Visualizzazione Stampabile
Cari amici,
penso che se c'è un motivo per discutere di religione oggi, quel motivo è capire come riuscire a costruire una tolleranza/convivenza reale fra i popoli di religione diversa.
Penso sia chiaro a tutti che le istituzioni moderate hanno questo obiettivo, ma altrettanto chiaro che quali atteggiamenti reali mettere in campo non è altrettanto evidente.
Quali convinzioni vi siete fatti voi, vivendo da giovani in un mondo che sta diventando multiculturale anche nel nostro paese?
Michele
Io non vedo vie d'uscita. La tolleranza nei paesi occidentali quasi c'è già. C'è giusto qualche puerile attaccamento alle vecchie religioni predominanti di un tempo, ma c'è libertà di pensiero. Ci siamo decisamente evoluti rispetto a 500 anni fa, ed a come si viveva con la religione a quei tempi. La branca di religione invece che oggi più di altre attenta alla convivenza tra varie culture sappiamo bene qual'è, e non si è ancora evoluta. E' ferma a quello che per noi era il medioevo. Deve ancora imparare ad interpretare il proprio libro sacro in modo da non fare troppi danni, come hanno già imparato a fare i cristiani da qualche tempo, grazie a dio. Sarà un processo lungo, che dovrà cominciare da qualche parte, e si dovrà lottare per tenere a bada le scuole di pensiero più nocive. Bisognerà anche attendere qualche ricambio generazionale. Se non ci estinguiamo prima http://forumtgmonline.futuregamer.it...ns/sisi1xy.gif
Eliminare le religioni non personali, che richiedono di essere diffuse e di creare comunità chiuse è un'utopia, cercare di modificarle un pò fino a renderle innocue è l'unico modo.
Poi, anche con queste religioni ipoteticamente tenute a bada, i motivi per creare casino ci saranno sempre, ma almeno la religione smetterà di essere un pretesto, ed un modo facile per reclutare carne morta o ciechi esecutori di comandi.
Credo che il motivo maggiore per cui esiste la tolleranza, siano le "istituzioni" che ci sono dietro una religione: fin troppo spesso, l'individuo agisce perchè il "corpo superiore" della propria religione gli ha detto di farlo.
La tolleranza arriverà quando capiranno tutti che alla fine, chiamiamo tutti in modo diverso un'entità al di sopra di tutto (un discorso ovviamente che vale per i credenti), e che una persona non sarà migliore o peggiore solo per il dio in cui crede.
Mentre il discorso è implicito per i non credenti e per le religioni più filosofiche (chessò, il buddismo), per moltissime altre religioni attuali questa visione non può assolutamente essere condivisa. Devono mutare necessariamente o ciccia.Citazione:
Dunkan ha scritto mer, 22 febbraio 2006 alle 15:27
La tolleranza arriverà quando capiranno tutti che alla fine, chiamiamo tutti in modo diverso un'entità al di sopra di tutto (un discorso ovviamente che vale per i credenti), e che una persona non sarà migliore o peggiore solo per il dio in cui crede.
La vedo brutta http://forumtgmonline.futuregamer.it...ns/sisi1xy.gif
In realtà non penso che questo concetto sia applicabile alle sole religioni "filosofiche" (non riconoscendo il cristianesimo fra queste).Citazione:
Para Noir ha scritto mer, 22 febbraio 2006 alle 20:14
Mentre il discorso è implicito per i non credenti e per le religioni più filosofiche (chessò, il buddismo), per moltissime altre religioni attuali questa visione non può assolutamente essere condivisa. Devono mutare necessariamente o ciccia.Citazione:
Dunkan ha scritto mer, 22 febbraio 2006 alle 15:27
La tolleranza arriverà quando capiranno tutti che alla fine, chiamiamo tutti in modo diverso un'entità al di sopra di tutto (un discorso ovviamente che vale per i credenti), e che una persona non sarà migliore o peggiore solo per il dio in cui crede.
La vedo brutta http://forumtgmonline.futuregamer.it...ns/sisi1xy.gif
Nel cristianesimo il cristiano non è affatto superiore ai credenti di altre religioni. Egli si sente però espressamente chiamato ad una vita di testimonianza, di un messaggio in cui crede.
Michele
Beh il cristianesimo non è certamente filosofico, infatti lo mettevo insieme alle altre religioni. Il cristiano non si sente superiore, ma crede di avere la Verità più degli altri (che ne hanno solo una parte), e si sente in obbligo di diffonderla. In fondo il problema delle religioni è che aspirano a diffondersi, sia sulla popolazione che sulla cultura di una società. Altrimenti se ne starebbero per i fatti loro e tutti staremmo bene http://forumtgmonline.futuregamer.it...y_icons/KA.gifCitazione:
michy79 ha scritto gio, 23 febbraio 2006 alle 10:37
In realtà non penso che questo concetto sia applicabile alle sole religioni "filosofiche" (non riconoscendo il cristianesimo fra queste).
Nel cristianesimo il cristiano non è affatto superiore ai credenti di altre religioni. Egli si sente però espressamente chiamato ad una vita di testimonianza, di un messaggio in cui crede.
Michele
Io penso che bisogna distinguere proselitismo e testimonianza.Citazione:
Para Noir ha scritto gio, 23 febbraio 2006 alle 13:18
Beh il cristianesimo non è certamente filosofico, infatti lo mettevo insieme alle altre religioni. Il cristiano non si sente superiore, ma crede di avere la Verità più degli altri (che ne hanno solo una parte), e si sente in obbligo di diffonderla. In fondo il problema delle religioni è che aspirano a diffondersi, sia sulla popolazione che sulla cultura di una società. Altrimenti se ne starebbero per i fatti loro e tutti staremmo bene http://forumtgmonline.futuregamer.it...y_icons/KA.gifCitazione:
michy79 ha scritto gio, 23 febbraio 2006 alle 10:37
In realtà non penso che questo concetto sia applicabile alle sole religioni "filosofiche" (non riconoscendo il cristianesimo fra queste).
Nel cristianesimo il cristiano non è affatto superiore ai credenti di altre religioni. Egli si sente però espressamente chiamato ad una vita di testimonianza, di un messaggio in cui crede.
Michele
Se l'"aspirazione" a diffondere il credo si esercita tramite la testimonianza di un'esperienza, di un incontro, non credo questo ostacoli la reciproca accettazione.
Michele
Purtroppo, il cristiano tende a decidere per gli altri cosa sia giusto per loro.Citazione:
michy79 ha scritto gio, 23 febbraio 2006 alle 10:37
In realtà non penso che questo concetto sia applicabile alle sole religioni "filosofiche" (non riconoscendo il cristianesimo fra queste).Citazione:
Para Noir ha scritto mer, 22 febbraio 2006 alle 20:14
Mentre il discorso è implicito per i non credenti e per le religioni più filosofiche (chessò, il buddismo), per moltissime altre religioni attuali questa visione non può assolutamente essere condivisa. Devono mutare necessariamente o ciccia.Citazione:
Dunkan ha scritto mer, 22 febbraio 2006 alle 15:27
La tolleranza arriverà quando capiranno tutti che alla fine, chiamiamo tutti in modo diverso un'entità al di sopra di tutto (un discorso ovviamente che vale per i credenti), e che una persona non sarà migliore o peggiore solo per il dio in cui crede.
La vedo brutta http://forumtgmonline.futuregamer.it...ns/sisi1xy.gif
Nel cristianesimo il cristiano non è affatto superiore ai credenti di altre religioni. Egli si sente però espressamente chiamato ad una vita di testimonianza, di un messaggio in cui crede.
Michele
Eliminando le religioni.
Tutte.
Non esageriamo, dai.Citazione:
unkle ha scritto gio, 23 febbraio 2006 alle 16:35
Eliminando le religioni.
Tutte.
Sono sicuramente d'accordo e capisco la distinzione.Citazione:
michy79 ha scritto gio, 23 febbraio 2006 alle 14:19
Io penso che bisogna distinguere proselitismo e testimonianza.
Se l'"aspirazione" a diffondere il credo si esercita tramite la testimonianza di un'esperienza, di un incontro, non credo questo ostacoli la reciproca accettazione.
Michele
Ma i cristiani che operarano per "testimonianza" sono pochissimi, quasi introvabili.
Dal mio punto di vista non è affatto una esagerazione, ora più che mai le tre grandi religioni monoteiste si stanno "scontrando" violentemente con esiti incerti e sbocchi imprevedibili e pericolosi.Citazione:
JimmyPage ha scritto gio, 23 febbraio 2006 alle 19:41
Non esageriamo, dai.Citazione:
unkle ha scritto gio, 23 febbraio 2006 alle 16:35
Eliminando le religioni.
Tutte.
In passato si sono macchiate di crimini orrendi, alcune anche oggi, ed in nome di dio non sempre si opera giustamente.
Auspico un ritorno all'illuminismo, un ritorno al laicismo in cui l'uomo e soprattutto la "ragione" sia al centro del mondo.
Per fare del bene e farsi del bene, non c'è bisogno di un dio.
dio, secondo me, e la proiezione di noi stessi, e quello che non saremo mai.
Noi abbiamo creato dio a nostra immagine e somiglianza, non il contrario.
Mi si rinfaccia che nelle "società" dove si è nagato dio, si sono commessi crimini orrendi (per esempio il comunismo, o il nazismo), ma anche in nome di dio si sono commessi crimini orrendi, ed è ancora più grave, dato che si cerca una sorta di "alibi" per coprire le nefandezze operate, come a dire che la colpa non è mia, me lo ha ordinato dio, ho agito in suo nome.
Sono completamente d'accordo con unkle.
Puntualizzo che anche io "auspico". Non mi sognerei mai di obbligare qualcuno ad abbandonare la religione, o niente di simile. La totale libertà di pensiero deve esserci sempre e comunque.
Ma in linea di principio il laicismo e la libertà di pensiero non sono incompatibili con la religione, anche se spesso il loro rapporto è problematico.
Inoltre, visto che in linea di fatto, eliminare la religione equivale a operare una violenza su milioni di persone, l'auspicio resta tale ed è improponibile se non per amor di discussione.
Aggiungo che la "ragione" non necessariamente è la cura di tutti i mali. Anzi è accaduto spesso che, filosoficamente e storicamente, sia stata essa stessa motivo di nefandezze e intolleranza.
Vogliamo ricordare il terrore illuminato?
Niente, se estremizzato, può essere una cosa positiva, dal proprio credo al totalitarismo.
Purtroppo molti individui, vedasi integralisti di qualsiasi religione, pensano di aver dei diritti sulle altre persone, semplicemente perchè il loro Dio deve essere migliore degli altri.
Le religioni possono coesistere tranquillamente (o quasi), poichè basta proprio saper coabitare con altre persone: un buddista può avere gli stessi principi di un cristiano, anzi, forse è anche più aperto mentalmente.
Purtroppo però, finchè si considererà una nefandezza provare anche solo amore verso una persona appartenente al proprio sesso, equiparando questo amore ad un peccato come un assassinio, bèh, non andremo molto lontano http://forumtgmonline.futuregamer.it...y_icons/KA.gif
Ovviamente il mio era un discorso utopico, dato che non si possono "ormai" eliminare le religioni...Citazione:
JimmyPage ha scritto ven, 24 febbraio 2006 alle 13:57
Ma in linea di principio il laicismo e la libertà di pensiero non sono incompatibili con la religione, anche se spesso il loro rapporto è problematico.
Inoltre, visto che in linea di fatto, eliminare la religione equivale a operare una violenza su milioni di persone, l'auspicio resta tale ed è improponibile se non per amor di discussione.
Aggiungo che la "ragione" non necessariamente è la cura di tutti i mali. Anzi è accaduto spesso che, filosoficamente e storicamente, sia stata essa stessa motivo di nefandezze e intolleranza.
Ancora più utopico quindi cercare una tolleranza religiosa che mai ci sarà, perche le religioni sono create dagli uomini, esseri imperfetti.
La "ragione" non deve essere adorata o venerata come un dio, ma usata per il bene comune.
Il sonno della ragione genera mostri, diceva qualcuno, mi pare Bertold Brecht...
Unkle, credo che se tu voglia fare giustizia di tutti i mali della storia, compresi quelli attuali, dovresti eliminare l'uomo, non le religioni.Citazione:
unkle ha scritto ven, 24 febbraio 2006 alle 14:36
Ovviamente il mio era un discorso utopico, dato che non si possono "ormai" eliminare le religioni...Citazione:
JimmyPage ha scritto ven, 24 febbraio 2006 alle 13:57
Ma in linea di principio il laicismo e la libertà di pensiero non sono incompatibili con la religione, anche se spesso il loro rapporto è problematico.
Inoltre, visto che in linea di fatto, eliminare la religione equivale a operare una violenza su milioni di persone, l'auspicio resta tale ed è improponibile se non per amor di discussione.
Aggiungo che la "ragione" non necessariamente è la cura di tutti i mali. Anzi è accaduto spesso che, filosoficamente e storicamente, sia stata essa stessa motivo di nefandezze e intolleranza.
Ancora più utopico quindi cercare una tolleranza religiosa che mai ci sarà, perche le religioni sono create dagli uomini, esseri imperfetti.
La "ragione" non deve essere adorata o venerata come un dio, ma usata per il bene comune.
Il sonno della ragione genera mostri, diceva qualcuno, mi pare Bertold Brecht...
Michele
Il problema della religioni è che ognuna crede di portare la verità assoluta..
Michy, non voglio fare polemica ma le frasi che hai scritto mi sanno tanto di utopia tanto quanto quelle di un mondo senza religione. http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_biggrin.gif
Purtroppo non é questione di laicità o meno.. nessuna religione professa il male. Dio (o chi ne fa le veci) é sempre dipinto come un'entità buona, superiore. Il problema é nelle persone. La religione spesso viene usata come motivazione ma in realtà guerre e simili si fanno per soldi e per potere. La tolleranza religiosa é - purtroppo - un'utopia.. per raggiungerla servirebbero rispetto, civiltà, cultura e una vita decorosa per tutti.
Ecco, hai centrato il problema. Dove c'è benessere c'è meno tempo per perdersi dietro a fanatismi, e si pensa a spassarsela. Senza risolvere i problemi economici di certe regioni del mondo non si risolverà mai nemmeno l'abuso delle religioni.Citazione:
Nightlight ha scritto ven, 24 febbraio 2006 alle 23:45
La tolleranza religiosa é - purtroppo - un'utopia.. per raggiungerla servirebbero rispetto, civiltà, cultura e una vita decorosa per tutti.
Spesso la fede, è l'unico appiglio di persone molto più sfortunate di noi.Citazione:
Para Noir ha scritto ven, 24 febbraio 2006 alle 23:53
Ecco, hai centrato il problema. Dove c'è benessere c'è meno tempo per perdersi dietro a fanatismi, e si pensa a spassarsela. Senza risolvere i problemi economici di certe regioni del mondo non si risolverà mai nemmeno l'abuso delle religioni.Citazione:
Nightlight ha scritto ven, 24 febbraio 2006 alle 23:45
La tolleranza religiosa é - purtroppo - un'utopia.. per raggiungerla servirebbero rispetto, civiltà, cultura e una vita decorosa per tutti.
Io non vedo la tolleranza religiosa come un utopia.
Se può essere raggiunta in un paese, perché non in una regione? Se in una nazione, perché non nell'intero pianeta?
Magari non basteranno cent'anni... magari neanche mille... però...
Certo, certo. La domanda è, ci arriviamo a cento o mille anni prima di estinguerci? http://forumtgmonline.futuregamer.it..._icons/asd.gifCitazione:
JimmyPage ha scritto sab, 25 febbraio 2006 alle 09:49
Io non vedo la tolleranza religiosa come un utopia.
Se può essere raggiunta in un paese, perché non in una regione? Se in una nazione, perché non nell'intero pianeta?
Magari non basteranno cent'anni... magari neanche mille... però...
Proviamo a porre la domanda in maniera diversa...
Fino a quando é possibile tollerare un 'qualcosa'?.
Ipotizziamo.
Fino a che..
A) non mi arreca alcun danno.
B) Qualcuno (il sistema, la politica, zio Ignazio, il contesto..) non mi convince che va a ledere la mia realtà.
c) Il dialogo civile non viene a mancare.
D) C'é un rapporto di eguaglianza (soprattutto in termini economici e di libertà).
Un terreno fertile per la tolleranza potrebbe essere creato agendo su questi punti, vero?
a) Per non arrecare alcun danno si dovrebbero porre dei limiti.. limiti che ultimamente sono stati ampiamenti infranti.
b) L'unico modo per sfuggire a opere di convincimento é avere accesso alla cultura ed a molteplici fonti di informazioni. Più input si hanno e più si può ragionare con la propria testa. Certo che bisogna anche mettere in conto che il primo appetito da soddisfare é quello fisiologico.. la fame di cultura é spesso un lusso. E dove c'é fame si lotta per il pane e non per i libri, internet, giornali, ecc.
c) Un dialogo civile può definirsi tale soltanto laddove sono presenti rispetto e voglia di comunicare senza giudicare e/o provocare.. essendo coscienti che sensibilità e valori possono assumere toni diversi rispetto ai propri.
D) E qui si parla di economie da sistemare, benessere da garantire e simili.
Eppure..
.. diffondere cultura e informazioni non conviene a tutti....
Idem garantire una vita decorosa ad ogni persona.
La povertà di molti é fonte di guadagno per pochi. E sono i pochi ad avere il potere.
Il tutto senza contare che dovremmo arrivare a dei compromessi.. anche perché - ma si tratta di un discorso più ampio - non ci sono risorse per tutti. Ma chi é disposto a rinunciare a parte della propria agiatezza per gli altri? Per l'equilibrio mondiale?
4 gatti non bastano...
"L'ignoranza è forza"(cit.)
Certo.Citazione:
Gulli262 ha scritto lun, 27 febbraio 2006 alle 00:38
E anche dire "eliminiamo tutte le religioni" è una forma di intolleranza. http://forumtgmonline.futuregamer.it...ns/sisi1xy.gif
Sono intollerante verso la causa che secondo me ha generato e genera ancora intolleranza e violenza.
Ma come ho già detto sopra, la mia è una utopia.
Come utopico è il discorso di Michele, eliminare l'uomo.
Ma preferisco eliminare la religione piuttosto che l'uomo.
Se elimino la religione io vivo, se elimino me stesso invece...
Giusto per intenderci.Citazione:
unkle ha scritto mer, 01 marzo 2006 alle 13:06
Certo.Citazione:
Gulli262 ha scritto lun, 27 febbraio 2006 alle 00:38
E anche dire "eliminiamo tutte le religioni" è una forma di intolleranza. http://forumtgmonline.futuregamer.it...ns/sisi1xy.gif
Sono intollerante verso la causa che secondo me ha generato e genera ancora intolleranza e violenza.
Ma come ho già detto sopra, la mia è una utopia.
Come utopico è il discorso di Michele, eliminare l'uomo.
Ma preferisco eliminare la religione piuttosto che l'uomo.
Se elimino la religione io vivo, se elimino me stesso invece...
La mia non era una proposta, ma una provocazione per farti capire che gli errori fanno parte della storia dell'uomo, non solo della storia delle religioni.
Tolleranza significa credere nel risolvere i problemi.
Non tollerare significa arrendersi. E far morire il concetto di libertà.
Michele
Questo lo dici tu.Citazione:
Gulli262 ha scritto mer, 01 marzo 2006 alle 15:07
Ma la causa che sta alla radice non è la religione, bensì l'intolleranza. Quindi semplicemente eliminando le religioni non risolveresti assolutamente niente.Citazione:
unkle ha scritto mer, 01 marzo 2006 alle 13:06
Certo.Citazione:
Gulli262 ha scritto lun, 27 febbraio 2006 alle 00:38
E anche dire "eliminiamo tutte le religioni" è una forma di intolleranza. http://forumtgmonline.futuregamer.it...ns/sisi1xy.gif
Sono intollerante verso la causa che secondo me ha generato e genera ancora intolleranza e violenza.
Ma come ho già detto sopra, la mia è una utopia.
Come utopico è il discorso di Michele, eliminare l'uomo.
Ma preferisco eliminare la religione piuttosto che l'uomo.
Se elimino la religione io vivo, se elimino me stesso invece...
http://forumtgmonline.futuregamer.it...y_icons/KA.gif
Beh, lo avevo capito.Citazione:
michy79 ha scritto mer, 01 marzo 2006 alle 14:03
Giusto per intenderci.
La mia non era una proposta, ma una provocazione per farti capire che gli errori fanno parte della storia dell'uomo, non solo della storia delle religioni.
http://forumtgmonline.futuregamer.it.../icon_wink.gif
Però, gulli, le religioni nei paesi più disagiati è molto potente come strumento per manipolare le masse. Con la religione è possibile smuovere e addirittura spingere ad uccidere ed uccidersi migliaia di persone, non perchè sono intolleranti, ma solo con la scusa della religione, a cui loro credono davvero. I loro capi non saranno religiosi, ma grazie alla religione hanno un potere grandissimo. Chiaro che eliminare le religioni non risolve il problema, ma forse ridurrebbe la portata di certi fenomeni ed il potere in mano a certe persone.Citazione:
Gulli262 ha scritto mer, 01 marzo 2006 alle 15:07
Ma la causa che sta alla radice non è la religione, bensì l'intolleranza. Quindi semplicemente eliminando le religioni non risolveresti assolutamente niente.
Chiaramente poi il discorso resta ipotetico. Siamo lontanissimi da condizioni che permettano alle persone di abbandonare spontaneamente la religione, specie in certe parti del mondo.
Salvami, salvati, salvaci, salviamoci!
E' l'ApocaFUD!!!
E scrivo la mia opinione, che non ricordo più da dove l'ho sentita: solo i veri credenti ad una religione possono essere tolleranti. A parte i monoteisti http://forumtgmonline.futuregamer.it..._icons/asd.gif
Citazione:
-Kshatriya- ha scritto mar, 12 settembre 2006 alle 09:13
E scrivo la mia opinione, che non ricordo più da dove l'ho sentita: solo i veri credenti ad una religione possono essere tolleranti. A parte i monoteisti http://forumtgmonline.futuregamer.it..._icons/asd.gif
http://forumtgmonline.futuregamer.it...cons/rotfl.gifCitazione:
-Kshatriya- ha scritto mar, 12 settembre 2006 alle 09:13
E scrivo la mia opinione, che non ricordo più da dove l'ho sentita: solo i veri credenti ad una religione possono essere tolleranti. A parte i monoteisti http://forumtgmonline.futuregamer.it..._icons/asd.gif
Comunque secondo me il problema è molto semplice: diverse religioni hanno codificato in sè norme sociali che non hanno una ceppa a che vedere con Dio, ma semplicemente erano principi indispensabili in una società, che però venivano associati con Dio per renderli più solidi. Ora, il problema è che alcune (molte) di queste norme confliggono con quello che è l'attuale stato della civiltà occidentale, oppure confliggono tra loro, o in ogni caso sono difficili da accordare con il mondo reale di adesso. A questo punto ci sono due possibilità:
1) Si abbandonano queste belle cose e si vive la religione come una cosa interiore (che è più o meno quello che fanno i cristiani e gli ebrei).
2) Si fa casino (che è quello che ora come ora stanno facendo i musulmani).
Secondo me è fondamentalmente la parte "storicizzata" delle religioni quella che crea i problemi. Per capirci, quella che impone il velo alle donne, o che determina la redistribuzione dell'eredità tra figli maschi e figlie femmine, o quella che ti dice di non fornicare, ecc. ecc.
Sono d'accordo. A parte sul fatto che i cristiani vivono la religione inmaniera "interiore", quando invece tendono a pretendere di modellare la società secondo le norme della loro religione.Citazione:
Il Nero ha scritto mar, 12 settembre 2006 alle 10:05
http://forumtgmonline.futuregamer.it...cons/rotfl.gif
Comunque secondo me il problema è molto semplice: diverse religioni hanno codificato in sè norme sociali che non hanno una ceppa a che vedere con Dio, ma semplicemente erano principi indispensabili in una società, che però venivano associati con Dio per renderli più solidi. Ora, il problema è che alcune (molte) di queste norme confliggono con quello che è l'attuale stato della civiltà occidentale, oppure confliggono tra loro, o in ogni caso sono difficili da accordare con il mondo reale di adesso. A questo punto ci sono due possibilità:
1) Si abbandonano queste belle cose e si vive la religione come una cosa interiore (che è più o meno quello che fanno i cristiani e gli ebrei).
2) Si fa casino (che è quello che ora come ora stanno facendo i musulmani).
Secondo me è fondamentalmente la parte "storicizzata" delle religioni quella che crea i problemi. Per capirci, quella che impone il velo alle donne, o che determina la redistribuzione dell'eredità tra figli maschi e figlie femmine, o quella che ti dice di non fornicare, ecc. ecc.
Solo, non lo fanno con la stessa violenza dell'islam http://forumtgmonline.futuregamer.it.../icon_uhoh.gif
Sento spesso questa espressione ma...'azzo vuol dire?Citazione:
Il Nero ha scritto mar, 12 settembre 2006 alle 10:05
si vive la religione come una cosa interiore
Sottolineo che non è affatto vero che cristiani ed ebrei vivono la religione come un fatto inferiore.Citazione:
Ph@ntom ha scritto mar, 12 settembre 2006 alle 12:41
Sento spesso questa espressione ma...'azzo vuol dire?Citazione:
Il Nero ha scritto mar, 12 settembre 2006 alle 10:05
si vive la religione come una cosa interiore
Non conosco bene la posizione ebraica, ma per i cristiani una religione vissuta solo come fatto interiore è difficilmente comprensibile...
Michele
Usare il preservativo.Citazione:
Originariamente Scritto da Ph@ntom
Prendere meno in considerazione la parte che pretende di imporre regole a tutta la società, e seguirle, al limite, privatamente. Prendere solo la parte "spirituale" della religione ed ignorare completamente tutto quello che riguarda anche lontamente il mondo secolare. Non so come altro spiegarmi :asd:
Comunque non è necessario viverla così. Basta però applicare le norme che la religione impone solo in un contesto privato e non pretendere di estenderle agli altri con la forza.