Giusto per capirci. Il provvedimento nei suoi confronti non nasce dal fatto che abbia detto cose vere o false. Nasce dal fatto che è nato col dichiarato intento di creare un flame in questo topic e di apportare divisioni. A differenza degli altri utenti, che non hanno che il forum per manifestare le loro opioni, Mao (come te del resto) possiede i contatti miei e del Toso. Se quindi il suo intento fosse stato quello chi chiedere spiegazioni o anche solo di manifestare il suo sdegno, avrebbe potuto farlo coi diretti interessati, che gli avrebbero anche dato le spiegazioni del caso.
Invece ha ricercato la platealizzazione dell'evento e lo scontro frontale, e queste sono a mio avviso ragioni più che sufficienti per un provvedimento, che ho preso nella speranza che servisse a portare consiglio. Poiché ha sortito l'effetto contrario, ho indubbiamente commesso un errore di valutazione nei suoi confronti. Aggiungo infine che trovo la vicenda attuale particolarmente dolorosa sul piano personale: come ho già avuto modo di scrivere su questo forum, Mao è una ferita che continua a riaprirsi nonostante ultimamente abbia fatto del mio meglio per ricucire un rapporto dando più di un cenno di distensione. Il fatto però che un invito a una discussione in privato venga denunciato su queste pagine come un "avvertimento mafioso", indica che forse dovrei rassegnarmi all'idea che non è possibile tornare a essere amici come un tempo. Perché alla fine si deve essere in due a volerlo.
Questa è l'occasione mancata alla quale accennavo in un mio precedente messaggio.