Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo

[Nevade]

Slyverr

[Edward Green]

Fox, non trovi esagerate le mille scene impossibili inserite nel film? Ultimamente nei film hollywoodiani tendono ad inserire sempre di più queste tamarrate insopportabili.E' vero che nei vecchi indy c'erano scene irrealistiche, ma erano poche e ben armonizzate nel film.
Inoltre la computer grafica, il suo uso eccessivo, le scene veloci e il resto mi da l'idea di essere un videogioco, più che un film.E ultimamente ad Hollywood non fanno altro che proporre film videogiocchettosi, scene tamarre idiote irrealistiche, remake dei remake, dialoghi banali e sempliciotti, ecc,ecc.

[Matioski88]

La questione dei vent'anni l'hai introdotta tu ed adesso te ne prendi le responsabilità.
Sì, perchè uno spettatore, dopo vent'anni, come minimo va al cinema aspettando di trovarsi di fronte un capolavoro, come minimo si aspetta che la storia sia curata nel minimo dettaglio, anche considerando che gli autori, per loro stessa ammissione, hanno scartato diversi copioni.
Questa è la cosa migliore che sono riusciti a realizzare dopo vent'anni?
Non fai altro che aggiungere un'aggravante!

[SLYVERR®]

per inciso: a me il film è piaciuto e pure in buonissima misura

[Hellvis 2006]

non l'ho capita

[Hellvis 2006]

Fox, non trovi esagerate le mille scene impossibili inserite nel film? Ultimamente nei film hollywoodiani tendono ad inserire sempre di più queste tamarrate insopportabili.E' vero che nei vecchi indy c'erano scene irrealistiche, ma erano poche e ben armonizzate nel film.
Inoltre la computer grafica, il suo uso eccessivo, le scene veloci e il resto mi da l'idea di essere un videogioco, più che un film.E ultimamente ad Hollywood non fanno altro che proporre film videogiocchettosi, scene tamarre idiote irrealistiche, remake dei remake, dialoghi banali e sempliciotti, ecc,ecc.

c'è bisogno dell'era dell'ultraviolenza

[SLYVERR®]

non l'ho capita

no no, siccome conosco il suo pensiero...

[Fox-Astrolfo]

Fox, non trovi esagerate le mille scene impossibili inserite nel film? Ultimamente nei film hollywoodiani tendono ad inserire sempre di più queste tamarrate insopportabili.E' vero che nei vecchi indy c'erano scene irrealistiche, ma erano poche e ben armonizzate nel film.
Inoltre la computer grafica, il suo uso eccessivo, le scene veloci e il resto mi da l'idea di essere un videogioco, più che un film.E ultimamente ad Hollywood non fanno altro che proporre film videogiocchettosi, scene tamarre idiote irrealistiche, remake dei remake, dialoghi banali e sempliciotti, ecc,ecc.

Molte cose sono esagerate, è vero, ma ho semplicemente cambiato prospettiva, specialmente quando ho visto Indy guardare il fungo atomico. Da lì ho capito come godermelo. E che questo è un Indy anni '50 e non anni '30.
I tempi sono cambiati, il modo di fare cinema è cambiato. Che ci sarebbero state questo tipo di scene era inevitabile, Indy 4 è stato causa/conseguenza della rivoluzione che lo stesso Indy ha fatto partire decenni fa. Un Indy adeguato ai tempi, ma questo è una caratteristica propria del cinema, era inevitabile. Non è certo questo ad impedirmi un sano divertimento per tutto il film.

[Nevade]

non l'ho capita

Wolf capirà

[Hellvis 2006]

no no, siccome conosco il suo pensiero...

continuo a non capire

[Hellvis 2006]

Molte cose sono esagerate, è vero, ma ho semplicemente cambiato prospettiva, specialmente quando ho visto Indy guardare il fungo atomico. Da lì ho capito come godermelo. E che questo è un Indy anni '50 e non anni '30.
I tempi sono cambiati, il modo di fare cinema è cambiato. Che ci sarebbero state questo tipo di scene era inevitabile, Indy 4 è stato causa/conseguenza della rivoluzione che lo stesso Indy ha fatto partire decenni fa. Un Indy adeguato ai tempi, ma questo è una caratteristica propria del cinema, era inevitabile. Non è certo questo ad impedirmi un sano divertimento per tutto il film.

ma che stai dicendo? che rapporto c'è tra gli anni 50 e uno che esce senza un graffio dopo un frontale don una jeep con un camion dietro?

[Fox-Astrolfo]

La questione dei vent'anni l'hai introdotta tu ed adesso te ne prendi le responsabilità.
Sì, perchè uno spettatore, dopo vent'anni, come minimo va al cinema aspettando di trovarsi di fronte un capolavoro, come minimo si aspetta che la storia sia curata nel minimo dettaglio, anche considerando che gli autori, per loro stessa ammissione, hanno scartato diversi copioni.
Questa è la cosa migliore che sono riusciti a realizzare dopo vent'anni?
Non fai altro che aggiungere un'aggravante!

Per te è un'aggravante, per me è sintomatico.
Boh, tutta la parte del tempo passato, ecc. ne ho già parlato, è andata così, a me è piaciuto.

[Edward Green]

c'è bisogno dell'era dell'ultraviolenza

La mia teoria è sempre più realtà!

[ssj100]

attento, perchè qua tutti gridano al capolavoro se si parla di planet terror

Allora meglio tacere, non ricordo un altro film che mi abbia irritato di più (saranno state le pustole)

P.S: Posso immaginere il motivo del giudizio collettivo sul film: è un film di Rodriguez e fa fico dire che era bello

[Hellvis 2006]

assolutamente fuor di polemica, cosa ne pensi di the fountain (l'albero della vita), se l'hai visto?

[Fox-Astrolfo]

ma che stai dicendo? che rapporto c'è tra gli anni 50 e uno che esce senza un graffio dopo un frontale don una jeep con un camion dietro?

Lo stesso che intercorre fra l'Indy '80 e L'Indy 2000, riallaciandomi al discorso che ho fatto precedentemente, perchè non è un tempo "materiale" o filologico, è un tempo di fiction, un cambiamento fortissimo di tematiche e ambientazioni.

[Fox-Astrolfo]

P.S: Posso immaginere il motivo del giudizio collettivo sul film: è un film di Rodriguez e fa fico dire che era bello

Non c'entra nulla, il film è bello perchè è originale, parodistico e citazionistico e riesce ad avere un'autonomia propria (anche dall'operazione Grindhouse fatta con Tarantino), omaggiando ma al contempo rinvigoreno il suo genere.

assolutamente fuor di polemica, cosa ne pensi di the fountain (l'albero della vita), se l'hai visto?

Se chiedi a me purtroppo ancora non l'ho visto...

[Hellvis 2006]

no chiedevo a solid snake. Dato che a praticamente tutti è piaciuto the fountain e planet terror volevo sapere cosa ne pensasse del primo dato che il secondo non gli è piaciuto. Tu sicuramente lo adorerai
no, a te ho chisto il giudizio sui tre matrix

[EmanueleColucci]

Ci sono rimasto un po' male. Indy sembrava la caricatura di se stesso, senza spessore alcuno. Non c'erano il senso di curiosità, la meraviglia della scoperta, il sapore della storia. Solo un flipper.

[Krizalid]

A me è piaciuto, anche se ovviamente non siamo negli anni 80 e non è un seguito fatto 2 anni dopo le ultime crociate.
Quando all'inizio l'ombra si mette il cappello, mi son commosso di aver visto almeno un Indiana Jones al cinema nella prima settimana di trasmissione.

[Fox-Astrolfo]

no chiedevo a solid snake. Dato che a praticamente tutti è piaciuto the fountain e planet terror volevo sapere cosa ne pensasse del primo dato che il secondo non gli è piaciuto. Tu sicuramente lo adorerai
no, a te ho chisto il giudizio sui tre matrix

Matrix? Capolavoro il primo, passabili il secondo e il terzo.

Ci sono rimasto un po' male. Indy sembrava la caricatura di se stesso, senza spessore alcuno. Non c'erano il senso di curiosità, la meraviglia della scoperta, il sapore della storia. Solo un flipper.

Stasera l'ho rivisto e posso dirti che invece ho visto esattamente quelle cose. La scoperta, la curiosità, il sapore della storia, sono lì, intatti come negli altri Indy.

Volevo confermare che il film migliora con la seconda visione.
E l'unità, la collettività positiva forte a cui si fa anche riferimento è la famiglia. Non a caso Indy supera le avversità proprio grazie ad essa. Nel terzo, invece era la paternità (per evidenti paragoni col Graal) la figura importante. (comunque straordinaria la scena della rivelazione della paternità mentre affondano nelle sabbie mobili in questo... )

Il potere di controllo della mente è ora la cosa più ambita, e difatti quale potere pare più minaccioso e attuale di questo?

Infine ho notato accostamenti tra le due immagini, i due lati del potere della conoscenza: il potere distruttivo della bomba atomica e quello costruttivo del portale alieno degli archeologi extradimensionali, tra esplosione ed implosione. E Indy osserva entrambi in due inquadrature speculari e spettacolari.

Infine Indy compie la sua più grande scoperta: la famiglia e l'amore.

[Fox-Astrolfo]

RECENSIONE DI WILDJACK DA INDYJONES.IT

Finalmente l’attesa è finita!
Ieri sera poco dopo la mezzanotte, Indy ha fatto il suo ritorno sul grande schermo. Sono passati quasi vent’anni dal successo de L’ultima Crociata e il nostro buon archeologo sembra non aver patito i segni del tempo che passa.
Avvertenza a tutti coloro che seguiranno a leggere queste righe: nell’articolo si parlerà della trama del film e relativi spoiler, ragion per cui se ancora doveste vedere il film e non volete rovinarvi la sorpresa, FERMATEVI QUI!

Come nelle precedenti pellicole Indiana compare in un prologo e subito si entra nel vivo dell’azione. Contrariamente ai tre precedenti cambia decisamente il clima: l’avvicinarsi della colonna di camion alla base del deserto del Nevada è accompagnato dal rock'n'roll e non da John Williams, siamo insomma in pieno clima American Graffiti, quindi in un periodo decisamente caro a George Lucas.
L’entrata in scena di Indiana è quella già largamente anticipata nei trailer, cappello buttato a terra e l’inconfondibile silhouette dell’eroe si staglia sul veicolo mentre se lo rimette in testa.

Nessuno si sbagliava: siamo in effetti nell’Area 51, nel famoso deposito dove venne portata l’Arca alla fine dei Predatori. Scopriamo immediatamente che Mac, interpretato in maniera poco convinta da Ray Winstone, è un doppiogiochista nonostante i passati trascorsi di guerra con Jones.

Spielberg mette in moto il suo eroe con un inseguimento all’interno della base degno delle migliori tradizioni. Una volta recuperato il corpo di un alieno i sovietici, capitanati da una Cate Blanchett davvero notevole, hanno il loro bel daffare per impedire a Jones di fuggire. Nella fuga tra le casse divelte si intravvede per un momento l’Arca dell’Alleanza nel suo unico cameo all'interno della pellicola. Splendide le peripezie di un Harrison Ford in perfetta forma (per la sua età naturalmente) che lo portano in una finta cittadina abitata da manichini pronti per essere immolati nelle prove di esplosione di una bomba nucleare.
Ingegnoso il sistema con il quale il nostro eroe se la cava, nascondersi in un frigo (novità del dopoguerra) con l’interno piombato per proteggersi dall’esplosione.
L’inizio ci propone Indiana Jones in tutta la sua “vecchiaia”, lo stesso personaggio ne è cosciente, quindi non si bara, e questo rende l’approccio del film decisamente credibile.

Dopo il tumultuoso prologo, facciamo diverse scoperte, Indiana ha fatto la guerra nuovamente nei servizi segreti, è stato a Berlino, ma l’F.B.I. però ha sospetti sul suo conto (siamo in pieno maccartismo, si sospetta di tutti) e quindi Indiana rischia di perdere il suo lavoro al Marshall College.

Momenti bellissimi in questa parte del film. Indiana insegna ancora, a disturbarlo questa volta è il nuovo rettore Charlie. A casa di Indy scopriamo quanto tutto sia cambiato, quanto gli anni passati pesino su di lui; Indiana guarda rapito le foto di Marcus (è presente anche un quadro divertentissimo nei corridoi del Marshall College) e di Henry Jones Senior che ci fanno venire la pelle d’oca: “sono stati anni difficili, Charlie, prima Papà, poi Marcus”, e apprendiamo che due dei personaggi più amati ci hanno lasciato.

Facciamo quindi la conoscenza di Mutt Williams (un ottimo Shia LeBouf) che introduce la nuova missione di Indy. Ritrovare il mentore di Mutt ed ex compagno di studi di Indiana, il Professor Oxley (uno svampito, ma per ottime ragioni, John Hurt). Non facciamo in tempo ad abituarci al personaggio che i due sono subito impegnati in un inseguimento mozzafiato in moto. Gli agenti del KGB vogliono Mutt e la lettera di di Oxley che contiene una mappa codificata per trovare un antico cimitero che conterebbe i resti del conquistatore spagnolo Orelliana e il suo singolare tesoro.
Sfuggiti ai russi, Indiana e Mutt partono per il Messico accompagnati dal consueto e tradizionale itinerario della linea rossa sopra una vecchia mappa ingiallita. Indiana ripercorre con Mutt i suoi trascorsi in Messico e qui abbiamo un simpatico richiamo a Le Avventure del Giovane Indiana Jones: Indy racconta infatti della sua avventura di sedicenne con la banda di Pancho Villa, un altro tuffo nostalgico firmato Lucas.

Qui il film procede più lentamente per lasciare spazio all’ironia e le battute. Dopo l’ingresso nelle tombe e il ritrovamento del teschio di cristallo inframmezzato dallo scontro con i guerrieri dei morti (stupendo il sistema di Indiana per neutralizzare la cerbottana dell’ultimo), ritroviamo la Blanchett e i russi nel pieno dell’Amazzonia e finalmente Marion Ravenwood (una Karen Allen al risparmio).
Questo è il cuore del film. I duetti tra Marion e Indy sono impagabili. E nella concitazione della fuga (in precedenza i nostri erano stati catturati dai sovietici) scopriamo la verità che tutti in cuor nostro già conoscevamo: Mutt è il figlio di Indiana. “Non si chiama Williams, il suo nome è Henry Jones III”. Meravigliose e divertentissime le reazioni dei due protagonisti così come l’interminabile inseguimento nella foresta dove Mutt si esibisce in un incredibile con la Spalko.
Divertente come Indiana si appropinqua ad affrontare le tre cascate che conducono dritti nel tempio della città di Eldorado (proprio lei!).

Il finale ci propone la solita spettacolare spiegazione esoterica-incredibile e un trionfo (non certo benvenuto) di CGI con un' ecatombe strutturale dove ad avere la peggio sono Mac e la Spalko, con quest’ultima che implode in un turbinio di conoscenza.

Più originale l'epilogo, con la seguente battuta di Indiana: “Tutto bene Junior? Tuo nonno da lassù si starà facendo una bella risata!”.
Inaspettato ma logica conclusione il matrimonio tra Indiana e Marion.
Ma la vera chicca finale è quando il vento spalanca le porte della chiesa e conduce l’amata fedora ai piedi di Mutt, con lui che la raccoglie e fa per metterla in testa. Quando tutti pensiamo che sarà lui a raccogliere il testimone di Indy, questi gliela sfila dalle mani e la infila: Indiana Jones è lui e lo sarà per sempre!

Mi accodo con tutti quelli che lo hanno recensito il film prima di me. Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo è un film bello e godibilissimo, decisamente inferiore ai Predatori e L’Ultima Crociata (questo già si sapeva) ma comunque degno di esser annoverato tra le pellicole di successo di quest’anno.
L’alchimia funziona ancora, il fatto di non barare con l’età di Ford e del personaggio hanno giovato al film. Belle le trovate e la storia, i sovietici non sono al livello dei nazisti, solo la Blanchett è risultata assolutamente all’altezza dei predecessori avversari di Indy. LeBouf è degno di far parte della famiglia di Indiana e se la cava benissimo.
Note di demerito per Ray Winstone, decisamente fuori ruolo rispetto ad altre pellicole e Karen Allen che non conferma la verve de I Predatori.
Senza infamia e senza lode sia John Hurt che Jim Broadment.
Harrison Ford nonostante gli anni sembra aver addirittura esagerato nel trattenersi dal sfoggiare le proprie capacità fisiche, proprio per questo pensiamo che potrebbe tranquillamente girare altri due film della saga.

Buona la fotografia, Spielberg dimostra di trovarsi a suo agio quando si diverte e torna in famiglia. Bella la trovata con le marmotte all’inizio e le formiche che si accodano a serpenti (a proposito: divertentissima la scena quando Mutt ne lancia uno a Indiana per tirarlo fuori dalle sabbie mobili), scarafaggi e i ratti dei precedenti tre film.

Le pecche che assolutamente ho trovato fuori luogo nel film sono sostanzialmente due: la prima è l’acrobazia con le liane di Mutt, la seconda è l’alieno alla fine. A parere mio quest'ultimo poteva benissimo essere più sottinteso, la sola presenza degli scheletri con degli effetti luci-fumo come ne I Predatori avrebbe reso molto più inquietante e solenne l’entità senza bisogno di sfoggiare tonnellate di CGI fuori luogo nei film di Indiana Jones.
Per il resto il mio parere è assolutamente positivo, Indiana Jones non poteva fare ritorno migliore e forse, con un paio di accorgimenti in più, sarebbe ben accetto un eventuale ritorno del nostro archeologo nell'ennesima avventura.

[Atreyus]

Visto.

Vaccata... la sceneggiatura è oscena, dopo tutto questo tempo come hanno fatto a tirare fuori una cosa del genere?
Indy pesta come neanche faceva da giovane, tante scene d'azione stile ultimi James Bond, pochi momenti per sdrammatizzare.
Trovate ridicole.. a tratti non mi pareva neanche Indiana Jones.

Insomma, bruttino.
In particolare il primo tempo sembra una serie di scene messe insieme ad minchia.
L'inizio, punto forte di tutta la seria... è veramente banale, ma io dico, ma non riuscivano a concepire una cosa migliore?

Marion e il bamboccio non reggono la scena... molto fuori luogo.
Anche i cattivi... lasciano il tempo che trovano.
Ah.. non comment sulla fine, squallida e fuori luogo.
Hanno semplicemente toppato.

Straquoto...
Brutto film, brutti personaggi di contorno, brutta storia, poco coinvolgente...
Si salva solo Harrison Ford, lui sì ok, ma il resto amaro in bocca, soprattutto a livello di trama e di trovate.

PS
Marò Fox, sei un caso disperato...

[CapodelMondo]

un sentito ringraziamento a fox per non aver messo sotto spoiler la recensione.

Tanto lo stavo aspettando poco sto film.

[Alastor_Tiziano]

Caro Fox più passa il tempo più concordo su quelle che dici, noi non possiamo farci niente, lo reputiamo un capolavoro degno dei vecchi capitoli, non è cosi per tutti, è una battaglia persa, anche se noi non pretendiamo di obbligare gli altri ad avere il nostro medesimo giudizio finale, ma viviamo con la certezza di aver speso bene quelle ore magari con ancora la voglia di tornare presto in sala a rigustarcelo, noi almeno siamo soddisfatti, dobbiamo solo provare pena per chi cerca difetti anche nell'acconciatura degli attori perchè non sa più su quale specchi arrampicarsi !

Forza Fox, difendiamo il film sino alla morte, la nostra è una convinzione una presa di coscienza, non è spirito di contradizione nei confronti del pensiero della massa !

Ora scusate torno a frustare qualche "comunista" con la frusta