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il topic della svolta
Ciò che sto per dirvi vi sembrerà un tantino pomposo, ma è la verità. Quelli che seguiranno potrebbero essere i minuti più importanti della vostra vita. Se riusciste ad afferrare quel che verrà ora, potreste carpire il segreto del risveglio. Sareste felici per sempre. Non sareste mai più infelici. Niente avrebbe più il potere di farvi del male. Lo dico davvero: niente. É come quando si getta in aria della vernice nera: l'aria resta incontaminata. Non è possibile verniciare l'aria di nero. Qualsiasi cosa accada, si rimane incontaminati, si rimane in pace. Ci sono esseri umani che hanno raggiunto quest'obiettivo, ciò che io definisco essere umani.
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Re: il topic della svolta
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Re: il topic della svolta
Niente a che vedere con l'assurdità di essere un pupazzo, strattonato in tutte le direzioni, che lascia che siano gli eventi, o altre persone, a dirgli cosa deve provare. E così uno prove quel che gli dicono gli altri, e lo definisce essere vulnerabili. Ah! Io lo definisco essere un pupazzo. Volete essere dei
pupazzi? Si preme un pulsante, e voi andate giù; vi piace? Ma se voi vi rifiutate di identificarvi con qualsiasi etichetta, la maggior parte delle preoccupazioni si volatilizzeranno. Più avanti parleremo della paura delle malattie e della morte, ma in genere si è preoccupati della propria carriera. Un insignificante uomo d'affari, di cinquantacinque anni, sta sorseggiando una birra in un bar, e dice: «Guarda i miei compagni di classe: loro sì che sono arrivati!» Che idiota! Cosa intende dire con quel "sono arrivati?" Vedono il proprio nome sul giornale. E questo vi sembra che significhi che sono arrivati? Uno è presidente di una società; l'altro è stato nominato giudice capo; qualcun altro è diventato questo o quello. Scimmie, scimmie tutti quanti. Chi decide cosa significa avere successo? Questa stupida società! La principale preoccupazione della società è mantenere la società stessa in uno stato di infermità! E prima lo si capisce, meglio è. Malati, tutti quanti. Sono lunatici, pazzi. Uno diventa presidente del ricovero dei pazzi e ne è orgoglioso, anche se non significa niente. Essere presidente di una società non ha niente a che vedere con l'avere successo nella vita. Si ha successo nella vita quando ci si sveglia! Allora non devi chiedere scusa a nessuno, non devi spiegare nulla a nessuno, non te ne frega un bel niente di cosa pensi o dica la gente di te. Non hai preoccupazioni: sei felice. Ecco cos'è, per me, avere successo.
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Re: il topic della svolta
Mi sono già rotto il cazzo
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Re: il topic della svolta
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Re: il topic della svolta
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Re: il topic della svolta
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Re: il topic della svolta
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Re: il topic della svolta
Qui in j4s non credo ci possa essere qualcuno che approfitterà dell'occasione. Sono arrivato a pomposo.
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Re: il topic della svolta
ho scritto in piu' topic il senso della vita, come ottenere la felicità, come vivere bene, ma questi topic ora sono a pagina 1023, dimenticati per sempre...
è tempo perso, è ora di movive....
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Re: il topic della svolta
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Re: il topic della svolta
xbrrzt 2 libri ha letto, quello del pollo di mello, e "io sono quello" di tarabattata', se gli togli sti due libri è giuseppe simone!:o si scherza e si gioca in allegriah!
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Re: il topic della svolta
Avere un bel lavoro, o essere famoso, o avere una splendida reputazione non ha assolutamente nulla a che fare con la felicità o il successo. Nulla! É totalmente irrilevante. Quell'uomo di successo ha in realtà come unica preoccupazione cosa pensano di lui i suoi figli, cosa pensano di lui i suoi vicini, cosa pensa di lui sua moglie. Avrebbe dovuto diventare famoso. La nostra società e la nostra cultura ce lo trapanano in testa, giorno e notte. Persone arrivate! Arrivate dove? Arrivate a rendersi ridicole. Perché hanno impiegato tutte le loro energie per ottenere qualcosa che non ha alcun valore. Sono spaventate e confuse, sono pupazzi come tutti gli altri. Guardateli, mentre passeggiano sul palcoscenico. Guardate come si turbano nel notare una macchiolina sulla camicia. E questo lo chiamate successo? Sono controllati, manipolati. Sono persone infelici, miserabili. Non si godono la vita. Sono costantemente tesi e ansiosi. E lo chiamate umano? Sapete perché accade tutto questo? Per un'unica ragione: si sono identificati con un'etichetta. Hanno identificato l'"io" con il denaro, il lavoro, la professione. É stato questo il loro errore.
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Re: il topic della svolta
LA CONTINUA...
ma dovete capire che la felicità puo' essere data da una sola cosa, una sola: lo spacchetto ben umidificato. Vale la pena di spacciare droga, rubbare macchine o fare foto di nascosto a trezeguet se è il prezzo da pagare per fare zinghete zanghete. IL sale della vita è la figa...
continua
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Re: il topic della svolta
Avete mai sentito parlare di quell'avvocato che aveva ricevuto la fattura dell'idraulico? L'avvocato disse all'idraulico:
«Ehi, ma tu mi costi duecento dollari all'ora. Non li prendo nemmeno io che sono avvocato!». E l'idraulico: «Nemmeno io li prendevo, quando facevo l'avvocato!».
Potreste fare l'idraulico, l'avvocato, l'uomo d'affari o il prete, ma questo non tocca l'"io" essenziale, non tocca voi. Se domani cambio professione, è come se cambiassi abito. Rimango intatto. Voi siete i vostri abiti? Siete il vostro nome? Siete la vostra professione? Smettetela di identificarvi con queste cose, che vanno e vengono. Quando lo capirete davvero, nessuna critica vi potrà toccare, e nemmeno la lode o l'adulazione. Quando qualcuno dice: «Sei un tipo in gamba». di cosa sta parlando? Sta parlando di "me", non dell'"io". L'"io" non è né forte né debole, non è né di successo né fallito. Non è nessuna di queste etichette. Queste sono cose che vanno e vengono, e dipendono dai criteri stabiliti dalla società, dal condizionamento a cui si è stati sottoposti. Queste cose dipendono dall'umore della persona che vi parla in quel dato momento. Non hanno niente a che vedere con l'"io". L'"io" non è alcuna di queste etichette. Il "me" è, in genere, egoista, sciocco, infantile - un vero asino. E così, quando dite: «Sei un asino», lo sapete da anni! Il sé è condizionato - cosa vi aspettavate? Io lo so da anni. E perché vi identificate con il sé? Stupidi! Non si tratta dell'"io": quello è il "me". Volete essere felici? La felicità ininterrotta non ha cause. La vera felicità non ha cause. Voi non potete rendermi felice, non siete la mia felicità. Se chiedete alla persona che si è svegliata: «Perché sei felice?», lei risponde: «Perché no?». La felicità è la nostra condizione naturale.
continua
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Re: il topic della svolta
Lo banniamo si o no? Cosa sono questi wot? :facepalm:
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Re: il topic della svolta
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Re: il topic della svolta
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Re: il topic della svolta
La felicità è la condizione naturale dei bambini piccoli, a cui il regno appartiene finché non vengono inquinati e contaminati dalla stupidità della società e della cultura. Per acquisire la felicità non bisogna fare nulla, perché la felicità non può essere acquisita. Qualcuno sa perché? Perché l'abbiamo già. Come si fa ad acquisire qualcosa che già si possiede? E allora, perché non la provate? Perché dovete abbandonare qualcosa. Dovete abbandonare le illusioni. Non dovete aggiungere niente, per poter essere felici: dovete invece abbandonare qualcosa. La vita è facile, è meravigliosa. É dura solo con le vostre illusioni, le vostre ambizioni, la vostra avidità, le vostre richieste. Sapete da dove arrivano queste cose? Dall'essersi identificati con tutti i tipi di etichette!
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Re: il topic della svolta
tanta roba xbrrzt peccato che non si può in due frasi e poche righe cancellare anni di condizionamento sociale imposto, è come per fare un esempio dare un auto da guidare a chi non ha ancora imparato ad andare
in bicicletta,tra questi mi ci metto anch'io sia chiaro,d'altronde se togli i desideri dell'ego rimane molto difficile essere felici.proprio perchè ci hanno sempre insegnato e imposto che la felicità deriva dall'avere ogni cosa e raggiungere un successo, un obiettivo a ogni costo e una volta raggiunto di trovarne altri nuovi e non smettere mai.se togli i desideri dell'ego rimane il vuoto e questo non è un bene ne porta la felicità,
ci vuole una giusta via di mezzo.
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Re: il topic della svolta
La prima cosa da fare è entrare in contatto con i sentimenti negativi di cui non si è consci. Un sacco di gente ha dei sentimenti negativi senza rendersi conti di averli. Un sacco di gente è depressa senza rendersi conto di esserlo. É solo entrando in contatto con la gioia che si rende conto di quanto sia stata depressa. Non si può affrontare un cancro che non si è individuato. Non ci si può liberare degli insetti nocivi che infestano la propria azienda agricola, se non ci si è resi conto della loro presenza. La prima cosa da raggiungere è la consapevolezza dei propri sentimenti negativi. Quali sentimenti negativi? La malinconia, per esempio. Ci si sente malinconici e di cattivo umore. Si prova odio nei confronti di se stessi, o dei sensi di colpa. La vita sembra non avere scopo, né senso. Ci si sente feriti, nervosi e tesi. Prima di tutto, entrate in contatto con questi sentimenti.
continua
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Re: il topic della svolta
ecco che succede quando non si tromba, s' parl e s' parl!
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Re: il topic della svolta
Il secondo passo (si tratta di un programma diviso in quattro fasi) è capire che il sentimento è dentro di voi, non nella realtà. É una cosa talmente evidente, ma le persone lo sanno? Non lo sanno, credetemi. Hanno il master e sono rettori di università, ma non hanno capito questo. A scuola non mi è stato insegnato a vivere. Mi è stato insegnato tutto il resto. Come ha detto qualcuno: «Ho avuto un'ottima istruzione. Mi ci sono voluti degli anni per farmela passare». La spiritualità è tutta qui, sapete? Disimparare. Disimparare tutte le scemenze che vi sono state insegnate. I sentimenti negativi sono dentro di voi, non nella realtà. Dunque, smettete di tentare di cambiare la realtà. É una follia! Smettete di tentare di cambiare l'altro. Sciupiamo le nostre energie e il nostro tempo cercando di cambiare le circostanze esterne, cercando di cambiare il nostro coniuge, il nostro capo, i nostri amici, i nostri nemici e tutti gli altri. Non dobbiamo cambiare nulla. I sentimenti negativi sono dentro di voi. Nessuna persona al mondo ha il potere di rendervi infelici. Nessun evento al mondo ha il potere di turbarvi o farvi del male. Nessun evento, nessuna condizione, nessuna situazione, nessuna persona. Nessuno vi ha mai detto questo: vi è sempre stato detto il contrario. Ecco perché vi trovate nei pasticci, adesso. Ecco perché siete addormentati. Nessuno ve l'ha mai detto, ma è evidente. Supponiamo che la pioggia rovini un pic-nic. Chi è a reagire in modo negativo? La pioggia, o voi? E cosa provoca questo sentimento negativo? La pioggia o la vostra reazione? Quando
sbattete il ginocchio contro il tavolo, il tavolo sta benissimo. Si occupa di fare quel che dovrebbe - e cioè il tavolo. Il dolore è nel vostro ginocchio, non nel tavolo. I mistici continuano a tentare di farci capire che la realtà va bene così com'è. La realtà non è problematica. I problemi esistono soltanto nella mente umana. Anzi, potremmo aggiungere: nella mente umana stupida, addormentata. La realtà non è problematica. Togliete gli esseri umani da questo pianeta, e la vita continuerebbe, la natura continuerebbe a svilupparsi in tutta la sua bellezza e la sua violenza. Dove starebbe il problema? Nessun problema. Voi avete creato il problema. Voi siete il problema. Vi siete identificati con il "me", ed è questo il problema. Il sentimento è dentro di voi, non nella realtà.
continua
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Re: il topic della svolta
beh meno male allora che oggi è una bella giornata di sole :)
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Re: il topic della svolta
Citazione:
Originariamente Scritto da
xbrrzt
Avete mai sentito parlare di quell'avvocato che aveva ricevuto la fattura dell'idraulico? L'avvocato disse all'idraulico:
«Ehi, ma tu mi costi duecento dollari all'ora. Non li prendo nemmeno io che sono avvocato!». E l'idraulico: «Nemmeno io li prendevo, quando facevo l'avvocato!».
Potreste fare l'idraulico, l'avvocato, l'uomo d'affari o il prete, ma questo non tocca l'"io" essenziale, non tocca voi. Se domani cambio professione, è come se cambiassi abito. Rimango intatto. Voi siete i vostri abiti? Siete il vostro nome? Siete la vostra professione? Smettetela di identificarvi con queste cose, che vanno e vengono. Quando lo capirete davvero, nessuna critica vi potrà toccare, e nemmeno la lode o l'adulazione. Quando qualcuno dice: «Sei un tipo in gamba». di cosa sta parlando? Sta parlando di "me", non dell'"io". L'"io" non è né forte né debole, non è né di successo né fallito. Non è nessuna di queste etichette. Queste sono cose che vanno e vengono, e dipendono dai criteri stabiliti dalla società, dal condizionamento a cui si è stati sottoposti. Queste cose dipendono dall'umore della persona che vi parla in quel dato momento. Non hanno niente a che vedere con l'"io". L'"io" non è alcuna di queste etichette. Il "me" è, in genere, egoista, sciocco, infantile - un vero asino. E così, quando dite: «Sei un asino», lo sapete da anni! Il sé è condizionato - cosa vi aspettavate? Io lo so da anni. E perché vi identificate con il sé? Stupidi! Non si tratta dell'"io": quello è il "me". Volete essere felici? La felicità ininterrotta non ha cause. La vera felicità non ha cause. Voi non potete rendermi felice, non siete la mia felicità. Se chiedete alla persona che si è svegliata: «Perché sei felice?», lei risponde: «Perché no?». La felicità è la nostra condizione naturale.
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http://www.ted.com/talks/julian_bagg...ere_a_real_you
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Re: il topic della svolta
Citazione:
Originariamente Scritto da
xbrrzt
Il secondo passo (si tratta di un programma diviso in quattro fasi) è capire che il sentimento è dentro di voi, non nella realtà. É una cosa talmente evidente, ma le persone lo sanno? Non lo sanno, credetemi. Hanno il master e sono rettori di università, ma non hanno capito questo. A scuola non mi è stato insegnato a vivere. Mi è stato insegnato tutto il resto. Come ha detto qualcuno: «Ho avuto un'ottima istruzione. Mi ci sono voluti degli anni per farmela passare». La spiritualità è tutta qui, sapete? Disimparare. Disimparare tutte le scemenze che vi sono state insegnate. I sentimenti negativi sono dentro di voi, non nella realtà. Dunque, smettete di tentare di cambiare la realtà. É una follia! Smettete di tentare di cambiare l'altro. Sciupiamo le nostre energie e il nostro tempo cercando di cambiare le circostanze esterne, cercando di cambiare il nostro coniuge, il nostro capo, i nostri amici, i nostri nemici e tutti gli altri. Non dobbiamo cambiare nulla. I sentimenti negativi sono dentro di voi. Nessuna persona al mondo ha il potere di rendervi infelici. Nessun evento al mondo ha il potere di turbarvi o farvi del male. Nessun evento, nessuna condizione, nessuna situazione, nessuna persona. Nessuno vi ha mai detto questo: vi è sempre stato detto il contrario. Ecco perché vi trovate nei pasticci, adesso. Ecco perché siete addormentati. Nessuno ve l'ha mai detto, ma è evidente. Supponiamo che la pioggia rovini un pic-nic. Chi è a reagire in modo negativo? La pioggia, o voi? E cosa provoca questo sentimento negativo? La pioggia o la vostra reazione? Quando
sbattete il ginocchio contro il tavolo, il tavolo sta benissimo. Si occupa di fare quel che dovrebbe - e cioè il tavolo. Il dolore è nel vostro ginocchio, non nel tavolo. I mistici continuano a tentare di farci capire che la realtà va bene così com'è. La realtà non è problematica. I problemi esistono soltanto nella mente umana. Anzi, potremmo aggiungere: nella mente umana stupida, addormentata. La realtà non è problematica. Togliete gli esseri umani da questo pianeta, e la vita continuerebbe, la natura continuerebbe a svilupparsi in tutta la sua bellezza e la sua violenza. Dove starebbe il problema? Nessun problema. Voi avete creato il problema. Voi siete il problema. Vi siete identificati con il "me", ed è questo il problema. Il sentimento è dentro di voi, non nella realtà.
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Se ti piove in casa non ripari il tetto? :sospetto:
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Re: il topic della svolta
Terza fase: mai identificarsi con quel sentimento. Non ha niente a che vedere con l'"io". Non definite la vostra essenza in termini di quel sentimento. Non dite: «Sono depresso». Se volete dire: «C'è depressione» va bene. Se volete dire che c'è malinconia, va bene. Ma non dite: «Sono malinconico», perché in questo modo vi definite alla luce di quel sentimento. É questa illusione, è questo il vostro errore. In questo momento c'è una depressione, ci sono dei sentimenti feriti, ma così sia, lasciateli stare. Passeranno. Tutto passa, tutto. Le vostre depressioni e le vostre emozioni non hanno niente a che vedere con la felicità. Quelle sono solo oscillazioni del pendolo. Se cercate eccitazione ed emozioni, preparatevi alla depressione. Volete la vostra droga? Preparatevi ai contraccolpi. Il pendolo oscilla da un estremo all'altro. Questo non ha niente a che vedere con l'"io", né con la felicità. É il "me". Se ve lo ricorderete, se lo ripeterete a voi stessi un migliaio di volte, se proverete questi tre passi un migliaio di volte, ci arriverete. Magari vi basteranno tre volte, o anche meno. Non lo so: non ci sono regole. Ma fatelo mille volte, e farete la più grande scoperta della vostra vita. Al diavolo quelle miniere d'oro in Alaska. Cosa ve ne fareste di quell'oro? Se non si è felici, non si può vivere. Mettiamo che abbiate trovato l'oro. Che importanza ha? Siete un re, una principessa. Siete liberi: non vi importa più di essere accettati o respinti, non fa alcuna differenza. Gli psicologi ci spiegano l'importanza del senso di appartenenza. Fandonie! Perché volete appartenere a qualcuno? Non ha più importanza. Un mio amico mi ha detto che c'è una tribù africana in cui la pena capitale consiste nell'ostracismo. Se voi foste buttati fuori da New York, o da
dovunque abitiate, non per questo morireste. E come mai l'uomo di quella tribù africana muore? Perché anche lui è vittima della comune stupidità umana. Pensa che non potrà sopravvivere, senza appartenere a qualcosa. Ma non è necessario appartenere a qualcuno, a qualcosa, o a un gruppo. Non è nemmeno necessario innamorarsi. Chi ve l'ha detto? É necessario essere liberi. É necessario amare. É tutto qui: questa è la vostra vera natura. Ma la verità è che mi state dicendo che volete essere desiderati. Volete essere applauditi, volete essere attraenti, con tutte le scimmiette che vi corrono dietro. State buttando via la vostra vita. Svegliatevi! Non ce n'è bisogno. Potete essere felici e beati senza tutto questo. La vostra società non sarà lieta di sentire quello che ho detto, perché quando si aprono gli occhi e si capisce questo concetto si diventa spaventosi. Come si può controllare una persona così? Non ha bisogno di nessuno, non si sente minacciata dalle critiche, non si cura di quel che pensa o dice la gente di lei. Ha tagliato tutti questi fili: non è più un pupazzo. É spaventoso. «Dobbiamo liberarcene. Dice la verità; non ha più paura; non è più umano». Umano! Guardate! Finalmente un essere umano! Si è liberato della propria schiavitù, della propria prigione. Nessun evento giustifica un sentimento negativo. Non c'è situazione al mondo che giustifichi un sentimento negativo. Ecco cosa hanno tentato di dirci, di urlarci i nostri mistici, fino ad avere la voce roca. Ma nessuno ascolta. Il sentimento negativo è dentro di voi. Nel Bhagavad-Gita, il libro sacro degli induisti, Krishna dice ad Arjuna: «Buttati a capofitto nella battaglia, e tieni il tuo cuore ai piedi di loto del Signore». É una frase meravigliosa. Non dovete fare nulla per acquisire la felicità. Il grande Meister Eckhart ha detto con parole superbe: «Dio non si raggiunge attraverso un processo di addizione di qualcosa nell'anima, ma attraverso un processo di sottrazione». Non si deve far nulla per essere liberi. Bisogna abbandonare qualcosa. Allora si è liberi. Mi viene in mente a questo proposito un detenuto irlandese che, scavato un tunnel sotto il muro della prigione, riesce a fuggire. Sbuca nel bel mezzo del cortile di una scuola materna, dove stanno giocando dei bambini. Naturalmente, quando emerge dal tunnel non riesce più a trattenersi e inizia a saltare e ballare, gridando: «Sono libero! Finalmente, dopo tre anni, sono libero!». Una bambina, a pochi passi da lui, gli lancia un'occhiata invidiosa e ribatte: «Beato te! A me ne restano altri due da passare qui dentro!».
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Re: il topic della svolta
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Re: il topic della svolta
La quarta fase: come si possono cambiare le cose? Come potete cambiare voi stessi? Ci sono molte cose da capire qui, o meglio, una sola cosa che si può esprimere in molti modi. Immaginate un paziente che va dal dottore per dirgli di cosa soffre. Il dottore dice: «Bene, ho capito i suoi sintomi. Lo sa cosa farò? Prescriverò un farmaco al suo vicino!». Il paziente risponde: «Grazie mille, dottore: mi sento già molto meglio». Non è assurdo? Eppure è proprio quel che facciamo tutti noi. La persona addormentata pensa sempre che si sentirà meglio se sarà qualcun altro, a cambiare. Si soffre perché si è addormentati, però si pensa: «Come sarebbe meravigliosa la vita se qualcun altro cambiasse; come sarebbe meravigliosa la vita se il mio vicino cambiasse,mia moglie cambiasse, il mio corpo cambiasse». Vorremmo sempre che fosse qualcun altro a cambiare, in modo da sentirci meglio. Ma vi siete mai accorti che anche se vostra moglie cambia, o vostro marito cambia, su di voi non ha alcun effetto? Siete vulnerabili tanto quanto prima; idioti tanto quanto prima; addormentati tanto quanto prima. Siete voi ad avere bisogno di cambiare, ad aver bisogno della medicina. Continuate a insistere: «Mi sento bene perché il mondo va bene». Sbagliato! Il mondo va bene perché io mi sento bene. É quel che dicono tutti i mistici.
continua
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Re: il topic della svolta
In diverse cose mi trovo d'accordo :boh2:
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Re: il topic della svolta
ma oggi quasi piu' nessuno ambisce a diventare ricco sfondato, famoso ecc.., gia' è assai se riesci a diventare un semplice impiegato...
mi sembra piu' una roba da anni 80, e infatti è in quel periodo piu' o meno che sta roba fu scritta...
oggi le priorità sono altre...
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Re: il topic della svolta
Quando ci si sveglia, quando si comprende, quando si capisce, il mondo comincia ad andare bene. Siamo sempre disturbati dal problema del male. C'è una storia interessante che narra di un ragazzino che cammina lungo la riva di un fiume. A un certo punto vede un coccodrillo intrappolato in una rete. Il coccodrillo, che è una femmina, gli dice: «Ti prego, abbi pietà di me, e liberami. Lo so, sono brutta, ma non è colpa mia. Sono nata così. Ma, per quanto il mio aspetto esteriore possa essere sgradevole, sappi che dentro di me batte un cuore di madre. Sono venuta qui stamattina in cerca di cibo per i miei piccoli, e sono rimasta intrappolata in questa rete!». E il ragazzino risponde: «Ma se io ti aiutassi a liberarti dalla rete, tu mi prenderesti e mi uccideresti». Il coccodrillo ribatte: «Pensi che farei una cosa del genere al mio salvatore e benefattore?». Così il ragazzino si convince a liberarlo dalla rete, e il coccodrillo lo cattura. Mentre viene risucchiato tra le fauci
dell'animale, il ragazzino esclama: «Ecco qual è la ricompensa per la mia buona azione!». E il coccodrillo risponde: «Non prenderla come un'offesa personale, figliolo: il mondo funziona così, è la legge della vita». Il ragazzino non è d'accordo, e il coccodrillo gli dice: «Vuoi chiedere a qualcun altro se le cose non stanno così?». Il ragazzino vede un uccello appollaiato su un ramo e chiede: «Uccello, è vero quello che dice il coccodrillo?». L'uccello risponde: «Il coccodrillo ha ragione. Guarda me, per esempio. Un giorno stavo tornando a casa con del cibo per i miei piccoli. Immaginati il mio orrore quando ho visto un serpente che si arrampicava lungo il tronco dell'albero, dirigendosi dritto verso il mio nido. non potei fare nulla. Divorò tutti i miei piccoli, uno dopo l'altro. Io non facevo che urlare e gridare, ma è stato tutto inutile. Il coccodrillo ha ragione: questa è la legge della vita, è così che funziona il mondo». «Hai visto?» dice il coccodrillo. Ma il ragazzo insiste: «Permettimi di chiederlo a qualcun altro». E il coccodrillo: «Va bene, fa' pure». Sulla riva del fiume sta passando un vecchio asino. «Asino», dice il bambino, «questo è ciò che afferma il coccodrillo. Ha ragione?». L'asino risponde: «Il coccodrillo ha senz'altro ragione. Guarda me, per esempio. Per tutta la vita ho lavorato come uno schiavo per il mio padrone, e lui mi dava da mangiare appena quel che mi bastava per sopravvivere. Ora che sono vecchio e inutile, mi ha lasciato libero, ed eccomi qui che vago nella giungla, in attesa che una belva si scagli su di me mettendo fine ai miei giorni. Il coccodrillo ha ragione: questa è la legge della vita, è così che funziona il mondo». «Hai visto?» dice di nuovo il coccodrillo. «Adesso basta!». Ma il ragazzo insiste: «Dammi ancora una possibilità, l'ultima. Permettimi di chiedere a un altro essere vivente. Ricordi come sono stato gentile con te?». Il coccodrillo gli concede l'ultima possibilità. Il ragazzino vede un coniglio che passa di lì, e gli chiede: «Coniglietto, il coccodrillo ha ragione?». Il coniglio si siede con calma e dice al coccodrillo: «Hai detto proprio così al ragazzo?». Il coccodrillo risponde: «Sì, ho detto così». «Aspetta un momento» dice il coniglio. «Dobbiamo discuterne». «Va bene», dice il coccodrillo. Ma il coniglio ribatte: «Come facciamo a discuterne, se tieni in bocca il ragazzo? Lascialo andare: deve partecipare anche lui alla discussione». Il coccodrillo dice: «Sì, sei furbo, tu: nel momento stesso in cui lo lascio andare, questo scappa via». Il coniglio replica: «Pensavo che fossi più ragionevole: se tentasse di scappare, un colpo della tua coda lo ucciderebbe all'istante». «É vero» ammette il coccodrillo, e lascia andare il ragazzino. Non appena lo vide libero, il coniglio
esclama: «Scappa!». E il ragazzino corre via. Poi il coniglio dice al ragazzino: «Non ti piace la carne di coccodrillo? La gente del tuo villaggio non apprezzerebbe un buon pasto? Sai, in realtà non l'hai liberato del tutto: la maggior parte del suo corpo è ancora intrappolata nella rete. Perché non vai al villaggio a prendere tutti gli altri, e così poi vi fate un bel banchetto?». Il ragazzino fa esattamente quel che gli ha suggerito il coniglio. Va al villaggio e chiama tutti gli uomini, che si recano al fiume con le loro asce, i loro bastoni e le loro lance e uccidono il coccodrillo. Arriva anche il cane del ragazzino, e quando vede il coniglio gli corre dietro, lo cattura e lo strozza. Il ragazzo arriva sul luogo troppo tardi, e mentre guarda morire il coniglio, gli dice: «Il coccodrillo aveva ragione: il mondo funziona così, è la legge della vita». Non esiste spiegazione che possa dare ragione di tutte le sofferenze, il male, la tortura, la distruzione e la fame del mondo! Non si potrà mai spiegare tutto ciò. Si può coraggiosamente tentare di farlo con delle formule, religiose o meno, ma non si riuscirà mai a spiegare. Perché la vita è un mistero, il che significa che la mente razionale non è in grado di comprenderla. Per questo dovete svegliarvi, e improvvisamente vi rendete conto che la realtà non è problematica: il problema siete voi.
continua
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Re: il topic della svolta
> lettoniente
> WOT seen
> /summon ShinXela
> /exit thread
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Re: il topic della svolta
Le Scritture fanno sempre riferimento a questo fatto, ma finché non vi sarete svegliati non capirete mai nemmeno una parola di quanto dicono le Scritture. Sono state delle persone addormentate a leggere le Scritture e a crocifiggere il Messia sulla base delle Scritture stesse. Bisogna essere svegli per poterle comprendere. Quando finalmente ci si sveglia, esse hanno veramente senso. E lo stesso accade per la realtà. Tuttavia, non riuscirete mai a esprimere tutto ciò con le parole. Probabilmente preferireste fare qualcosa, ma anche in questo caso bisogna essere sicuri di non gettarsi nell'azione semplicemente per liberarsi dei propri sentimenti negativi. Molte persone si gettano nell'azione solo per peggiorare le cose. La loro azione non deriva dall'amore, ma da sentimenti negativi, da sensi di colpa, rabbia, odio, dal senso di ingiustizia o chissà cos'altro. Prima di impegnarvi nell'azione dovete essere certi del vostro "essere". Prima di agire, dovete essere sicuri di chi siete. Purtroppo, quando le persone addormentate s'impegnano nell'azione,
sostituiscono semplicemente una crudeltà con un'altra, un'ingiustizia con un'altra. E così via. Meister Eckhart dice: «Non è attraverso le vostre azioni che sarete salvati» (o svegliati: usate la parola che preferite), «ma attraverso il vostro essere. Non è per quello che fate, ma per quello che siete che sarete giudicati». Che bene vi fa nutrire gli affamati, dare da bere agli assetati, o visitare i detenuti in prigione? Ricordatevi la frase di Paolo: «Se dessi il mio corpo per essere bruciato e donassi tutti i miei beni per nutrire i poveri ma non avessi l'amore...». Non sono le vostre azioni che contano, ma il vostro essere. Solo allora potrete impegnarvi nell'azione. Potrete farlo o non farlo. Non sarete in grado di deciderlo finché non vi sarete svegliati. Purtroppo, si concentra tutta l'enfasi sulla necessità di cambiare il mondo, e ben poca su quella di svegliarsi. Una volta svegli, saprete cosa fare e cosa non fare. Alcuni mistici sono molto strani, sapete. Come Gesù, che una volta disse qualcosa come: «Io non sono stato inviato presso quelle persone. Mi limito a fare quello che devo, in questo momento. Più tardi, forse». Alcuni mistici rimangono in silenzio. Misteriosamente, alcuni di loro cantano delle canzoni. Alcuni di loro sono in servizio. Non ne siamo mai certi. Sono una legge in se stessi, e sanno esattamente ciò che devono fare. «Buttati a capofitto nella battaglia, e tieni il tuo cuore ai piedi di loto del Signore» come vi ho già detto.
continua
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Re: il topic della svolta
ci vuole tempo per finire il tutto?
devo copincollare tutte le frasi cosi' mi creo il libro completo di de mello, gratissss!
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Re: il topic della svolta
quella del coccodrillo è pesante come storia :uhoh:
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Re: il topic della svolta
Citazione:
Originariamente Scritto da
skynight
quella del coccodrillo è pesante come storia :uhoh:
La morare è che colpa del ragazzo perchè è così nabbo da credere che i rettili accudiscano i piccoli :sisi:
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Re: il topic della svolta
'Na seghina ogni tanto no?basta cercare threesome e ti dimentichi di tuttotutto
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Re: il topic della svolta
Immaginatevi di non stare bene e di essere di pessimo umore, e che qualcuno vi stia accompagnando a fare una passeggiata in una bella zona di campagna. Il paesaggio è splendido, ma voi non siete dell'umore giusto per apprezzarne i particolari. Qualche giorno più tardi ripassate dalla stessa zona ed esclamate: «Santo Cielo, ma dov'ero l'altro giorno, per non essere riuscito a notare tutto questo?». Tutto diventa splendido quando si cambia. Accade per esempio di guardare alberi e montagne attraverso finestrini bagnati di pioggia, e tutto appare sfocato e senza forma. Viene voglia di uscire a trasformare quegli alberi, quelle montagne. Aspettate un attimo: esaminiamo prima il vostro finestrino. Quando la tempesta cessa e smette di piovere, e voi guardate fuori dal finestrino, vi viene spontaneo dire: «Be', è tutto diverso». Noi vediamo le persone e le cose non per come sono, ma per come siamo noi. Ecco perché, quando due persone guardano qualcosa o qualcuno, si verificano due reazioni diverse. Vediamo le cose e le persone non per come sono, ma per come siamo noi. Ricordate quella frase delle Scritture secondo la quale tutto si trasforma
in bene, per coloro che amano Dio? Quando finalmente ci si sveglia, non si tenta di far accadere delle cose buone: accadono e basta. Improvvisamente, si comprende che qualsiasi cosa accada a una persona, è una buona cosa. Pensate alle persone con cui vivete e che vorreste trasformare. Le trovate malinconiche, sconsiderate, inaffidabili, sleali, o qualsiasi altra cosa. Ma quando voi sarete diversi, lo saranno anche loro. É una cura miracolosa e infallibile. Il giorno in cui voi cambiate, cambieranno anche loro. E voi le vedrete in modo diverso. Chi vi appariva spaventoso vi sembrerà ora impaurito. Chi vi appariva scontroso vi sembrerà spaventato. Improvvisamente , nessuno avrà più il potere di farvi del male. Nessuno avrà il potere di fare pressione su di voi. É una cosa di questo genere: uno lascia un libro sul tavolo, io lo prendo e gli dico: «Stai facendo pressione su di me. Io devo prenderlo o non prenderlo». La gente si dà tanto da fare ad accusare tutti gli altri, a dare la colpa a tutti gli altri, a dare la colpa alla vita, alla società, al suo vicino. In questo modo, non cambierà mai: continuerà a vivere nel suo incubo, a non svegliarsi mai. Mettete in atto questo programma, un migliaio di volte: a) individuate i sentimenti negativi che sono in voi; b) capite che sono dentro di voi, non nel mondo, nella realtà esterna; c) non considerateli parte essenziale dell'"io": queste cose vanno e vengono; d) capite che quando voi cambiate, tutto cambia.
continua
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Re: il topic della svolta
ok salvato con file di testo psicologia della vita spicciola secondo xbrrzt quando sarà un periodo che sarò giù ci darò una letta!:snob: