[SCRITTURA] L'angolo di Trave - pensieri alla rinfusa
Topic che mi metterò in firma dove raccolgo le cose che impiego più di 5 minuti a scrivere poichè il tempo è denaro.
Puzza sotto il naso e fagganza radical chic come non ci fosse un domani poichè sono un rozzo perito elettronico che usa le parole come virgole tra le bestemmie e si deve sfogare.
Sulla ricerca della felicità
Una volta, tanto tempo fà, in un assolato tramonto toscano che stavo trascorrendo con la blusa mimetica ed il moschetto in mano mi ritrovai ad assistere ad una mirabile discussione tra due locali.
L'argomento, come la situazione faceva intendere, riguardava la ricerca della felicità e lo scopo della nostra mortal vita.
Tanto inaspettata quanto sorprendente, tra una boccata di sigaretta e l'altra arrivò la risposta alla domanda che aveva fatto perdere il lume a così tanti filosofi e teologi.
"l'importante nea vita xè sborare"
Le parole piombarono come incudini dal cielo rompendo l'opaco tetto della serra che mi aveva nascosto la verità fino ad allora, il modo in cui si voleva raggiungere l'obiettivo non era importante tanto quanto il raggiungimento di esso.
La vita non è altro che una disperata ricerca di un breve e fugace momento di felicità, quella rivelazione mi rimase indelebile nella mente assieme all'odore agrodolce del terriccio cucinato dal sole su quelle brune colline.
Re: [SCRITTURA] L'angolo di Trave - pensieri alla rinfusa
Dubbio (da FB)
Era una grigia e cupa mattina di gennaio, il treno sui binari sferragliava calmo e placido come un' esausta bestia da soma. Nell' esatto momento in cui il verme d'acciaio spalancò le fauci per inghiottire la quotidiana dose di pendolari un dubbio mi saettò in testa. "Ma l'ho tirato il freno a mano dopo aver parcheggiato?"
Ogni volta zio bono....
non ne ho altre per adesso, quindi Kim jong il
perchè si.
Re: [SCRITTURA] L'angolo di Trave - pensieri alla rinfusa
ho rotlfato :rotfl:
hai stoffa, amico
Re: [SCRITTURA] L'angolo di Trave - pensieri alla rinfusa
Editato il primo messaggio per una lettura migliore (a mio parere).
già che ci sono ve ne racconto un'altra che mi è successa.
Per i pochi di voi che non lo sanno, passai parte dell'età della ragione a servizio di vari signori che esercitavano un'amabile giuoco dall'albionico nome che tradotto nel nostro verbo suona pressapoco come "brezza compressa".
Una notte di primavera mi trovavo in terra Senese con un manipolo di miei commilitoni e mi accingevo a dar battaglia per i due successivi cicli di alba e tramonto rinunciando così al tiepido abbraccio di Morfeo per un periodo eccessivamente lungo.
Era da poco passato il primo rintocco della notte, sentii il richiamo del cuciniere, era pronta la brodaglia proveniente dalle americhe di cui i conquistatori tessevano le lodi e le capacità di rinvigorire anche il più stremato dei guerrieri.
Infilai il capo dentro un pertugio del carro-bivacco, lo vidi mentre stava trafficando con diversi alambricchi metallici e versava a mano a mano l'esotico beveraggio nelle sette brocche a sua dispozione.
L'aria era permeata dell'aroma inconfondibile di quella bevanda nera come la pece e calda come l'inferno da cui proveniva.
C'èra però qualcosa che rompeva l'alchimia di tutto, un piccolo dettaglio, così piccolo ed insignificante da ricordare l'innocua e docile punta di un iceberg.
La domanda fu d'apprima apparì ingenua ma aprì uno squarcio nella nostra nave morale secondo solo a quello che affondò il Titanic.
"Ma hai preso il caffè Hag? da quando lo fanno con la caffeina?"
Una spessa cortina di gelo scese pesante come una coperta ed avvolse ammutolendo tutti i presenti, un momento di silenzio pieno sguardi pellegrini tra i nostri visi e quelli del cuciniere.
Appena realizzammo l'inganno ne susseguì un fragoroso fiume di improperi e maledizioni all'iddio onnipotente ed al cuciniere che parea di stare in un girone infernale.
O una prigione Asburgica.
Se devo passare oltre 30h in piedi l'ultimo caffè me lo fai con la caffeina oppure ti taglio la gola (cit. un mio compagno di squadra) :asd:
EDIT: penso che resterò sulle corte, tipo la seconda che ho scritto in 5 minuti in treno.
Re: [SCRITTURA] L'angolo di Trave - pensieri alla rinfusa
riedita il primo messaggio :sisi: un'assolato :sisi:
Re: [SCRITTURA] L'angolo di Trave - pensieri alla rinfusa
sicuramente mirabile per la prestanza amatoria ma altrettanto deprecabile come presenza matrimoniale (cit.)
Re: [SCRITTURA] L'angolo di Trave - pensieri alla rinfusa
Cronache d' Acciao, un racconto ero-comico per J4S
Citazione:
Originariamente Scritto da
Acciaio®
Ciao,
Sto per andare a letto per dormire almeno due ore prima di andare a sciare. Per questo non posso raccontare ora. Mi fisso i punti chiave per ricordarmi tutto lunedì, che non so come esco dal weekend.
- Ho detto alle mie amiche che fumavo una sigaretta
- Soppalco flessibile
- Zingari
- Riempimi sta figa
- Go Pro
- Cliente per modo di dire
Bon. Dovrebbe bastare. A lunedì. E non fatevi troppe aspettative.
Venerdì sera, l'enorme quantità di acciaio presente nel corpo del sig. Baddo stava per venire riversato nell'altoforno inguinale di due leggiadre fanciulle quando un improvviso tremolio sul comodino lo risvegliò da quell'onda di piacere.
Il telefono aveva vibrato, non era stata l'unica cosa a vibrare quella notte in camera da letto ma il Baddo aveva una sensazione particolare, quasi un presentimento.
La più giovane delle fanciulle, che ormai aveva raggiunto l'età pensionabile, notò un cambio d'espressione nell'amante ma lo interpretò diversamente, con un gesto fulmineo si infilò scaltramente dal retro per accarezzare dolcemente la prostata.
Il getto che ne fuoriuscì fù come una spina di birra che riempì l'umido boccale dell'altra fino a farlo tracimare.
Baddo, prima scosso e poi improvvisamente derubato della sua sgorgante mascolinità uscì dalla camera dicendo alle ragazze che si fumava una sigaretta.
Gli tremavano le gambe, il telefono era reso scivoloso dal sudore delle sue mani, il messaggio recitava "Bimbo... le voglie nascono x essere soddisfatte... tutte... Sono libera, vieni"
Era LEI, la sua dea, la sua musa, la sua Tardona.
Nonostante la performance appena eseguita l'acciaio che era in lui fremeva per assaggiare nuovamente le carni della donna che da ghisa l'aveva trasformato nel metallo pregiato che era ora.
In tutto questo vagheggiare con la mente però aveva commesso un errore madornale, si era appoggiato di peso alla ringhiera del soppalco.
Inutile dire che quella fù la goccia che fece traboccare il vaso già di per sè indebolito dalle molte "spinte" ricevute nell'arco degli anni.
Il vuoto.
Improvvisamente Baddo si trovava in un vagone della metropolitana sporco, fatiscente ma inspiegabilmente affollato.
La voce negli autoparlanti annunciava l'arrivo alla prossima stazione, sulla banchina in lontananza già poteva scorgere le sagome dei pendolari ansiosi di prendere quel putrido bruco che percorreva la città come una mela di cui non riusciva mai a saziarsi.
La frenata lo colse impreparato, il freddo metallo del pavimento lo strinse a sè troppo velocemente, non riusciva più ad alzarsi.
Iniziò a chiedere aiuto agli altri occupanti quando notò che la sua voce rimbombava nel silenzio della galleria sotterranea, tutti lo stavano guardando, tutti avevano una strana luce negli occhi.
Erano Zingari.
Baddo riprese conoscenza, imperlato dai sudori freddi del sogno starnutì e si rese conto di aver fatto un volo di tre metri solo per atterrare sul divano sottostante.
Stranamente le sue amanti non erano accorse in suo aiuto ma questo dettaglio non gli passò nemmeno per la testa, il tempo di rimettersi in piedi ed era già sulla sua poderosa moto in viaggio verso casa della Tardona.
Spenta la moto e direttosi a passi rapidi verso l'ingresso notò immediatamente un paio di mutandoni di feltro appesi sulla maniglia, non era un invito ma un esortazione a correre su per le scale a finire un lavoro che già l'elettronica aveva iniziato al suo posto.
Alla fatidica frase "Riempimi sta figa!" urlata a squarciagola dalla donna Baddo notò uno strano bagliore sopra un'armadio, un piccolo alone rosso di una telecamera accesa che sta registrando.
L'idea fù tanto rapida quando ambiziosa, con un rapido gesto del bacino la mascolinità viscosa dell' Acciaio venne dirottata dai caldi ed umidi stampi industriali femminili all'intrusa Videocamera.
In un momento che fù tanto epico che per gustarselo appieno successivamente si dovette ricorrere alla moviola, lo schizzo raggiunse l'apparecchio facendolo cadere dietro il mobile per il contraccolpo.
Finalmente il riposo attendeva l'impavido eroe, giugeva sotto forma di fugace pasto dal paninaro abituale.
" Hey Baddo, conoscendoti sei appena stato dalla bionda che abita pù in là, cazzo se mangiassero tutti come te"
"Eh se scopassero tutti come me ne avrebbero di fame!"
" cazzo, sei il mio miglior cliente"
"Cliente per modo di dire, ormai sono il tuo azionista di maggioranza ahaha"
E così terminava la nottata del nostro Acciaio, anche stanotte aveva riportato la speranza negli occhi, e non solo, di tutte quelle donne che fino a 30 anni pensano di avere la vagina d'oro perchè loro valgono, salvo poi trovarsi in competizione con le 20enni disinibite e quindi venire confinate nei Tardonai a ballare latino americana.
Baddo, il giustiziere della notte.
NOTA: devo ancora rileggerlo.
Re: [SCRITTURA] L'angolo di Trave - pensieri alla rinfusa
Re: [SCRITTURA] L'angolo di Trave - pensieri alla rinfusa
chiedo ufficialmente il ban per Caduta massi.
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