Mi lasciano sempre perplessa i confronti fra Italia e Germania

Cari Italians, mi lasciano sempre perplessa i confronti fra Italia e Germania. I due Paesi non si possono paragonare: il salto di cultura che li separa è piú imponente della catena montuosa. Innanzitutto, smettete di pensare che questo sia l’Eden: mia sorella a 15 anni tornava a casa piangendo dal supermercato. Io non capivo, e il punto era che m’ero giá abituata a cose per lei sconvolgenti: la cassiera che la maltrattava perché non stava imbustando alla velocitá della luce come qui si usa. Questo è il Paese dove una sola persona UNA volta s’è alzata a cedermi il posto durante le mie gravidanze: un ragazzo handicappato, e straniero. È il Paese dove la gente apre solo la sua metá della porta, dove nelle file devi stare in campana tutto il tempo, perché sí, esse esistono, ma soprattutto se c’è qualcosa da accaparrarsi gli altri sono pronti a fregarti senza pietá appena ti distrai un secondo, anche se è un dolce e tu hai un bambino per la mano. Quante litigate in 20 anni! Quanto spesso sono rimasta allibita per la furbizia e l’egoismo altrui. Ognuno per sé: pagare “alla romana” scordatelo perché “mica son scemo? lui ha preso il vino e io l’acqua”. E a proposito, davvero qualcuno pensa sia la “rettitudine” a spedire davanti a una corte gli Hoeneß, i Wulff? Macché. Sono la vendetta, l’invidia: per quello che un altro ha osato fare e io no. La peculiaritá sta esattamente qui: per valersi dei propri diritti, per difendere interessi, per organizzarsi il quotidiano, questo popolo usa e si affida all’autoritá della legge. Noi italiani no, continuiamo a preferire una serie di antiche prassi e consolidate vie traverse, che sono il vizioso sostituto storico di uno Stato a lungo assente, e ancora oggi snobbato: le cose non cambieranno quando saremo piú buoni, ma quando non ne avremo piú memoria né dimestichezza. Quella tedesca, infatti, è anche la nazione in cui io ho cambiato brillantemente lavoro 3 volte senza conoscere neanche il portiere, con uno schiocco di dita. E per tale motivo l’adoro.

Negli eserciti prussiani era noto che non ci fosse differenza sostanziale fra morti e feriti, se non che questi ultimi dovevano arrangiarsì da sè per arrivare alla KrankenHaus (ospedale o casa degli storpi) da campo più vicina.

Questa mancanza assoluta di empatia o per lo meno di capacità di 'analisi' oggettiva del prossimo è radicata nella cultura tetesca.

Citazione:

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Originariamente Scritto da koba44

Negli eserciti prussiani era noto che non ci fosse differenza sostanziale fra morti e feriti, se non che questi ultimi dovevano arrangiarsì da sè per arrivare alla KrankenHaus (ospedale o casa degli storpi) da campo più vicina.

Questa mancanza assoluta di empatia o per lo meno di capacità di 'analisi' oggettiva del prossimo è radicata nella cultura tetesca.

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deve essere per questo che ogni volta che ho avuto a che fare con tedeschi (prevalentemente per lavoro) ho sempre percepito una sorta di aura di malvagità latente, che si trattasse di un mega uomomanager o di una semplice segretaria.

^^quello o perchè hai giocato troppo a Wolfenstein

http://i.imgur.com/SsP9ke0.jpg

Non a caso i migliori cattivi cinematografici sono tedeschi :sisi:

Citazione:

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durante le mie gravidanze

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coniglia umanoide? ma sopratutto: chi ti ha chiesto di fare tutti 'sti figli?

Confermate che inCranDe Cermania il sesso è così spinto come si vede nei porno?

Non so cosa intendi per spinto, ma dicono che situazioni tipo "Buongiorno sono l'idraulico" siano la normalità.

metalgas o teletron? (cit.)

Ma sta parlando degli italiani o dei tedeschi?

Citazione:

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Originariamente Scritto da Cesarino Artico

E a proposito, davvero qualcuno pensa sia la “rettitudine” a spedire davanti a una corte gli Hoeneß, i Wulff? Macché. Sono la vendetta, l’invidia: per quello che un altro ha osato fare e io no.

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Non è così pure da noi? Vedi "fanno bene a metterlo in galera, con tutti i soldi che ha, avrà sicuramente fatto qualcosa di illegale"

Nicolò, Federica, Francesco sono solo alcuni dei nomi di giovani incontrati in Germania durante il mio viaggio.
Chi è appena arrivato e chi è li da 17 anni: tutti hanno trovato il loro posto nel mondo. Non perché tutti siano già arrivati a realizzare il loro sogno ma perché ognuno di loro si è visto riconoscere la propria dignità.
Chi in Italia aveva un lavoro sbattuto in faccia “come una carità” si è visto da subito messo in regola e trattato “con gentilezza e dignità”; chi non riusciva a fare impresa ha 25 dipendenti e, quando torna in patria – quella che tutti loro amano – è a disagio nel rispondere alle domande che la figlia di 13 anni gli rivolge, guardando ad esempio le immondizie in certe città del nostro sud e chi non vedeva un domani e, pur arrivato appena ieri, lo intravede nel fermento intorno a lui e nell’accoglienza ricevuta.
Alcuni di loro lavorano la sera al ristorante per sostenersi e pagarsi la formazione che gli interessa e che svolgono al mattino ; il pomeriggio seguono il corso di tedesco. Non si danno abbastanza da fare? Qualcuno pensa ancora che non lavoravano in Italia perché non avevano voglia?
La Germania li accoglie, li forma, ci investe (perfino una parte delle spese per imparare il tedesco gli sarà restituita come sgravio fiscale) e noi restiamo qui a pensare come mai quel Paese va meglio di noi.
Quando capiremo che i Nicolò, le Federica, i Francesco e tutti gli altri non avrebbero chiesto al nostro Paese che di dargli una vera possibilità?

bs

Citazione:

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Originariamente Scritto da Sinex/

Ma sta parlando degli italiani o dei tedeschi?

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sono donne, rompono il cazzo a prescindere :caffe: