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NASSIRYA: TRE I MILITARI MORTI NELL'ATTENTATO. GRAVE UN FERITO
27-04-2006 11:18
Roma, 27 apr. (Apcom) - Un comunicato ufficiale della Difesa dà la lista completa dei tre militari morti e del quarto militare gravemente ferito nell'attentato di Nassiriya.
I caduti sono:
Capitano dell'Esercito Nicola Ciardelli, effettivo al 185° Reggimento artiglieria paracadutista di Livorno; Maresciallo capo dei carabinieri Franco Lattanzio, effettivo al Comando provinciale carabinieri di Chieti; Maresciallo capo dei carabinieri Carlo De Trizio, effettivo al Comando provinciale di Roma - Nucleo radiomobile.
Si conferma anche il decesso di un militare rumeno. I familiari delle vittime sono stati avvisati.
Il Maresciallo aiutante s.UPS dei carabinieri, Enrico Frassinito, effettivo al Comando provinciale dei carabinieri di Padova, è rimasto ferito ed attualmente si trova ricoverato presso l'ospedale da campo italiano di Nassiriya. Le sue condizioni sono gravi dato che presenterebbe ustioni sull'ottanta per cento del corpo (non sul trenta come detto in precedenza). Il portavoce dell'esercito Massimo Fogari precisa che le sue condizioni sono "gravi" mentre ci sono diversi altri feriti che non sarebbero in condizioni altrettanto preoccupanti.
Sul veicolo colpito dall'esplosione erano cinque le persone a bordo. L'attentato a Nassiriya è avvenuto alle ore 8.55 ora locale (le 6.55 in Italia). Nel mirino un convoglio di quattro mezzi militari Vm, colpiti da un ordigno di fabbricazione artigianale posto sulla strada.
Sulla natura dell'ordigno che ha colpito il convoglio italiano a Nassiryia, "saranno i nostri artificieri ad essere più precisi" ha detto il portavoce del contingente militare nella città irachena, maggiore Marco Mele, a "Radio Anch'io". "Ricordo che il convoglio si stava recando alla sala operativa integrata della provincia dove i nostri militari coinvolti nell'attacco avrebbero dovuto prendere regolare servizio come ogni giorno in coordinamento con le forze di sicurezza locali nel controllo dell'area".
"Siamo fermi e decisi nel portare avanti le indagini; è la fermezza che si richiede in questi momenti e di cui il contingente italiano ha sempre dato prova. L'attentato non cambia le finalità della nostra missione e la natura complessiva del nostro impegno, semmai lo rafforza", continua il maggiore Mele. "La nostra missione consiste nel garantire sicurezza e assistenza umanitaria. E' il nostro compito e il nostro mandato".
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