Intercettazioni:Giunta Camera non decide, forse rinvio settembre
martedì, 31 luglio 2007 3.41

ROMA (Reuters) - La Giunta per le autorizzazioni della Camera non è riuscita oggi a decidere se autorizzare l'uso delle intercettazioni telefoniche, legate alle inchieste milanesi su Antonveneta-Bnl-Rcs, che coinvolgono Piero Fassino, Massimo D'Alema e Salvatore Cicu.
La Giunta si riaggiorna a domani mattina alle 9,30, ma il vicepresidente Lanfranco Tenaglia, dell'Ulivo, ha chiesto oggi di rinviare la decisione a settembre, nonostante i relatori sui tre casi abbiano dato parere favorevole all'autorizzazione.
Il presidente della Giunta Carlo Giovanardi (Udc) preme tuttavia per proseguire i lavori anche in agosto.
"Se c'è da chiarire qualcosa possiamo farlo in giunta lavorando anche ad agosto", ha detto Giovanardi al termine dei lavori.
Una decisione sui tempi dovrebbe essere presa domani. Né il ministro degli Esteri e vicepremier D'Alema né il segretario dei Ds Fassino hanno finora presentato la memoria difensiva che avevano annunciato in due pubbliche lettere.
Il senatore diessino Guido Calvi, che segue per conto dei due leader del partito la vicenda politico-processuale, ha detto che di questo memoriale non è stata ancora scritta una riga, tanti sono i problemi di tipo giuridico-istituzionale che la richiesta solleva.
"Certo, la giunta non ha nessun obbligo di aspettare le memorie prima di pronunciarsi, ma dubito fortemente che siano in grado di valutare compiutamente i casi, dato che la documentazione è arrivata soltanto da cinque giorni", ha detto Calvi a Reuters.
Il gip di Milano Clementina Forleo -- che nelle sue due ordinanze sull'argomento aveva definito i parlamentari al telefono con gli indagati "consapevoli complici" -- ha inviato a Camera e Senato la richiesta di poter usare nelle inchieste 68 telefonate tra i sei parlamentari -- tre deputati e tre senatori -- e alcuni indagati sulle tentate scalate bancarie dell'estate 2005.
Valutazioni che hanno provocato la dura reazione di quasi tutto il mondo politico, compreso un riferimento indiretto al giudice espresso dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
Oltre a Fassino e D'Alema -- che si sono già detti estranei a qualsiasi illecito e pronti a condividere qualsiasi decisione della Giunta -- fra i politici intercettati ci sono il deputato di Forza Italia Salvatore Cicu e i tre senatori Nicola Latorre (Ds) e Luigi Grillo e Romano Comincioli (entrambi di Forza Italia).


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A me spiace per Max. Se lo vogliono inculare tutti. Pure Fassino, con questa balla del di dirsi favorevole a concedere l'autorizzazione per l'utilizzo delle intercettazioni... alla fine, non passerà, e l'unico che si beccherà tutte le colpe del mondo sarà proprio lui, Max; per aver parlato troppo e per non aver raccontato la palla della disponibilità al voto favorevole