglie il leader non i leader che scelgono il popolo" afferma Silvio Berlusconi
sarebbe anche divertente andare a riprendere le dichiarazioni di Ilvio quando era la sinistra a manifestare :asd:
comunque sono stati bravi a mobilitare tanta gente :sisi:
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Re: Contro il regime per la libertà
cmq vorrei tanto andare a riesumare le dichiarazioni di Berlusconi e amici quando c'erano i girotondi e le varie manifestazioni di sinistra e infine confrontarle con quelle di Prodi e dei due presidenti , Bertinotti e Marini.....così giusto per sfizio.
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Re: Contro il regime per la libertà
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Re: Contro il regime per la libertà
Citazione:
Originariamente Scritto da
firewall76
berlusconi parla di due milioni di persone :look:
mentre skynews più di un milione. :boh2: solito strazio: il balletto delle cifre.
di solito il paragone si fa fra i dati degli organizzatori e quelli della questura.Francamente dubito che siano anche soli 200.000. Tutti ovviamenteo con il viaggio e il pranzo al sacco pagato.
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Re: Contro il regime per la libertà
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vitorbaia
sono curioso di vedere la questura a sto punto, se dimezzerà le cifre come al solito :D
sarebbe anche divertente andare a riprendere le dichiarazioni di Ilvio quando era la sinistra a manifestare :asd:
comunque sono stati bravi a mobilitare tanta gente :sisi:
bravi come i compagni di rifondazione che il giorno delle elezioni sono andati a prelevare mia nonna da casa e la han portata a votare....quando la badante ha detto loro "guardate che è anziana e fa fatica a muoversi" loro han risposto "nessun problema ci pensiamo noi!",aaaa belle queste mobilitazioni!!!!
questi giovani!
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Re: Contro il regime per la libertà
Citazione:
Originariamente Scritto da
nofaxe
di solito il paragone si fa fra i dati degli organizzatori e quelli della questura.Francamente dubito che siano anche soli 200.000. Tutti ovviamenteo con il viaggio e il pranzo al sacco pagato.
2 milioni nn penso ma anche 200mila nn è troppo poco?
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Re: Contro il regime per la libertà
Citazione:
Originariamente Scritto da
Isola
2 milioni nn penso ma anche 200mila nn è troppo poco?
già, forse sottovaluto quanto faccia gola un viaggio gratis a roma
Capace gli danno anche 20 euri a testa "per i vizi"
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Re: Contro il regime per la libertà
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vitorbaia
sono curioso di vedere la questura a sto punto, se dimezzerà le cifre come al solito :D
Citazione:
Nella nostra concezione, prima vengono gli elettori, le donne, gli uomini e solo dopo i partiti e i loro leader: la nostra idea dei partiti è quella che nascono dai cittadini legati ai valori: è il popolo che sceglie il leader non i leader che scelgono il popolo" afferma Silvio Berlusconi
sarebbe anche divertente andare a riprendere le dichiarazioni di Ilvio quando era la sinistra a manifestare :asd:
comunque sono stati bravi a mobilitare tanta gente :sisi:
Ma quanto è pallonaro Berlusconi...
Felicità: a ciascuno il suo risultato elettorale!
di Carlo Bertani - 27 novembre 2006
“Quale errore disvia i nostri occhi e i nostri orecchi? Finché non abbia fatto luce su questa sicura incertezza, voglio prestarmi all'illusione che mi si offre.”
William Shakespeare – La commedia degli errori
Che tristezza – ad ogni appuntamento elettorale – osservare gli sconfitti! Facce truci o di circostanza: “Salvare il salvabile!” sembra l’imperativo, cosicché il gran mestiere dei politici (soprattutto i nostrani) è quello d’azzeccare qualche garbuglio nelle vagonate di numeri che i TG sciorinano per riuscire a dimostrare che in fondo non si è proprio perso…che si tratta di un “aggiustamento”, di una “riconversione” di voti…insomma…gli altri non possono proprio cantare vittoria.
L’altra parte, invece, gongola e distribuisce battute al vetriolo: più che di democrazia, verrebbe quasi la voglia di mandarli tutti allo stadio con i loro striscioni a rilanciarsi i coretti di sfottò l’un l’altro. Non è quello che fanno usualmente dal Vespone o da Hulk-Ferrara?
La storia delle elezioni italiane non si discosta molto dall’andazzo generale dello Stivale: né commedia e né tragedia, solo farsa.
S’iniziò con il referendum monarchia/repubblica, sul quale nessuno – ancora oggi – può mettere la mano sul fuoco per il risultato: l’unico potentato internazionale che sostenne i Savoia fu la Corona Britannica , ma i grandi vittoriosi della guerra mondiale erano stati gli USA, che di re non volevano sentire parlare. Per i sovietici non faceva gran differenza: abbattere un re dispotico oppure un governo capitalista affamatore della classe operaia era la stessa cosa. Inutile stare qui a parlarne: nessuno saprà mai la verità, quella vera.
Più interessante fu invece il risultato delle elezioni del 1948, vinte da De Gasperi contro il fronte unito delle sinistre: qui non è tanto in discussione il risultato, quanto una serie di “precauzioni” che la DC aveva preso in caso di sconfitta.
L’ex presidente della Repubblica Cossiga ha tranquillamente affermato che trascorse la notte precedente alla proclamazione dei risultati insieme a molti “amici” nei pressi di una caserma dei Carabinieri – nella natia Sardegna – i quali custodivano un consistente arsenale da consegnare ai molti “amici” nel malaugurato caso le sinistre avessero vinto. Bel concetto di democrazia per una persona che è stata assisa per sette anni sul più alto scranno della Repubblica.
Il “piatto forte” della democrazia italiana, però, è sempre stata la legge elettorale: veri capolavori di diritto costituzionale, alchimie raffinate scritte dalle migliori penne del diritto italiano. Se riflettiamo che l’ultima l’ha scritta Calderoli, riusciamo a comprendere quanto siamo caduti in basso.
Per molti anni votammo con una legge scritta per il sistema proporzionale: cosa c’è di più democratico del sistema proporzionale? Tante teste, tanti voti, tanti rappresentanti.
Sorvolando sulle varie “leggi truffa”, sui “premi di maggioranza” e sulle infinite compravendite di parlamentari che sono avvenute nei decenni – quando abitavo a Torino, Giuliano Ferrara era il segretario cittadino del PCI e Bondi il sindaco comunista di un paese della Garfagnana – sembra che tutti abbiano scordato il sistema delle “preferenze”, mediante le quali venivano eletti i nostri “dipendenti”, come li chiama Grillo. E non solo.
Il sistema delle preferenze era così basato: ad un voto di lista potevano essere aggiunte quattro preferenze tratte dalla lista dei candidati. Cosa c’è di male? Nulla…aspettate. La preferenza poteva essere espressa sia scrivendo il cognome, sia il cognome e nome oppure il numero di lista: cosicché, “Giulio Andreotti” poteva essere indicato ,come “Andreotti”, “Andreotti Giulio”, oppure il numero 1 se quello era il suo posto nella lista.
Potevano esserci così schede votate per la DC che riportavano – oltre alla croce sul simbolo – “Andreotti, Bibbini, Cacacci e Deretti”, oppure “Giulio Andreotti, Carlo Cacacci, Bruno Bibbini e Dario Deretti”. Ancora: Andreotti, 12, Cacacci, 23” , oppure “1, 12, Cacacci, Deretti”. Attenzione: il voto andava ai soliti quattro, ma poteva essere espresso in una miriade di combinazioni diverse.
Questo – per decenni – fu il metodo per controllare i voti: come funzionava?
Semplice: volevi una pensione d’invalidità? Eccola, ma alle prossime elezioni vogliamo trovare nell’urna una scheda votata “1, Bibbini, 14, Deretti”. E se non la troviamo? Eh, mio caro, sai che le visite fiscali delle commissioni mediche – talvolta – diventano minuziose…pignole…cavillose…
Per decenni – indebitando lo Stato oltre ogni ragionevole limite (per questa ragione Francia e Germania hanno un rapporto deficit/PIL intorno al 60%, mentre l’Italia supera il 110%) – i voti furono assicurati da un minuzioso controllo del territorio, e lo Stato elargiva in cambio dei voti pensioni, prebende e posti nell’apparato.
Mafia? Sì, forse, ma non era necessario giungere a tanto: il “proconsole” democristiano del Sannio – Remo Gaspari – fu “pizzicato” mentre eseguiva il solito tour pre-elettorale fra le poverissime popolazioni del luogo con l’elicottero dei Vigili del Fuoco. Fu “beccato” perché – dopo aver distribuito coscienziosamente posti da bidello e pensioni d’ivalidità, raccomandazioni per i concorsi e quant’altro in cambio dei soliti “pizzini” elettorali – s’era fatto condurre in elicottero alla partita di calcio. Che sfiga: “pizzicato” per il pallone.
Si giunse così ai famosi 7,5 milioni di pensioni d’invalidità, che i democristiani dell’epoca – oggi – giustificano come una forma “primordiale” di stato sociale. Paolo Cirino Pomicino giunse ad affermare: “Qualcosa dovevamo pur dare loro, no?”. Peccato che nessuno riconosca mai cosa chiedevano in cambio.
Cari italiani: tutte le elezioni che si sono svolte dal 1948 fino agli anni ’90 hanno seguito questo copione. Democrazia? Chi era costei?
Quella pratica perversa fu alla base di profonde tensioni fra Nord e Sud, quando il Nord votava prevalentemente a sinistra ed il Sud era la solida ancora del potere democristiano ed anticomunista, ma non si preoccupavano troppo del problema: dividi et impera.
L’aspetto curioso della vicenda è che tutti continuano a parlare di “democrazia”, mentre di democratico – per più di quarant’anni – l’Italia non ha avuto un bel ***** di niente. E lo sanno tutti benissimo.
Erano così sicuri del loro sistema che – quando qualche “smagliatura” s’evidenziava – cadevano come birilli: la giunta di sinistra che vinse le elezioni comunali a Torino nel 1976 (ricordi Ferrara?) trovò nella Mole Antonelliana un deposito di vini pregiati. Gli assessori democristiani dell’epoca la usavano come “cantinetta” personale.
La giustificazione di tante malversazioni era sempre la stessa: proteggere l’Italia dall’Orso Sovietico, dai cosacchi che avrebbero abbeverato i loro cavalli nel Tevere. Non sia mai che la FIAT diventi la Fabbrica cooperativa Italiana Automobili Torino.
Anche la cosiddetta “sinistra” conosceva il giochetto, ma non poteva farci nulla perché le risorse dello Stato le gestivano altri: ad ogni modo, cercò di copiare il modello nelle regioni che governava e – siccome hanno sempre avuto migliori amministratori – migliorarono ancora il modello democristiano.
Prima delle elezioni del 1976, chiesero ad Enrico Berlinguer cosa sarebbe successo se il PCI avesse vinto le elezioni. Risposta: “L’Italia si schiererà con il Patto di Varsavia”. Poteva permettersi quella ed altre affermazioni, tanto sapeva benissimo che non sarebbe mai potuto avvenire.
Giunsero infine gli anni ’90 ed il crollo dell’Orso Sovietico: adesso sì che possiamo permetterci una democrazia compiuta! Finora – ragazzi – abbiamo scherzato, ma da oggi in avanti…
Con un travolgente referendum furono abolite le preferenze e si giunse al sistema bipolare: contenti? Siamo diventati anche noi come gli americani e gli inglesi.
C’era da fidarsi di quella sinistra uscita dall’ultimo congresso del PCI alla “Bolognina”? Qualcuno sospettava che la sinistra “sdoganata” avrebbe comunque chiesto troppo. Indennità di disoccupazione? Veri assegni familiari? Ma dove credete di vivere: negli USA, in Francia od in Germania? Oh, ragazzi, siamo in Italia: siamo un paese povero, pieno di debiti, senza un sistema industriale solido…
Il solito pianto antico. Il debito lo avevo fatto loro comprando i voti per decenni, mentre al sistema industriale pensavano personaggi come De Benedetti (informatica) e Gardini (chimica), che – difatti – ci hanno condotti all’anno zero sia per l’informatica e sia per la chimica. In cambio, hanno conservato ingenti patrimoni che oggi investono sui mercati orientali: oh, sono soldi miei, voi che cosa volete? Vorremmo sapere quanti di quei soldi “tuoi” sono stati creati dagli operai della Olivetti o da quelli della Montedison, compresi quelli che si sono beccati il cancro.
Insomma, la “gioiosa macchina da guerra” messa insieme da un povero e maldestro Occhetto si trovò di fronte ad una spavalda, nuova formazione aziendal-televisiva che in poco tempo era stata creata da monsignor Berlusconi da Arcore, sconosciuto ai più, molto, ma molto conosciuto invece da quelli che contano.
Giunsero al Cavaliere in quegli anni montagne di soldi – denari dei quali Berlusconi si è sempre rifiutato di parlare ai giudici – erano centinaia di miliardi che provenivano dal PSI? Dalla mafia? L’ex procuratore elvetico Carla del Ponte – stranamente assunta in cielo al Tribunale Penale Internazione dell’Aia – è ancora là che li cerca. Travaglio qualche idea ce l’ha, ma lo stanno facendo diventare un fenomeno da baraccone.
Nel frattempo, quella sinistra massimalista e – diciamolo – troppo attenta alle istanze degli operai e troppo poco sensibile alla classe media, fu “sdoganata” da un Prode cavaliere bolognese e portata in Paradiso. Barche, stipendi da favola e mogli parlamentari comprese.
Il resto è storia dei nostri giorni: date queste premesse, possiamo affermare che sia esistita e che esista una “democrazia” italiana?
Se abbiamo votato inutilmente per decenni, se in seguito il consenso è stato ottenuto a suon di miliardi da una persona che controllava quasi l’intera editoria italiana, che senso hanno quei numeri?
Forse per disperazione, ma dopo cinque anni di Finanziarie “creative” di Tremonti – che ci hanno condotto al disastro nel rapporto deficit/PIL – e di leggi pazzesche come la riforma della giustizia contro i giudici e quella della scuola contro gli insegnanti, gli italiani s’affidarono ancora una volta a Prodi. Il meno peggio.
L’ultima trovata – sembra – sia stata quella di “rimodellare” i risultati elettorali, come Nanni Moretti lasciò capire nel film “Il portaborse”: «Ricordi quante notti abbiamo passato a ri-votare le schede bianche?»
Fantasie? Fantapolitica? Perché, allora, nel terzo millennio si continua a votare con una matita? Forse perché si può cancellarla facilmente?
La giustificazione ufficiale è puerile: poiché con altri tipi di penna l’inchiostro potrebbe trapassare il foglio e rendere visibile il voto.
Oh: facciamo subito una colletta ed inviamo loro un mazzo di penne a biro cinesi da pochi euro, indelebili e che non “trapassano” nemmeno la carta velina. Compiamo questo sforzo economico per la nostra democrazia: se vogliamo bene al nostro paese non possiamo voltarci dall’altra parte.
L’ultima frontiera è il voto elettronico: cosa c’è di più sicuro dell’elettronica e dei computer? Tutto, dal sigillo imperiale alla firma, è più sicuro di una qualsiasi comunicazione elettronica.
Chi, di noi, darebbe peso ad una comunicazione via e-mail dove viene assunto, licenziato, promosso, condannato…
Tutti sanno che ciò che un programmatore scrive può essere cambiato da un altro, al punto che Microsoft non è mai riuscita a proteggere il suo principale prodotto, il software.
Nel caso delle elezioni italiane, un Ministro dell’Interno sparì dal Viminale la notte delle elezioni per due ore e si recò (pare) da Berlusconi, dov’era presente (pare) anche il Ministro per l’Innovazione Tecnologica Stanca (ex direttore di IBM Italia). Qui prodest?
L’ultima baggianata che tentano di spacciarci è che non sia possibile intervenire sui flussi di dati in arrivo al Viminale: troppo poco tempo…è una cosa complicata…ci vorrebbero complicatissimi programmi…
Noi, che siamo persone generose, vogliamo regalare agli italiani un piccolissimo programma mediante il quale potranno cambiare in un amen i risultati elettorali di una serie di comuni così, semplicemente con un clic, seduti comodamente in poltrona.
Quanto ci ho messo a farlo? Eh…è stato un lavoro gravoso…dunque: ho aperto la porta dello studio mentre suonavano le campane di mezzogiorno, poi…ah, già…quando mia moglie mi ha chiamato per dirmi che il pollo era in tavola era già finito.
Per gli amanti degli arzigogoli informatici, ricordiamo che per chi aveva sott’occhio il flusso dei dati la cosa sarebbe stata ancora più facile: invece delle macro, potevano usare una semplice routine in linguaggio SQL, che sui database funziona velocemente e con precisione. Una bellezza.
Divertitevi, e tanti auguri alla grande democrazia italiana!
Carlo Bertani [email protected] www.carlobertani.it
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Re: Contro il regime per la libertà
Bho...se devo essere sincero da me giravano volantini per viaggi organizzati a roma, alcuni amici di mio papa' oggi sono andati....a loro spese.
Cmq e' una manifestazione che non serve a nulla, come tutte...e' solo una pre-campagna elettorale per la futura (spero molto lontana) caduta del governo.
Dico lontana, pur essendo di destra, perche' se cade un governo cosi' giovane ci smeniamo tutti quanti... Almeno 2 anni deve durare.
Certo che nofaxe...stai scrivendo come uno a cui gli brucia tanto...fai quasi tenerezza :D
Per quelli che analizzano il singolo striscione...ovvio (come succede per la sinistra) che i pazzoidi ci sono...e nelle manifestazioni i pazzoidi sono molti.
Per esempio un viaggio tipico con partenza da monza (tutto pagato a spese del viaggiatore) si parte alla mattina presto col pullman, si arriva, pranzo al sacco...e si ritrona in nottata...un tritamento di balle...e lunedi' al lavoro. Ce ne vuole di fede politica... (questo vale per tutte le manifestazioni)
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Re: Contro il regime per la libertà
si vabbè ma la domenica te la dormi!
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Re: Contro il regime per la libertà
Brucia, brucia.
E l'opposizione è un così dolce dolore...
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Re: Contro il regime per la libertà
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Originariamente Scritto da
Orologio
Per quelli che analizzano il singolo striscione...ovvio (come succede per la sinistra) che i pazzoidi ci sono...e nelle manifestazioni i pazzoidi sono molti.
non si può non quotare
http://img353.imageshack.us/my.php?image=furbooa8.jpg
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Re: Contro il regime per la libertà
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Vitorbaia
sigh :sad:
e io dovrei associarmi co sti cojoni qui??
meglio rimanermene a casa a leggermi Longanesi e De Felice...:sisi:
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Re: Contro il regime per la libertà
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Originariamente Scritto da
Vitorbaia
ma dai ha l'auricolare....ma dai sei ingenuo.....dall'altra parte del filo c'è Diliberto che gli Urla "ADESSO!IL SALUTO! ADESSO!"
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Re: Contro il regime per la libertà
Non tocchiamo l'argomento. con la manifestazione di oggi hanno riammazzato Mussolini, Ramelli, Mantakas e tutti i caduti del RSI in un colpo solo.
La lista di quelli che chiamo camerati se ristretta e di parecchio.
"Da sempre anticomunisti" come si fa all'alba del 2006 a riproporre gli opposti estremismi.
Che schifo