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L'11 settembre ha inaugurato una nuova era, quella del "terrorismo globale", conseguenza logica, e prevedibile, della pretesa dell'Occidente di ridurre a sé l'intero esistente. Ma il "migliore dei mondi possibili" si rivela un modello paranoico, basato sull'ossessiva proiezione nel futuro, dove l'individuo non può mai raggiungere un punto di equilibrio e di pace. Nella ricerca inesausta del Bene, anzi del Meglio, l'uomo occidentale si è creato il meccanismo perfetto e infallibile dell'infelicità. E lo sta esportando ovunque. Il "terrorismo globale" non farà che confermare e rafforzare il delirio occidentale dell'unico modello mondiale.
Saggio politico consigliatissimo.