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Ci vuole un topic potente. Dibattiamo su aspetti del videoludo ancora non affrontati.
Roba che stride, che fa scintille.
Qua la gente apre topic per lamentarsi delle schede video, è Sala Giochi, non l'angolo hardware! Franko di j4spam avrebbe da ridire in merito.
Una volta in SalaGiochi aprii un topic anni e anni fa che finì in copertina del sito, con la bella faccia di Snake (concept art) ad accompagnarlo.
COME A DIRE.
No.
Si aspetta il nuovo forum e si va di là.
Ma quale nuovo forum, QUALE?
Secondo me il concetto più sprezzante del videoludo ad oggi è l'intrattenimento scarno.
Quello troppo profondo non è alla portata del pubblico sofferente di digiuno culturale.
Ci vogliono titoli ancora più immediati ma nel contempo più carichi di significato.
Plateali, macrobiotici, devono snellire il concetto di medium e sviluppare un senso comunitario.
Bravissimo sinex.
E' un punto cardine e finalmente si tira fuori.
Cercherò di aggiungere del mio, anche se un po' su due piedi, per poi tornarci meglio sopra.
In effetti rigiocando (o giocando per la prima volta) vecchi titoli, c'è questo scoglio del medium e della sua "presenza" a livello di interfaccia, da superare per accedere al contenuto, a livello di cosciente attenzione. Nei più recenti si cerca di eliminare quel momento, ma l'impressione è che lo si faccia impoverendo (troppo) spesso il livello di intervento attivo del giocatore pad alla mano.
Percui quella che vuole essere immediatezza è mancanza di un tempo di acclimatamento, di esplorazione di "che gioco ho tra le mani". E al contenuto si arriva troppo spesso stando fermi, cioè senza azione fisica di premere e/o mentale decisionale. Al massimo il mero "riflesso" del QTE.
Epperò, l'immediatezza che dici è necessaria, è sicuramente un traguardo a cui si tende da sempre, e con un certo successo devo dire. Entrare nei panni di un personaggio virtuale e impalpabile sentendone il peso e la presenza è oggi un passaggio talmente facile e efficace...
A me ripeto, quel che scoccia è che il significato sia spesso una cutscene che lo illustri e meno una conclusione tratta dal giocatore stesso in base alla situazione in cui si viene a trovare in-game.
Io non condivido in pieno questo parere: si tratta di una generalizzazione che si basa, secondo me, sulla maggioranza dei titoli tripla A. Ci sono molti giochi che non sono per niente immediati, ma per questa loro natura spesso sono meno diffusi e quindi fanno meno rumore di quelli che vendono molto. E perché vendono molto? Perché immediati e pronti anche per i meno acculturati e per chi non ha l'interesse di soffermarsi sul titolo, ma preferisce un atteggiamento da "una botta e via"
Eh, ma oggi i tripla A fanno la padrone perché ci hanno laggrafica mentre gli indie e i titoli a medio budget puzzano, sono per hipster e vengono pubblicizati dai siti PAKATI!11ONE!!!!Citazione:
Originariamente Scritto da Matsetes
Bah che poi in effetti ormai l'indie puzzone è già vecchia come figura, ok i grandi numeri, ma l'indie va sempre di più, in tutto, film, musica, etc.
Vedrete che botto.
Va se è immediato... Quanti hanno giocato a Her Story per esempio? Secondo me è un mezzo capolavoro, ma quasi nessuno sa che esiste al di fuori di pochi acculturati.
Gli Indie non immediati fanno più fatica, anche se gioconi.
Condivido a pieno il tuo pensiero!! :):thumbup: