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  1. #1
    Moderatore spudorato L'avatar di Sarpedon
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    Predefinito News militari (sea based)

    Si pregano gli utenti di utilizzare uesto topic contenitore per tutte le news militari riguardanti questioni "navali" dai sistemi d'arma, alle battaglie, alle strategie alle questioni di intelligence.

    Grazie a Showa per l'idea

  2. #2
    Lo Zio L'avatar di scutum 2
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    Predefinito Re: News militari (sea based)

    Ero indeciso tra "l'air based" e questa sede ma... Visto anche che qui nulla c'era...
    Da Pagine di Difesa, di Giovanni Martinelli, 19 gennaio 2008.
    Saluti

    Quella dell’Uav (Unmanned aerial vehicle) a decollo e atterraggio verticali Fire Scout и una storia piuttosto particolare. Nel febbraio del 2000 venne infatti scelto dalla Us Navy nella sua versione iniziale Rq-8a per sostituire i piщ anziani - e non troppo pratici per l’impiego da bordo delle unitа navali - Rq-2 Pioneer nei compiti di ricognizione e sorveglianza; tuttavia, dopo un primo contratto che portт alla consegna di un limitato numero di velivoli, la stessa Us Navy cambiт idea e sospese ogni ulteriore finanziamento.
    Ma la Northrop Grumman, l’azienda responsabile del programma e dell’integrazione dei sistemi di bordo, ritenendo comunque valido il progetto, non solo continuт a testare il velivolo, ma decise anche di studiarne una sua possibile evoluzione insieme a quella Schweizer Aircraft che fornisce, in quanto derivati da un proprio modello di elicottero commerciale, i velivoli; in particolare, nel corso delle prove, erano emersi alcuni limiti in fatto di velocitа, autonomia e carico trasportabile.
    Prese cosм il via lo sviluppo di una nuova versione; inizialmente indicata come Rq-8b (negli Stati uniti la R sta Reconnaissance e Q и la lettera utilizzata per identificare gli unmanned aircraft system) e in seguito riclassificata Mq-8b (dove la M sta per Multi-role), le sue prestazioni e le sue capacitа risultarono cosм incrementate al punto che, questa volta, fu l’Us Army a manifestare il proprio interesse in risposta al requisito per un Uav, quello di classe IV, all’interno del piщ ampio programma Future combat systems (Fcs). Interesse che si concretizza nel settembre del 2003 allorchй viene firmato un contratto per la fornitura di alcuni sistemi, cioи velivoli completi delle relative stazioni di controllo (Ground control station, Gcs).
    Ed и cosм che anche la Us Navy torna a occuparsi del Fire scout; dopo aver comunicato l’intenzione di testarlo in vista di un possibile impiego a bordo delle Littoral combat ship (Lcs) allora in fase di sviluppo, nel marzo del 2004 giunge la firma di un contratto per la fornitura dei primi sistemi anche per la Marina americana. In altri termini era successo che il miglioramento complessivo delle prestazioni risultante dal lavoro di sviluppo svolto dalla Northrop Grumman, avevo fatto nascere una macchina che, uscita dall’ambito delle sole missioni di ricognizione originariamente previste, diventava un mezzo pienamente multiruolo.
    Se infatti non esistono differenze dimensionali tra la prima e la seconda versione, con una lunghezza di sette metri, un’altezza di quasi tre - ingombri che ne consentono il trasporto su velivoli C-130 - e un rotore del diametro di 8,4, le maggiori innovazioni si riscontrano all’interno del velivolo. L’intervento piщ importante ha riguardato la trasmissione; nella Rq-8a, quella installata limitava di molto la possibilitа di sfruttare appieno la potenza erogata dal propulsore - un turboalbero Rolls Royce Allison C25 da oltre 450 Hp - e imponeva la scelta di un rotore tripala. Con quella introdotta con la seconda invece, la potenza viene ora sfruttata appieno e inoltre si и anche potuto installare un nuovo rotore quadripala.
    Per capire l’importanza dell’intervento, sarа sufficiente ricordare alcuni dati. Il peso massimo al decollo passa da 1.150 kg circa a oltre 1.400, con un aumento che consente di imbarcare un maggior carico utile e piщ carburante senza penalizzare, con oltre 230 km/h e poco piщ di sei km, le prestazioni in termini velocitа e tangenza; di piщ, l’autonomia risulta incrementata e passa dalle cinque ore della versione Rq-8a alle oltre sei in quella Mq-8b con un carico utile di 226 kg, valore che aumenta a otto ore se il carico scende a 90 kg, sempre con un raggio d’azione di 200 km. E infine, grazie all’adozione del nuovo rotore, sono diminuiti anche i fenomeni di vibrazione e la rumorositа.
    Ma se l’intervento sulla trasmissione и quello piщ significativo, molti altri ne sono stati fatti per migliorare diversi aspetti. Il pilone del rotore и stato ingrandito per accogliere una maggiore quantitа di carburante, esigenza che portato anche a ridisegnare il muso che, in questo modo, dispone anche di maggiore spazio per i sensori, molte componenti interne sono state poi riposizionate per garantire una migliore accessibilitа dall’esterno, i pattini di atterraggio sono stati irrobustititi al pari della coda e infine sono stati aggiunte due piccole ali laterali che possono essere impiegate per l’imbarco di ulteriori sensori, di armi o rifornimenti.
    Interventi che si riflettono sulle capacitа operative del Fire Scout che, in tal modo, puт ora svolgere un ampio ventaglio di missioni: quelle di Reconnaissance, surveillance and target acquisition (Rsta), con i bersagli che dopo essere stati acquisiti possono essere tracciati e assegnati a piщ sorgenti di fuoco - aerei, elicotteri o navi - per fornire poi i dati relativi al Battle damage assesment (Bda), quelle di ponte radio per le comunicazioni, di scoperta delle mine o di varie altre minacce di natura non convenzionale. Ma non solo, d’ora in poi saranno possibili anche missioni di attacco e, da ultimo, si pensa di affidargli anche compiti di rifornimento.
    Una grande importanza sarа perciт rivestita dai differenti ‘payload’ modulari in corso di sviluppo per le versioni adottate dalla Marina e dall’Esercito americani. Per la prima и in fase di sperimentazione un apparato Brite Star della FLIR Systems comprendente una camera termica, una camera tv a colori e ad alta risoluzione nonchй un telemetro/designatore laser, uno con tre radio Arc-210 e, in futuro, un apparato Cobra per la scoperta delle mine. Ancora piщ ampia la scelta operata dallo Us Army con un sensore elettro-ottico e infrarosso con radar ad apertura sintetica con l’indicazione del movimento dei bersagli (Tsar/Mti, Tactical synthetic aperture radar/Moving target indicator), un apparato per la scoperta delle mine (Astamids, Airborne standoff mine detection system), un modulo dotato di radio Jtrs (Joint tactical radio system), uno con sensori per l’individuazione di minacce Cbrn (Chemical, biological, radiological, nuclear) e uno Signal intelligence (Sigint) con localizzatore di emissioni radio.
    Ma le capacitа multiruolo verranno esaltate anche dalla possibilitа di impiegare diversi sistemi d’arma. A tale scopo sono giа state condotte delle prove con razzi da 70 mm - sia quelli non guidati Hydra che quelli guidati Apkws (Advanced Precision Kill Weapon System) - in due contenitori quadrinati, oppure due missili Hellfire o, ancora, due munizioni guidate anticarro Viper Strike. E, come detto, lo Us army conta di poter utilizzare il Fire scout per rifornire - con un carico utile di 90 kg - le truppe impegnate in combattimento.
    Componente fondamentale di ogni Uav и la stazione di controllo a terra. Quella del Fire scout, che puт controllare fino a tre Uav simultaneamente, si basa su di un terminale Tactical common datalink (Tcdl) in banda Ku - con una portata di 280 km - che opera su due bande; una stretta per il controllo del velivolo nonchй dei sensori e l’altra, invece, larga per la ricezione delle immagini video e dei dati provenienti da questi ultimi. Il Fire scout и comunque dotato di un sistema di navigazione con Gps per la condotta di operazioni autonome e di un sistema di decollo e atterraggio automatico, utile sia per l’impiego a bordo di unitа navali che da piste a terra. Da sottolineare lo sforzo, nell’ambito di ciascun Forza armata, volto ad allestire stazioni di controllo in grado di utilizzare piщ tipi di Uav, con tutti i conseguenti benefici logistici e operativi del caso.
    E se fino a oggi il numero degli esemplari ordinati и ancora limitato, utilizzati per conseguire le operativitа iniziali (previste nel 2009 per la Us Navy e nel 2014 per lo Us Army), ben diverse appaiono le quantitа in gioco per il prossimo futuro, con i 73 giа previsti per la prima delle due Forze armate e i 95 per la seconda. Di piщ, considerando le 55 Lcs (ciascuna delle quali puт imbarcare fino a tre velivoli) e le 15 brigate Fcs (con almeno due sistemi di quattro velivoli ciascuno, in probabile aumento dopo la cancellazione di quelli di classe II e III, per ogni brigata) ad oggi immaginate, appare chiaro che tali quantitativi potrebbero ulteriormente lievitare, anche a fronte della possibilitа che esso venga poi scelto anche dall’Us Marine corps per sostituire i propri Rq-2 Pioneer.
    A dimostrazione del fato che, superati i problemi iniziali, il Fire scout si avvia a diventare un assetto importante per le Forze armate americane: perchй la possibilitа di operare da bordo di unitа navali cosм come da piste non preparate, di atterrare e decollare verticalmente, di sfruttare cellula nonchй componenti collaudate e di avere capacitа operative - in termini di prestazioni e di varietа di carichi paganti - non comuni, sono tutti punti fermi anche in un settore caratterizzato da un cosм forte sviluppo (e dalla continua comparsa di nuovi mezzi) come quello degli Uav. Piщ in particolare, esso sembra ormai in grado di rispondere ai requisiti della Us Navy per le proprie Lcs e dello Us Army per le brigate dotate dell’Fcs; un futuro che tuttavia presenta qualche margine di incertezza legato non tanto al Fire scout stesso e alle sue capacitа quanto, piuttosto, alle difficoltа che stanno attraversando i due programmi - Lcs e Fcs per l’appunto - cui и strettamente legato.

  3. #3
    Lo Zio L'avatar di scutum 2
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    Predefinito Re: News militari (sea based)

    Al solito, da Pagine di Difesa:

    "Confermando quanto aveva annunciato a metа gennaio, Giovanni Lorenzo Forcieri (sottosegretario di Stato alla Difesa con delega alla Marina) ha reso noto che il ministero della Difesa ha firmato con Finmeccanica il contratto per l’avvio della seconda tranche del programma Fremm. Delle quattro unitа, due saranno finanziate con i fondi del ministero dello Sviluppo economico e due con quelli della Difesa.
    La cerimonia del taglio delle lamiere della prima nave и prevista per il 4 febbraio nello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso. Forcieri ha sottolineato come “il programma possieda un forte potenziale di ricaduta anche sull’industria civile e una grande valenza per l’industria ad alta tecnologia del Paese”. Fonte: Dedalo News (P.Varriale)"

    Saluti

  4. #4
    Il Nonno L'avatar di Gil-galad, Re degli Elfi
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    Predefinito Re: News militari (sea based)

    Bon Stavo anche leggendo su RID che sembra sia stata approvata la seconda tranche degli U-214 con due macchine addizionali da aggiungere a quelle già in servizio.

  5. #5
    Shogun Assoluto L'avatar di showa
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    Predefinito Re: News militari (sea based)

    "Miracolo" (virgolettato perchè temo solo in Italia dobbiamo finanziare il procurement militare con fondi di altri ministeri )

  6. #6
    Lo Zio L'avatar di scutum 2
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    Predefinito Re: News militari (sea based)

    Da Analisi Difesa di questo mese:

    Il 19 novembre 2007 è stato effettuato con successo l’ultimo lancio di qualifica del missile Teseo MK2/A previsto dal programma di sviluppo.
    Il tema di tiro, effettuato da bordo di nave Luigi Durand De La Penne della Marina Militare Italiana, era particolarmente complesso in quanto simulava uno scenario in acque ristrette con 4 way-points che implicavano altrettante virate, due delle quali di quasi 180°.
    I parametri temporali e spaziali del rivettoramento erano calcolati automaticamente dal mission planning del sistema di lancio. La distanza complessiva percorsa dal missile è stata di circa 120 Km ed il tempo di volo è stato di 415 secondi. Il missile ha eseguito con estrema precisione la traiettoria pianificata a quota sea-skimming, arrivando alla scoperta del bersaglio con un angolo di sguardo di appena 3°. L’impatto diretto è avvenuto alla quota minima programmata al termine della fase homing. Il lancio è stato seguito con vivo interesse e partecipazione da parte della Marina Militare Italiana e al termine delle operazioni l’ammiraglio di Squadra Giuseppe Lertora, che era presente a bordo appositamente per assistere al lancio, ha espresso il più vivo apprezzamento per l’ottimo lavoro svolto da MBDA Italia. Fabrizio Giulianini, amministratore delegato e direttore generale di MBDA Italia per l’occasione ha dichiarato “con questo lancio si completa con successo la qualifica di questo sistema d’arma che rappresenta un pezzo importante della nostra storia e del nostro patrimonio tecnologico. Con la fine di questa
    campagna, pertanto, si aprono interessanti prospettive commerciali per questo missile non solo verso il mercato domestico ma soprattutto verso quello dell’export. Il Teseo/Otomat – ha continuato Giulianini – può infatti contare su un installato di primaria importanza con oltre 1000 missili venduti ed in servizio nelle marine di tutto il mondo”.
    Il Teseo MK2/A è un missile che nel suo programma di ammodernamento è stato completamente digitalizzato in tutte le sue componenti di scoperta/tracking e navigazione: Tutto ciò consentirà al Teseo MK2/A di poter affrontare le minacce navali non solo in acque aperte (blue water) ma anche in situazioni di littoral warfare (brown water) che sono più tipiche degli attuali conflitti asimmetrici.

    Saluti

  7. #7
    Shogun Assoluto L'avatar di showa
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    Predefinito Re: News militari (sea based)

    Peccato sia sfumato nel nulla la collaborazione con la marina USA sul Mk3.

  8. #8
    Il Nonno L'avatar di Gil-galad, Re degli Elfi
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    Predefinito Re: News militari (sea based)

    Nel frattempo la marina USA continua con le sue ricerche per "spararle più grosse"

    Electric railgun breaks energy output record
    Muzzle energy of 10.64 MJ has been recorded during an electromagnetic railgun test firing at the United States Naval Surface Warfare Center at Dahlgren, Virginia. The world record-breaking shot comfortably beat the previous highest energy output, of around 9 MJ, and achieved a projectile velocity of 2,520 metres per second (Mach 7)


  9. #9
    Shogun Assoluto L'avatar di showa
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    Predefinito Re: News militari (sea based)

    Applicazione futura? Tiro controcosta? CIWS?

  10. #10
    Il Nonno L'avatar di Gil-galad, Re degli Elfi
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    Predefinito Re: News militari (sea based)

    La prima che hai detto L'idea sarebbe quella di costruire un cannone che permetta di colpire bersagli a centinaia di km entroterra.

  11. #11
    Shogun Assoluto L'avatar di showa
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    Predefinito Re: News militari (sea based)

    Già son dietro all'Excalibur per il DDG-1000... ma se si comprano da noi il Vulcano, non fanno prima?

  12. #12
    Lo Zio L'avatar di scutum 2
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    Predefinito Re: News militari (sea based)

    Ancora AD

    4 febbraio - Con la cerimonia di taglio della lamiera della prima fregata europea multi missione, avvenuto nello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso (Sestri Levante - Genova) ha preso avvio il programma di cooperazione italo-francese FREMM, la più importante iniziativa congiunta finora attivata tra industrie europee della difesa nel settore navale. L'unità, che sarà consegnata nei primi mesi del 2012, avrà una lunghezza di 139 metri, una larghezza di 19,7 metri e un dislocamento a pieno carico di circa 5.900 tonnellate. Potrà raggiungere una velocità superiore ai 27 nodi e l'equipaggio sarà di 145 membri.. L'iniziativa vede la partecipazione in qualità di prime contractor per l'Italia di Orizzonte Sistemi Navali (51% Fincantieri, 49% Finmeccanica) e per la Francia di Armaris (DCNS + Thales). Il programma prevede la costruzione da parte delle rispettive industrie nazionali di 27 fregate di diversa configurazione per le due Marine, 17 per quella francese e 10 per quella italiana, con un impegno per le strutture produttive di Fincantieri che si proietta fino al 2020 e un costo di 11 miliardi di euro, 6,5 dei quali a carico della Francia e 4,5 dell'Italia. La prima unità, che sarà consegnata nel 2012, sarà intitolata all'Ammiraglio Bergamini, Medaglia d'Oro al Valor Militare.
    Molte le aziende coinvolte da Fincantieri-OSN a Selex Comm. e Selex SI, da Avio a Oto Melara, da MBDA a Wass, più numerose piccole e medie imprese. La tranche che prevede la realizzazione delle prime due fregate vale 1.250 milioni di euro; quella riferita alla preparazione e al supporto, 51 milioni di euro; quella relativa alla realizzazione delle altre 4 unità, 1.628 milioni di euro, mentre per il supporto per tutte e sei le unità si parla di 130 milioni.
    Dopo che nel maggio 2006 è divenuta operativa la prima tranche del contratto per il finanziamento delle due prime unità italiane, con la recente approvazione della Legge Finanziaria sono stati stanziati i fondi per la realizzazione di ulteriori quattro unità.
    ''Nonostante le difficoltà attraversate negli scorsi anni sul versante finanziario, siamo riusciti a mantenere e tutelare la nostra posizione nazionale'' ha commentato il sottosegretario alla Difesa Lorenzo Forcieri (Pd) Forcieri che aveva firmato a fine gennaio il contratto per la seconda tranche di unità navali..

    AD

  13. #13
    Shogun Assoluto L'avatar di showa
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    Predefinito Re: News militari (sea based)

    Amen.

  14. #14
    Lo Zio L'avatar di scutum 2
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    Predefinito Re: News militari (sea based)

    Mi sa un po di sfiga questo "amen"
    Saluti

  15. #15
    Shogun Assoluto L'avatar di showa
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    Predefinito Re: News militari (sea based)

    No! Era per dire: alleluiah, ce l'han fatta

  16. #16
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: News militari (sea based)

    Un po' di notizie sparse:

    Partita per il Libano la Forza Marittima Europea

    Il 20 febbraio a Taranto, sulla portaeromobili Garibaldi, ha avuto luogo la cerimonia di attivazione della Forza Marittima Europea (EUROMARFOR).
    Alla cerimonia ha presenziato il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Paolo La Rosa - in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore della Difesa - accompagnato dai rappresentanti militari dei paesi interessati e dall’Ammiraglio di Squadra Giuseppe Lertora, Comandante in Capo della Squadra Navale e attuale Comandante dell’EUROMARFOR.
    Il Gruppo Navale, composto da due navi italiane, la fregata Espero e il pattugliatore d’altura Comandante Bettica, una nave francese, la fregata Courbet, e una spagnola, il pattugliatore Vencedora, è al comando del Contrammiraglio Ruggiero Di Biase.
    Il gruppo è partito per dislocarsi nelle acque libanesi dove si integrerà con unità navali tedesche, greche e turche per dare vita alla Forza Marittima dell‘UNIFIL (UN Interim Force in Lebanon).
    Le operazioni aeronavali dell’UNIFIL si estenderanno dal 1 marzo al 31 agosto del 2008 sempre sotto il comando del Contrammiraglio Ruggiero di Biase, che assumerà per l’occasione anche il ruolo di comandante della Task Force 448.
    La Marina Militare dopo l’operazione “Leonte” ritorna ad assumere il comando di un dispositivo aeronavale per garantire la sicurezza della navigazione, in particolare del traffico mercantile, nelle acque mediorientali.
    Per la Forza Marittima Europea (EUROMARFOR) la missione è la prima operazione di “Peace Keeping” sotto egida dell’ONU.


    Per chi non sapesse cosa e' l'Euromafor:

    EUROMARFOR
    FORZA MARITTIMA EUROPEA


    La Forza Marittima Europea (EUROMARFOR) è una Forza Navale costituita il 15 maggio 1995 da Francia, Italia, Spagna e Portogallo. La Forza, ispirata dalla Dichiarazione di Petersberg del giugno 1992, nasce come Organismo Internazionale che concorre al mantenimento della pace ed allo sviluppo della sicurezza. Il suo compito caratteristico è quello di contribuire all’identità di una Identità Europea di Sicurezza e Difesa.

    La Forza Marittima Europea è stata dichiarata, fin dalla sua costituzione, la Forza Disponibile per l’Unione Europea Occidentale (WEU) e dal novembre 2000 è stata offerta alla Unione Europea come parte delle Forze identificate, per gli obiettivi predefiniti a Helsinki (Helsinki Headline Catalogne Goal).

    Con la cessazione dei contatti con l’Unione Europea Occidentale, il 30 giugno 2001, l’impiego prioritario dell’EUROMARFOR, in caso di operazioni reali, è quello previsto nel quadro delle iniziative dell’Unione Europea.

    La gestione della Forza è assicurata per mezzo del Comitato Interministeriale di Alto Livello (CIMIN), composto dai Capi di Stato Maggiore della Difesa e dai Direttori Generali dei Ministeri degli Affari Esteri dei Paesi membri. Il Comitato Interministeriale si avvale di un Gruppo di lavoro Politico Militare come organo esecutivo, costituito da rappresentanti di alto livello degli Stati Maggiori della Difesa e dei Ministeri degli Affari Esteri con una serie di sottogruppi per specifici argomenti.

    Il Comando della Forza Marittima Europea è assegnato, con rotazione biennale, alle Autorità Navali delle quattro Nazioni (NNA) che, per tale incarico, dipendono direttamente dal Comitato Interministeriale (CIMIN) tramite il Gruppo di lavoro Politico Militare (POLMIL). L’incarico di Comandante della Forza Marittima Europea è attualmente ricoperto dal Comandante in Capo della Squadra Navale Italiana, Ammiraglio di Squadra Giuseppe Lertora, che ha assunto l’incarico il 17 settembre 2007.

    Lo Staff a disposizione del Comandante della Forza Marittima Europea è quello nazionale, coadiuvato da una Cellula Permanente costituita da quattro Ufficiali, uno per Nazione, diretti da un Direttore appartenente allo stesso Paese del Comandante dell’EUROMARFOR. Dal 1995 un Ufficiale greco ed un Ufficiale turco si sono uniti alla Cellula permanente quali rappresentati dei rispettivi Paesi con il ruolo di osservatori.

    Infatti, l’organizzazione della Forza Marittima Europea potrebbe espandersi con l’ingresso di Grecia e Turchia.

    L’EUROMARFOR è una Forza “su chiamata e pre-strutturata”. Le Unità navali da assegnare nelle missioni operative sono selezionate dalle Nazioni partecipanti con cadenza semestrale e fanno parte di un “pool” dal quale il Comando di Euromarfor può attingere. La Forza è stata impiegata in Mediterraneo Orientale da ottobre a novembre 2002 - per contribuire alla lotta globale contro il terrorismo internazionale, nell’ambito dell’Operazione Coherent Behaviour e successivamente, quale supporto all’Enduring Freedom nell’Operazione Resolute Behaviour dal gennaio 2003 al giugno 2005. Da Gennaio al Giugno 2003, in particolare tre Unità Navali, integrate nel Gruppo Navale Euromarfor, a guida italiana, hanno operato nell’Oceano Indiano.

    Il 10 giugno 2003 sono rientrati a Taranto il Cacciatorpediniere “Francesco Mimbelli”, sede di Comando del Gruppo Navale Euromarfor e la Rifornitrice “Stromboli”, al termine di quattro mesi di attività operativa nelle acque dell’Oceano Indiano.

    Da allora una Fregata ha incrociato in mare arabico sotto bandiera Euromarfor. Nave Grecale fino al settembre 2003 e Nave Espero fino al Febbraio 2004, sono state poi avvicendate in sequenza dallo Scirocco, dal Libeccio e dallo Zeffiro ciascuna delle quali ha assicurato una presenza in zona di oltre quattro mesi, operando prevalentemente in Mar Rosso, Golfo di Aden e Mar Arabico. L’Euromarfor disattivata temporaneamente a fine 2004, è stata riattivata dall’agosto al dicembre 2005, periodo nel quale Nave Libeccio ha operato nell’ambito dell’Operazione Resolute Behaviour. Da allora la Forza marittima Europea è stata periodicamente attivata per finalità addestrative.

    La cerimonia di attivazione della Forza Marittima Europea di oggi costituisce la prima attivazione reale del 2008. L’attivazione della Forza avviene sia per operazioni reali che per addestramento e la sua struttura organizzativa permette una notevole flessibilita’ d’impiego ed una efficace capacita’ di reazione, per un largo spettro di missioni attinenti alla Dichiarazione di Petersberg: umanitarie, di ricerca e soccorso, di supporto alla pace e di gestione delle crisi.

    Il Gruppo Operativo Europeo attivato e costituito da quattro Unità, due italiane la Fregata ESPERO ed il Pattugliatore Comandante BETTICA, la fregata francese COURBET e il Pattugliatore spagnolo VENCEDORA, sarà al comando del Contrammiraglio Ruggiero DI BIASE, quale COMGRUEUROMARFOR (Comandante del Gruppo Navale della Forza Marittima Europea).

    L’Ammiraglio di Squadra Paolo la Rosa Capo di Stato Maggiore della Marina Italiana, in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, ed i Rappresentanti dei Capi di Stato Maggiore della Difesa dei Paesi EUROMARFOR, insieme all’Ammiraglio di Squadra Giuseppe LERTORA, Comandante in Capo della Squadra Navale Italiana ed attuale Comandante della Forza marittima Europea, presenzieranno alla cerimonia di attivazione.

    Questa cerimonia è l’occasione per riunire gli equipaggi e i Comandanti della Task Force, insieme alle Autorita’ civili e militari italiane, dei quattro Paesi Membri dell’EUROMARFOR.

    Al temine della cerimonia le Unità navali del gruppo operativo attivato, lasceranno il porto di Taranto per dirigere verso l’area di operazioni di fronte al Libano, dove si integreranno con le Unità di Germania, Grecia e Turchia per costituire la Forza Marittima dell‘UNIFIL (UN Interim Force in Lebanon). Tale Forza dal 1 marzo al 31 agosto del 2008 sarà diretta dal Comandante del Gruppo della Forza Marittima Europea, il Contrammiraglio Ruggiero di BIASE, che nell’occasione assumerà il ruolo di Comandante della Task Force 448, in sostituzione dell’attuale comandante tedesco.

    La Marina Militare dopo l’operazione “Leonte” ritorna ad assumere il comando di un dispositivo navale per garantire la sicurezza della navigazione, in particolare del traffico mercantile, nelle acque antistanti il Libano. Per la Forza Marittima Europea questa missione rappresenta la prima operazione reale di “Peace Keeping” sotto la bandiera dell’ONU.

  17. #17
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    Predefinito Re: News militari (sea based)

    Ed ancora...

    Livorno: consegnata la bandiera di combattimento al sommergibile Scirè

    Oggi, 18 febbraio alle 11.00 nel porto Mediceo di Livorno, il sommergibile Scirè ha ricevuto la bandiera di combattimento.

    Alla cerimonia ha presenziato il Ministro della Difesa, On. Prof. Arturo Parisi, accompagnato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Vincenzo Camporini, e dal Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Paolo La Rosa, unitamente alle autorità civili e militari del luogo.

    Il battello eredita il nome dal sommergibile - medaglia d’oro al valor militare - protagonista di numerose missioni nel Mediterraneo tra cui le gloriose imprese di Gibilterra e di Alessandria d’Egitto.

    Lo Scirè e il Todaro sono frutto di una cooperazione internazionale nel settore della Difesa tra l’Italia e la Germania.

    Queste nuove generazioni di sommergibili convenzionali, tra i più sofisticati al mondo, sono dotati di sistemi di comando e controllo innovativi nella tecnologia, di spiccate capacità di autonomia e silenziosità in immersione, grazie alle peculiarità dell’impianto di propulsione a idrogeno indipendente dall’aria (AIP – Air Indipendent Propulsion).

    La bandiera di combattimento è stata consegnata al Capitano di Corvetta Giuseppe Ruta, Comandante dello Scirè, dall’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Pistoia e Pescia.

    Si presume da una lettura effettuata sul sito della Marina che e' previsto un secondo lotto di SMG della stessa classe,ovviamente riveduta e corretta.

  18. #18
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    Predefinito Re: News militari (sea based)

    Citazione Originariamente Scritto da frittole Visualizza Messaggio

    Si presume da una lettura effettuata sul sito della Marina che e' previsto un secondo lotto di SMG della stessa classe,ovviamente riveduta e corretta.

    E' stata data ufficialmente conferma della cosa.

  19. #19
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    Predefinito Re: News militari (sea based)

    In uno degli ultimi sprazzi di legislatura, la Commissione Difesa della Camera ha approvato il 5 marzo il programma per la realizzazione di due ulteriori sommergibili U-212A per la Marina Militare, presentato dal sottosegretario alla Difesa con delega alla Marina e all’Industria uscente Giovanni Lorenzo Forcieri.
    Al termine della seduta della Commissione, Forcieri, visibilmente soddisfatto, ha dichiarato che "la prosecuzione di questa importante collaborazione internazionale con la Germania consentirа alla nostra Marina Militare di dotarsi, a partire dal 2016, di uno strumento subacqueo altamente efficiente".
    La Commissione Difesa aveva appena approvato all’unanimitа il programma pluriennale la prosecuzione del programma di cooperazione italo-tedesco per l’acquisizione di due sommergibili di nuova generazione U-212A – 2^ serie e del relativo supporto logistico.
    Forcieri ha poi tenuto a sottolineare che "il programma, che era giа inserito nella legge Finanziaria (Tabella 12, allegato D) approvata dal Parlamento a dicembre 2007, non comporta nessun aumento rispetto alle spese giа previste e stanziate".
    Il Governo ha infatti stanziato le risorse necessarie ai nuovi due acquisti nel bilancio triennale 2008 -2011, e il ministro della Difesa ha riferito della determinazione riguardante il programma nella "Nota aggiuntiva allo stato di previsione per la Difesa per l’anno 2008" trasmessa al Parlamento il 9 ottobre 2007. L’onere complessivo, stimato in 915 milioni di euro, graverа quindi sul bilancio della Difesa ed и stato ripartito per esercizi finanziari a partire dal 2008 e fino al 2016.
    Particolare soddisfazione и stata espressa dal sottosegretario Forcieri in merito alle positive ricadute del programma sull’industria cantieristica e della difesa nazionale, in particolare quella ligure. "La sua realizzazione - ha detto Forcieri - garantirа una notevole mole di lavoro e consentirа di evitare anche una pericolosa dispersione dell’importante know-how acquisito con la realizzazione dei due primi battelli U-212A".
    Anche questi due nuovi sommergibili saranno costruiti nei cantieri del Muggiano alla Spezia di Fincantieri, e sono destinati a sostituire, a partire dal 2016, i sommergibili della classe Sauro "refitted" che in quel periodo giungeranno al termine della loro vita operativa.
    "Infatti tali mezzi - ha dichiarato Forcieri nell’illustrare il programma in commissione - permettono di effettuare con piщ efficacia la raccolta di informazioni ai fini della lotta al terrorismo, alla pirateria, al trasporto di armi di distruzione di massa e ai traffici illeciti. Inoltre, l’uso di tali mezzi subacquei consentirа di monitorare aree vitali, di proteggere le linee di rifornimento e comunicazione poste sotto la superficie del mare (gasdotti, terminali petroliferi, cavi telefonici sottomarini); di contribuire alle attivitа di prevenzione poste alla tutela dell’ambiente marino contro l’inquinamento, in attuazione della normativa nazionale e in ottemperanza a quanto previsto dalle Convenzioni internazionali, cui l’Italia ha aderito".
    Viene cosм confermato l’annuncio fatto il 18 febbraio scorso dal capo di stato maggiore della Marina, ammiraglio Paolo La Rosa, a Livorno in occasione della cerimonia di consegna della Bandiera di Combattimento dello Scirй, secondo dei due battelli della prima serie della classe U-212A.
    Soprattutto, viene accolta la richiesta dell’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, che in piщ di una occasione aveva chiesto un celere avvio del programma per gli ulteriori battelli U-212A, in modo da non interrompere per troppo tempo la continuitа della linea di produzione al Muggiano.
    Fonte: Dedalonews (M. Amatimaggio)

  20. #20
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    Predefinito Re: News militari (sea based)

    Vento in poppa per il progetto di musealizzazione di Nave Vittorio Veneto, l’incrociatore lanciamissili della Marina Militare: c’и il progetto autorizzato e ci sono i fondi giа disponibili, e nulla sembra ormai poter fermare l’idea lanciata anni addietro da Massimo Ostillio, assessore al Turismo della Regione Puglia e membro del CdA di Fincantieri. Da quanto risulta a Dedalonews, infatti, il 4 marzo la Regione Puglia ha inviato una lettera, a firma del presidente Niki Vendola, al Comitato interministeriale costituito presso la presidenza del Consiglio per le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unitа di Italia.
    Nella missiva il governatore rende nota ufficialmente la volontа della Regione Puglia di finanziare integralmente il progetto di musealizzazione del Vittorio Veneto con fondi giа disponibili rinvenienti da diversi piani di sviluppo regionali. Pertanto, avendo giа disposto una concreta copertura finanziaria, la Regione Puglia ha chiesto che il progetto per il Vittorio Veneto venga subito inserito tra quelli immediatamente operativi che godono di particolari procedure accelerate.
    Nella riunione del 29 febbraio scorso, il Comitato interministeriale costituito presso la presidenza del Consiglio per le Celebrazioni per il 150° Anniversario dell’Unitа di Italia aveva confermato la precedente volontа di realizzare la musealizzazione di Nave Vittorio Veneto approvondone il progetto di dettaglio e inserendolo nel cosiddetto "Elenco interventi integrativi dell’atto di pianificazione generale - opere infrastrutturali". In pratica con questo atto, che autorizza ufficialmente e definitivamente il progetto di dettaglio, e la sua immediata copertura finanziaria con i fondi della Regione Puglia, la musealizzazione dell’incrociatore dovrebbe avviarsi immediatamente. Il tempo stringe: l’opera, infatti, dovrа essere fruibile per il 2011, anno delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’unitа italiana.
    Il progetto di dettaglio dell’iniziativa, elaborato dalla Fincantieri a titolo non oneroso, e a tempo di record, era stato consegnato allo Comitato interministeriale il 31 gennaio scorso. Questo si divide in due sezioni: la prima contiene lo studio dell’allestimento dei percorsi museali, mentre la seconda il progetto strutturale che comprende tutti i lavori e le modifiche che dovranno essere eseguiti sulle strutture della nave - compreso il piano per la messa in sicurezza e l’asportazione dell’amianto presente a bordo - e la "opere a terra" da realizzare per l’ormeggio dello scafo e la fruizione della nave-museo.
    Il Vittorio Veneto sarа collocato alla cosiddetta ‘discesa Vasto’, nella Cittа Vecchia in un’area contigua al Ponte Girevole; и stata "by-passata" cosм anche la problematica della indisponibilitа della Marina Militare a cedere per il momento una parte della Stazione Torpediniere per il Vittorio Veneto. La questione potrа essere ripresa in futuro quando, probabilmente dopo la realizzazione di un nuovo molo con altri ormeggi nella nuova Stazione Navale Mar Grande, la Marina Militare potrebbe rivedere la sua posizione attuale cedendo una parte della banchina in Mar Piccolo.
    Purtroppo in questa fase la Regione Puglia non ha potuto destinare fondi per finanziare anche il progetto per la realizzazione di una struttura scientifica nel forte dell’Isola di San Paolo, una delle due Isole Cheradi prospicienti la cittа, in quanto la infrastruttura non и stata ancora svincolata dal Demanio. Una occasione mancata per finanziare una importante struttura per lo sviluppo del territorio in una storica infrastruttura preservata dalla Marina Militare; un vero peccato: i treni, soprattutto sulle isolette, non passano frequentemente. Fonte: Dedalonews (M.Amatimaggio)

  21. #21
    Shogun Assoluto L'avatar di showa
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    Tanto non vedrà mai davvero la luce.

  22. #22
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    Non credo...
    Saluti

  23. #23
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    Fidati.

  24. #24
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    Predefinito Re: News militari (sea based)

    Allora, speriamo che, una volta tanto, si riesca a concludere qualcosa in questo immobile paese...
    Saluti

  25. #25
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    Predefinito Re: News militari (sea based)

    Temo di essere abbastanza d'accordo con Showa, non credo che si riuscirà mai a trasformare un oggetto così chiaramente fascista/imperialista/guerrafondaio/mangiabambini come una nave da guerra in un museo dove si potrebbero portare i BAMBINI! Senza contare che non voglio sapere in che condizione siano scafo e strutture dopo essere stati lasciati ad arrugginire per dieci anni a Taranto (portaerei russe docent).

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