And Then There Were None (World of Darkness) [Cronaca]

Jhon Titor

Il traghetto solca tranquillo le acque che separano la costa del Maine dalla sperduta isola di pescatori che il tuo enigmatico ospite ha scelto come dimora.
E' una spledida giornata di sole ed i gabbiani volteggiano felici sopra la nave; eppure la serenita' del paesaggio non riesce a distoglierti dai tuoi pensieri.
Prendi dalla tasca una busta ormai sgualcita e rileggi per l'ennesima volta la lettera che ti ha spinto fino a qui:

Gent.mo Dr. Titor,

guardando uno dei suoi interessantissimi documentari non ho potuto fare a meno di notare il grazioso pendente indossato dalla sua fidanzata.
Sarei molto curioso di venire a sapere come ne sia venuta in possesso e se sia consapevole dei poteri e rischi che comporti l'indossarlo.
Spero di aver acceso la sua curiosita.
Se fosse cosi' gentile di venirmi a trovare presso la mia dimora da solo e con il pendente sono sicuro che troverebbe la visita molto interessante ed istruttiva.
Oscure forze si dibattono sotto la sottile coltre della ragione e della scienza.
Mi rendo conto che la lettera possa apparire i vaneggiamenti di un povero pazzo agli occhi di un giovane, ma spero voglia accontentare i desideri di un anziano collega.

Con stima
Prof. Emmett Brow

Una breve ricerca ti ha portato a scoprire molte cose sul Prof. Brow. Uno dei massimi studiosi mondiali della storia e cultura del '600. Appezzato dai colleghi e grande pubblico, e' particolarmente chiacchierato per una serie di monografie sul periodo della caccia alle streghe e l'occulto nel XVII sec. Decisamente una persona interesante.

Uno scossone ti distrae dai tuo pensieri. Il traghetto e' finalmente attraccato e davanti a te puoi vedere il piccolo porto e la cittadina di Porter Cape.
Sfortunatamente il Prof. Brow non ti ha dato indicazioni precise su come arrivare nella sua magione. Non che sara' difficile avere informazioni sulla villa vittoriana del tuo famoso ospite in una cosi' piccola isola.

E' il momento di recuperare la tua moto e sbarcare.

il viaggio fu tranquillo ed abbastanza lento da permettergli di pensare su quella strana lettera, quansi non notava i gabbiani ed il mare tanto era preso dalla busta fra le sue mani, la consistenza della carta e le linee lasciate dalle pieghe. *poteri e rischi, deve aver fatto delle ricerche perché sa perfettamente come attirare la mia attenzione*, doveva saperne di più, probabilemnte erano frottole ma poteva esserci un fondo di verità come in quasi tutte le leggende e quel monito lo attirava ancora di più
Era stato difficile però chiedere a Michelle di lasciargli il ciondolo per portarlo a questo tizio su un'isola lontana, glielo aveva regalato per il fidanzamento.

*ah finalmente* nonostantel a mancanza di indicazioni non perse tempo e recuperando la fida moto da enduro partì verso l'interno dell'isola *probabilmente la villa sarà fuori dal centro abitato* e la periferia una voltà arrivato avrebbe sicuramente trovato qualcuno a cui chiedere informazioni, o forse avrebbe trovato direttamente il suo obbiettivo.

Michail Gorodeckij

Ti svegli di soprassalto con uno strano sapore metallico in bocca. Fino ad un secondo fa stavi sorseggiando un drink sotto un piacevole sole in uno dei tanti golf club di Augusta.
Non ci potrebbe essere niente di piu' diverso da dove ti trovi ora: una squallida stanzetta avvolta nella penombra. Ti ci vuole solo un attimo per ispezionare il tutto. Oltre ad una branda ed una bacinella piena d'acqua non c'e nulla.
Da dietro la porta socchiusa provengono delle voci che si fanno sempre piu' vicine e distinte; non puoi fare a meno di riconoscere la tua lingua natia. Gia', russi! E nessun dubbio che stiano venendo da te.
Infatti dopo un attimo la porta si apre lasciandoti vedere due uomini fermi sull'ingresso. Con un tuffo al cuore riconosci uno dei due: e' "zio Yuri"... Almeno tu lo chiamavi cosi' da piccolo quando veniva a trovare i tuoi genitori a casa. Anche se e' passata una vita ti sembra ancora di sentire il sapore delle sue caramelle in bocca.
Salve Michail, quanto tempo! esclama Zio Yuri Mi spiace per l'invito improvviso, ma di questo non puoi biasimare che lo scherzo che ti ha fatto tua madre.
Zitto! sibila l'altro uomo che poi aggiunge rivolto a te. Ascoltami bene. Tua madre e' sparita mentre stava vistando una magione qui vicino. Ormai manca da alcuni giorni e per una serie di motivi TU sei quello che andra' a cercarla. Ah sia ben chiaro non mi sto' appellando al tuo amore filiale. Dovresti ancora sentire il sapore del veleno che ti abbiamo dato. Diciamo che nel giro di una settimana potresti non essere piu' tanto vivo. Per farla breve in modo che anche tu possa capirla: vai, ci porti tua madre e noi ti diamo l'antidoto. Semplice e pulito.
Si ferma a fissarti, rilassato e sorridente come se ti avesse appena augurato buona giornata.


Jhon Titor

In un attimo hai attraversato tutto il paesino. La strada asfaltata finisce appena dopo le utime case. Da dove ti trovi puoi vedere la strada sterrata biforcarsi in due direzioni distinte. La magione non e' visibile e non ci sono indicazioni di sorta. Proprio sul confine del paese ci sono un paio di negozi per turisti. Alla tua sinistra puoi vedere un piccolo chiosco per il noleggio di mountain-bike. Le biciclette allineate in attesa dei clienti luccicano sotto il sole e puoi sentire una musichetta allegra provenire dalla porta aperta. A destra invece puoi vedere una specie di bar. Un cartello scolorito avvisa il mondo che li' puoi acquistare un bicchiere di limonata fatta in casa ad un dollaro. Questo e la penombra del patio promettono sicuro refrigerio dal caldo sole mattutino.

*pensavo ci sarebbe voluto un pò di piu" guardandosi intorno prima di scendere dalla moto per assicurarla da qualche parte e dirigersi verso il bar fermandosi giusto un attimo davanti all'entrata *limonata, eh?*.
"una lim,onata, prego" disse a chiunque fosse dietro il bancone attese di avere ottenuto la bevanda prima di continuare "sto cercando una villa vittoriana, del professore Emmet Brown"

Quindi mia madre vive qui...interessante.
Era da tempo che non vedevo mia madre...da quando avevo rovinato la mia famiglia, in effetti....

-[ Cosa vuoi da mia madre, Zio? ]- chiesi

Michail Gorodeckij

L'uomo senza nome ti guarda furioso. Tuttavia l'ira che vedi nei suoi occhi non si trasmette al viso che continua a rimanere rilassato.
Zio qui e' solo un pezzo della mobila, devi parlare con me. Tua madre e' stata mandata per una commissione alla magione e non e' ancora rientrata. Ora se non ti spiace passiamo a cose serie, sei pronto ad andare?

Jhon Titor

La brunetta dietro al bancone non e' niente male, cosa che non si puo' dire per la limonata appena bevibile. Comunque torniamo alla cosa piu' intressante di una altrimenti anonimo bar di periferia.
La brunetta ti sorride mentre ti porge la limonata, la camicetta bianca ha una targhetta che ti fa sapere che stai parlando con Katie. Certo e' difficile fare attenzione alla targhetta quando li vicino un paio di bottoni maliziosamente lasciati aperti fanno intravvedere la promessa di ore spesse in maniera piacevole.

Spoiler:

percezione: int+aut+ diff (6+2 facile)=8 dadi 1, 6, 8, 1, 1, 9, 2, 4 = 2 Risultato Successo

Sei cosi' intento a capire se gli occhi verdi della brunetta siano naturali o frutto di lenti colorate che puoi facilmente vedere l'attimo di terrore che le attraversa il volto quando fai il nome del Professore. Il tutto dura un un battito di ciglia.
oh la vecchia magione, non e' facile da spiegare senza una mappa. Aspetti che vado a prenderne una nel retro. Detto questo la brunetta sparisce in una porta lasciandoti solo con la tua mediocre limonata.

-[D'accordo, d'accordo. Dov'è questa magione, messere?]-

Un veleno...bastardi. Chi cazzo è quest'uomo?

-[E, se mi è concesso, chi sei tu?]-

Michail Gorodeckij

Io? Sono solo un vecchio amico di famiglia. Ora tua madre si dovrebbe trovare in una magione ad una decina di minuti in macchina da qui.
Mentre parla l'uomo senza nome lascia scivolare un oggetto sul pavimento. Intanto prendi questa, spero tu la sappia usare. E' una Makarov, magari non molto moderna ma robusta ed affidabile. Le munizioni ti verranno date alla villa. Ti serve qualche cosa in particolare?

la limonata era pessima, Katir invece era abbastanza gnocca anche se non gli interessava per niente, anche se la scollatura ad arte attirava come calamita il suo sguardo.
Anche se gli occhi avevano il suo fascino *saranno lenti? ma cosa? terrore della villa*. Quel attimo di terrore lo lasciò stupito anche se riuscì a non farlo capire, cosa avrà quel professore di tanto strano?

"certo, grazie"

lui rimase lì continuando a prendere qualche altro piccolo sorso dalla limonata per poi lasciarla definitivamene *pessima* non resta che apettare il ritorno dellacameriera *ora sono ancor più curioso di arrivare a destinazione*

Mi sentivo strano: non avevo paura. Forse l'aver vissuto in Russia mi faceva sembrare quest'assurdità una passeggiata. Forse. Cercai di passare ad un tono più strafottente...

-[Se mi volete dare l'antidoto al veleno, gradirei alquanto. Altrimenti niente. No, un attimo...dov'è questa villa? E chi mi darà le munizioni?]-