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-[chissà di quale progetto faceva parte questo edificio, a me puzza tanto come qualche boiata militare. Cerchiamo di stare uniti e usciamo, giacchè mi pare di vedere che la porta è aperta]-
Aspetto la decisione del gruppo e li seguo se escono. Sto comunque all'erta ai rumori e ai movimenti, qualora ce ne fossero.
Mi guardo attorno, un poco perplesso
-[Per quanto mi riguarda possiamo anche andarcene, solo che sono un poco perplesso di cosa possiamo trovare la fuori... pensate sia meglio dare un occhiata ancora qui? non sembrano esserci pericoli... sembra tutto deserto]-
Indico le altre porte con le altre scritte "settore interno" e "settore contenimento"
-[Magari la troviamo qualche indizio su come mai siamo finiti qui.. ]-
e tenendomi la testa
-[..e magari un po' d'acqua per prendere queste dannate pillole]-
ginzo
Premi un pulsante sulla tastiera, che sembra quello d'invio, senza inserire codice. La porta con incredibile velocità, data la pesantezza, si apre. Prima il triangolo di base, con il quadrante comandi, scende nel pavimento, poi tutti gli altri all'unisono si ritirano nella parete circostante il perimetro della porta.
Ai lati della porta noti una leva meccanica con una luce appena sopra. Ricordi chiaramente che la luce era rossa quando la porta era chiusa. Probabilmente è il meccanismo di chiusura, dato che la serratura è nel pavimento...
Timorosi di un sistema di chiusura automatico che vi tranci non appena varchiate la porta rimanente all'esterno e scrutate l'interno della stanza.
Una scala abbastanza larga scende di qualche metro in quello che sembra senza alcun dubbio un enorme magazzino. Vuoto.
Non ci sono luci all'interno, ma sembra grande abbastanza quanto la stanza che avete appena lasciato.
[Un attimo!]
Raccolgo da terra quello che sembra un piccolo pezzo di vetro e lo lancio in prossimità della soglia della porta per osservare la reazione di eventuali dispositivi fotocellulari anti-intrusione.
Se il lancio del pezzo di vetro non rileva nulla di insolito dico:
-[Meglio esser cauti la sotto non ci sono luci, vediamo un po' se uno di questi cosi funziona come si deve]-
Cosi dicendo prendo uno dei 3 Flare che ho con me, lo accendo e lo lancio dentro la stanza di cui si aperta la porta, sperando di far luce e vedere cosa ci sia al suo interno
nuke e ginzo
Ispezionate tutte le altre porte, ma sono irrimediabilmente chiuse. Il codice di ogni porta è di 7 caratteri, circa 40 milioni di combinazioni. Purtroppo la serratura elettronica richiede un grimaldello elettronico per poterla violare. La luce rossa sopra i display vi assicura che di lì non si passa, per nessuna ragione al mondo.
ginerte
Il pezzo di vetro vola preciso sulla porta, senza scatenare alcunchè. Se ci sono sistemi di sicurezza sono di sicuro di movimento, e avrebbero rilevato questo tipo di violazione. Per assicurarti che niente vada storto ti avvicini alla porta aperta e la esamini.
E' incredibilmente spessa, circa 10cm di spessore. La chiusura sembra essere a perni, che escono da un lato di ciascun triangolo per entrare nel lato adiacente. Utilizzare un qualsiasi esplosivo sembra fuori discorso.
gruppo
E' da un pò che sentite il naso chiuso, ma particolarmente ora con l'apertura della porta che ha sollevato un gran polverone vi lacrimano gli occhi in maniera incontrollabile. Iniziate a tossire e starnutire, come se foste in preda ad una crisi allergica. In genere basta uscire dall'area che contiene gli agenti allergici perchè i sintomi si riducano, ma in questo caso non vedete aree abbastanza pulite e abbastanza vicine perchè assolvano a questo compito
-[questa è l'unica porta che possiamo attraversare]-
mi porto vicino ma non oltrepasso la porta del settore esterno.
(//nuke ha lanciato un flare all'interno.)
Intanto che gli altri danno un occhio provo a prender una boccata d'aria fuori dalla stanza, nel corridoio a qualche passo di distanza, per vedere se la tosse passa.
nuke
Giri la testa di carta del flare lo lanci senza neanche aspettare che sia completamente acceso. I fumi della combustione chimica irritano anche di più, ma almeno quelli si possono evitare.
Il flare vola fino a cadere all'interno della stanza, sul pavimento, con un tonfo sordo. Lì la combustione rapidamente iniziata si porta al culmine, illuminando con una buona resa l'interno della stanza o meglio, della stanzona.
La prima idea che vi fate di questo "Settore Esterno" è che si tratti di un enorme magazzino. L'altezza raggiunge i due piani sopra di voi e le dimensioni sembrano molto simili a quelle delle camere criogeniche che avete appena lasciato.
Enormi scaffali vanno dal pavimento al soffitto, ma sono vuoti, solo delle scatole di cartone nei piani più alti, che ignorate contengano qualcosa, o comunque che siete sicuri di non riuscire a raggiungere.
Riprendi in mano il flare che hai lanciato per avere una visione migliore dell'area circostante, e sopratutto delle condizioni della polvere. Avvicinandoti allo scaffale più vicino, un mostro largo quattro metri e alto 15, noti che la quantità di polvere è identica a quella di tutte le altre stanze che avete attraversato.
Ora come ora la tosse si fa frequente e la lacrimazione, per quanto vi sforziate, rende difficile il concentrarsi se non sullo stropicciarsi il naso e gli occhi.
-[maledizione coff...cofff cerchiamo qualcosa per uscire, o qualche maledetta finestra.]
Osservo in alto, e vedo se c'è qualche uscita, anche una finestra, per potermi volendo arrampicare sugli scaffali (se ci sono scatoloni abbastanza resistenti da permettermelo) Strappo un lembo del mio vestito mettendomelo davanti alla bocca e tenendolo premuto, cosicchè almeno una parte dell'aria riesco a filtrarla. Cerco in giro anche se ci sono degli occhiali a mascherina o roba del genere per protezione.
-[Questa tosse mi sta soffocando, chi ha quelle pillole antistaminiche??.. anche senza dannatissima acqua, non importa!!]-
Prendo o cerco di farmi passare le pillole antistaminiche trovate in precedenza e se le ho in qualche modo cerco di ingoiarne una.
stregato
Il problema della reazione allergica è che nel vostro caso è provocata da un agente predominante in tutta la presunta prigione. Il fazzoletto è buono per evitare di tossire ancora, ma è un agire anche posteriore ai sintomi.
Riesci a smettere almeno di tossire sguaiatamente, ma prima o poi entrambe le mani le dovrai usare
Non ci sono uscite in alto. per quanto ti sforzi di osservare noti soltanto una porta blindata che da direttamente alla stanza criogenica. La posizione di quella porta è strana. E' quasi su soffitto, ma è troppo buio per notare altri particolari
nuke
L'antistaminico è una buona idea. Sviti il barattolo e prendi una pastiglia. Tossisci un attimo prima di prendere un gran respiro ed ingoiare la pillola.
Contrariamente a quanto si penserebbe il farmaco ha effetto immediato. La lacrimazione si interrompe lasciando solo l'umido negli occhi, la tosse così come il mal di gola iniziano a passare, il naso si libera. Deve aver avuto una reazione immediata direttamente in bocca, e continuata nell'esofago prima ancora di raggiungere lo stomaco e l'intestino. Quale sia il principio attivo che permetta questa reazione lo ignorate.
Ti rimane ancora un pò di fastidio tipicamente allergico, ma è controllabile. Ora bisognerà aspettare gli effetti collaterlali
-[Ehi.. funziona, funziona!!]-
Porgo le pillole agli altri, sorridendo
-[Ho smesso di tossire, mi è passato il fastidio, questa roba funziona!!]-
Mentre mi riprendo dalla tosse, do un occhio in giro, c'e nulla di interessante o utile sugli scaffali? Quanto in alto è l'apertura? Mi faccio luce col flare se è ancora attivo.
mi avvicino a nuke, prendo anche io una pillola (sempre meglio che stare qui a morire per qualche shock anafilattico). Ingoio la pillola, sperando che gli effetti collaterali siano minimi.
-[Dobbiamo cercare un apertura, un anfratto dal quale uscire da questa maledetta gabbia]-
Cerchiamo quindi di osservare se quella porta blindata, e di veder se c'è un modo di raggiungerla.
-[non abbiamo visto altre porte in precedenza, questa deve essere l'unica via di uscita....]- sussurro agli altri
Prendo una pillola che un compare mi porge.
[Ragazzi ragioniamo. Siamo probabilmente in una struttura sotterranea...notate il pulviscolo vicino al soffitto? Non si deposita al suolo. Dovremmo cercare la scatola di derivazione del controllo automatizzato. Con un briciolo di fortuna dovremmo anche trovare una planimetria al suo interno.]
-[Ricordate dove ci siamo svegliati? poco più in la? abbiamo seguito logicamente le tracce dei lettini, ma c'era anche un altro corridoio, secondo voi potrebbe esserci un altra uscita??]-
Scrollo la testa, un poco sconsolato
-[Tutto questo continua a non avere senso, perchè siamo qui? E perchè non ricordo nulla?]-
AVVISO
Avete ancora il mal di testa
FINE AVVISO
nuke
Col flare che sta ancora allegramente scoppiettando lo alzi in direzione della porta blindata nel soffitto per cercare di capire qualcosa. Purtroppo è troppo alto per la debole luce chimica, che non rivela dettagli significativi oltre all'altezza spropositata, oltre venti metri
La parete sottostante è nel solito metallo liscio, senza appigli ed impossibile da scalare. L'unica sarebbe scalare gli scaffali e poi saltare a mò di parkour. Però se la porta è chiusa andate poco lontano.
Sconsolato ti aggiri tra gli scaffali, larghi quattro metri, alti due per scomparto e profondi dieci. Sono vuoti, almeno in quelli che riesci a raggiungere con le mani
ginerte
Chiedi gentilmente al tuo compagno il flare, una volta che ha finito di usarlo, e con quello inizi rapidamente a perlustrare le pareti in cerca di qualsiasi tipo di controllo o pannello. Stai per rinunciare alle ricerche quando in fondo al magazzino, di fronte all'entrata di esso, noti un pannello di pulsanti. Le scritte sono auto esplicative: Luci ingresso, luci centrali, luci laterali, luci di emergenza, braccio 1, braccio 2, braccio 3, porta ingresso, porta merci, ventilazione primaria, ventilazione d'emergenza, sicurezza primaria, sicurezza d'emergenza, energia primaria, energia d'emergenza
Mi rivolgo a chi sta vicino a quel pannello:
-[hey, finalmente hai trovato qualcosa per illuminare questa stanza, ora cerchiamo anche la porta d'ingresso per uscire da questo magazzino]-
aspetto che prema qualche pulsante, nel frattempo ascolto meglio se si sentono dei rumori provenire dalla porta dalla quale siamo entrati, o se comunque qualcosa si sta muovendo
gruppo
Le vostre emicranie continuano a farsi pulsare, magari ora col naso libero le sentite meno, ma ogni volta che provate a concentrarvi su qualcosa da fare o da non fare una pulsazione di dolore sulla fronte e sulla nuca vi fanno desistere dal continuare il pensiero. Anche questo è un problema
-[Non ne posso più di questo dolore alla testa.. argh..]-
Chiedo a chi ha le pillole analgesiche di passarmene una gentilmente.
-[Poco importa se mi brucerà lo stomaco o meno, acqua o no devo far passare questo mal di testa infernale]-
Detto ciò, ingoio un altra pillola: quella analgesica, sperando che il mal di tesca svanisca in fretta cosi come è svanita la reazione allergica di prima.
-[date anche a me una pillola]-
prendo una pillola per fermare il dolore e mi avvicino al pannello di controllo azionando le luci.
-[voglio uscire da questo posto, a tutti i costi... non possiamo richiare di rimanere ancor.. ]-
non riesco più a parlare, la testa mi fa male, inizio ad agire, puro instinto di sopravvivenza.
gruppo
La pillola inizia a fare effetto dopo poco, esattamente come la sua compagna anti staminica. Le emicranie iniziano a scemarsi e dare il posto ad un pò di benessere.
Purtroppo per quanto vi sforziate i ricordi non riaffiorano. Forse si tratta di una causa esterna a quella del mal di testa, o forse più profonda e radica. In ogni modo non è in questa prigione deserta che lo scoprirete
[Forse non c'è sufficiente tensione per alimentare tutti i circuiti]
Tento dunque di staccare i fusibili della scatola di derivazione e facendo rapido calcolo realizzo che questa operazione fa convergere sufficiente tensione per sbloccare uno dei bottoni. Tento con tutti i bottoni.
ginerte
Contrariamente a quanto credi di energia ce ne è a sufficienza per l'intero pannello, te ne accorgi quando il primo sistema che avvii si auto-spegne per sovraccarico di tensione. Sistemi tutti i fusibili al loro posto e provvedi a riavviare i sistemi primari
Le luci si accendono nel magazzino, rivelandolo nella sua maestosità. Doveva essere un deposito molto grosso, ma ora è vuoto. Nel soffitto notate tre carrelli abbastanza voluminosi collegati ad un sistema di rotaie che corrono dai lati degli scaffali fino ad un nodo di intersezione poco prima della porta blindata. Ipotizzate che sia così che le merci vengono trasportate. La rotaia tuttavia non corre lungo le pareti, necessariamente quel carrello è dotato di una carrucola o di un sistema simile.
Lo stesso carrello si accende con una luce rossa lampeggiante sotto di lui, e come lui gli altri due carrelli ai vostri lati. Poi con un suono simile ad una sirena inizia a scendere lentamente verso di voi. Vi fate da parte mentre la pesante carrucola porta giù il carrello, fino davanti al pannello principale, per farlo fermare appena toccato delicatamente il suolo. La luce si spegne e la sirena smette di suonare. Temete abbia fatto troppo rumore
guardo i carrelli, il loro stato.
Sono polverosi come il resto, o c'è traccia di una recente attività? come i segni del carrello lungo il corridoio di prima magari.
Dico al resto del gruppo
-[Riusciamo a capire secondo voi se chi o cosa ci ha portato qui ha usato questi carrelli?]-