purtroppo ci distinguiamo nel mondo in negativo (almeno fra i paesi "civili) per alcune peculiarita' tutte "italiane"...
la siae ad esempio...
vi ricordate la tassa sui cd/dvd vergini?
fondata sul noto principio costituzionale che "visto che tutti rubano, allora facciamo pagare di piu' anche agli onesti..."
in tutti i paesi civili i "danni" al consumatore li fanno "solo" le multinazionali... da noi ci si mettono anche i politici da strapazzo (cioe' bene o male tutti)
sara' solo l'ennesima goccia per generare altre tasse...
fortuna che almeno quelli di TGM hanno i piedi per terra...
TGM rulez!
Vi è piaciuto votare per Prodi & co.?
Firmata al volo, spero che serva a qualcosa!!!
Non c'è da stupirsi, il legislatore medio italiano è beota .Dal DDL (Disegno Di Legge) 3014:
Evidente è la contraddizione circa il riconoscimento del valore del PEGI, salvo poi dire che non è sufficiente. Qui il DDL espande la contraddizione:
Oltre a questo restano validi tutti i dubbi riportati nell'editoriale, ovvero a chi andrà in mano tale commissione, come faranno in 10 giorni a giudicare tutti i giochi che arriveranno loro, se tutto questo non ritarderà le uscite complicando la vita ai distributori nazionali (mentre la commissione giudica il gioco non può essere nemmeno pubblicizzato e deve essere sottoposto alla commissione in forma definitiva 30 giorni prima, che diventano 40 con i tempo concesso alla commissione e che in caso di richieste di riesame salirebbero anche ben sopra ai 40 giorni).
Quel che si sa è che una qualche commissione intascherà ancora un po' di soldi (e qualche politico certamente li seguirà a ruota). Tutto il resto è fumo.
Si aggiunge la problematica dei giochi shareware & freeware, visto che la distribuzione al pubblico dovrebbe rientrare anche per i prodotti scaricabili da internet, e non fa nessun distinguo per le diverse categorie di distribuzione
f) al comma 7 si vieta la diffusione e la pubblicizzazione di videogiochi privi di classificazione;
Non possono impedire la distribuzione online almeno ai siti stranieri, però il problema rimangono i siti italiani, games4gamer penso sia italiano ed ho il timore che possa venir oscurato se non pubblica una segnaletica e se questa non viene approvata, quindi dovrebbero passare a loro tutte le segnalazioni di giochi free ed aspettare che questi qui facciano i loro comodi
ormai sono anni che compro da play.comf) al comma 7 si vieta la diffusione e la pubblicizzazione di videogiochi privi di classificazione;
cosa vogliono fare?
apriranno la posta per vedere se il gioco contenuto nella confezione ha il loro cacchio di bollino?
non penso proprio, sarebbe reato.
vogliono proibire la vendita per corrispondenza dall'estero?
ecco qui l'unione europea potrebbe avere "qualcosina" da ridire
Vero, questo è un grosso problema. In pratica eliminerebbe del tutto la possibilità di sviluppo di giochi "indie" anche nella nostra (già scarsa, da questo punto di vista) Italia.Non c'è da stupirsi, il legislatore medio italiano è beota .
Si aggiunge la problematica dei giochi shareware & freeware, visto che la distribuzione al pubblico dovrebbe rientrare anche per i prodotti scaricabili da internet, e non fa nessun distinguo per le diverse categorie di distribuzione
Se penso invece a come altri paesi, ad esempio il Belgio, addirittura finanziano gruppi "indie", mi vien non poco da rabbrividire per questo povero "belpaese" che anziché valorizzarsi, continua ad auto-penalizzarsi (politici a parte, che ovviamente sanno sempre come coltivare al meglio i loro interessi personali).
Non credo nelle petizioni. Non credo nemmeno più nei referendum. Ma a questa raccolta firme ho partecipato. L'ho fatto per me stesso e perché vi credo... anche se si rivelasse inutile.
Come si suol dire... la speranza è l'ultima a morire.
Ultima modifica di cavaliereombra; 08-01-08 alle 19:23:17
mangiare e far mangiare gli amici e gli amici degli amici. questa e' la politica italiana e quindi una commissione in piu' significa nuove poltrone per scambi di favore. poi naturalmente gli effetti di codesti virtuosismi variano dall'inutile e ingombrante, come in questo caso, al catastrofico come quello che accade a napoli in sti giorni.
già anchio di solito sto alla larga dalle petizioni ma questa volta ho fatto uno strappo
Era sottointeso per i siti italiani . Tra l'altro potrebbe bloccare molti progetti destinati al mercato a basso costo (FX interactive, Black Bean) che potrebbero trovare anti-economico ad importare/localizzare/pubblicare giochi in italia, scegliendo solo pochi progetti che possono portare qualche guadagno. Oltre questo ci sarà la morte dei distributori di videogiochi a low-low budget, come la casa che pubblicò gilbert goldmate (o qualsiasi cosa era) a 4,90€. Senza contare qualche sviluppatore indipendente italiano come polgames o i litobyteNon possono impedire la distribuzione online almeno ai siti stranieri, però il problema rimangono i siti italiani, games4gamer penso sia italiano ed ho il timore che possa venir oscurato se non pubblica una segnaletica e se questa non viene approvata, quindi dovrebbero passare a loro tutte le segnalazioni di giochi free ed aspettare che questi qui facciano i loro comodi
Quotone enorme. Basta autorizzare il magna magna indiscriminato in Italia. Stavolta i nostri soldi non se li prendono. Firmate anche voi visto che la possibilità che la legge passi per quanto remota esiste sempre.
Per chi non riesce e gli da il messaggio di errore mi viene il dubbio che possa trattarsi di omonimia nella stessa città. Probabilmente non è previsto questo caso dal form
Calma; non accendiamo flame inutili. Stiamo parlando di questo decreto legge non di mettere alla berlina Tizio o Caio quindi non andiamo a scannarci sul partito votato che tanto non si ottiene nulla.
nessun flame, tanto chiunque sia, di qualsiasi partito o pseudotale farà parte, realizzerà sempre e solo cavolate per nascondere il fatto che del cittadino gliene frega poco o nulla.
occhei basta OT
Petizione firmata. Sperando che servi effettivamente a svegliare questi pseudo-parlamentari...lasciamo stare va!!!!
leggi errate in fatto di tecnologia ne sono state fatte da entrambe le parti
quel che dovrebbe far pensare è il "noi faremo meglio"
è evidente che entrambi gli schieramenti sono composti da ignoranti in materia
al V-day dicevano di limitare le legislature a 2
io ci metterei semplicemente un limite d'età. oltre i 55 stai a casa. 65 al massimo.
un'altra cosa che mi è venuta in mente
come pensano di fare con i giochini flash?
limiteranno l'accesso ai siti che li ospitano?
tutto questo casino a parer mio è nato dall'inutile polemica di
- operazione pretofilia (giochino flash pure bruttino, noioso e ripetitivo)
- manhunt (in minima parte visto che poi non è uscito)
- rule of rose
- carmageddon (che a distanza di anni viene ancora citato quando si parla di violenza nei videogame)
ai tempi di rule of rose non so quale ministro era uscito con l'idea della commissione di controllo sui videogame, bhe pare che l'abbia ottenuta.
Penseranno a questi aspetti solo al momento di redigere i decreti attuativi. La legge è lenta e macchinosa: anche una volta che una legge è fatta e passata, essa non può essere attuata in mancanza di un decreto attuativo che determina il modo in cui tale legge deve essere fatta rispettare, dove e quando (e anche una volta che tale decreto sia stato steso non è detto che la legge venga sin da subito fatta rispettare).
Ci sono insomma tutte le premesse affinché le decisioni più importanti vengano prese da persone non solo completamente estranee a questo ambiente, ma anche completamente ignoranti di come esso funzioni.
Il mio pensiero va, come sopra, ancora una volta alla realtà "indie", che difficilmente verrà presa in esame dai burocrati che molto probabilmente penseranno solamente a quella dei giochi inscatolati da negozio.
Ultima modifica di cavaliereombra; 08-01-08 alle 21:17:05
Basta, ho 20 anni e questo paese o, meglio, questa politica non la sopporto già più
Io la petizione la firmo subito, ma la paura è che serva a poco (un pò come successo con il V-Day di Grillo che, pur smuovendo l'opinione pubblica, è stato bellamente ignorato da quelli che noi chiamiamo politici).
Ma d'altronde cosa ci aspettiamo da una fantomatica democrazia che, per risolvere i problemi e le contestazioni pacifiche del popolo, smobilita l'esercito (esempio proprio in questi giorni)?
E speriamo sia così.
Per cosa siamo entrati in Europa?
Forse per constatare come in OGNI settore risultiamo inferiori ad OGNI altro paese?
Non reggerà 2 secondi!
Come la legge sui blog.
Legge si scontrerà con la realta e salteranno come cicale.
Ultima modifica di BenG_P87; 08-01-08 alle 21:53:41
Signed : ).
Temo che l'Europa non possa opporsi. Il disegno di legge fa infatti riferimento a organi decisivi a livello Europeo. In pratica il funzionamento di questo (inutile) marchingegno è:
1) sta per uscire un gioco
2) il PEGI ne attribuisce una valutazione (come è da sempre)
3) la commissione italiana studia il gioco (molto probabilmente "sulla carta" e basandosi su chissà quali pregiudizi)
4) nel caso la commissione stabilisca che il PEGI non è adatto (lo è per tutta Europa, ma non per noi italiani) allora si appella all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni chiedendo un rinvio al PCB, ente sempre europeo
5) la valutazione viene rinviata al PCB dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
6) il PCB, sotto richiesta dalla commissione italiana, rivaluta il gioco solo per il mercato italiano con maggior restrizione e comunica l'esito
7) forse (forse) il gioco esce
Il tutto si svolge in varie tempistiche:
1) il gioco, in versione Gold, viene sottomesso (come è sempre stato sinora) alla commissione PEGI
2) 30 giorni prima che il gioco venga venduto in Italia, la versione Gold deve essere prima consegnata alla commissione italiana con tanto di valutazione PEGI già effettuata
3) la commissione si riserva 10 giorni (lavorativi) per operare, ovvero 2 settimane
4) in caso la commissione ritenga errato il PEGI viene inoltrata richiesta all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni di far rivalutare il gioco dal PCB (non si sa quanti giorni passeranno nel mezzo)
5) si deve attendere l'intervento del PCB e entro 10 giorni verrà avvisato il publisher di tale richiesta
6) conclusa la rivalutazione, il publisher potrà distribuire il videogioco (ammesso e non concesso che tutto questo si trasformi in una vera e propria censura che blocchi determinati titoli dall'uscire)
Il PCB, che alla fine di tutto è l'ente che stabilisce per davvero la nuova valutazione del gioco (seppur sotto pressione della commissione italiana) è europeo, ed è a causa di ciò che temo proprio che l'Unione Europea non potrà opporsi a una simile decisione dei nostri parlamentari.
Naturalmente non serve sprecare ulteriori parole per far capire quanta gente mangerà in questo modo sulla sola valutazione di un videogioco (ben 3 commissioni, facenti in pratica il lavoro di una sola).
--- EDIT ---
Ho modificato dato che in una prima stesura mi ero dimenticato dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che deve intervenire tra la decisione della commissione italiana e la rivalutazione del PCB europeo. Non sono quindi "solo" 3 commissioni ad essere coinvolte, bensì 3 commissioni e un ente statale.
Ultima modifica di cavaliereombra; 08-01-08 alle 23:26:55
Guarda, non ho più parole
Sto perdendo persino la forza di contestare e far ragionare queste persone, perchè risulta impossibile
Fino a quando gli interessi prevaranno sul buonsenso...
Uhm, facciano come vogliono, ma più leggo queste cose e più m'arrabbio... mercato straniero arrivo...
Non sai quanto questo mi faccia paura. Sono anni, 5 solo tra una settimana, che mi batto per preservare la lingua italiana anche nei videogiochi. E dopo anni in cui le localizzazioni non erano affatto comuni, si è giunto ai giorni nostri ove la stragrande maggioranza esce localizzata anche per il nostro territorio.
E ora, tornare indietro? No, spero proprio di no.
Non voglio comunque nemmeno essere troppo pessimista. Così come il DDL è stato scritto, è pessimo. Ma da qui a ciò che sarà davvero la legge dopo il decreto attuativo (e passerà parecchio tempo in mezzo, ammesso e non concesso che la legge passi) non si può dire cosa avverrà.
Non penso che alla fin fine l'AESVI (l'associazione italiana dei publisher che comprende nomi come Ubisoft, Activision, EA, Koch Media, Sony, Vivendi, Microsoft, Nintendo, Atari, Take Two, Disney, ecc...) starà a guardare passiva, dato che una simile strategia danneggerebbe prima di tutto i loro interessi. E' anzi probabile che da parte loro vi sarà una reazione... o perlomeno è auspicabile. I tempi legislativi sono talmente lunghi che certo vi è ancora tutto il tempo affinché qualcosa cambi prima della proposta di legge.
Insomma, è prestissimo per dire qualsiasi cosa... una reazione pubblica però a qualcosa potrebbe servire, se non nei confronti dei nostri parlamentari (ai quali la raccolta firme probabilmente manco giungerà all'orecchio) almeno nei confronti dell'AESVI, e poi (forse) di conseguenza...