http://www.youtube.com/watch?v=oFPz5_ofPkE
biutiful, il nuovo iñarritu-
http://www.youtube.com/watch?v=oFPz5_ofPkE
biutiful, il nuovo iñarritu-
L'uomo ragno (grossa)
Spoiler:
E capitan america
Ultima modifica di Hellvis 2006; 15-01-11 alle 23:11:09
Ci riprovano con un Peter Parker emo?
Il design del costume però, fa parecchio.
Capitan america sembra un bambolotto
Per chi ha mai bazzicato per Pisa, chiude a febbraio il Lumiere, monosala d'essai nascosta in un vicoletto che dà sul lungarno, centralissimo, dove ho visto robe che mai avrei sperato di poter vedere al cinema.
Anche l'Arsenale (una saletta "privata" gestita da un'associazione in maniera direi ottima, con una certa partecipazione da parte della popolazione studentesca) sta passando un momentaccio ed è a rischio chiusura.
Vi copiaincollo il comunicato da feisbuc... se avete voglia di leggerlo, il wall of text è abbastanza interessante per sapere quali difficoltà trovano a monte della distribuzione questo tipo di esercizi... casomai vi venisse voglia di aprirne uno
Spoiler:L’associazione Arsenale si sente in dovere di intervenire sulla questione della chiusura del cinema Lumière, balzata alla cronaca in queste ore grazie anche alla generosa raccolta di firme promossa in favore della sala da un'affezionata spettatrice (ciao Martine).
Si è diffusa la notizia che in questi giorni, parlando della crisi del cinema Arsenale, non abbiamo comunicato la contemporanea chiusura del cinema Lumière per misteriosi e sospetti motivi. La causa principale sta nel fatto che il Lumière non è di diretta proprietà dell’Associazione Arsenale, ma fa capo a una srl di cui l’Arsenale è parte, con altri soci di capitale. Il Lumière è un'esercizio commerciale, sia pure di qualità, con la necessità di far quadrare il bilancio in fondo all'anno e quindi completamente legato a logiche di mercato.
Il Cinema Lumiere chiuderà purtroppo la sua attività nel corso di febbraio prossimo. Noi pensiamo che le monosala di città siano importanti punti di aggregazione e di diffusione della cultura; pensiamo che siano baluardi contro la mercificazione della cultura che le multisale rappresentano. Purtroppo “il mercato“ respinge le proposte non allineate ed impedisce alle piccole iniziative di avere la meglio sulla grande distribuzione.
La responsabilità principale della chiusura del Lumiere è del sistema distributivo italiano che e' monopolista. L'Italia è l'unico paese europeo dove il distributore non si relaziona con le sale, ma con un agente regionale. In Toscana gli agenti per tutte le case di distribuzione sono solo due. Uno distribuisce i suoi film prioritariamente alle sale Isola Verde e Nuovo, l'altro alle sale Odeon e Arno. I film migliori, dal punto di vista commerciale, ma spesso anche qualitativo, vanno a queste sale, noi possiamo scegliere solo tra quelle pellicole che gli altri rifiutano.
Questo succede perchè nel cinema, come del resto in tutte le attività di questo paese, il libero mercato non esiste, ma tutto si basa su lobbies e monopoli. I film del Lumiere sono quindi di alta qualità, ma non appetibili commercialmente, e la sala non ce la fa a reggere economicamente.
Lo stesso Ministero dei Beni Culturali, che distribuisce i contributi alle sale d’essai, ragiona in maniera quantitativa e non qualitativa. Il contributo d’essai, infatti, è rimasto da molti anni complessivamente allo stesso livello, e viene distribuito alle sale sulla base dei giorni di proiezione di pellicole d’essai. Film come “la banda dei babbi natale“, che, dichiarati d’essai dalle commissioni ministeriali, incassano moltissimo e restano nelle multisale per molte settimane, assorbono gran parte del contributo, riducendo quello delle vere sale d’essai.
Inoltre questo autunno è venuta meno anche la risorsa offerta dall’affitto della sala da parte dell’Università che, a causa dei tagli ai finanziamenti alla scuola e alla ricerca, è stata costretta, pur con forti disagi, a riportare le attività didattiche esclusivamente in locali di sua proprietà.
Come molti cittadini e come quegli spettatori che stanno firmando una petizione per il Lumiere, e che ci fanno sentire orgogliosi di avere nel 2004 riaperto con l’originale nome di Lumiere una delle più antiche sale Italiane, siamo convinti che le monosale di citta' siano una risorsa per il territorio, tanto più se proiettano film di qualità.
L'Arsenale e gli altri soci si sono molto impegnati per cercare di far sopravvivere il Lumiere, ma il Lumiere, non e' l'Arsenale, non è cioè una associazione culturale; è una srl con soci di capitale, e' un esercizio commerciale, sia pure di qualita', e in fondo all'anno il bilancio deve quadrare come in ogni srl.
L'Arsenale e' un’associazione culturale e per far quadrare il bilancio, quando le risorse non bastano più, chiede ai suoi soci di intervenire, e, mi piace sottolineare, ai soci, non agli enti pubblici. La risposta dei soci e della città è stata ed è entusiasmante insieme alla solidarietà delle forze politiche e delle istituzioni. Il Lumiere a chi potrebbe chiedere denaro? Solo ai suoi tre soci di capitale che non possono o non vogliono più investire in una attività in perdita.
L’Arsenale ha un problema contingente che si può risolvere con una sottoscrizione, il Lumiere ha un problema strutturale di perdita legata al mercato. Andrebbe fatta una sottoscrizione l’anno.
Alcuni dicono che la scelta di aprire il Lumiere sia stata poco lungimirante e forse sbagliata. Si, sicuramente èstata commercialmente sbagliata. Sapevamo di non poter avere film commercialmente appetibili fino dall'inizio, ma pensavamo che a Pisa, cosi' come dimostrato dall'Arsenale, ci fossero molti spettatori disposti a vedere cinema di qualita', e su questo abbiamo rischiato molto lavoro e molto impegno insieme ad altri soci che con noi hanno condiviso questa utopia. Purtroppo ci sbagliavamo, i CinePanettoni di natale e le lobbies della distribuzione hanno avuto ragione e gli spettatori del Lumiere, seppur affezionatissimi, sono molto pochi, una media di 40 al giorno, e sono completamente insufficienti a far sopravvivere un cinema.
Alberto Gabbrielli
prevedo anzi stravedo un FILMONE
Per chi ha mai bazzicato per Pisa, chiude a febbraio il Lumiere, monosala d'essai nascosta in un vicoletto che dà sul lungarno, centralissimo, dove ho visto robe che mai avrei sperato di poter vedere al cinema.
Anche l'Arsenale (una saletta "privata" gestita da un'associazione in maniera direi ottima, con una certa partecipazione da parte della popolazione studentesca) sta passando un momentaccio ed è a rischio chiusura.
Vi copiaincollo il comunicato da feisbuc... se avete voglia di leggerlo, il wall of text è abbastanza interessante per sapere quali difficoltà trovano a monte della distribuzione questo tipo di esercizi... casomai vi venisse voglia di aprirne uno
Spoiler:L’associazione Arsenale si sente in dovere di intervenire sulla questione della chiusura del cinema Lumière, balzata alla cronaca in queste ore grazie anche alla generosa raccolta di firme promossa in favore della sala da un'affezionata spettatrice (ciao Martine).
Si è diffusa la notizia che in questi giorni, parlando della crisi del cinema Arsenale, non abbiamo comunicato la contemporanea chiusura del cinema Lumière per misteriosi e sospetti motivi. La causa principale sta nel fatto che il Lumière non è di diretta proprietà dell’Associazione Arsenale, ma fa capo a una srl di cui l’Arsenale è parte, con altri soci di capitale. Il Lumière è un'esercizio commerciale, sia pure di qualità, con la necessità di far quadrare il bilancio in fondo all'anno e quindi completamente legato a logiche di mercato.
Il Cinema Lumiere chiuderà purtroppo la sua attività nel corso di febbraio prossimo. Noi pensiamo che le monosala di città siano importanti punti di aggregazione e di diffusione della cultura; pensiamo che siano baluardi contro la mercificazione della cultura che le multisale rappresentano. Purtroppo “il mercato“ respinge le proposte non allineate ed impedisce alle piccole iniziative di avere la meglio sulla grande distribuzione.
La responsabilità principale della chiusura del Lumiere è del sistema distributivo italiano che e' monopolista. L'Italia è l'unico paese europeo dove il distributore non si relaziona con le sale, ma con un agente regionale. In Toscana gli agenti per tutte le case di distribuzione sono solo due. Uno distribuisce i suoi film prioritariamente alle sale Isola Verde e Nuovo, l'altro alle sale Odeon e Arno. I film migliori, dal punto di vista commerciale, ma spesso anche qualitativo, vanno a queste sale, noi possiamo scegliere solo tra quelle pellicole che gli altri rifiutano.
Questo succede perchè nel cinema, come del resto in tutte le attività di questo paese, il libero mercato non esiste, ma tutto si basa su lobbies e monopoli. I film del Lumiere sono quindi di alta qualità, ma non appetibili commercialmente, e la sala non ce la fa a reggere economicamente.
Lo stesso Ministero dei Beni Culturali, che distribuisce i contributi alle sale d’essai, ragiona in maniera quantitativa e non qualitativa. Il contributo d’essai, infatti, è rimasto da molti anni complessivamente allo stesso livello, e viene distribuito alle sale sulla base dei giorni di proiezione di pellicole d’essai. Film come “la banda dei babbi natale“, che, dichiarati d’essai dalle commissioni ministeriali, incassano moltissimo e restano nelle multisale per molte settimane, assorbono gran parte del contributo, riducendo quello delle vere sale d’essai.
Inoltre questo autunno è venuta meno anche la risorsa offerta dall’affitto della sala da parte dell’Università che, a causa dei tagli ai finanziamenti alla scuola e alla ricerca, è stata costretta, pur con forti disagi, a riportare le attività didattiche esclusivamente in locali di sua proprietà.
Come molti cittadini e come quegli spettatori che stanno firmando una petizione per il Lumiere, e che ci fanno sentire orgogliosi di avere nel 2004 riaperto con l’originale nome di Lumiere una delle più antiche sale Italiane, siamo convinti che le monosale di citta' siano una risorsa per il territorio, tanto più se proiettano film di qualità.
L'Arsenale e gli altri soci si sono molto impegnati per cercare di far sopravvivere il Lumiere, ma il Lumiere, non e' l'Arsenale, non è cioè una associazione culturale; è una srl con soci di capitale, e' un esercizio commerciale, sia pure di qualita', e in fondo all'anno il bilancio deve quadrare come in ogni srl.
L'Arsenale e' un’associazione culturale e per far quadrare il bilancio, quando le risorse non bastano più, chiede ai suoi soci di intervenire, e, mi piace sottolineare, ai soci, non agli enti pubblici. La risposta dei soci e della città è stata ed è entusiasmante insieme alla solidarietà delle forze politiche e delle istituzioni. Il Lumiere a chi potrebbe chiedere denaro? Solo ai suoi tre soci di capitale che non possono o non vogliono più investire in una attività in perdita.
L’Arsenale ha un problema contingente che si può risolvere con una sottoscrizione, il Lumiere ha un problema strutturale di perdita legata al mercato. Andrebbe fatta una sottoscrizione l’anno.
Alcuni dicono che la scelta di aprire il Lumiere sia stata poco lungimirante e forse sbagliata. Si, sicuramente èstata commercialmente sbagliata. Sapevamo di non poter avere film commercialmente appetibili fino dall'inizio, ma pensavamo che a Pisa, cosi' come dimostrato dall'Arsenale, ci fossero molti spettatori disposti a vedere cinema di qualita', e su questo abbiamo rischiato molto lavoro e molto impegno insieme ad altri soci che con noi hanno condiviso questa utopia. Purtroppo ci sbagliavamo, i CinePanettoni di natale e le lobbies della distribuzione hanno avuto ragione e gli spettatori del Lumiere, seppur affezionatissimi, sono molto pochi, una media di 40 al giorno, e sono completamente insufficienti a far sopravvivere un cinema.
Alberto Gabbrielli
Nuoooooo. Beh effettivamente quando ci andavo io l'affluenza in sala era di circa tre persone
Ma che...
Ridicoloso
Riconciliatevi col nuovo Araki
http://trailers.apple.com/trailers/independent/kaboom/
Abbiamo trovato un degno rivale di alastor
http://forumtgmonline.futuregamer.it...d.php?t=264230
Eh se, quando mai?Abbiamo trovato un degno rivale di alastor
http://forumtgmonline.futuregamer.it...d.php?t=264230
Alastor compra blu-ray con la media di uno ogni 2 ore.
E crede pure di fare un piacere al cinema comprando 99 vaccate su 100.
Tsk, ho gia scritto in quel topic, Bicio deve comprarne di blu-ray per arrivare ai miei livelli
Non capisco perché abbia pagato così tanto.
Povero Bicio, doveva dare un'occhiata alle offerte, avrebbe speso metà di quel che ha speso.
Comunque siete tutti dei maledetti. Domani parto per Roma e non ho un nome, uno che sia uno, di un posto dove andare a mangiare.
Se capito in una bettola in cui mi spiumano chiedendomi 500 euro per vomitare tutta la notte, quando torno apro un topic sul doppiaggio.
Ma secondo te a questa gente gliene frega qualcosa di spendere 12.90 o addirittura 9.90 (al mediaworld ho preso the Myst e salvate il soldato ryan a 9.05 l'uno) invece che 20 o 25 euro?
Ma figurati te?
"Questa gente"...
Sei un po' astioso oggi?
In verità io la maggior parte dei miei titoli l'ho comprati a massimo 15 euro, saltae il soldato Ryan ( ad esempio ) l'ho preso in Germania ( versione steelbox ) a 7 euro
Hai ragione, più soldi si hanno da spendere, meno si sta a badare sugli spiccioli.
Però boh, sarà che il denaro l'ho sempre un po' coccolato, ma ancora continuo a stupirmi di chi non bada a come spende.
io l'ultima volta che sono stato a Roma son finito qua una sera. Spiumato m'hanno spiumato però il posto è figo e ho mangiato benissimo.Comunque siete tutti dei maledetti. Domani parto per Roma e non ho un nome, uno che sia uno, di un posto dove andare a mangiare.
Se capito in una bettola in cui mi spiumano chiedendomi 500 euro per vomitare tutta la notte, quando torno apro un topic sul doppiaggio.
Però ti spiumano eh, e intanto ti fanno pure ridere che sòttantosimpatici
Spiumato quanto?