La copertina del numero che state leggendo ha avuto una gestazione piuttosto strana. Era già tutto pronto per un altro titolo, di quelli che portano a fregarsi le mani al punto di spellarsele per l'entusiasmo
(so che non è un'immagine fantastica, ma portate pazienza!). Poi però ci siamo fermati un secondo a riguardare questo TGM nella sua interezza. Tra i tanti titoli attraenti ne abbiamo trovato uno che era giusto premiare.
Non serve essere Sherlock Holmes per capire che stiamo parlando di Assetto Corsa, che campeggia sulla cover di TGM 315 con una LaFerrari rosso fuoco, bella come il gioco di cui parliamo. Perché abbiamo cambiato la copertina in corsa? Semplice, perché, nel nostro piccolo, vogliamo essere tra quelli che ricordano a un pubblico attento come siete voi, che stringete un'anacronistica rivista cartacea tra le mani nel 2014, che anche in Italia si possono fare dei videogiochi. Dei gran bei videogiochi, se mi è permesso dirlo. II lavoro dei ragazzi di Kunos Simulazioni, capitanati da Marco Massarutto e Stefano Casillo, le menti dietro ad Assetto Corsa, è una cosa senza precedenti. II gioco, nella sua release 1.0, è semplicemente una bomba. Non è il mio genere, perché non sono sufficientemente "manico" come Claudio, ma mi ha riportato alla mente l'entusiasmo che avevo quando un'altra software house nostrana, Milestone, ci faceva bruciare tonnellate di copertoni virtuali con i suoi Screamer, Screamer 11, Screamer Rally e con lo stupendo e indimenticabile Superbike, uscito sotto etichetta Electronic Arts. Fare videogiochi da noi è più complicato che da altre parti, come del resto fare impresa in generale. Tutto gioca contro: ci sono diversi cialtroni, come in qualsiasi altro ambito direi, mentre mancano quelle agevolazioni che altrove stanno spingendo un'industria, e quindi la capacità di creare posti di lavoro, in un settore superiore, per importanza, al cinema. Nel recente passato siamo stati oggetto di prese in giro epocali per progetti che definire amatoriali sarebbe probabilmente elevare a un grado più alto di quello reale, ma in questo periodo Kunos ha fatto in modo che si tornasse a parlare d'Italia per sottolineare un'eccellenza. Fortunatamente per noi, diverse realtà hanno deciso di sviluppare giochi nella loro terra natale. Penso ai ragazzi di Storm in a Teacup, con quel Nero che, sono convinto, arriverà prima o poi anche su PC, a Forge Reply con Lupo Solitario e il recentissimo In Space We Brawl, ai ragazzi di Geniaware e al loro Lords of Football, o ancora a Massimo Guarini e ai suoi Ovosonico, che hanno dato alle stampe un'avventura intelligente ed emozionante come Murasaki Baby, da giocare in punta di dita su PS Vita. Quello che ci sentiamo di fare, qui, è semplicemente ringraziare questi ragazzi. Perché ci dimostrano, ogni singola volta, come nonostante tutto, il nostro rimanga davvero un Bel Paese.
Davide "ToSo" Tosini & Claudio "Keiser" Todeschini