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  1. #176
    Lo Zio L'avatar di scutum 2
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    Da Analisi Difesa di questo mese.
    Il sistema di difesa antiaerea MBDA Aspide 2000 ha conseguito un’altra brillante performance durante un’esercitazione effettuato in gennaio dalla Air Defence Brigade kuwaitiana abbattendo con impatto diretto ben cinque bersagli aerei che simulavano diversi profili di attacco sia di giorno sia di notte. L’esercitazione delle Forze Aeree Kuwaitiane (che impiegano 10 sistemi Skyguard/Aspide) ha confermato l’efficacia del sistema di difesa antiaerea che nella sua carriera ha registrato una percentuale di successi del 97 per cento su oltre 600 missili lanciati da tutte le forze armate che impiegano i più di 5.000 missili finora prodotti. La recente versione Spada 2000 Plus è in grado di impegnare bersagli di tipo diverso: aerei, elicotteri, drones/UAV e missili da crociera.

    Saluti

  2. #177
    Shogun Assoluto L'avatar di showa
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    Come al solito, viene il rammarico per tutte le volte che i politici italiani non hanno appoggiato con sufficiente forza l'esportazione di sistemi d'arma così valenti.

  3. #178
    Il Nonno L'avatar di Gil-galad, Re degli Elfi
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    Ma si sa, le armi sono il maleeeeeee!
    E comunque il problema è non solo del governo. Forse pochi sanno che negli anni '80 il movimento cattolico portò avanti una campagna di boicottaggio verse le banche che finanziavano i "venditori di morte", per cui oggi come oggi le banche italiane non forniscono soldi alle industrie dalla difesa, che devono procacciarsi i soldi all'estero a tassi di interesse maggiori.

  4. #179
    Shogun Assoluto L'avatar di showa
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    Ma anche negli anni 90, eh...

  5. #180

    Predefinito Re: News militari (air based)

    persa la commessa per l'elicottero del presidente USA,ma stando ad alcune dichiarazioni di Finmeccanica l'impatto economico sul gruppo sarebbe trascurabile.
    http://www.libero-news.it/articles/view/534604

  6. #181
    Il Nonno L'avatar di Gil-galad, Re degli Elfi
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    Sarà interessante vedere adesso quanto dovrà pagare il pentagono di penale, secondo me si arriverà ad una somma superiore a quella che si sarebbe pagata terminando l'ordine con i cinque elicotteri già pronti.

  7. #182
    Shogun Assoluto L'avatar di showa
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    Tanto devono comunque sostituire la flotta di elicotteri, quindi prima o poi... chissà se faranno la figura dei canadesi, quando cancellarono il programma per acquistare il 101 come elicottero SAR, pagando di penali esattamente il costo di acquisizione degli elicotteri. Poi rifecero la gara e "ricomprarono" proprio l'EH-101.
    Nel Sole 24 Ore cartaceo c'è scritto anche che fermeranno la produzione del F-22 a 187 esemplari: un perfetto esempio di oculato procurement.

  8. #183
    Il Nonno L'avatar di Gil-galad, Re degli Elfi
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    Più che altro stavo leggendo un interessante articolo di Mario Arpino riguardo al fatto che tra poco spetterà al parlamento italiano prendere una decisione definitiva se entrare o no nel programma JSF. Non ho idea sinceramente che cosa ne uscirà fuori, è ovvio che non andando avanti col programma si risparmierebbero un bel po' di soldi nell'immediato, ma rasenterebbe l'agire del cornuto che per fare uno sfregio alla moglie infedele si taglia le palle.
    Dal mio punto di vista la soluzione ottimale sarebbe di acquistare solo la versione B (quella STOVL) del JSF e creare un pool unico di macchine tra aviazione e marina. Ovviamente ciò non accadrà mai.

  9. #184
    Il Nonno L'avatar di Gil-galad, Re degli Elfi
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    Alla fine il pasticcone coreano è stato lanciato, ma non c'è stato bisogno di abbatterlo, ha fallito di suo.

    North Korea's message in a missile

    07 April 2009

    The Unha 2 rocket in its ascent over North Korea's east coast on the morning of 5 April 2009. (Image copyright © 2009 DigitalGlobe Inc)

    To lose one space-launch vehicle (SLV) may be regarded as misfortune; to lose two looks like carelessness. However, lose three and it appears to be systematic problems with your missile programme.
    North Korea now finds itself examining where it all went wrong. Having spent what policy research group the Institute for National Security Strategy estimates would be USD500 million on an SLV launch, the hermitic state failed to place a satellite into orbit on 5 April for the third time in 11 years.
    Not that the launch and the money have been totally wasted. Despite its failure, the event garnered significant international attention, bolstered domestic support and could even encourage a return to six-party negotiations. Nonetheless, the launch also demonstrates North Korea's ongoing attempts to develop an intercontinental ballistic missile and deliverable nuclear warhead. In the medium to long term, the launch will only heighten tension in Northeast Asia and undermine multilateral negotiations.
    153 of 878 words
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    End of non-subscriber extract

  10. #185
    Il Nonno L'avatar di Gil-galad, Re degli Elfi
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    Dal sito dell'Istituto Affari Internazionali

    Programma JSF, una scelta strategica per l’Italia
    Michele Nones
    14/04/2009


    Le Commissioni Difesa della Camera dei Deputati e del Senato hanno espresso la scorsa settimana parere favorevole sulla partecipazione italiana al programma di produzione del velivolo F-35 Lightning II (JSF). Dopo un dibattito svoltosi in tempi rapidi a causa della concomitanza con il terremoto in Abruzzo e della scadenza ravvicinata per esprimere il parere consultivo, la maggioranza è stata compatta nel sostenere la proposta del governo e l’opposizione si è attestata sull’astensione.

    Quest’ultima ha così evitato di cedere alle sirene dei movimenti pacifisti e di qualche esponente più oltranzista che chiedevano un voto contrario. Sarebbe stata una prova di incoerenza e di pressappochismo soprattutto per le ragioni addotte dagli oppositori del programma: natura “offensiva” del velivolo (come se le armi non lo fossero tutte), subordinazione all’industria americana (come se con qualche punto percentuale di partecipazione ad un programma si potesse decidere alla pari), insufficienti ritorni industriali (come se dovessero essere garantiti in una logica assistenziale), mancata preferenza europea (come se fosse possibile impiegare l’Eurofighter nelle stesse missioni con le stesse prestazioni).

    L’astensione è stata motivata principalmente con il contemporaneo annuncio dell’istituzione da parte del Ministro della Difesa di una commissione interministeriale per la riorganizzazione del nostro sistema di difesa e sicurezza. Questo avrebbe suggerito, secondo l’opposizione, di non varare programmi di grandi dimensioni, come il JSF, che finiscono col vincolare le future decisioni. Osservazione non priva di fondamento, che è stata tuttavia superata dalla necessità di prendere una decisione tempestiva in merito alla realizzazione dellaFinal Assembly & Check Out (Faco) presso l’aeroporto militare di Cameri, uno degli elementi portanti della strategia italiana. In ogni caso è evidente che, invece, in termini di dimensioni anche questo programma dovrà essere valutato, come tutti gli altri, nel quadro del nuovo strumento militare che verrà disegnato.

    Le ragioni strategiche del programma JSF
    Ciò che invece il dibattito ha messo poco in luce è il carattere strategico della scelta compiuta dall’Italia. Ciò non meraviglia perché in realtà questo punto è stato appena sfiorato sia dalla Difesa sia dalla maggioranza. In realtà questo è ed è stato il terreno sul quale confrontarsi, fin da quando il Ministro Andreatta nel 1997 ha spinto le Forze Armate ad interessarsi all’innovativo programma americano e l’anno seguente il governo D’Alema ad approvare la partecipazione alla prima fase dello sviluppo.

    Nella ricerca Il programma F-35 Joint Strike Fighter e l’Europa che lo IAI ha realizzato lo scorso anno questo aspetto era stato evidenziato, dimostrando che le esigenze delle Forze Armate comportavano l’acquisizione di un centinaio di questi velivoli e che non vi erano serie e credibili alternative. Era stato inoltre ribadito che, per non disperdere il patrimonio tecnologico e industriale acquisito, con grande impegno di risorse, grazie al programma Eurofighter, era indispensabile sfruttare il programma JSF. I due obiettivi da conseguire erano così indicati: 1) avere non solo la capacità di integrazione del velivolo attraverso la Faco, ma anche una capacità di Maintenance, Repair, Overhaul & Upgrade (MRO&U) -, il che implica avere una maggiore visibilità sul programma; 2) coordinare il più possibile la partecipazione europea in modo da rafforzare il peso collettivo presso i partner americani. In ambedue i casi il presupposto era, però, quello di decidere tempestivamente la partecipazione al programma di acquisizione.

    Sul primo fronte l’inizio dei lavori a Cameri non poteva essere ulteriormente rinviato. Non appena la firma del contratto sarà autorizzata dal Ministro della Difesa si potrà da una parte dare il via ai lavori, dall’altra verificare più nel dettaglio le intenzioni americane per quanto riguarda sia i trasferimenti tecnologici sia le attività produttive. Ma non bisogna dimenticare che il principi a cui si attengono i nostri alleati in tutte le aree “sensibili” è quello del “need to know”. In altri termini non si può pretendere il trasferimento di conoscenze fino a quando non sono indispensabili per svolgere l’attività prevista. Questo significa che il processo di trasferimento sarà progressivo e dovrà esserne garantita la continuità nel tempo. Di qui il necessario forte impegno della Difesa verso il Governo e l’industria americani per assicurare che agli impegni seguano i fatti. In questo quadro anche il Parlamento potrà fare la sua parte ottenendo dal Governo regolari aggiornamenti che serviranno anche per fare pressione oltre oceano.

    Una sfida per l’Europa
    Sul secondo fronte, quello europeo, solo una decisione italiana rende credibile l’accordo già siglato con l’Olanda e la sua potenziale estensione ad altri partner europei. Avere in Italia l’unico centro europeo per il mantenimento, il supporto logistico e l’aggiornamento dei velivoli è un asset per l’intero Vecchio Continente e, grazie all’europeizzazione del programma e, si auspica, dell’industria aerospaziale, può diventare una delle basi del rafforzamento delle capacità tecnologiche e industriali europee e, insieme, di una rinnovata e rafforzata collaborazione transatlantica. I paesi europei devono spingere verso una nuova impostazione di questo e di futuri eventuali programmi, accompagnando il piano bilaterale con quello bi-continentale. Vi sono, infatti, attività che possono essere impostate e gestite in comune fra i paesi europei, coordinando le loro posizioni prima di definirle a livello transatlantico.

    Anche nel caso del JSF si sarebbe potuto ottenere sicuramente di più se, invece di marciare in ordine sparso, si fosse fin dall’inizio riconosciuto che i paesi europei non volevano sviluppare un programma autonomo alternativo e, quindi, la strada della collaborazione con gli americani era obbligata. Ma egoismi e velleità nazionali da una parte e indisponibilità ad investire di più in sicurezza e difesa, dall’altra, hanno portato ancora una volta l’Europa a non decidere e a lasciare che ogni paese procedesse isolatamente. È stata un’occasione sprecata, ma ora, dopo la decisione italiana, qualche cosa si può ancora fare anche su questo piano.

    Michele Nones è Direttore dell’area Sicurezza e Difesa dello IAI.

    Vedi anche:

    Mario Arpino: Se la crisi spezza le ali alla cooperazione transatlantica

  11. #186
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    A mio avviso, sul piano tecnologico ed industriale, la questione, nel lungo periodo e in termini strategici, manifesterà una rilevanza epocale.
    Mi icuriosisce una cosa della foto... Non avevo mai visto il raddome che appare, adesso, sulla giuntura dell'ala sx alla fusoliera... Qualcuno sa cos'è? Sembra l'allocazione della sonda per il rifornimento in volo ma...

  12. #187
    Il Nonno L'avatar di Gil-galad, Re degli Elfi
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    Sì, credo anche io che sia l'alloggiamento della sonda.

  13. #188
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    Mi lascia perpelsso però... Così la linea "stelath" fa a farsi friggere, è una protuberanza notevole...
    Molto strano, davvero, che non sia stato progettato con la "solita" allocazione interna tipica degli ultimi progetti, a maggior ragione, come detto, tenendo conto che è uno stealth... Bhà...
    Saluti

  14. #189
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    Ho fatto qualche ricerca per immagini. A quanto pare la protuberanza compare solo sulla versione A per l'aeronautica, per cui direi che la sonda da rifornimento è da scartare (in effetti guardando bene la foto, dietro il cockpit si vede il ricettacolo per il trave di rifornimento). A questo punto non so che dire. Un'ipotesi potrebbe essere l'alloggiamento del cannone, ma guardando le immagini direi che esso sia annegato nell'altra radice alare, tanto è vero che nelle versioni A e C sul lato destro si vedono chiaramente i portelli per l'estrazione dei fumi e delle munizioni. L'unica cosa che mi viene in mente a questo punto è che la protuberanza contenga una versione interna del pod di puntameno Litening (quindi con IRST, FLIR e puntatore laser)

    [edit] ecco le tre versioni a confronto



    Ultima modifica di Gil-galad, Re degli Elfi; 17-04-09 alle 12:43:09

  15. #190
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    Ohibò, pare sia proprio il cannone (un sistema di puntamento non è possibile perchè appare del tutto chiusa ed è troppo "schermato" dalla sagoma dell'aereo)...

    http://images.google.it/imgres?imgur...CYTF-Ab94s2_BQ

    E' la prima volta che vedo una foto del genere, o almeno la prima volta che noto... Appena torno a casa do una occhiata alla scheda tecnica che ho in un numero di "Aerei"... Forse le foto che ho visto sino ad oggi essendo relative ai primi prototipi non prevedevano ancora la presenza del cannone...
    Rimane, tuttavia, la mia perplessità, nonostante quanto dica l'articolo di cui al link... E una sagoma notevole e molto sporgente... Forse dovuta alla necessità di lasciare spazio alle stive ma... Non so quanto possa compromettere il profilo stelath...
    Da aprofondire...
    Saluti

  16. #191
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    Uhm, facci sapere poi! Nel frattempo ecco un'altra notizia su cui scannarsi: il fiero rapace a quanto pare è stato pugnalato alle spalle (e con buona pace dei giapponesi che ancora speravano di procurarselo)

    USAF leaders support F-22 shutdown
    US Air Force (USAF) leaders have endorsed Secretary of Defense Robert Gates' proposal to end production of the Lockheed Martin F-22 Raptor air superiority fighter, marking a major policy reversal for the service. In a 12 April opinion editorial in the Washington Post , USAF Secretary Michael Donley and Chief of Staff General Norton Schwartz made their first public statement supporting a proposal in the Department of Defense Fiscal Year 2010 budget request to end the F-22 production line at 187 aircraft


  17. #192
    Lo Zio L'avatar di scutum 2
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    Confermo...
    Il fatto è che sulla tavola (disegno) principale il raddome appare la metà di quello che sembra in foto (fattore luce?) e su buona parte delle foto che ho non appare (foto di primi esemplari operativi o di esemplari B o C)...
    Cmq mai visto un raddome di un cannone tanto pronunciato... rimango perplesso.
    Saluti

  18. #193
    Shogun Assoluto L'avatar di showa
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    I giapponesi, al pari di altri possibili candidati, non l'avrebbero mai ottenuto anche se non avessero "intelligentemente" chiuso la linea di produzione.

  19. #194
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    Sempre in tema di JSF

    Computer Spies Breach Fighter-Jet Project


    By SIOBHAN GORMAN, AUGUST COLE and YOCHI DREAZEN

    WASHINGTON -- Computer spies have broken into the Pentagon's $300 billion Joint Strike Fighter project -- the Defense Department's costliest weapons program ever -- according to current and former government officials familiar with the attacks.
    Similar incidents have also breached the Air Force's air-traffic-control system in recent months, these people say. In the case of the fighter-jet program, the intruders were able to copy and siphon off several terabytes of data related to design and electronics systems, officials say, potentially making it easier to defend against the craft.
    The latest intrusions provide new evidence that a battle is heating up between the U.S. and potential adversaries over the data networks that tie the world together. The revelations follow a recent Wall Street Journal report that computers used to control the U.S. electrical-distribution system, as well as other infrastructure, have also been infiltrated by spies abroad.
    View Full Image



    US Air ForceHACKING VICTIM: Spies are said to have stolen data on the F-35 Lightning II fighter. Here, the plane undergoes flight testing over Texas.






    Attacks like these -- or U.S. awareness of them -- appear to have escalated in the past six months, said one former official briefed on the matter. "There's never been anything like it," this person said, adding that other military and civilian agencies as well as private companies are affected. "It's everything that keeps this country going."
    Many details couldn't be learned, including the specific identity of the attackers, and the scope of the damage to the U.S. defense program, either in financial or security terms. In addition, while the spies were able to download sizable amounts of data related to the jet-fighter, they weren't able to access the most sensitive material, which is stored on computers not connected to the Internet.
    Former U.S. officials say the attacks appear to have originated in China. However it can be extremely difficult to determine the true origin because it is easy to mask identities online.
    A Pentagon report issued last month said that the Chinese military has made "steady progress" in developing online-warfare techniques. China hopes its computer skills can help it compensate for an underdeveloped military, the report said.
    The Chinese Embassy said in a statement that China "opposes and forbids all forms of cyber crimes." It called the Pentagon's report "a product of the Cold War mentality" and said the allegations of cyber espionage are "intentionally fabricated to fan up China threat sensations."

    The U.S. has no single government or military office responsible for cyber security. The Obama administration is likely to soon propose creating a senior White House computer-security post to coordinate policy and a new military command that would take the lead in protecting key computer networks from intrusions, according to senior officials.
    The Bush administration planned to spend about $17 billion over several years on a new online-security initiative and the Obama administration has indicated it could expand on that. Spending on this scale would represent a potential windfall for government agencies and private contractors at a time of falling budgets. While specialists broadly agree that the threat is growing, there is debate about how much to spend in defending against attacks.
    The Joint Strike Fighter, also known as the F-35 Lightning II, is the costliest and most technically challenging weapons program the Pentagon has ever attempted. The plane, led by Lockheed Martin Corp., relies on 7.5 million lines of computer code, which the Government Accountability Office said is more than triple the amount used in the current top Air Force fighter.
    Six current and former officials familiar with the matter confirmed that the fighter program had been repeatedly broken into. The Air Force has launched an investigation.
    Pentagon officials declined to comment directly on the Joint Strike Fighter compromises. Pentagon systems "are probed daily," said Air Force Lt. Col. Eric Butterbaugh, a Pentagon spokesman. "We aggressively monitor our networks for intrusions and have appropriate procedures to address these threats." U.S. counterintelligence chief Joel Brenner, speaking earlier this month to a business audience in Austin, Texas, warned that fighter-jet programs have been compromised.
    Foreign allies are helping develop the aircraft, which opens up other avenues of attack for spies online. At least one breach appears to have occurred in Turkey and another country that is a U.S. ally, according to people familiar with the matter.
    Joint Strike Fighter test aircraft are already flying, and money to build the jet is included in the Pentagon's budget for this year and next.



    Computer systems involved with the program appear to have been infiltrated at least as far back as 2007, according to people familiar with the matter. Evidence of penetrations continued to be discovered at least into 2008. The intruders appear to have been interested in data about the design of the plane, its performance statistics and its electronic systems, former officials said.
    The intruders compromised the system responsible for diagnosing a plane's maintenance problems during flight, according to officials familiar with the matter. However, the plane's most vital systems -- such as flight controls and sensors -- are physically isolated from the publicly accessible Internet, they said.
    The intruders entered through vulnerabilities in the networks of two or three contractors helping to build the high-tech fighter jet, according to people who have been briefed on the matter. Lockheed Martin is the lead contractor on the program, and Northrop Grumman Corp. and BAE Systems PLC also play major roles in its development.
    Lockheed Martin and BAE declined to comment. Northrop referred questions to Lockheed.
    The spies inserted technology that encrypts the data as it's being stolen; as a result, investigators can't tell exactly what data has been taken. A former Pentagon official said the military carried out a thorough cleanup.
    Fighting online attacks like these is particularly difficult because defense contractors may have uneven network security, but the Pentagon is reliant on them to perform sensitive work. In the past year, the Pentagon has stepped up efforts to work with contractors to improve computer security.
    Investigators traced the penetrations back with a "high level of certainty" to known Chinese Internet protocol, or IP, addresses and digital fingerprints that had been used for attacks in the past, said a person briefed on the matter.
    As for the intrusion into the Air Force's air-traffic control systems, three current and former officials familiar with the incident said it occurred in recent months. It alarmed U.S. national security officials, particularly at the National Security Agency, because the access the spies gained could have allowed them to interfere with the system, said one former official. The danger is that intruders might find weaknesses that could be exploited to confuse or damage U.S. military craft.
    Military officials declined to comment on the incident.
    In his speech in Austin, Mr. Brenner, the U.S. counterintelligence chief, issued a veiled warning about threats to air traffic in the context of Chinese infiltration of U.S. networks. He spoke of his concerns about the vulnerability of U.S. air traffic control systems to cyber infiltration, adding "our networks are being mapped." He went on to warn of a potential situation where "a fighter pilot can't trust his radar."
    In soldoni, si son fatti fregare da qualche spia, probabilmente cinese, un po' di specifiche tecniche minori del progetto JSF. Fail

  20. #195
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    Peggio sarebbe stato se fossero riusciti a penetrare nella rete del DoD o roba simile. In ogni caso, purtroppo, più è la gente che lavora attorno ad un progetto, maggiore sono le probabilità di trovare qualcuno che, in un modo o nell'altro, "lascia" spiragli nella sicurezza.

  21. #196
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    Predator C emerges to operate in 'higher threat environments'

    By Caitlin Harrington
    22 April 2009

    The Predator C Avenger UAV pictured at GAASI's Gray Butte Flight Operations Facility in Palmdale, California, prior to flight trials. (GAASI)


    General Atomics Aeronautical Systems Inc (GAASI) revealed new details on 20 April about its Predator C Avenger: an armed unmanned aerial vehicle (UAV) designed to be faster and more 'survivable' than the Predators now operating in Iraq and Afghanistan.
    The company said that three test flights of the aircraft have taken place at the company's Gray Butte Flight Operations Facility in Palmdale, California, and that the aircraft landed "without any discrepancies and was ready to fly again once refuelled".
    The new Predator is designed to operate in "higher threat environments" than the MQ-1 Predator and MQ-9 Reaper; two of its standout features include a Pratt & Whitney PW545B turbojet instead of a rear-mounted pusher propeller for faster speeds and a "reduced [radar] signature" design to minimise the risk of detection.
    In addition to the elimination of the propeller, the Predator C has some other stealth qualities: the upwardly oriented V-tail could help to deflect radar and to shield the engine's infrared (IR) signature. Also, the Predator C's fuselage and 66 ft (20 m) swept wings appear to be shaped to reduce the aircraft's radar cross section in a manner similar to other stealthy US Air Force (USAF) aircraft such as the F-22 Raptor and B-2 Spirit. The Predator C also has a long, smooth underside that includes an internal weapon bay. A wide area surveillance sensor could also be carried internally, the company said.
    233 of 625 words
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  22. #197
    Il Nonno L'avatar di aga04
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    In soldoni, si son fatti fregare da qualche spia, probabilmente cinese, un po' di specifiche tecniche minori del progetto JSF. Fail
    Quanto tempo dobbiamo aspettare per vedere la copia cinese dell'F35?

  23. #198
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    Da A.D.
    I piloti dell’Aeronautica Militare Italiana hanno superato le 10.000 ore volo sul Typhoon, il velivolo da difesa aerea di nuova generazione in servizio con due reparti della forza armata. Il velivolo, che opera in Italia dalle basi di Grosseto e Gioia del Colle, è quotidianamente impegnato, da oltre tre anni, in missioni di polizia aerea e di allarme per il controllo dei cieli, avendo inaugurato queste operazioni durante le Olimpiadi invernali del 2006. Da quella data altre quattro aeronautiche si sono via via aggiunte a quella italiana nel dichiarare l’operatività del velivolo e la flotta di Typhoon in servizio in Italia, Germania, Regno Unito, Spagna e Austria ha oramai superato il totale delle 50.000 ore volo. Entro la fine dell’anno saranno consegnati anche i primi esemplari di Typhoon per la forza aerea dell’Arabia Saudita, primo cliente non europeo dell’Eurofighter. Con i Typhoon destinati alle quattro nazioni partner del programma (Germania, Italia, Regno Unito e Spagna), più i 15 ordinati dall’Austria e i 72 dall’Arabia Saudita, il programma Eurofighter si può considerare il maggior successo tecnologico ed industriale internazionale nel settore dei velivoli da difesa di nuova generazione. Mentre prosegue l’aggiornamento dei velivoli del primo lotto produttivo (148 aerei, di cui 28 per l’Italia, tutti consegnati) allo standard finale di sviluppo basico previsto per questa versione, sono entrati in servizio i primi velivoli di standard del secondo lotto produttivo (previsti 46 per l’Italia) e l’Aeronautica Militare si sta distinguendo per essere la forza aerea che ad oggi ha accumulato più ore volo sulle macchine del secondo lotto di produzione, dimostrando che il sistema Italia sa gestire meglio di altri la discontinuità rappresentata dall’introduzione in flotta di un nuovo standard operativo e tecnologico. L’Eurofighter Typhoon è un programma fondamentale per l’industria aeronautica italiana che vi partecipa direttamente con una quota pari al 19% del programma fornendo lavoro a lungo termine per ben 24.000 risorse presso una rete di circa 200 aziende, e per le aziende del Gruppo Finmeccanica in particolare, che con circa il 36% di partecipazione industriale, svolgono un importante ruolo nella definizione, progettazione, sviluppo e produzione del nuovo velivolo, frontiera della tecnologia dell’industria europea. La definizione, la progettazione, lo sviluppo e la produzione dell’Eurofighter, la partecipazione in tutta Europa di oltre 400 aziende e l’impiego di più di 100.000 addetti ne fanno il principale programma di collaborazione industriale della storia del Vecchio Continente.

  24. #199
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    FAB three: Brazil fighter competition heats up as race enters final straight

    By Reuben F Johnson
    13 May 2009

    US Navy F/A-18 Super Hornet. Boeing's size and experience are considered strengths of its bid but Brazil may fear perceived technology-transfer difficulties. (Jane's/Patrick Allen)

    When the commander of the Brazilian Air Force (Força Aérea Brasileira - FAB), Lieutenant Brigadier Juniti Saito, originally laid out his programme milestones for the re-start of its F-X future fighter programme - now called F-X2 - most of the companies participating thought that it was an overly ambitious schedule that would end up slipping to the right.
    However, according to one Dassault executive, "surprisingly, the programme has run almost entirely according to the timetable that Brig Saito laid out two years ago".
    All the signs are that the announcement of the winner will take place as planned in October 2009. The three-way contest is now between the Boeing F/A-18E/F Super Hornet, the Dassault Rafale and Saab's JAS 39 Gripen. The initial buy is for 36 aircraft but, with anticipated follow-ons needed to replace the majority of the FAB's fleet, the total programme numbers could be as high as 100-120 fighters.
    The FAB's fighter fleet is so old that it was described by a European defence industry executive who spoke to Jane's as "a flying museum". The FAB's F-5Ms, which have been upgraded with Israeli avionics, and 12 used Dassault Mirage 2000s that were sold to Brazil by the French in 2006 compose the bulk of the fighter force. The used Mirages were designed to be little more than a stop-gap measure that would give the FAB a five-year breathing space until it could procure new aircraft.
    237 of 1232 words
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    Sinceramente il fatto che l'aviazione brasiliana avesse bandito un concorso per un nuovo caccia mi era sfuggito completamente, così come che l'EF-2000 e l'F-16 siano stati già eliminati dalla lista.

  25. #200
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    Predefinito Re: News militari (air based)

    Come possano pensare di scegliere fra aerei profondamente differenti è un mistero tutto brasiliano...

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