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  1. #1
    Il Fantasma
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    Post Le opere di Frank Lioty

    Salve a tutti ragazzi,
    è la prima volta che scrivo in questa sezione del forum e spero di trovarmi bene. Ho sempre nutrito un certo interesse per la poesia, ma non mi sono mai applicato. Fin quando durante per il giorno della memoria (27 Gennaio) di quest'anno, è stato bandito un concorso (OBBLIGATORIO XD) sull'olocausto. Io, un pò perchè non mi andava di fare l'ennesimo tema moralista, un pò perchè l'argomento mi toccava parecchio, ho deciso di scrivere la poesia che trovate qui sotto. Da allora ho iniziato a scrivere poesie. Pareri, commenti e suggerimenti sono quanto mai graditi.


    Milioni di speranze, milioni di paure,
    milioni di vite, milioni di sogni,
    smorzati dalla crudele mano
    che solo l’uomo poteva sorreggere.
    Soffocati in un’anonima stanza,
    bruciati dal fuoco della fredda violenza.
    Libratevi nell’aria densa, come dolci falene nella notte,
    lasciatevi portare da quel vento che vi rese liberi.

    Rivivrete nelle note delle nostre canzoni,
    rivivrete negli sguardi dei nostri bambini,
    rivivrete nel nostro dolore,
    che una volta fu anche il vostro.
    Perché quello che un tempo era un sibilo,
    ora è l’urlo di milioni di persone.

    Vi porteremo nei nostri cuori e nelle nostre lacrime,
    neppure il tempo potrà mai uccidervi,
    ed immortale, il vostro ricordo,
    per milioni di giorni,
    vivrà ancora.


    Con questa poesia ho vinto il concorso. Non immaginavo che sarebbe piaciuta tanto. La preside ha fatto stampare delle locandine con la mia poesia e le ha appese nelle varie sedi del mio istituto (diviso in 3 perchè troppo numeroso). La poesia è stata spedita poi al presidente Napolitano e 4 giorni fa ho ricevuto una sua lettera di complimenti. Non sentendomi spesso apprezzato, spero che con la poesia riesca a prendermi quelle piccole soddisfazioni che finora mi sono mancate. Ecco perchè ho deciso di cominciare a scrivere.
    Vorrei dei consigli da gente che però un minimo di poesia la mastichi. Per migliorarmi e riuscire a scrivere poesie ancora più belle.

  2. #2
    Lo Zio L'avatar di Nightlight
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    Benvenuto Frank
    Io - purtroppo - non scrivo poesie e di conseguenza non sono la persona più adatta a fornire dei consigli.
    Tuttavia vorrei farti i complimenti per quanto hai scritto, é un testo semplice (nel senso buono, a volte le poesie sono difficili da comprendere ma questa é chiara e quindi accessibile a tutti ) e toccante.
    Bravissimo

  3. #3
    Il Fantasma
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    Grazie mille Night. Si in effetti non ci sono concettismi complicati, o stravolgimenti nella struttura dei versi, tali da rendere difficile la comprensione. Personalmente cerco di curare molto la forma. Ho cercato di rendere la poesia abbastanza scorrevole, con pause studiate per enfatizzare il più possibile e rendere profonda la poesia. Alla fine se noti, nell'ultima strofa, i versi si fanno sempre più brevi, con un crescendo di pause, come se la poesia sfumasse nel finale. E quasi a mezza bocca, come quasi un sussurro, viene espresso l'ultima strofa che a mio parere è la più bella della poesia. Se noti poi il componimento riassume sia il passato, che il presente, che, proprio nell'ultima strofa, il futuro. Rinnovo i ringraziamenti per il tuo commento.

    P.S: Forse mi sono espresso male, quando nel primo post ho detto: "Vorrei dei consigli da gente che però un minimo di poesia la mastichi.". A scanso di equivoci intendevo dire che se da un lato i complimenti possono far piacere, dall'altro i consigli di gente come voi che ne capisce di poesia, o che comunque, seppur in forme diverse ha contatto diretto con l'arte, mi è molto più utile e gradito. Non vorrei essere frainteso . Tutta questa digressione perchè non riesco ad editare il post originale .

  4. #4
    La Borga
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    a parte il verso iniziale che se non sbaglio è una "citazione" da una filastrocca di tiziano sclavi.
    il ritmo mi sembra abbastanza altalenante (metricamente parlando, intendo), inizi con due settenari (verso ritmatissimo, infatti è tipico delle filastrocche), poi spezzi con 12-10-12 sillabe (tutti versi di lunghezza non standard, che spezzano il ritmo).
    poi sembra che ti riprendi (anche se continui ad andare avanti alternando a endecasillabi ben costruiti, come "soffocati in un anonima stanza", quello che viene, per così dire, a quanto pare non ci hai guardato proprio), ma il "rivivrete" che dovrebbe fare da "mantra" non ce la fa, perchè i tre versi hanno tutti e tre ritmo differente, era meglio usare la medesima lunghezza e successione di accenti.

    anche dal punto di vista della prosodia devi fare più attenzione, per esempio il verso finale, le due parole staccano con la stessa vocale, per di più la prima è tronca (vivrà ancora), senti come "sforza"? se per esempio finisse con "ancora vivrà" (dico per dire, eh) andrebbe via molto più liscio.

    L'ultima strofa è la più squilibrata, a parte l'effetto cacofonico "tempo potrà", il primo verso è troppo lungo rispetto al resto (e non si riesce a spezzare in due, perchè la suddivisione della frase non è simmetrica, a differenza per esempio di quello che inizia con "libratevi"); gli ultimi tre sono molto affaticati, con troppe virgole, a questo punto era quasi meglio se ne mettevi una anche tra vivrà e ancora.

    Che altro aggiungere. chi come te vuole cimentarsi nella poesia "a schema libero", ma senza eccedere in rottura con la tradizione (tipo un marinetti o uno zanzotto) deve studiare attentamente leopardi in primis (sforzati di analizzare le sue sequenze di endecasillabi e settenari, e il modo sublime in cui riesce a dare il ritmo metrico), e in secondo luogo certamente l'alfieri, inarrivabile maestro della prosodia, con le sue spettacolari ellissi ("scegliesti? ho scelto? Emon? morte. L'avrai" un unico endecasillabo che racconta un'intera storia, quella della figlia del re che preferisce morire, piuttosto che sposare Emon che non ama) e inversioni (a partire dal paradigmatico "quel, che non vuoi tu, trono" senti come suona possentemente epico rispetto a "quel trono che tu non vuoi").
    Per esempio (visto che abbiamo iniziato in settenari, e che tra vivrà e ancora la pausa ci vuole per forza, sfruttiamola):
    "ed il vostro ricordo,
    per milioni di giorni,
    immortale vivrà,
    ancora."

    PS: mi sa che non mastico molta poesia, ma ci ho provato lo stesso ad essere di aiuto. sul contenuto, ovviamente, è una scelta talmente personale che non c'è niente che si possa insegnare.
    In bocca al lupo per la tua brillante carriera.
    Ultima modifica di Ronin; 09-03-07 alle 13:34:33

  5. #5
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    Ti ringrazio immensamente Ronin, erano proprio i suggerimenti di cui avevo bisogno. Come detto mi affascina la poesia, ma a livello di regole sulla composizione non so praticamente nulla, metrica in primis. Mi sono limitato ad esprimere immagini che potevano risultare in un certo senso "toccanti", curandone la forma e facendo attenzione alla scielta dei vocaboli, cercando quindi di rendere il più fluido possibile la lettura del verso (il "vivrà ancora" mi era sfuggito sinceramente XD). Quando intendevo che la mia poesia è a versi liberi, intendevo proprio liberi . Purtroppo non so praticamente nulla riguardo la metrica, la prosodia, la suddivisione in sillabe o accenti. Al massimo cerco di giocare con qualche figura retorica, niente di più. Se potessi darmi dei link utili per apprendere diciamo le basi non saprei proprio come ringraziarti. Grazie ancora e ciao.

    P.S: Il primo verso l'avevo formulato io. Nemmeno sapevo dell'esistenza della filastrocca di Sclavi .
    Ultima modifica di Frank Lioty; 11-03-07 alle 09:29:52

  6. #6
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    francamente non saprei.
    mai letto in vita mia un "manuale di poesia" (anche perchè trovo che non sia esattamente una buona idea).
    la cosa migliore mi sembra, come ti ho già suggerito, quella di studiare i maestri, non limitandosi a leggerli, ma analizzandoli a fondo per carpire i loro segreti.

    ci aggiungo anche (se per caso vieni da un liceo) gli autori latini classici (ovidio, cicerone, lucrezio): come è noto la poesia romana non aveva la rima; eppure proprio per questo gli autori latini erano maestri nella costruzione del ritmo degli accenti (cosa che poi travasavano nella loro immensa abilità di costruire orazioni e prosa in generale, come le giustamente eterne catilinarie, o i libri di cesare, tacito e seneca).

  7. #7
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    Ho provato a studiarmi qualcosina dall'Encarta riguardo alla metrica ed il ritmo. Sto tentando di ricomporre una mia vecchia poesia, a breve la posto qui per sapere cosa ne pensi e se sto seguendo la strada giusta. Ciao

    P.S: Ho già avuto modo di apprezzare i componimenti di Catullo (vengo dallo scientifico).

  8. #8
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    Chi non muore si rivede...ecco una nuova poesia...facendo tesoro dei (pochi) fondamentali insegnamenti che ho appreso...ditemi che ne pensate...

    Cantano le bombe,
    sotto un cielo ormai sbiadito,
    urlano i fucili,
    ad un mondo non più amico.

    Piangono i bambini,
    giocan con la crudeltà.
    Gridan gli innocenti,
    sanno già chi morirà.

    Fumo ancor più denso,
    su una terra senza Dio,
    non abbiam capito ancora,
    abbiam firmato il suo addio.

    Zitto sta chi spara,
    ad un uomo senza bara,
    fermo, non capire
    che la vita che hai di fronte
    non è pronta per finire.

    Fatemi sapere...ciauz

  9. #9
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    forse adesso stai eccedendo troppo nella direzione opposta.
    il ritmo del componimento mi pare eccessivo, da filastrocca più che da poesia; poi ti consiglio di evitare in futuro l'elisione della finale (tutti quei verbi abbiam, giocan, gridan fanno un effetto eccessivamente retrò, che risulta in una modalità espressiva che appare antiquata).

    la prossima volta prova a scegliere una struttura meno rigida e più ampia di questa (due versi di 6 e 8 sillabe ripetuti); anche questa volta infatti la lunghezza dei versi fuori standard non ti aiuta a generare un ritmo metrico melodioso (il ritmo c'è, ma è talmente scandito che sembra un passo militare), prova invece a usare settenari, novenari ed endecasillabi (non è un caso se tutti i grandi poeti si limitano a solo questi tre versi).

    non vorrei con la mia critica averti indotto a imboccare una strada di rigidezza eccessiva; le regole esistono, ma non sono inviolabili. magari prova a cimentarti con le forme poetiche canoniche (es. il sonetto), poi però abbandonale per cercare una tua modalità espressiva.
    Non c'è il modo "giusto" per scrivere versi; cerca solo di fare in modo che, leggendoli, non appaiano forzati, ma naturali.
    Ultima modifica di Ronin; 01-08-07 alle 16:24:44

  10. #10
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    Ok, nuovo giro, nuova poesia. Mi sono "diluito" stavolta...fammi sapere.

    Piove.
    Lento cullare di note soffuse.
    doni dal cielo nei giorni cupi.
    Gemme gelate sfiorarti la pelle,
    discendere intensi fin dentro al cuore.

    Baci, lacrime, gioia.
    Dolore.

    Piove e piove ancora.
    Più intenso è il suo respiro.
    Più soffice abbandono
    nei lenti pensieri,
    immobili ormai.

    Solo la vita che canta al mondo,
    come amare come odiare,
    come vivere, morire.


    Come strada ci siamo ora? Ho cercato di abbandonare la struttura troppo rigida della precedente, giocando anche con i tipi di versi (sperando di essere riuscito a dare dei cambi di ritmo in alcuni frangenti, per essere precisi nella seconda parte in cui uso senari e settenari per rendere il tutto più rapido con l'aumentare dell'intensità della pioggia. E mantengo, nella parte finale del blocco centrale, sempre un ritmo più sostenuto per cercare di creare una sorta di antitesi ritmica con il testo). Insomma mi faccio parecchie seghe mentali io...fammi (spero fatemi) sapere.

  11. #11
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    mi sembra un deciso passo avanti, dal punto di vista della ritmica.
    adesso devi lavorare sul lessico (eh, lo so, noi critici siamo incontentabili...).

  12. #12
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    potresti essere più specifico con dei riferimenti alla mia ultima poesia su quello che non va? giusto per capire meglio...le tue spiegazioni finora mi hanno aiutato parecchio...sempre gentilissimo comunque e grazie

  13. #13
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    intendo che utilizzi un lessico piuttosto piatto: vivere, morire, amare, odiare, sono parole "logorate" dal linguaggio comune, che solo i grandissimi poeti si possono permettere di usare (tutte insieme poi!).
    anche le gocce di pioggia come lacrime di dolore è una metafora piuttosto abusata (praticamente ogni film hollywoodiano usa il tempo atmosferico come metafora dello stato interiore...).

    utilizzare un linguaggio così semplice e colloquiale, è una sfida estrema per un poeta: la trappola della piattezza del quotidiano è sempre in agguato.
    occorre quindi smuovere le acque, utilizzando i termini sotto una luce nuova, con significati originali; pensa alla poesia dedicata alla moglie di umberto saba, in cui la paragona a una serie di animali non proprio "poetici" (l'oca, la scrofa...): il modo in cui utilizza il quotidiano è totalmente diverso dall'idea popolare a cui si associano questi esseri, il risultato è un sublime straniamento.

    ma se tu, una volta fatta la scelta del linguaggio quotidiano, poi lo utilizzi anche con il significato quotidiano, finisci per cadere nella trappola della banalità, delle metafore troppo scoperte, per causare una vera profonda riflessione poetica.

  14. #14
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    Mmm...perfetto, proprio quello che mi serviva sapere. La prossima vedrò di utilizzare un lessico più ricercato . Alla prossima poesia allora.

  15. #15
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    Dopo un bel po', rieccomi! Nuova poesia:

    Neve leggera sui fiori di pesco
    cerca due cuori su cui riposare
    gli effimeri fiocchi portati dal vento,
    onde ribelli che sfuggono al mare

    Neve gelata al calar della sera,
    lucciole eteree portate dal vento,
    frammenti di stelle strappati alla luna
    cantano in coro quel dolce momento

    Neve di perla si affaccia alla luce
    timida e fioca del primo mattino,
    dipinge nell’aria sentieri soffusi
    scesi dal cielo all’ombra di un pino

    Invano il sole infuoca i campi
    Invano cerca di fermare
    Un amore eterno e forte,

    per nulla mai potrà cessare

  16. #16
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    Le prime tre quartine scorrono bene, mi piace il ritmo che creano.

    L'ultima però non c'entra assolutamente nulla con le altre, e secondo me spezza troppo il ritmo creatosi precedentemente.

  17. #17
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    eh già, lo so perfettamente. Questa poesia l'ho composta per un concorso. Sono arrivato al limite del termine massimo entro cui consegnarla ed ho dovuto buttare giù al volo (in un paio di minuti) gli ultimi versi. Il risultato è quello da te descritto, ma una conclusione dovevo pur darla in qualche modo

    Considerate solo le prime 3 quartine

    Aspetto il parere di Ronin

  18. #18
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    Citazione Originariamente Scritto da Frank Lioty Visualizza Messaggio
    Considerate solo le prime 3 quartine
    io ripartirei dalla quarta, invece (dopo spiego).

    per le prime tre, diciamo che il giudizio che avevo espresso la volta scorsa resta più o meno valido: il ritmo è buono (endecasillabo rulez...), la prosodia è ottima (non ci sono forzature, gli accenti sono tutti ai posti giusti), la poesia "scorre" bene.

    pure troppo bene, se mi consenti una critica: il tono è un po' piatto, è come quelle musiche molto ritmate, che però alla fine sono carenti nella melodia.
    non è un caso che nel sonetto classico la metrica sia di due quartine seguite da due terzine: altrimenti il ritmo diventa troppo uniforme, e il componimento ne risente.

    dal punto di vista della retorica secondo me occorreva più attenzione: le rime sono troppo facili (-are, -ento, -ino), alcune parole sono ripetute ("portati dal vento"), ma non nella stessa posizione della strofa (così si vanifica l'effetto alliterativo, e l'impressione è di povertà del linguaggio).

    bene il "neve" iniziale a scandire l'evoluzione del componimento, però usare l'alliterazione serve a mettere in risalto l'evoluzione, lo scorrere del tempo.
    qui l'evoluzione dovrebbe essere data dal tempo che scorre (nella prima strofa in realtà non si capisce, ma nella seconda è sera, e nella terza è mattino), ma il modo in cui la neve cambia contrasta (casomai dovrebbe essere gelata all'alba, e non prima della notte): sarebbe stato meglio invertire (la neve di perla alla sera, col rosso del tramonto, quella gelata al mattino, dopo la notte).

    il resto delle sensazioni descritte secondo me fanno confusione: prima il pesco (fiorito con la neve? mmh), poi il mare, poi il pino: che razza di posto è? sembra che siano stati scelti più perchè facevano bene la rima che per effettiva volontà di descrivere una scena (ok, magari è un pino marittimo; ma un pino con la neve è un'immagine che nella testa delle persone si forma in un certo modo, tipo montagna con le conifere; il mare proprio non c'entra, bisognava usare una metafora coerente, che ne so, una cascata).
    i sentieri soffusi mi piacciono, rendono bene l'immagine delle brume che evaporano al sole, ma queste si dovrebbero alzare verso il cielo, invece di scendere.

    Insomma, ci sono delle buone idee, hai lavorato molto sul ritmo e i risultati si vedono. adesso devi migliorare l'uso e la coerenza del linguaggio (vedi anche http://forumtgmonline.futuregamer.it...t=27981&page=2 per maggiori dettagli).

    nell'ultima strofa invece il ritmo cambia e abbandoni l'endecasillabo; è incoerente, ovviamente, però non mi dispiace, anche se c'è la rima in -are.
    il sole come forza che blocca qualche cosa è un'idea sconcertante (di solito è la neve che congela le cose, e il sole che le rimette in movimento, no?), che è un buon punto di partenza: ci lavorerei sopra, per vedere se sta in piedi e ne esce qualche cosa di buono (e non solo lo sconcerto, ovviamente).
    anche il mai messo così mi solletica (hai studiato l'alfieri, eh, confessa?).
    riparti da qui, leva l'amore eterno e forte (yawn...), che tra l'altro prosodicamente non ci sta affatto.
    fiuto qualcosa, nell'aria

  19. #19
    Il Fantasma
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    intanto grazie mille. Come al solito sei sempre professionale e disponibilissimo. Provo a dire 2 cosette: la neve in realtà doveva rappresentare l'amore che, infatti, "cerca 2 cuori su cui riposare gli effimeri fiocchi". Quindi non era semplicemente neve (almeno l'intento era questo). Ciò spiega anche il "neve leggera sui fiori di pesco"; avevo utilizzato la cosa proprio per cercare di far capire che fosse amore (pesco in fiore = primavera = stagione degli "amori"). Questo giustificava anche il paesaggio (il pesco, il pino, il mare). Il problema fondamentale è che il tutto andava specificato nell'ultima terzina, ma visto che non ho potuto lavorarci, la cosa non traspare (anche al concorso è emerso questo problema). Essendo posto in maniera un po' precaria, non si capisce neppure cosa volesse significare il sole. L'intento era di paragonare il sole che sorge (quindi un nuovo giorno), al tempo. Il tempo che solitamente va a indebolire l'amore fra 2 persone (se questo naturalmente non è abbastanza grande). Ma il sole è anche calore, che scioglie la neve; da qui il paragone con il tempo che logora l'amore. Purtroppo, non ho avuto modo di rendere questo concetto (non a caso lo "sciogliersi" non c'è proprio nella terzina finale).

    In ogni caso, anche esponendola ad altre persone, questi concetti, a detta di chi ha letto la poesia, non sarebbero stati chiari da capire (vuoi per la terzina "mancata", vuoi perché proprio mal esposti).

    Come mi hai suggerito, lavorerò sul linguaggio e sulla retorica (le rime erano effettivamente agevolate, ma era la prima volta che mi approcciavo alla rima, mi sono aiutato ). Sul "portati dal vento" ripetuto, non me ne ero neppure accorto

    L'idea di invertire "di perla" e "gelata" effettivamente ha molto più senso (così come tutti gli altri suggerimenti che finora mi hai dato).

    Comunque mi fa molto piacere che qualche immagine della poesia ti sia "piaciuta", per me è uno stimolo notevole a continuare a studiare e, spero, migliorarmi. Per l'Alfieri, beh, si. Qualcosina ho studiato, mi hai beccato

    Ehm, cos'è che fiuti nell'aria? Saranno stati i fagioli
    Ultima modifica di Frank Lioty; 06-05-08 alle 23:34:35

  20. #20
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    fiuto un possibile buono spunto, intendevo

  21. #21
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty


  22. #22
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    Rieccomi, con una nuova poesia. Ho deciso di cambiare un po': per il momento ho abbandonato il filone amoroso-naturalistico, per passare a qualcosa di diverso. Ho cercato di creare qualcosa di nuovo rispetto a quello che ero abituato a scrivere; spero vi piaccia:

    FLUIRE

    Annacquo i pensieri
    di rum e silenzio,
    che affoga nella mia gola

    silenzio. Non odo
    ricordi o ferite
    ma piuma tra le mie trame.

    certezze strappate
    da sotto le unghie
    di un nero color catrame…

    dal vetro traspare
    amaro un alone,
    sapore del mio morire
    ------------------------------------------------------------------

    sono totalmente astemio (altro che alcolizzato ), spero di essermi calato bene nella parte

  23. #23
    Lo Zio L'avatar di Nightlight
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    E' sempre un bene sperimentare nuovi argomenti . Da profana posso dirti che la poesia mi piace, emana un mix di tristezza e rassegnazione. Una rassegnazione apparente (bere per dimenticare.. o per accettare, ecco) ma inquieta, non so se riesco a rendere l'idea. Per i consigli tecnici lascio la palla a chi è più ferrato di me

  24. #24
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    Grazie mille per il tuo commento, mi fa piacere che tu l'abbia apprezzata

    Citazione Originariamente Scritto da Nightlight Visualizza Messaggio
    Per i consigli tecnici lascio la palla a chi è più ferrato di me
    Per quelli ci tocca aspettare Ronin mi sa

  25. #25
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    Predefinito Re: Le opere di Frank Lioty

    Speravo si facesse vivo...magari non lo stimola molto questa mia poesia :(

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