FALSI INVALIDI: CHIUSA INCHIESTA A PALERMO,
TRUFFA DA 100 MLN
(AGI) - Palermo, 30 ott. - La procura di Palermo ha chiuso l'inchiesta su un florido giro di pensioni di invalidita' fasulle. Prossima la richiesta di rinvio a giudizio per 38 persone ritenute responsabili della maxi-truffa che ha prodotto un danno all'erario quantificato dai magistrati in 100 milioni di euro. Una torta milionaria divisa tra i falsi invalidi e dipendenti dell'Ausl 6 di Palermo, della prefettura e del ministero del Tesoro, destinatari di ricche tangenti. Almeno 2 mila le false pensioni erogate secondo un meccanismo ben collaudato che ha consentito di distribuire mazzette pari ad almeno 10 milioni di euro per pratiche senza controllo. Secondo le risultanze dell'indagine, che aveva portato a venti arresti lo scorso 26 giugno nell'ambito dell'operazione "Argante", l'organizzazione creava false posizioni di invalidita' civile per riscuotere indebitamente pensioni e benefici. In azione una vera e propria gang attiva fin dai primi anni '90 nell'intera provincia di Palermo. I reati contestati a sono associazione a delinquere, corruzione aggravata e continuata, truffa aggravata ai danni dello Stato, falso materiale in atto pubblico, falso ideologico per induzione in atto pubblico. Al vertice persone che occupavano posti chiave della pubblica amministrazione e potevano accedere ai sistemi informatici. Altri avevano il ruolo di procacciatori di "clienti" e fornivano i nominativi e la documentazione contraffatta necessaria per creare negli archivi pubblici falsi atti e dati in modo da far dichiarare invalidi civili individui anche perfettamente sani e comunque non in possesso dei requisiti. (AGI)