L'angolo dell'ingegneria

[Riportone]

Spulciando i vari topic, si nota un crescente interesse della facoltà di ingegneria ma anche una notevole disinformazione, soprattutto sull'indirizzo specifico da scegliere in ambito di ingegneria. vedo alcune persone (non per forza sul forum) che dicono "bè, si, ai compiti sulla cinematica e sulla dinamica ho preso 9 pertanto farò ingegneria meccanica", oppure "mi piacciono le materie scientifiche, voglio guadagare soldi facili e mi butto su gestionale".

in sostanza, quello che avrei intenzione di fare è creare un angolo dell'ingegneria in cui i vari studenti o laureati in ingegneria dicano la loro su precisi indirizzi ingegneristici.
per fare un esempio, mi aspetto un ethan81 che ci parli, magari a più riprese, di cosa si deve aspettare un futuro studente di ingegneria biomedica, quali i pro, quali i contro e così via.

magari si potrebbe persino toppare il topic e aggiornare il primo post con un copia incolla per ogni indirizzo, così che un utente a cui interessa un ambito specifico non debba necessariamente leggere tutto il topic

allora cosa ne pensate? spero sia una buona idea e spero che questo topic costituirà un valido aiuto per coloro, come me, che sono ancora indecisi su quale indirizzo ingegneristico scegliere.

let's start.

[Scott]

per me va bene, ma l'argomento mi sembra molto vasto/vago... non saprei nemmeno che dire

[Riportone]

te sei meccanico, nevvero? come convinceresti qualcuno affinchè scelga meccanica, invece di altro? o altresì in che modo lo dissuaderesti da studiare meccanica?

[Cymon]

io andrò a informatica a Settembre....

[Riportone]

amen

[kurt_85]

io sto alla fine del secondo anno di ingegneria biomedica,c'è qualcuno già laureato che mi saprebbe dire che situazione mi devo aspettare?

Comunque quelli di gestionale,che io sappia,sono "non ingegneri" a tutti gli effetti

[Riportone]

kurt_85 ha scritto ven, 14 aprile 2006 alle 11:17
io sto alla fine del secondo anno di ingegneria biomedica,c'è qualcuno già laureato che mi saprebbe dire che situazione mi devo aspettare?

facciamo il gioco inverso
dicci te, se vuoi, cosa deve aspettarsi uno dai primi 2 anni di bomedica

[catch]

kurt_85 ha scritto ven, 14 aprile 2006 alle 11:17
io sto alla fine del secondo anno di ingegneria biomedica,c'è qualcuno già laureato che mi saprebbe dire che situazione mi devo aspettare?

Comunque quelli di gestionale,che io sappia,sono "non ingegneri" a tutti gli effetti

A sì? Buono a sapersi, mi fà piacere sapere che stò buttando al cesso del tempo a studiarmi : Fisica, Metodi matematici e statistici, Economia e gestione della produzione...a imparare cose che oggi sembrano astruse come: matrici, spazi vettoriali, teoremi di Bolzano-Weierstrass, Gauss, Maxwell...

No noi non diventeremo mai ingegneri a tutti gli effetti, , infatti prendono gli ingegneri biomedici per fare consulenze di produzione, analisi di costi/investimenti, gestione di processi industriali...

Si vede che cè molta disinformazione e molta invidia per questo corso di studi che offre:

Argomenti vari, in 5 anni di studi avrai tutte le basi ingegneristiche/matematiche (Analisi, Fisica, Chimica, Elettrotecnica, Informatica, Meccanica) .

Avrai una mente flessibile che ti permetterà di risolvere problemi Economico/Tecnologici grazie a studi come: Ricerca operativa, MMS, Economia dei sistemi Logistici e Produttivi...

...ti offre la possibilità non di lavorare su un solo settore ma di spaziare specialmente se farai consulenze conto terzi...

Ne vuoi ancora? ...Basta chiedere...

[Riportone]

catch ha scritto ven, 14 aprile 2006 alle 11:36


Ne vuoi ancora? ...Basta chiedere...

si, grazie
il tuo post è molto utile, e successivi post lo saranno ancora in quanto gestionale è un indirizzo che mi interessa non poco e in quanto soprattutto coloro che non fanno gestionale mi danno spesso pareri negativi, perciò vorrei sapere da chi vi è dentro, come funziona. sempre se non ti pesa scrivere qualcosa

[catch]

Riportone ha scritto ven, 14 aprile 2006 alle 12:06

catch ha scritto ven, 14 aprile 2006 alle 11:36


Ne vuoi ancora? ...Basta chiedere...

si, grazie
il tuo post è molto utile, e successivi post lo saranno ancora in quanto gestionale è un indirizzo che mi interessa non poco e in quanto soprattutto coloro che non fanno gestionale mi danno spesso pareri negativi, perciò vorrei sapere da chi vi è dentro, come funziona. sempre se non ti pesa scrivere qualcosa

Tranquillo, ing. Gestionale è un corso di studi nuovo ma dal quale sono usciti alcuni tra i migliori manager italiani, il corso di studi all'estero è chiamato "Engineering management", "Logistic Engineering", e molto spesso "Management Science", come ho già detto esso abbraccia numerose discipline puramente matematiche e ingegneristiche ma anche economico finanziarie .
i laureati di tale corso di studio sono impiegati in :
Ricerche di mercato, Supervisione della produzione e dell'innovazione tecnologica industriale/aziendale,Businnes planning & strategies, progettazione di sistemi e processi industriali ...

Quello che conta è dove andrai a studiare ingegneria gestionale?In un polo affermato o dove il corso è iniziato da 2 anni?

Io personalmente studio a pisa, il corso offre due tipologie di studio e una flessibilità unica nel suo genere, ma un impegno orario non indifferente nonchè l'impaccio della propedeucità .

Il primo anno le discipline sono comuni in quasi tutte le facoltà ingegneristiche con un pizzico di "gestionalità" a informatica, economia e statistica .
Fisica
Informatica
Istituzioni di Economia
Matematica
MMS Metodi Matematici e Statistici (Algebra & Statistica)

Tutti i corsi sono da 12 crediti .
Per ora ho dato il primo modulo di algebra (Spazi vettoriali, Numeri complessi, matrici) di MMS ed è andata bene, matematica(teoremi su teoremi fino agli integrali impropri e le funzioni a più variabili) e informatica(prog. java) .

Mi stò buttando a capofitto su fisica(cinematica,dinamica,fluidi,elettr omagnetismo) che al primo anno è lo scoglio più duro che tra l'altro è propedeutica, cioè al secondo anno non potrai dare esami di elettronica o fondamenti di meccanica se non hai ancora sostenuto e passato fisica .

Le mie prime impressioni del corso di studi sono state entusiaste, il corso mi piace in tutto e per tutto, la difficoltà è grande in tutte le materie, persino in quelle più scontate per chi ha già avuto occasioni di studiare qualche argomento sparso .
Già dal primo anno cominci a razionalizzare ogni problema anche banale e aiutarti con sistemi e metodi matematici per risolverli(grazie ad algebra) .

va bene fin ora? cosa vuoi sapere nello specifico?

[Corto]

Mah io direi di non creare miti dove non esistono.Ho conosciuto un ingegnere gestionale che lavora alla fiat reparto personale...
Ogni ingegneria ti dà una conoscenza di base matematico-fisica (più fisica), ti dà la mentalità ingegneristica per progettare, (specialmente col nuovo ordinamento) che è diversa dalla mentalità scientifica classica, e ti prepara nel settore cha hai scelto. E' ovvio che un ingegnere elettrico avrà più familiarità con le equazioni di Maxwell, come è ovvio che un gestionale saprà affrontare meglio i suoi problemi.

Come è ovvio che ogni Ingegneria studia gli strumenti matematico-fisici fino al punto che le serve... sarebbe solo uno spreco di tempo studiarli di più.

Aggiungo che ingegneria gestionale ha un raggio di azione vastissimo(dalla tecnica all'informatica), ma che si ferma a un livello molto alto di comprensione dei fenomeni.

[Riportone]

ti rispondo subito. ho passato il test al politecnico di milano, quindi dovrei andare lì. penso che come scelta non sia male, non trovi?

per il resto, penso tu sia stato abbastanza esaustivo.

non ho capito bene, sbaglio o c'è molta informatica e probabilità?

io ODIO la probabilità

comunque se hai qualcos'altro da dire, fai pure

[Riportone]

Corto ha scritto ven, 14 aprile 2006 alle 14:07
Mah io direi di non creare miti dove non esistono.Ho conosciuto un ingegnere gestionale che lavora alla fiat reparto personale...
Ogni ingegneria ti dà una conoscenza di base matematico-fisica (più fisica), ti dà la mentalità ingegneristica per progettare, (specialmente col nuovo ordinamento) che è diversa dalla mentalità scientifica classica, e ti prepara nel settore cha hai scelto. E' ovvio che un ingegnere elettrico avrà più familiarità con le equazioni di Maxwell, come è ovvio che un gestionale saprà affrontare meglio i suoi problemi.

Come è ovvio che ogni Ingegneria studia gli strumenti matematico-fisici fino al punto che le serve... sarebbe solo uno spreco di tempo studiarli di più.

Aggiungo che ingegneria gestionale ha un raggio di azione vastissimo(dalla tecnica all'informatica), ma che si ferma a un livello molto alto di comprensione dei fenomeni.

per alto intendi superficiale?

[catch]

Riportone ha scritto ven, 14 aprile 2006 alle 14:15
ti rispondo subito. ho passato il test al politecnico di milano, quindi dovrei andare lì. penso che come scelta non sia male, non trovi?

per il resto, penso tu sia stato abbastanza esaustivo.

non ho capito bene, sbaglio o c'è molta informatica e probabilità?

io ODIO la probabilità

comunque se hai qualcos'altro da dire, fai pure

Se scegli il curriculum "Informazione" sarai sommerso da discipline informatiche e affini: Sistemi informativi, controlli automatici, automazioni industriali, sistemi intelligenti di supporto alle decisioni...

La probabilità è abbastanza odiosa, le variabili aleatorie, le gaussiane, poisson in generale è una palla gigantesca ma l'analisi di grandi masse di dati attraverso metodi statistici è qualcosa di appassionante, ti ci abituerai se farai Ingegneria .

Ingegneria Gestionale al Polimi è stratosferica è matematica allo stato puro, ti sei fatto un giro sugli insegnamenti e programmi di milano?

ps: complimenti per il test

[catch]

Corto ha scritto ven, 14 aprile 2006 alle 14:07
Mah io direi di non creare miti dove non esistono.Ho conosciuto un ingegnere gestionale che lavora alla fiat reparto personale...
Ogni ingegneria ti dà una conoscenza di base matematico-fisica (più fisica), ti dà la mentalità ingegneristica per progettare, (specialmente col nuovo ordinamento) che è diversa dalla mentalità scientifica classica, e ti prepara nel settore cha hai scelto. E' ovvio che un ingegnere elettrico avrà più familiarità con le equazioni di Maxwell, come è ovvio che un gestionale saprà affrontare meglio i suoi problemi.

Come è ovvio che ogni Ingegneria studia gli strumenti matematico-fisici fino al punto che le serve... sarebbe solo uno spreco di tempo studiarli di più.

Aggiungo che ingegneria gestionale ha un raggio di azione vastissimo(dalla tecnica all'informatica), ma che si ferma a un livello molto alto di comprensione dei fenomeni.

Bhe, lavorare in fiat al reparto risorse umane non è poi così male, visto che lì giri molti impieghi, oggi sei alle risorse umane, domani sei al marketing...

Motiva la tua seconda affermazione .

[Corto]

catch ha scritto ven, 14 aprile 2006 alle 15:08

Corto ha scritto ven, 14 aprile 2006 alle 14:07
Mah io direi di non creare miti dove non esistono.Ho conosciuto un ingegnere gestionale che lavora alla fiat reparto personale...
Ogni ingegneria ti dà una conoscenza di base matematico-fisica (più fisica), ti dà la mentalità ingegneristica per progettare, (specialmente col nuovo ordinamento) che è diversa dalla mentalità scientifica classica, e ti prepara nel settore cha hai scelto. E' ovvio che un ingegnere elettrico avrà più familiarità con le equazioni di Maxwell, come è ovvio che un gestionale saprà affrontare meglio i suoi problemi.

Come è ovvio che ogni Ingegneria studia gli strumenti matematico-fisici fino al punto che le serve... sarebbe solo uno spreco di tempo studiarli di più.

Aggiungo che ingegneria gestionale ha un raggio di azione vastissimo(dalla tecnica all'informatica), ma che si ferma a un livello molto alto di comprensione dei fenomeni.

Bhe, lavorare in fiat al reparto risorse umane non è poi così male, visto che lì giri molti impieghi, oggi sei alle risorse umane, domani sei al marketing...

Motiva la tua seconda affermazione .

Beh tipo questo amico ingegnere gestionale aveva fatto la tesi dove c'era un sistema con un laser a puntamento senza sapere come funzionava effettivamente quel laser. Intendo cose così...

[Tony]

C'è un mito al Politecnico di Milano. Che Gestionale sia una ca.zzata, che di ingegneria abbia solo il nome delle materie. Che sai a grandi linee cos'è un laser (o qualsiasi altra cosa), ma non come funziona. Dicono che "c'è stata parecchia gente che, dopo aver arrancato in altre facoltà di ingegneria, ha trovato l'America in gestionale".
Dicono, ed è un dire molto comune. Per quanto riguardi la varietà di queste voci di corridoio non so cosa pensare, non ho toccato direttamente con mano e non ho amici che fanno gestionale (solo un conoscente che, al primo anno, non ce l'ha fatta a continuare, ma credo che fosse poco portato per le materie scientifiche in sè).

[Tony]

Riportone ha scritto ven, 14 aprile 2006 alle 14:15
ti rispondo subito. ho passato il test al politecnico di milano, quindi dovrei andare lì. penso che come scelta non sia male, non trovi?

per il resto, penso tu sia stato abbastanza esaustivo.

non ho capito bene, sbaglio o c'è molta informatica e probabilità?

io ODIO la probabilità

comunque se hai qualcos'altro da dire, fai pure

Secondo me puoi fare tanti tipi di ingegneria. Io ti posso dire che una laurea triennale in biomedica è utile perchè ti apre la mente, e diverse possibilità per la specialistica.
Tu adesso, almeno se hai fatto il liceo, NON sai cos'è l'elettronica, e non sai cos'è la meccanica. Al massimo sai cosa sono la chimica, la fisica elementare, o l'analisi matematica.
Se dovessi scegliere la meccanica sarebbe perchè ti piace guardare nel motore della macchina di papà, ma più in generale perchè ti piace l'idea che ci lavorerai.
Con biomedica tu farai tre anni in cui studierai, a parte le basi analitiche-fisiche-matematiche del primo anno, i fondamenti di meccanica e di elettronica. Alla specialistica potrai continuare a voler rimanere in biomedica, materia altamente multidisciplinare e riciclabile sul mercato, oppure, appassionatoti realmente alla meccanica o all'elettronica, passare alla relativa facoltà. In fondo rimandi la scelta a quando avrai meglio capito cosa sono queste due branche.
La statistica gestionale non so come sia, in biomedica abbiamo un esame obbligatorio di "probabilità e statistica" al primo anno, che ho trovato molto duro ma che può dare soddisfazioni (presi 29 ). Poi per gli altri cinque anni puoi stare tranquillo, c'è un altro esame alla specialistica che si rivolge allo studio del "Caos", credo sia in parte statistico e dicono sia bellissimo, ma comunque è facoltativo. Negli ultimi 2 anni di biomedica tu puoi scegliere grosso modo gli esami che vuoi, a partire da alcune tabelle, e farti un piano di studi ad hoc che possa permetterti di analizzare come si deve i segnali, la meccanica, l'elettronica circuitale, la fluidodinamica. Per quanto riguarda i primi tre anni non saprai di elettronica (o di meccanica) tanto quanto un elettronico, ma avrai la possibilità di capire tutte queste cose (a meno di difficoltà tue). L'assioma da ricordare per la biomedica è proprio l'interdisciplinarità, avrai una cultura a 360 gradi con in più la specializzazione che sceglierai agli ultimi 2 anni. Non saprai di un campo (neanche specializzandoti), ad esempio dell'elettronica, quanto ne saprà un elettronico puro, ma potrai chiudere il gap una volta assunto nel mondo del lavoro.
Avrai però meno probabilità di trovare posto come progettista elettronico, almeno come primo lavoro. Poi, se avrai curriculum in questa direzione, sarai appetibile al pari di uno che ha fatto elettronica. Almeno questo è quanto sono riuscito a raccogliere fino ad ora.
Se invece arrivato alla fine del terzo ti accorgerai che l'elettronica (uso questo esempio perchè è proprio il campo che interessa a me) ti piace tantissimo e vorrai fare quello, a seconda della media potrai passare alla relativa facoltà anche solo con 10 crediti da recuperare per essere al passo degli altri (10 crediti corrispondono a uno-due esami: in un anno si fanno 60 crediti).
Puff. Credo di averti detto tutto. Se hai altre domande chiedi pure.

Posso solo aggiungere che in altre facoltà la specialistica può essere molto più rigida nella scelta degli esami. Biomedica permette (sempre per gli ultimi due anni!) di costruirti piani di studi ad hoc, però consiglio di raccogliere molte informazioni sulla bellezza degli esami e sulla loro utilità prima di scegliere.

[Scott]

non mi sono dimenticato di questo topic, è che devo trovare il tempo (e riordinare le idee) per fare un bel post che parli di ingegneria meccanica e ingegneria del veicolo

[Riportone]

perfetto, scott. ti dò di tempo, diciamo.....3-4 mesi, che poi settembre è alle porte

[tizio_incognito]

Bisogno anche di un post su ing. informatica?

[Riportone]

tizio_incognito ha scritto sab, 15 aprile 2006 alle 15:17
Bisogno anche di un post su ing. informatica?

bè, se non ti pesa molto direi di si, per il fatto che
1)può essere utile per farsi un'idea nonostante informatica non mi interessi;
2)ci saranno sicuramente utenti cui interessa

[Tony]

Dai ragazzi, che sta venendo davvero un bel topic.

[Riportone]

trovassimo anche un ingegnere matematico e un elettrico sarebbe perfetto



EDIT: aggiungo una piccola clausola a coloro che posteranno nuove informazioni:

siete pregati di fornire dati sulla quantità di diga presente

[Tony]

Biomedica: diga 50% min. degli iscritti

Chimica: diga? yes... 50% min

Gestionale: credo pure, o poco meno.

Meccanica: diga 3%

Fisica, Informatica, Matematica: diga? poca!

Elettronica: COS'E' la diga?