"Le stelle non sono per l'uomo" - Arthur C. Clarke
Oilà
Sto finendo di leggere "Childhood's End" ("Le guide del tramonto"), di cui non stot a dirvi la storia, cmq è molto bello.
Bè, Clarke in questo racconto, come in molti altri, inserisce digressioni filosofeggianti sull'uomo, sul rapporto dell'uomo con la scienza, eccetera
Vi avverto che spoilero leggermente la storia!!
In questo racconto un essere alieno superiore, nel rilasciare una dichiarazione alla Terra, mostra una zona dell'universo in cui è situata la nostra galassia, e spiega alla folla la solita cosa: ci sono milioni di stelle, in milioni di galassie, con fottilioni di pianeti
Però aggiunge: "voi vivete in media 80 anni, dove pretendete di poter andare?"
Già avevo pensato a questa eventualità, però vedere che anche Clarke aveva avuto questa idea, e non era proprio l'ultimo dei pirla, potremmo effettivamente essere "condannati" al nostro piccolo sistema solare?
Dobbiamo effettivamente scordarci l'ottimistica fantasia di Gene Rodenberry che ci vedeva spadroneggiare per l'intera galassia tra soli 2-300 anni?
Effettivamente se dovessimo sviluppare una propulsione che ci porti vicini alla velocità della luce (abilità che Clarke attribuisce alla razza aliena) per fare 20 anni luce andata e ritorno impiegheremmo comunque circa 40 anni rispetto al punto di partenza
A loro non interessa perchè vivono un sacco, ma noi siamo comunque confinati ai nostri cavolo di 100 anni di vita.. lo spazio è fuori portata dell'essere umano?
Siamo spacciati? :D
Re: "Le stelle non sono per l'uomo" - Arthur C. Clarke
Sinceramente penso che sia più facile raggiungere l'immortalità che la velocità della luce. :asd:
Re: "Le stelle non sono per l'uomo" - Arthur C. Clarke
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Lo_zio
Sinceramente penso che sia più facile raggiungere l'immortalità che la velocità della luce. :asd:
Io invece penso che farei meglio a bere meno invece di fare post assurdi all'una e mezza di notte :D
Re: "Le stelle non sono per l'uomo" - Arthur C. Clarke
Citazione:
Effettivamente se dovessimo sviluppare una propulsione che ci porti vicini alla velocità della luce (abilità che Clarke attribuisce alla razza aliena) per fare 20 anni luce andata e ritorno impiegheremmo comunque circa 40 anni rispetto al punto di partenza
:nono:
Vedi gli altri topic per moar info
Re: "Le stelle non sono per l'uomo" - Arthur C. Clarke
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Originariamente Scritto da
Gabi.2437
:nono:
Vedi gli altri topic per moar info
Uhm
Mi devo esser perso qualcosa visto che li avevo letti al tempo.. :P Ripasso
Re: "Le stelle non sono per l'uomo" - Arthur C. Clarke
http://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_dei_gemelli
Per chi non ha voglia di leggersi l'articolo: per viaggiare dal pianeta A al pianeta B, se essi distano 20 anni luce e ti muovi a poco meno di c, ci metteresti sì poco più di 20 anni dal punto di vista di un abitante di A o di B, ma a causa degli effetti relativistici dovuti al viaggiare a quella velocità in realtà per te passeggero sarebbe trascorso molto meno tempo.
Re: "Le stelle non sono per l'uomo" - Arthur C. Clarke
Eh, ma allora Gil dice quello che intendevo dire io
Gabi mi scuote la testa
Quale è sbagliata??
Re: "Le stelle non sono per l'uomo" - Arthur C. Clarke
Che appunto per chi è sulla terra passano 20 anni
Per chi si avvicina alla Light Speed, il viaggio durerà meno, e più van veloci, meno dura!
Quindi non ci vorranno 20 anni ma di meno -->ecco possibili i viaggi extrasistema, 100 anni luce possono diventare cinquanta o venticinque anni di viaggio!
Nessuna è sbagliata, merito della relatività! :fag:
Re: "Le stelle non sono per l'uomo" - Arthur C. Clarke
Ah, okok, allora avevo capito giusto :D
Quindi, a meno di non fare a meno della relatività, addio Federazione Stellare?
Re: "Le stelle non sono per l'uomo" - Arthur C. Clarke
:sisi:
Però rimane possibile la colonizzazione di altri pianeti
Re: "Le stelle non sono per l'uomo" - Arthur C. Clarke
magari tra 50 anni scoprono l'iperspazio e la possibilita' di accorciare enormemente i tempi di viaggio in questo modo.
cmq, appunto, nulla vieta che in futuro, una volta scoperto un altro pianeta abitabile magari a 100 anni luce da noi e dei propulsori adeguati all'impresa, della gente non decida di formare una nuova terra che con questa non abbia praticamente piu' alcun contatto. insomma delle colonie autosufficienti senza scambi con la madrepatria se non un messaggio di "atterrati e tutto bene per ora" vecchio di 100 anni :asd:
in questo modo le stelle sarebbero cmq un qualcosa alla portata dell'umanita' intesa come genere umano (quante stelle dipendera' in questo caso dalle velocita' che sapremo raggiungere e dalle capacita' di manutenzione delle navi) anche se non del singolo uomo.
Re: "Le stelle non sono per l'uomo" - Arthur C. Clarke
Ah ok, quello certo, partire senza pretendere di avere più contatti con la Terra
Mi piace :D
Re: "Le stelle non sono per l'uomo" - Arthur C. Clarke
Re: "Le stelle non sono per l'uomo" - Arthur C. Clarke
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Gabi.2437
Ok, quando si parte?
;_;
Re: "Le stelle non sono per l'uomo" - Arthur C. Clarke
Rotta per il quadrante delta! Attivare!
Re: "Le stelle non sono per l'uomo" - Arthur C. Clarke
:no: non parte prima la stazione
Segnalato :snob:
Re: "Le stelle non sono per l'uomo" - Arthur C. Clarke