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Risultati da 1 a 6 di 6
  1. #1
    *eddie*
    ospite

    Predefinito il simpatico giochetto degli atleti americani.

    ...ed anche Marion Jones ha confessato : era strafatta di steroidi.

    Questi atleti vincono medaglie, tour, battono record e ci sorridono onnipotenti dalle pagine dei giornali, nelle pubblicità, abbiamo le scarpe con i loro nomi, ci commuoviamo per le loro battaglie ed in fondo finiamo con l'adottarli, quasi fossero degli eroi planetari...dei fumetti marvel in carne ed ossa.

    Perchè solo ad anni di distanza si scopre che invece erano completamente marci?
    che le loro vittorie erano irregolari?

    Armstrong, Landis, Marion Jones, Barry Bonds, Justin Gatlin...sono solo alcuni degli ultimi nomi.
    Non pensate che il trend sia quantomeno sospetto?

  2. #2
    tizio_incognito
    ospite

    Predefinito Re: il simpatico giochetto degli atleti americani.

    Mah, se si va a vedere alla fine dietro tutto questo ci sono - come sempre - le grandi corporations e interessi economici da paura.
    Armstrong era supportato dalla seconda compagnia farmaceutica americana, poi aveva amici potenti (quella bertuccia di Bush, tanto per fare un esempio), quindi ha rubato e non pagherà mai (a differenza di gente come ad esempio Pantani, che con meno colpe ha pagato di più e per tutti). Landis, era impossibile che un giorno prende 20 minuti di distacco e il giorno dopo li recupera con una fuga solitaria...
    Caso Bonds: il record di fuoricampo è uno dei più prestigiosi dello sport USA, e il precedente detentore (Hank Aaron) era palesemente odiato dagli americani per avere strappato il record a Babe Ruth. Peccato che nè Ruth nè Aaron fossero dopati ma se Dio vuole Rodriguez batterà tra non molto Bonds (sempre che non si scopra che anche A-Rod è dopato).
    Per l'atletica... si lamentavano tanto della DDR, ma anche gli USA on scherzano... vogliamo ricordare Florence Griffth? O il caso dei laboratori Balco?

    Il fatto è che (l'ho imparato sulla mia pelle) agli anglosassoni piace tanto riempirsi la bocca di paroloni come "fair play" e simili, salvo essere i primi a giocare sporco quando ce n'è l'occasione. Preferisco di gran lunga un successo italiano, raro e sudato, che a mille successi di nazioni come gli ad esempio USA e la Spagna che si divertono a coprire i dopati...

  3. #3

    Predefinito Re: il simpatico giochetto degli atleti americani.

    Mah, forse neanche i nostri atleti sono così "immacolati", tuttavia ci sono atleti che, quando vengono sgamati, vengono messi alla gogna e trattati come cacca di cane sulle strade, mentre altri atleti vengono protetti e restano degli eroi. E dietro ci sono sempre un sacco di soldi in gioco.

  4. #4
    tizio_incognito
    ospite

    Predefinito Re: il simpatico giochetto degli atleti americani.

    Appunto quello intendevo...

  5. #5
    Moderatore pentaxiano L'avatar di Enriko!!
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    Predefinito Re: il simpatico giochetto degli atleti americani.

    esistono ancora atleti professionisti completamente puliti?

  6. #6
    Lo Zio L'avatar di Pascoli
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    Predefinito Re: il simpatico giochetto degli atleti americani.

    Citazione Originariamente Scritto da Enriko!! Visualizza Messaggio
    esistono ancora atleti professionisti completamente puliti?
    Una affermazione qualunquista ma sempre più comprensibile e condivisibile, grazie anche ai casi come quello riportato da Eddie.
    Delle volte mi viene da dire, per assurdo, che sarebbe meglio se il doping fosse consentito e regolamentato, lasciando al giudizio dell'atleta la quantità di chimica da introdurre nel proprio corpo, decidendo quanto compromettere la propria salute. Perchè penso questo? Perchè al pubblico, agli sponsor, a tutti gli altri interessi importano solo i record, le prestazioni. Ogni competizione è interessante non quando riporta il semplice confronto tra atleti, ma quando vedi record in piedi da anni polverizzati, frazioni di secondo limate... poi, appunto, si scopre che il merito era di qualche molecola illegale. Alla gente interessa lo spettacolo, l'eroe, come qualcuno diceva sopra, non la fatica, il raggiungimento di un obiettivo sudato, mesi e anni di rigore e allenamento, per cui accontentiamoli, *****! Sport del consumismo, mi verrebbe da dire, per vendere più prodotti Nike o Adidas e basta. Quindi, lasciamoli drogarsi, lasciamoli morire a 25 anni con le medaglie al collo, oppure no, lasciamoli vincere le gare e ritiriamogli le medaglie una settimana dopo... che belli che sono i podi con i ladri sopra e i vincitori veri che non vengono manco inquadrati!

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