Inutile nascondervi che questo periodo dell'anno rappresenta per molti giocatori — e ovviamente anche per noi — qualcosa di appassionante almeno quanto il Natale. L'Electronic Entertainment Expo, E3 per gli amici, è sicuramente la convention più importante dell'anno per chi ama i videogiochi e l'entusiasmo che si respira prima dell'inizio delle conference è palpabile, sia che ci si trovi lì, a viverle in prima persona in una Los Angeles in cui, se va bene, l'umidità è al 92%, sia che si scelga di viverla dal divano di casa propria, saltellando da uno streaming video all'altro a orari improponibili. Negli E3 di qualche anno fa, dal primo minuto della prima conference in avanti, si veniva bombardati di informazioni, immagini, filmati, giochi, annunci. Era davvero la cosa più vicina alla sensazione che prova un bambino che entra a Disneyland e vede lì, a qualche passo da lui, il suo eroe, Paperino, pronto a firmargli un autografo (se siete dei fan di Topolino... beh, peggio per voi). Nelle ultime edizioni, invece, qualcosa è cambiato. Ne scrivevamo anche lo scorso anno, dopo il leak che aveva coinvolto il titolo di Visceral, Battlefield: Hardline, proprio qualche giorno prima del suo annuncio ufficiale, inizialmente previsto durante lo showcase di Electronic Arts. La sensazione è che da un po' di tempo a questa parte si faccia tutti la corsa per scartare i regali degli altri prima dello scoccare della mezzanotte del loro Natale. E non è colpa dei leak, o meglio, non solo. In questa edizione, per esempio, sono stati gli stessi publisher a svelare parti della loro lineup prima del tempo. Il motivo? Supponiamo che sia il semplice volersi tirare fuori dalla ressa, il voler guadagnare spazi nelle homepage dei vari siti senza affogare nel mare magnum delle informazioni che arrivano dalla kermesse losangelina (ecco, mi ero ripromesso di non usare questa espressione, ma ho fallito miseramente). Non ci sono altre spiegazioni, per esempio, per il reveal di Fallout 4. Bethesda, per la prima volta nella sua storia, ha organizzato una conferenza pre-E3. Solo che, se non tira fuori dal cilindro un Dishonored II a caso, tutto quello che farà vedere è già stato annunciato. E cosa vogliamo dire di Electronic Arts? In questa edizione ha deciso di prendere in contropiede un possibile leak... annunciando il nome di quello che tutti conoscevamo come Mirror's Edge 2 a qualche giorno dalla sua conferenza. Mi chiedo davvero che senso abbia tutto questo. Non è una cosa che mi piace: mi sembra togliere la magia a un momento che aspetto per un anno intero, fa sembrare tutto già vecchio e, più in generale, risulta ai miei occhi come un modo — sgradito — per rovinarmi la festa. E viene fatto per un po' di visibilità in più. E quando non si tratta di visibilità, è necessario fare i conti con chi non riesce a non far scoprire i propri piani prima degli eventi. Questa volta è toccato, per esempio, a Dark Souls III, titolo di cui noi non potevamo scrivere nemmeno il nome sui calendari riservati agli appuntamenti e che è invece arrivato al pubblico prima del tempo. Magari, in futuro, questa cosa cambierà. Da giocatore, me lo auguro di cuore, perché Natale è sempre Natale.
Davide "ToSo" Tosini