Un po' per tradizione, un po' per scaramanzia, questa pagina viene scritta sempre in "ciano", ossia con la rivista già mandata allo stampatore, in attesa delle correzioni dell'ultimo minuto. E uno dei passaggi di consegne fondamentali che il ToSo si è raccomandato che io rispettassi, e da cui non posso esimermi. Ugualmente, non posso nascondervi l'emozione mista ad ansia che attraversa ogni cellula dei mio corpo (e sono tante) nel trovarmi davanti al computer, cercando di scrivere la pagina che per prima correvo a leggere, quando mi presentavo in edicola con le mie banconote da mille lire tutte spiegazzate per comprare l'ultimo numero di TGM. Emozione, perché comunque la si voglia
vedere e in qualúnque modo la si voglia girare, la pagina dell'editoriale di TGM è un traguardo importante, per chi fa questo lavoro, un achievement importantissimo nel gioco della vita, e che non avrei mai creduto di poter un giorno sbloccare. Ansia, un po' perché sono quello che va in sbattimento coni ritardi e le consegne tre settimane prima della chiusura di un numero (come mi ricordano sempre da queste parti, vero Shea?), ma soprattutto perché so che anche oggi, come facevo io vent'anni fa, questa è la prima pagina che viene Ietta dalla maggior parte di voi.
Non ho per nulla paura, però, né sono preoccupato, perché sono qui, oggi, grazie al valore delle persone che mi hanno preceduto su questa stessa pagina, la più importante delle quali è quella che fino al mese scorso ci metteva la firma tutti i mesi. Grazie, ToSo. Cercherò di non deluderti, anche se i miei gusti cromatici sono quelli che sono. E poi perché non sono solo, ma faccio parte di una squadra pazzesca, in tutti i sensi. Persone che definire solo colleghi sarebbe un insulto, e che rappresentano qualcosa che si avvicina molto al concetto di famiglia. Il numero che vi trovate per le mani è la rappresentazione perfetta della passione, dell'amore e della vitalità che ciascuno di noi mette in gioco, ogni mese, per consegnarvi Ia miglior rivista di videogame che ci sia sulla piazza. Un numero faticoso da costruire, un po' perché ad agosto ci sono le ferie e organizzarsi con gli impegni di tutti è un vero delirio, un po perché il vuoto lasciato da Davide è davvero difficile da colmare, e richiederà del tempo. Le trenta pagine dello speciale Colonia sono frutto di una settimana di passione in terra tedesca, passata a macinare chilometri sulle Autobahn senza specchietto retrovisore, a correre come disperati da uno stand all'altro della Kolnmesse, a provare giochi belli e meno belli, a conoscere sviluppatori e a girare videoanteprime una più folle dell'altra. Una strada lunga più di duemila chilometri, da cui siamo tornati tutti stanchi morti, ma felici e arricchiti, e non solo professionalmente. Questo continua a rimanere uno dei punti forti di chi TGM la vive e la respira ogni numero, e che speriamo di continuare a far respirare anche a voi, pagina dopo pagina, mese dopo mese, con l'entusiasmo di sempre (e anche qualcosa di più). E quindi, come diceva una persona molto più in gamba di me...
Claudio "Keiser" Todeschini
