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  1. #76
    Lo Zio
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    Predefinito Re: La destra si oppone all'aumento delle buste paga.

    Aragorn ha scritto dom, 30 aprile 2006 alle 01:36
    abbiamo due sorprendenti esempi di inioranza lungamente protratta qui con noi... lascio al pubblico indovinare chi siano(io ne eh )


    P.S. uakikki sai cosa sia effettivamente il cuneo fiscle?
    Sì, tu lo sai?

    PS: Si scrive "uakiki" con 2 "k"
    PPS: la mia obiezione è sul fatto che la riduzione del cuneo fiscale non vuole dire automaticamente aumento delle buste paga. Vi è una quota percentuale in più che lo Stato lascia alle imprese e ai lavoratori. E' lo Stato stesso a stabilire in che misura questi due soggetti ne debbano beneficiare. Dire che "la destra si oppone all'aumento delle buste paga" quando invece pone dubbi (non "si oppone") sulla effettiva realizzabilità dell'INTERA manovra, è quantomeno scorretto.

  2. #77
    Lo Zio L'avatar di alemar78
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    Predefinito Re: La destra si oppone all'aumento delle buste paga.

    abaper ha scritto dom, 30 aprile 2006 alle 10:19
    alemar78 ha scritto dom, 30 aprile 2006 alle 10:02


    A me, la parte che sinceramente preoccupa è quella.
    Se il ragionamento di base della riforma è corretto, ossia che ci sia lo stesso trattamento fiscale tra un contratto a tempo determinato e uno a tempo indeterminato, mi lascia perplesso il modo attraverso il quale questo verrà attuato (o perlomeno quello che ho capito dai vari confronti pre-elettorali). Se ho capito bene (e credo di sì, perchè l'ho sentito dire in più di un'occasione), l'intenzione del governo Prodi è quella di rendere svantaggioso un contratto a tempo determinato aumentandone il carico fiscale. Io avrei preferito che fosse reso svantaggioso attraverso il procedimento contrario, ossia attraverso la diminuzione del carico fiscale per il contratto a tempo indeterminato. Non vorrei che questo tipo di riforma avesse come risultato il blocco delle assunzioni, visto che ritengo il contratto a tempo determinato non necessariamente un capriccio delle aziende, ma anche una reale necessità. Secondo me è sbagliato il concetto che togliendo (o comunque rendendo non conveniente) il lavoro a tempo determinato automaticamente avverranno assunzioni a tempo indeterminato...
    - perchè un'azienda dovrebbe assumere una persona a tempo indeterminato se costa di più di un tempo determinato(a parità di stipendio netto)?
    Su questo punto sono d'accordo, forse prima non mi sono espresso in modo chiaro. La mia perplessità riguarda solo una cosa, provo a fare un esempio molto semplificato. Mettiamo che la situazione attuale (sbagliata) sia quella in cui il costo del lavoro a tempo determinato sia 5 e il costo del lavoro a tempo indeterminato sia 10.
    La mia soluzione sarebbe (se possibile ovviamente) che il costo di entrambi fosse 5.
    La soluzione che mi pare di aver capito abbia proposto Prodi è che il costo di entrambi sia 10, e questo, sempre che io abbia capito giusto mi sembra controproducente.
    Poi magari si farà 7 e 7...

  3. #78
    abaper
    ospite

    Predefinito Re: La destra si oppone all'aumento delle buste paga.

    alemar78 ha scritto dom, 30 aprile 2006 alle 10:37
    abaper ha scritto dom, 30 aprile 2006 alle 10:19
    alemar78 ha scritto dom, 30 aprile 2006 alle 10:02


    A me, la parte che sinceramente preoccupa è quella.
    Se il ragionamento di base della riforma è corretto, ossia che ci sia lo stesso trattamento fiscale tra un contratto a tempo determinato e uno a tempo indeterminato, mi lascia perplesso il modo attraverso il quale questo verrà attuato (o perlomeno quello che ho capito dai vari confronti pre-elettorali). Se ho capito bene (e credo di sì, perchè l'ho sentito dire in più di un'occasione), l'intenzione del governo Prodi è quella di rendere svantaggioso un contratto a tempo determinato aumentandone il carico fiscale. Io avrei preferito che fosse reso svantaggioso attraverso il procedimento contrario, ossia attraverso la diminuzione del carico fiscale per il contratto a tempo indeterminato. Non vorrei che questo tipo di riforma avesse come risultato il blocco delle assunzioni, visto che ritengo il contratto a tempo determinato non necessariamente un capriccio delle aziende, ma anche una reale necessità. Secondo me è sbagliato il concetto che togliendo (o comunque rendendo non conveniente) il lavoro a tempo determinato automaticamente avverranno assunzioni a tempo indeterminato...
    - perchè un'azienda dovrebbe assumere una persona a tempo indeterminato se costa di più di un tempo determinato(a parità di stipendio netto)?
    Su questo punto sono d'accordo, forse prima non mi sono espresso in modo chiaro. La mia perplessità riguarda solo una cosa, provo a fare un esempio molto semplificato. Mettiamo che la situazione attuale (sbagliata) sia quella in cui il costo del lavoro a tempo determinato sia 5 e il costo del lavoro a tempo indeterminato sia 10.
    La mia soluzione sarebbe (se possibile ovviamente) che il costo di entrambi fosse 5.
    La soluzione che mi pare di aver capito abbia proposto Prodi è che il costo di entrambi sia 10, e questo, sempre che io abbia capito giusto mi sembra controproducente.
    Poi magari si farà 7 e 7...
    probabilmente a regime si avrà un 7 e 7.5 a favore del lavoro a tempo indeterminato.
    Lo 0.5 in più sarà speso per coprire i buchi di lavoro con una sorta di cassa integrazione (o reddito minimo).
    Ma, da quel che ho capito, è ancora un provvedimento in fase di studio. Insomma non è scritto nel programma. Però è scritto nel libro bianco di Biagi a cui tutti sembrano fare riferimento

  4. #79

    Predefinito Re: La destra si oppone all'aumento delle buste paga.

    Bè tenete conto che queste cose Prodi le ha dette in campagna elettorale. Probabilmente il futuro ministro dell'economia dovrà fare i dovuti calcoli quando deciderà di alzare le tasse sul lavoro precario e abbassare la tassazione del lavoro dipendente indeterminato.
    Da quello che ho capito (mia interpretazione quindi, occhio ) si vuole cercare di rendere meno appetibile certi comportamente opportunistici, come il continuo usa e getta.
    Chi lo sa, magari introducono solo lo "scatto alla risposta"

  5. #80

    Predefinito Re: La destra si oppone all'aumento delle buste paga.

    Il Nero ha scritto sab, 29 aprile 2006 alle 23:54
    Il problema è che una detassazione del 3.33% è troppo poco per qualunque considerazione di questo genere. Che poi sia comunque una buona riforma è palese e condiviso. Ma non spererei troppo negli effetti di una riduzione così piccola. Tieni anche presente che le aziende che ora campano col precariato avranno vita dura, se si pareggia (come è stato giustamente auspicato) il cuneo fiscale tra precariato e lavoro a tempo indeterminato. Sostanzialmente, la riforma in sè è troppo poco, però può essere l'inizio di un percorso. Anche se io non parlerei di inizio, dato che la ristrutturazione del mondo del lavoro in Italia è cominciata diverso tempo fa (ristrutturazione del sistema pensionistico, introduzione della flessibilità, ecc. ecc.).

    PS: Sono interessato al grassettato. Esplica !

    Siamo d'accordo allora, non sarà la manna celeste, ma solo il fatto che anche da destra in molti la presero in considerazione, ne fa almeno uno strumento credibile.
    Comunque lo scopriremo solo nel tempo, a mio avviso nel lungo periodo.
    Poi, per inciso, io non sono ancora laureato e quel che conosco di imprese è dovuto al fatto che per motivi famigliari qualche esperienza ce l'ho, e per il fatto che studio queste cose.

    Il grassettato?
    Niente di sibillino, come già diceva Chiwaz (mi pare) una grande impresa (per esempio) con 150 dipendenti ha dei costi fissi del lavoro X.
    Se riduce parte costi fissi ha di fronte a se la possibilità di irrobustirsi le spalle. Cosa che:primo fa fare bella figura con le banche, secondo è un'assicurazione per i momenti di crisi.
    Il profitto lo fai o abbassando i tuoi costi o aumentando i prezzi.
    In questo caso lo stato sta promettendo alle industrie un futuro -2/3% sui costi fissi... scusa se è poco !

    ps= ho la sensazione che presto o tardi si scoprirà che l'inniorante sono io

  6. #81
    La Borga L'avatar di Il Nero
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    Predefinito Re: La destra si oppone all'aumento delle buste paga.

    Indipendentemente ha scritto dom, 30 aprile 2006 alle 11:15
    Il Nero ha scritto sab, 29 aprile 2006 alle 23:54
    Il problema è che una detassazione del 3.33% è troppo poco per qualunque considerazione di questo genere. Che poi sia comunque una buona riforma è palese e condiviso. Ma non spererei troppo negli effetti di una riduzione così piccola. Tieni anche presente che le aziende che ora campano col precariato avranno vita dura, se si pareggia (come è stato giustamente auspicato) il cuneo fiscale tra precariato e lavoro a tempo indeterminato. Sostanzialmente, la riforma in sè è troppo poco, però può essere l'inizio di un percorso. Anche se io non parlerei di inizio, dato che la ristrutturazione del mondo del lavoro in Italia è cominciata diverso tempo fa (ristrutturazione del sistema pensionistico, introduzione della flessibilità, ecc. ecc.).

    PS: Sono interessato al grassettato. Esplica !

    Siamo d'accordo allora, non sarà la manna celeste, ma solo il fatto che anche da destra in molti la presero in considerazione, ne fa almeno uno strumento credibile.
    Comunque lo scopriremo solo nel tempo, a mio avviso nel lungo periodo.
    Poi, per inciso, io non sono ancora laureato e quel che conosco di imprese è dovuto al fatto che per motivi famigliari qualche esperienza ce l'ho, e per il fatto che studio queste cose.

    Il grassettato?
    Niente di sibillino, come già diceva Chiwaz (mi pare) una grande impresa (per esempio) con 150 dipendenti ha dei costi fissi del lavoro X.
    Se riduce parte costi fissi ha di fronte a se la possibilità di irrobustirsi le spalle. Cosa che:primo fa fare bella figura con le banche, secondo è un'assicurazione per i momenti di crisi.
    Il profitto lo fai o abbassando i tuoi costi o aumentando i prezzi.
    In questo caso lo stato sta promettendo alle industrie un futuro -2/3% sui costi fissi... scusa se è poco !

    ps= ho la sensazione che presto o tardi si scoprirà che l'inniorante sono io
    Allora, su questo siamo d'accordo.
    Io personalmente spero che questo Governo muova pesantemente verso i patrimoni ed i redditi "stagnanti" del Paese, tipo le rendite, e investa parecchio sull'industria. Personalmente non mi dispiacerebbe nemmeno una ritoccata verso l'alto all'IRPEF, che metterebbe a disposizione altri soldi per fare altri investimenti. Mi piacerebbe anche vedere una revisione del sistema di tassazione degli immobili, a partire dalla revisione degli estimi catastali, ma soprattutto orientata ad abbattere la piaga degli affitti in nero, che almeno nel Meridione, sono numerosissimi.
    Sui costi del tempo determinato: il problema è che con i Co.Pro. e simili il datore di lavoro risparmia su aspetti ESSENZIALI della retribuzione, tipo i contributi. Questa è un'aberrazione legislativa e va corretta al più presto possibile. Inoltre vanno fatti altri aggiustamenti per pareggiare il costo delle due tipologie lavorative. Aggiungo però che ci starebbe bene anche una parziale riforma dell'Articolo 18. Non nascondiamoci dietro un dito, lo sanno tutti che in Italia il contratto a tempo indeterminato è peggio di un matrimonio, e non è una cosa bella.

  7. #82

    Predefinito Re: La destra si oppone all'aumento delle buste paga.

    Il Nero ha scritto dom, 30 aprile 2006 alle 15:53
    Allora, su questo siamo d'accordo.
    Io personalmente spero che questo Governo muova pesantemente verso i patrimoni ed i redditi "stagnanti" del Paese, tipo le rendite, e investa parecchio sull'industria.
    Sacrosanto, figurati che lo stesso Silvio B. aveva proposto di tassare certe rendite alcuni mesi fa, poi la cosa è finita nel dimenticatoio delle sue sparate. Resta il fatto che per il mercato sarebbe una buona cosa, secondo me.

    Quote:
    Personalmente non mi dispiacerebbe nemmeno una ritoccata verso l'alto all'IRPEF, che metterebbe a disposizione altri soldi per fare altri investimenti. Mi piacerebbe anche vedere una revisione del sistema di tassazione degli immobili, a partire dalla revisione degli estimi catastali, ma soprattutto orientata ad abbattere la piaga degli affitti in nero, che almeno nel Meridione, sono numerosissimi.
    Sui costi del tempo determinato: il problema è che con i Co.Pro. e simili il datore di lavoro risparmia su aspetti ESSENZIALI della retribuzione, tipo i contributi. Questa è un'aberrazione legislativa e va corretta al più presto possibile. Inoltre vanno fatti altri aggiustamenti per pareggiare il costo delle due tipologie lavorative. Aggiungo però che ci starebbe bene anche una parziale riforma dell'Articolo 18. Non nascondiamoci dietro un dito, lo sanno tutti che in Italia il contratto a tempo indeterminato è peggio di un matrimonio, e non è una cosa bella.
    Bisognerà trovare un punto di equilibrio. In questi anni una bella fetta d'Italia si è arricchita e la crisi l'ha vista in televisione. Abbiamo anche una situzione a mio avviso scandalosa di ammortizzatori sociali.
    In certi paesi se perdi il lavoro ricevi i sussidi di disoccupazione solo se ti iscrivi a dei corsi formativi. Insomma.. per farla breve, in Italia la priorità non è il mercato del lavoro, è quello degli ammortizzatori sociali.
    Quando uno stato ha ammortizzatori saldi allora sì che riesce a riformare il mercato del lavoro senza shock duraturi.

    Oggi è il far west ed il dipendente è la parte più debole. Non dovrebbe essere così

  8. #83
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Re: La destra si oppone all'aumento delle buste paga.

    Indipendentemente ha scritto dom, 30 aprile 2006 alle 11:15

    Il grassettato?
    Niente di sibillino, come già diceva Chiwaz (mi pare) una grande impresa (per esempio) con 150 dipendenti ha dei costi fissi del lavoro X.
    Se riduce parte costi fissi ha di fronte a se la possibilità di irrobustirsi le spalle. Cosa che:primo fa fare bella figura con le banche, secondo è un'assicurazione per i momenti di crisi.
    Il profitto lo fai o abbassando i tuoi costi o aumentando i prezzi.
    In questo caso lo stato sta promettendo alle industrie un futuro -2/3% sui costi fissi... scusa se è poco !

    Si si, ero io, quando dicevo a Nero che piuttosto che niente è meglio piuttosto

    A livello di copertura economica, la riforma sul TFR (che mi pare sia stata prorogata a non so quando) doveva consentire l'aumento delle pensioni minime a 800€. Possono dirottare quei soldi nell'abbattimento del cuneo fiscale, pertanto credo sia fattibile.

  9. #84
    abaper
    ospite

    Predefinito Re: La destra si oppone all'aumento delle buste paga.

    Chiwaz ha scritto dom, 30 aprile 2006 alle 21:41


    Si si, ero io, quando dicevo a Nero che piuttosto che niente è meglio piuttosto

    A livello di copertura economica, la riforma sul TFR (che mi pare sia stata prorogata a non so quando) doveva consentire l'aumento delle pensioni minime a 800€. Possono dirottare quei soldi nell'abbattimento del cuneo fiscale, pertanto credo sia fattibile.
    la riforma del tfr, se è quella proposta da Maroni, è stata prorogata sine die in attesa di approfondimenti.
    Come possa aumentare le pensioni minime a 800 Euro, però non lo so.
    Hai qualche dato?

  10. #85
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Re: La destra si oppone all'aumento delle buste paga.

    abaper ha scritto dom, 30 aprile 2006 alle 23:58
    Chiwaz ha scritto dom, 30 aprile 2006 alle 21:41


    Si si, ero io, quando dicevo a Nero che piuttosto che niente è meglio piuttosto

    A livello di copertura economica, la riforma sul TFR (che mi pare sia stata prorogata a non so quando) doveva consentire l'aumento delle pensioni minime a 800€. Possono dirottare quei soldi nell'abbattimento del cuneo fiscale, pertanto credo sia fattibile.
    la riforma del tfr, se è quella proposta da Maroni, è stata prorogata sine die in attesa di approfondimenti.
    Come possa aumentare le pensioni minime a 800 Euro, però non lo so.
    Hai qualche dato?
    No, so solo che c'era la copertura per un numero pari a quello delle pensioni aumentate a 500€.

    Poi non è che se non ho i dati io allora la copertura non esiste

  11. #86
    abaper
    ospite

    Predefinito Re: La destra si oppone all'aumento delle buste paga.

    Chiwaz ha scritto lun, 01 maggio 2006 alle 01:29
    abaper ha scritto dom, 30 aprile 2006 alle 23:58
    Chiwaz ha scritto dom, 30 aprile 2006 alle 21:41


    Si si, ero io, quando dicevo a Nero che piuttosto che niente è meglio piuttosto

    A livello di copertura economica, la riforma sul TFR (che mi pare sia stata prorogata a non so quando) doveva consentire l'aumento delle pensioni minime a 800€. Possono dirottare quei soldi nell'abbattimento del cuneo fiscale, pertanto credo sia fattibile.
    la riforma del tfr, se è quella proposta da Maroni, è stata prorogata sine die in attesa di approfondimenti.
    Come possa aumentare le pensioni minime a 800 Euro, però non lo so.
    Hai qualche dato?
    No, so solo che c'era la copertura per un numero pari a quello delle pensioni aumentate a 500€.

    Poi non è che se non ho i dati io allora la copertura non esiste
    Forse mi sono spiegato male. Il punto è che non riesco a capire cosa c'entri la riforma del tfr (quindi l'utilizzo di soldi privati) con la copertura per l'aumento delle pensioni minime (quindi soldi pubblici).

  12. #87
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Re: La destra si oppone all'aumento delle buste paga.

    abaper ha scritto mar, 02 maggio 2006 alle 08:27
    Chiwaz ha scritto lun, 01 maggio 2006 alle 01:29
    abaper ha scritto dom, 30 aprile 2006 alle 23:58
    Chiwaz ha scritto dom, 30 aprile 2006 alle 21:41


    Si si, ero io, quando dicevo a Nero che piuttosto che niente è meglio piuttosto

    A livello di copertura economica, la riforma sul TFR (che mi pare sia stata prorogata a non so quando) doveva consentire l'aumento delle pensioni minime a 800€. Possono dirottare quei soldi nell'abbattimento del cuneo fiscale, pertanto credo sia fattibile.
    la riforma del tfr, se è quella proposta da Maroni, è stata prorogata sine die in attesa di approfondimenti.
    Come possa aumentare le pensioni minime a 800 Euro, però non lo so.
    Hai qualche dato?
    No, so solo che c'era la copertura per un numero pari a quello delle pensioni aumentate a 500€.

    Poi non è che se non ho i dati io allora la copertura non esiste
    Forse mi sono spiegato male. Il punto è che non riesco a capire cosa c'entri la riforma del tfr (quindi l'utilizzo di soldi privati) con la copertura per l'aumento delle pensioni minime (quindi soldi pubblici).
    Ah boh.

    L'unica cosa che mi viene in mente è che se quei soldi vengono investiti generano tasse.

    Poi magari la copertura la dava un'altra riforma, che ne so io

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