Originariamente Scritto da
Ronin
se ho capito bene, non si contesta che l'esenzione sia una legge dello stato.
si contesta che questa esenzione, seppur generica nella legge, di fatto favorisce enormemente un singolo soggetto che secondo alcuni non dovrebbe godere di questo favoritismo (non rispetto ad altre organizzazioni simili, giacchè viene trattata come queste, bensì rispetto ad altre organizzazioni diverse).
quello che si nega, cioè, è che la specificità delle organizzazioni religiose (di cui la cattolica in italia fa la parte del leone, e mi pare innegabile) sia una motivazione sufficiente per concedere questa esenzione nelle attività ricreative, etc, come il ristorante di cui parlava qualcuno.
quindi non confondiamo la lettera della legge, che è una cosa TEORICA, con gli effetti PRATICI che quella legge genera poi nella realtà: una legge si giudica anche dai secondi, non solo dalla prima.
per intenderci è un po' come quando si critica la legge gasparri, dicendo che favorisce mediaset: nella legge le televisioni sono trattate tutte allo stesso modo, e quindi in astratto a chiunque è consentito di concentrare nelle sue mani la metà del patrimonio televisivo, mica solo a berlusconi.
però di fatto, siccome questo patrimonio ce l'ha in mano lui, la legge finisce per favorirlo, e quindi per questo c'è chi la ritiene ingiusta.
naturalmente, di incostituzionale non c'è proprio nulla, le cose incostituzionali sono ben altre (i finanziamenti alle scuole private, per esempio).